Recensione premio
Ciao Mitsuki! Le Albus/Gellert ben scritte non mi stancano mai, perché questi personaggi hanno sempre qualcosa da raccontare. Qui ci mostri uno spaccato delle loro vite che, forse, proprio perché scritto di getto è molto riuscito nella sua brevità! La flash si lascia leggere con immediatezza, è spontanea e intensa - sono proprio la brevità e la naturalezza a implicare la terza caratteristica. Quel "stavolta" posto in corsivo e in un inciso è pazzesco, è il dettaglio che ho amato di più: più leggo le tue storie, più amo il modo in cui riesci a trasmettere tantissimo in poco spazio. Sarà colpa del film, ma la scelta "dawson-creekiana (passami il termine) di far entrare Gellert dalla finestra la trovo azzeccata. Del resto Gellert entra nella vita di Albus all'improvviso ed esce altrettanto all'improvviso - amo le simbologie e i parallelismi tra azioni e personaggi, magari involontarie, ma le amo *.* Albus è un concentrato di contrasti qui, diviso tra odio e desiderio, che è impossibile non sentirsi partecipi del caos che lo attanaglia. E Gellert è il Gellert che immagino io, anche lui pieno di contrasti, sfacciato, "amaro e beffardo" mentre arriva la fine. Davvero una bella flash! |