Ehy Mel, da quanto tempo!
Mi sono accorta solo ora di una tua pubblicazione qui nel fandom e non ho perso tempo a leggere. Fatto sta che proprio ieri mi sono rimessa a scorrere la tua vecchia long: avevo proprio voglia di Fannie ultimamente, mi mancava ;-; Per questo, é sempre un piacere trovare tuoi nuovi aggiornamenti! Quindi, nonostante prediliga il fluff quando si tratta di loro due, nonostante preferisca di gran lunga storie in cui Finnick sia vivo e vegeto, soprattutto vivo, non ho potuto far a meno di apprezzare quest'approfondimento su Annie. Più ci penso, più il tempo passa e più mi rendo conto di quanto poco spazio sia stato dato alla sua storia e ai suoi sentimenti. E, insomma, proprio al suo personaggio in generale. La Collins scrive si e no due righe messe in croce su di lei per di più passando attraverso lo sguardo, a mia detta poco attento, di Katniss o alle parole di Finnick che, tanto di cappello, ma non fa altro che ripetere sempre le stesse cose criptandole in chissà quale modo. Va bene, capisco il voler lasciare molto all'immaginazione del lettore eppure c'è differenza tra il "buttare bellamente lì" e il fare un quadro generale. Tirando le somme, tre libri e si sa solo che ha perso la testa durante i suoi Hunger Games e che suo marito la ama alla follia. Non un accenno al carattere o all'aspetto fisico. Il pargoletto lì é uscito fuori manco alle ultime due righe dell'ultima pagina! Ma bando alle ciance e ciancio alle bande, torno alla storia che é meglio.
Per farla breve, adoro leggere ff che la riguardano. É interessante, quanto confusionario, confrontare come i vari fans la interpretano. Vero, la maggior parte delle fanfic sono riguardanti la sua vita dopo la morte di Finn ma tu, per quanto riguarda questo punto, devo dire hai trattato un tema che mi ha quantomeno sorpreso. Anziché tutta la pappardella del bambino e dell'andare avanti, nulla togliendo a chi scrive al riguardo, tu hai tirato fuori qualcosa che trovo più originale. La "non vita" che solo una donna completamente persa può condurre. Mi é piaciuta molto, é in un certo senso l'ipotesi più vera che potesse verificarsi, quella che nessuno vuole vedere ma pur sempre plausibile.
Ho adorato alla follia l'immagine, se nel testo non avevo capito molto bene tutta la vicenda, quella mi ha aiutato a capire meglio.
Il titolo é assolutamente stupendo. Stupendo davvero, geniale. Avrei calcato un po' più sulla questione dei passi forse, sarebbe stato interessante vedere la protagonista riflettere al riguardo.
Grammatica apposto, fatta eccezione per qualche errorino:
•«Non so se è pigrizia» → Non so se sia pigrizia
•«il rumore di Aghi Inseguitori» → il rumore di Api(?) Inseguitori
•«È novembre, e la gente tiene in mano fiori bianchi[...] quei fiori che da piccola ho sempre adorato» → È novembre, e la gente tiene in mano fiori bianchi[...]. Quei fiori che da piccola ho sempre adorato
Ho inoltre notato qualche ripetizione di "non", " che " e "mi" di tanto in tanto ma niente di che. E nulla, non so nemmeno se siano correzioni giuste, libera di ignorarle hahaha.
Il tuo stile é ben collaudato, l'ho detto più volte e lo ripeto. Solitamente non reggo molto la narrazione in prima persona o il tempo presente (sarà che non riesco a scriverci e quindi mi irrita ma dettagli), qui invece ci sta a pennello. Annie é perfettamente IC, la storia per quanto corta riesce a riassumere bene ciò che volevi comunicare, a mio parere. Non so bene come spiegatlo, ma é come se leggendola mi sentissi come avvolta da una foschia nebbiosa. Mi sono ritrovata anch'io a vagare per tutto il distretto quattro senza essere veramente presente. Come sei passata da una realtà, appunto, reale, tangibile, dettata dall'uso dei sensi all'oblio più completi. Come se sentissi ogni singola ventata fredda addosso ma anche come se non le sentissi- perché Annie non le sentiva!- e poi, piano piano senza neanche accorgermene, fossi arrivata a non percepire proprio proprio più nulla. É... Strano. E figo. Sei riuscita a farmi entrare completamente nella vicenda, hai trasmesso una miriade di emozioni. Come ho già detto, non riesco a spiegarlo bene a parole ma spero di averti fatto capire più o meno. Ci terrei a dirti quanto abbia davvero influito su di me questa shot.
Azzeccato il collegamento con il giorno dei morti quell' «Oggi è il tuo giorno, mi hanno detto, e ciò nonostante tu non sei tornato da me» mi ha colpito particolarmente perché, in effetti, é vero. Il discorso sul fiore, poi, i crisantemi che a lei erano sempre piaciuti senza che sapesse fossero il fiore dei defunti... Mannaggia a me! perché non l ho letta prima? ormai Novembre é passato da un pezzo!
Devo confessare che credo la fine sia il punto più bello. Non solo l'ultima riga, anche se quella lo é in particolare, ma dal punto in cui lei crede che qualcuno stia gridando.
Complimenti, una ff all'apparenza molto semplice ma davvero complessa. Bene, credo di aver finito, penso di aver detto tutto. Scusa per eventuali strabicismi, sono dal cellulare.
Chiedo venia per il ritardo mostruoso >.<, spero pubblicherai presto altro.
Baci e alla prossima,
AlnyFMillen (Recensione modificata il 27/01/2017 - 04:20 pm) |