Recensioni per
Cupid carries a gun
di Nocturnia

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
25/02/17, ore 23:04

Cupido porta una pistola. Perché deve ammazzare prima di concedere -far soffrire prima di far amare. Amore fine ad amore, amore che ascolta e ama solo se stesso -Amore, Cupido, Eros. Un unico, borioso narcisista.

Albert, ingordo filibustiere: gioca ai dadi, scombussola e tira, perde e si prende comunque la carne di consolazione. Manigoldo, mani sapienti, mani avide e desiderose. Mani che accarezzano e che conoscono, che portano via e che implorano, che lasciano fuggire e perdono -ogni cosa. Mani di uomo e mani d’infante, mani che perdono e altre che prendono. Uno scioglilingua, occhi chiusi e bocca cucita in un tempo che precede la storia segue -la storia che conta, la storia che rimane.

Alexandra Wesker, la donna del ruolo cruciale. L’Amore che risveglia la Psiche sopita, Cupido portatrice della propria pistola, presenza costante nella weskeriana utopia così come nell’Uomo Nuovo, la variabile indipendente funzione solo di se stessa. Albert nasce e non ricorda: archivi vuoti, tomi da riscrivere, mondi da ricostruire, solo Gioia e Tristezza unite nella fantasia bicolore di un bambino di pochi mesi. Un bambino che ignora e non sa, che comincia a vivere e affida un fardello mai estinto all’ombra che lo accompagna. Alexandra è il fantasma più consistente, lo spirito che ricorda e custodisce memorie in attesa del ritorno del legittimo padrone. E intanto il padrone ride, gorgheggia, coglie ogni attimo che questa nuova vita gli porge.
Intanto il Padrone cresce. Lotta per tornare, per comprendere, accettare gli sfregi che il suo vecchio gli ha lasciato, gravosa eredità di un glorioso passato fatto per essere ricordato. Il piccolo Albert si fa strada in questa selva buia e tortuosa, si agita per non affogare nel mare di lava, per non rimanere accecato dal nugolo di eventi che si torcono, ricordati, nella sua mente di bambino; vomita e soffoca Albert, finalmente chiara ai suoi occhi innocenti la vera forma della via che si era ostinato a percorrere. Non sa come fare, non sa cosa dire: parla per frasi brevi e secche, parla consapevole delle decisioni che l’uomo che ha scelto di essere ha preso.

E intanto ricorda -ciò che è importante, ciò che non ha mai capito. Il figlio illegittimo che si è sempre ostinato a disconoscere, che si è impegnato così tanto a rifiutare.

Crescere davvero è forse più doloroso di crescere per la prima volta: strappa alle proprie certezze, strappa al trono che si pensava di aver conquistato, strappa al mondo delle favole per far rovinare nel mondo reale. Albert non è mai cresciuto, ha perseverato nella sua infantilità come il sicuro funambolo ondeggia sulla leale corda, ma ciò non è bastato a preservarlo dalla caduta, non è stato sufficiente a salvarlo dalla rovina. Ha bestemmiato Cupido, lo ha insultato per aver scagliato la sua freccia ebbro di quella stupidità e debolezza che distingue coloro che amano -e Albert non ha mai amato, no, mai sulla carta e nemmeno sulla bocca. Solo dove un’unica persona avrebbe mai potuto guardare senza paura di essere accecata, senza paura di essere infettata da quel benedetto parassita che ormai aveva già colonizzato anche lei. Albert ha rinnegato Cupido, creatura tanto volubile quanto pericolosa, lo ha oltraggiato, e lui ha risposto con la sua più valida e fidata alleata. Cupido ha fatto fuoco e Albert ha sofferto, ha concluso la sua vita nel peggiore dei modi possibili. Solo, lontano da Alex Amore.

Ma Cupido non è crudele come vuole sembrare, non è sadico e opportunista: ha colpito il suo accolito per regalargli un’altra possibilità, per infilargli in mani sfatte e sfinite il dimenticato Asso di Cuori: basta Disperazione, basta con il Distruggi e con l’Assalto: Ama il tuo Nemico, Albert Wesker, gioca l’Asso e riprenditi la tua vita, libera quella mano che ti incatena e vinci la tua ultima partita. E’ così facile a dirsi, tanto difficile a farsi quando sul banco sorridono solo scudi e spade: eppure Cupido è buono, Cupido è comprensivo e ha giocato per il condannato la mano più speciale che potesse serbare, la Pesca Perfetta che ha schierato per Albert la Stella più buona che potesse proteggerlo e salvarlo.

Ce ne ha messo di tempo per ricordare, l’adolescenza e le sue turbolenze a riattizzare le braci che la cenere di secoli aveva sopito: un bambino, cresciuto e sbocciato in ragazzo, ha guardato in faccia Lei, si è rispecchiato nei suoi occhi e si è visto. Ha accolto le sue mire, i suoi errori, il suo essere e il suo modo di fare insieme a tutte le sue mani sbagliate: ha accolto Albert Wesker. Un uomo diverso, tuttavia: un ultimo ridondante atto di violenza per lasciar sfogare un vizio che da sempre lo aveva attanagliato; lacrime per chiudere definitivamente un’era e inaugurare un nuovo inizio, l’Anno Domini 0 per la coppia in cui l’uomo, ora degno, ha davvero abbracciato e incoronato il percorso evolutivo.

Agli occhi del neonato Albert tutto acquista dunque rilevanza, il motivo per cui la storia è sempre stata accompagnata dal flashback delle due stesse pedine ripetute una volta dopo l’altra nella stessa partita, l’espressione di quella carta che Albert non aveva mai voluto giocare -perché?

Per paura di vincere davvero
.

Alex è la chiave, l’estensione della mano di Cupido verso quella dell’organismo vecchio e stanco al quale viene concessa un’inedita possibilità. Alex è un’altra vittima di Amore, che la riporta indietro, schiacciata dalla sua infinita potenza e dal destino di chi ad esso sceglie di negarsi, per infonderle rinnovata vita e renderla più decisa che mai a compiere il suo dovere di Protettrice degli Uomini. Eppure rimane quella vena passata, quella nebbia, l’incertezza di parlare ancora una volta con Albert: sarà davvero utile? Capirà, questa volta?
Questa volta sì, lo farà: capirà perché tra tutto ciò che pensava essere degno di nota, che pensava valesse la pena ricordare, sono stati proprio i momenti in cui facevano l’amore gli unici ad essere risparmiati. Non un vezzo, non un vizio, non lascivia o sconfinata lussuria, solo Amore che gridava -cantava la propria melodia e si guadagnava a calci e pugni quello spazio che Albert non aveva mai voluto lasciargli; che lo pungeva e lo salassava in combutta con un virus anarchico che lottava per spingerlo addosso a quella debole femmina smarrita. Un affronto, un’onta per quell’eccellenza che Albert Wesker voleva rappresentare, un dispetto di quei due bastardi che tramite Alex gli hanno regalato l’eterna vittoria -un’esistenza libera da avvizziti fantasmi

-Alex al fianco, per scacciarli

e da puntate ambiziose e imprudenti

-Alex al fianco, per una vita piena e completa.         
(Recensione modificata il 25/02/2017 - 11:06 pm)

Recensore Master
16/08/16, ore 17:53

Cosa ci faccio qui, ti chiederai. Non conosco il fandom, non ho mai giocato e ahimè non accadrà nemmeno in un prossimo futuro, conosco giusto i nomi dei protagonisti e di qualche altro pg citato. Però quando hai linkato questa fanfiction per il #factsaboutstory (era questo l'hashtag?) mi hai incuriosita e oggi finalmente mi sono decisa a leggere. Mi aveva trattenuta la totale ignoranza in materia di Resident Evil ed effettivamente se solo conoscessi qualcosa in più potrei godere meglio di questa storia. Però anche così, pur con delle zone d'ombra che guastano la comprensione generale, ho apprezzato la fanfiction. Molto più di quanto pensassi; non perché avessi dubbi sulla qualità dell'opera (mai avuti e mai ne avrò quando si tratta di te) ma perché appunto credevo che non avrei assolutamente capito nulla. Invece ho letto la storia tutta d'un fiato e il risultato è afsbivnodab. Bella, bellissima. Un ottimo lavoro, veramente.

Recensore Veterano
11/05/16, ore 17:23

Ciao amica.
Come sempre bel lavoro, mi è piaciuta in particolare la frase finale: "La libertà di vivere (di scegliere) è qualcosa che impareranno insieme". Racchiude tutto il significato del verbo vivere; così come una vita senza emozioni e sentimenti è solo un passaggio terreno, la vita senza poter sceglierne il continuo è come esserci solo per venire soggiogati, come tante marionette in mano al destino.
Baby Albert fa quasi tenerezza nei momenti in cui è un bambino "vero" Alex poverina non ne è molto esperta.
Excella e Jill mi ricordano tanto il due comico in ogni storia, si odiano e sono costrette al contatto con un uomo bramato da una e odiato dall'altra; una corrosa dalla disperata voglia di libertà e una dalla gelosia(sentimento di avvertenza del pericolo soffocato da un amore morboso e illusorio) mi sarebbe piaciuto vederle in una missione nel gioco, la classica interazione: "Ti odio ma purtroppo siamo nella stessa barca".
Alla prossima
Mattalara

Recensore Junior
11/05/16, ore 11:56

Ciaoooo!!!! *.*
*gelato alla crema biscotti in arrivo*
Storia malinconica, cupa, ma molto bella. Passato, presente e futuro: come eravamo, dove eravamo rimasti, cosa succederà. Riassumerei così la vita e la relazione di Albert e Alex Wesker. Bellissima la parte in cui tengono nascosta la relazione ad Excella, manichino (in)consapevole. Mi ha colpito tantissimo i dettagli del "piccolo" Albert ma rimane un dubbio: saprà aggrapparsi alla normalità oppure si aggrapperà al voler essere un Dio? Bravissima come sempre ❤❤❤❤

Recensore Junior
10/05/16, ore 18:38

Ciao mia Carissima Nocturnia come sempre non mi deludi mai, la storia va subito nelle preferite sei sempre la migliore, la mia passione per le tue storie è infinita *offre thè freddo alla pesca*
(Recensione modificata il 10/05/2016 - 06:40 pm)

Recensore Master
10/05/16, ore 01:17

Ciao. :)
Quante 'sfaccettature' di Albert ho visto qui! Ma la cosa che non è cambiata per niente è il fatto che per la povera Alex il fratello sia veramente da esaurimento nervoso (soprattutto la versione 'bebè', la donna stava sclerando in quell'occasione! :P)! O.O
Lo si è visto da poppante, da bambino (che carino, strano ma vero), quando gli arriva la batosta del ricordarsi l'intera vita passata (aiuto, che trauma!), quando faceva il 'Casanova' con Excella ai tempi della Tricell, quando sta con Alex (e deciditi, o una o l'altra! :P)...
Alla fine hanno deciso di provare a vivere una vita normale (se si può chiamarla così... seee, come no)? O Albert vuole tornare a fare il 'Villain' per eccellenza? Senti un po' bello, lascia perdere i Redfield e stattene con Alex, tanto ti credono morto, mica ti vengono a cercare! Se poi le prendi perchè fai la sciocchezza del tornare come Villain, solo per volerti vendicare, sò c**** tuoi! :P:P
Shot bellissima, mi è piaciuta molto. Davvero, bella bella bella! xDDD
Alla prossima! xD
Saluti da summer_moon