Secondo classificato – _Freya Crescent_
Di vetro e opali
Sintassi, ortografia, punteggiatura
La storia è generalmente molto ben scritta e, pur essendo piuttosto lunga, ci sono relativamente pochi errori e per lo più di battitura. La sintassi è corretta e non ho riscontrato errori.
C’è da fare qualche appunto, invece, circa l’ortografia:
[…] se da fastidio a...
Da inesperta qual'era […]
La terza persona singolare presente del verbo dare si scrive dà, con l’accento grave. Quest’ultimo serve a distinguere graficamente tale forma verbale dall’omofona preposizione da.
Qual + verbo essere non va mai accentato!
Ti segnalo, inoltre, qualche refuso che ho riscontrato nel testo:
La ragazza di alzò dal letto […]
[…] piacevolemente […]
[…] nello stessa quartiere […]
[…] di scomdo disagio […]
[…] e libri d'illustriazioni […]
[…] finche sulla sinistra […]
Anche l’uso della punteggiatura è ottimo, ma talvolta ho notato che usi i puntini di sospensione anche quando non necessario:
Abbiamo affrontato un discorso per chiarirci, siamo tornati a essere affettuosi l'una con l'altro nel giro di poco tempo, come se non fosse successo nulla... ma da parte mia avverto la paura di sbagliare, di deluderlo.
Nel caso citato, ad esempio, non c’è nessun discorso che rimanga in sospeso. Per questo motivo, al posto dei puntini di sospensione, sarebbe stato molto meglio utilizzare una virgola.
9/10
Appropriatezza lessicale e stile
La tua storia è molto ben scritta e non mi delude nemmeno a livello lessicale e stilistico.
Non hai utilizzato parole particolarmente difficili, però il lessico è comunque chiaro e adeguato allo stile e al genere del racconto.
A mio avviso, il punto forte della tua storia sono le descrizioni e le similitudini, alcune particolarmente evocative:
I rami del faggio s'inerpicavano verso il cielo come supplici in attesa della salvezza, sorretti da una cupola di luci e ombre che si fondevano e si scontravano al ritmo del suo battito cardiaco.
L'aveva lasciata in un giorno d'inverno, dicendole che il sentimento che provava per lei era passato – volato via, come un cerotto tenuto troppo a lungo su una sbucciatura, che si stacca da solo e cade a terra senza fare rumore.
Il fatto che la storia, inoltre, sia narrata al passato, mi piace particolarmente: alle volte, infatti, il tempo presente, se non viene usato con maestria, non rende quanto il passato a livello di eleganza.
L’unica nota stonata che mi permetto di segnalarti, e che proprio mi sembra una forzatura a livello stilistico in una storia comunque molto scorrevole come la tua, è il seguente tipo di costrutto, di cui cito qualche esempio rinvenuto nel testo:
Retasu correva, il suolo inconsistente sotto ai suoi piedi per l'eccessiva velocità con cui lo stava calpestando.
Retasu cercò di non prestarvi ascolto, i polmoni che bruciavano e le gambe divenute fragili come stoffa.
Alcuni bambini correvano intorno alla staccionata, i piedi sporchi di sabbia e pistole ad acqua sottobraccio […]
So che questo tipo di costruzione è abbastanza di moda – a me è capitato di trovarlo in testi tradotti per lo più dall’inglese – ma io proprio non riesco a farmi piacere queste “frasi” – che frasi non sono – senza un verbo finito. Ahimé, mi sembrano una forzatura che tra l’altro va a cozzare non solo stilisticamente ma anche a livello sintattico con le regole dell’italiano standard. So che molti scrittori utilizzano questo tipo di costrutto ma, purtroppo, al mio orecchio suona ancora malissimo.
Magari, col tempo mi ci abituerò.
9,5/10
Trama: originalità e sviluppo
Sicuramente la trama è sviluppata benissimo, nonostante la fabula, cioè l’insieme dei contenuti e dei motivi del testo, sia relativamente complessa. All’interno del tuo racconto, che di fatto potrebbe essere il preludio di una bella storia d’amore, si snodano diversi episodi che finiscono con l’interferire sul presente dei personaggi. Retasu, ad esempio, viene introdotta al lettore attraverso un incubo. Tale incubo rappresenta un episodio traumatico del passato che la protagonista della storia non riesce ancora a superare. La paura del mare – o di suo fratello, come fa notare Ryou – è il motivo che spinge la ragazza ad andare in vacanza da sola su una bella spiaggia per tentare di superare i suoi timori.
L’incontro fortuito con Ryou, sicuramente inaspettato per entrambi, fa venire piano piano a galla altre questioni del passato: entrambi hanno alle spalle una storia d’amore finita male; entrambi hanno perso di vista il caffè Mew e, con esso, i vecchi amici di un tempo. Per entrambi, la vita è andata avanti ma, nonostante ciò, rivedersi casualmente dopo tanto tempo, ha riacceso le vecchie sensazioni sopite.
Molto dolce e romantica la scena finale, quella del bacio da parte di Ryou. Non so se tu abbia voluto in questo modo far intendere che i due vivranno una storia d’amore, comunque la conclusione che hai dato alla tua storia è perfetta come esito felice di una bella vacanza estiva.
La storia perde qualcosa in quanto a originalità poiché di trame in cui si incontrano dopo tanto tempo i vecchi amori è piena la letteratura e anche EFP, ma il tuo racconto è comunque piacevole e questo è di sicuro innegabile.
8/10
Caratterizzazione dei personaggi
Ottima la caratterizzazione dei personaggi.
Come hai giustamente scritto in nota, la storia tende a essere molto introspettiva e ciò ha senza dubbio giovato alla caratterizzazione.
Hai fornito molti dettagli utili circa la personalità di entrambi i personaggi.
Di Retasu hai messo in evidenza la semplicità, le paure, la timidezza e la sua passione per lo studio. Ella appare come una ragazza a primo impatto molto fragile, ma il fatto che voglia da sola “affrontare” una vacanza al mare per vincere le sue paure è segno di un’incredibile forza di volontà da parte sua. Ah, ovviamente ha anche una cotta per il protagonista maschile del racconto. Ryou è stato – e, a quanto pare, lo è ancora – il suo primo amore. Retasu credeva che il tempo, la lontananza e la sua prima relazione sentimentale ufficiale, avessero spento quel sentimento adolescenziale; eppure, quando la ragazza se lo trova davanti, il suo cuore ricomincia a pulsare in modo incontrollabile.
Ryou è un ragazzo a detta sua noioso, ma sicuramente molto intelligente ed educato. È diventato un professore universitario, nonostante la giovane età e, a un certo punto, aiuta Retasu con l’inglese – se non ricordo male, Ryou ha origini americane.
Tra i due sembra esserci fin da subito una grande intesa e, lo ammetto, da come li hai caratterizzati tu, sembrano davvero fatti l’uno per l’altra. Ecco perché; lo ripeto, il bacio finale è sicuramente appropriato.
Ottimo lavoro.
10/10
Rispetto delle regole del bando/ conformità della storia a quanto scritto nello specchietto
Non ho nulla da ridire circa il rispetto delle regole del bando e l’uso dello specchietto: tutte le informazioni che hai fornito sono coerenti con quanto riscontrato nella lettura. Ho apprezzato anche il fatto che in nota tu abbia voluto specificare il perché della scelta di questo pairing: insomma, sei stata molto dettagliata su tutto.
5/5
Gradimento personale
Da romanticona quale sono, ho apprezzato molto la tua storia, pur nella sua apparente semplicità. Apparente, perché in realtà dietro a tutti i comportamenti assunti dai protagonisti c’è sempre un gran bel perché. Comunque, invidio Retasu per come ha passato le sue vacanze: inutile dire che anche a me piacerebbe partire sola soletta per una vacanza – cosa che in realtà faccio “spesso”, relativamente alle mie possibilità economiche – e incontrare la persona di cui sono stata – o sono tuttora – innamorata. Ecco, a me non è ancora mai capitato, nonostante io abbia alle spalle già diversi viaggi e viaggetti in solitaria. Insomma, provo un po’ di sana invidia per Retasu che, tra l’altro, da come lasci intendere nel finale, è anche ricambiata.
Anche se la trama di questa storia non è di alte pretese, hai saputo mettere molto bene insieme tutti i pezzi e l’ottima caratterizzazione dei personaggi ha contribuire a rendere il racconto tutt’altro che scontato.
Insomma, la tua storia mi è piaciuta e sono contenta di averla letta.
41,5/45 |