Ciao Asia!
Perdona il ritardo con il quale sto tornando a recensire la tua storia, ma solo oggi, tra una pausa e l'altra, sono riuscita a finire la recensione cumulativa che volevo lasciarti. ^^
Visto che i capitoli da commentare sono tre, ho deciso di strutturare il commento in modo diverso altrimenti sarebbe risultato troppo ridondante e noioso da leggere. XD
Ma adesso basta perdersi in chiacchiere e iniziamo!
TITOLO
"Collapse" anticipa subito lo sconvolgimento emotivo che proveremo a fine capitolo, dove avverrà un vero e proprio terremoto che porterà la squadra a collassare su se stessa.
La parola "collapse" è diretta, incisiva, criptica perché un collasso può verificarsi in diversi ambiti (medico, finanziario, etc...), quindi il lettore inizia a leggere il capitolo con una certa curiosità per scoprire dove e soprattutto ai danni di chi si verificherà questo evento traumatico.
"Sin", una parola che rimanda subito all'ambito religioso. In inglese "sin" significa peccato, ma quando è maiuscolo ha un significato ben più forte: peccato originale.
In questo capitolo "sin" ha una doppia valenza: da un lato rappresenta il nome del personaggio, dall'altro invece sottolinea la sua natura diabolica che causerà parecchi problemi agli Avengers.
Sin è il peccato vivente, generato dal male assoluto, il Teschio Rosso. Un personaggio da non sottovalutare.
"Falling into pieces" si ricollega a "Collapse" e conclude idealmente questo trittico di capitoli, che hanno avuto il ruolo di turning point della storia.
Tutto adesso è andato in pezzi e sarà compito dei protagonisti rimettere insieme i cocci.
"Uno sconvolgimento causato dal peccato originale fa andare tutto in pezzi": se traduciamo e cerchiamo di legare i tre titoli, viene fuori una frase del genere che condensa in sé ciò che hai raccontato fino ad ora.
Personalmente sono molto ammirata da questa costruzione, sei stata un genio!
CITAZIONE
Le parole di Natalie Standiford vanno a braccetto con la parola "collapse" e mostrano come l'essere umano sia incapace di prevenire completamente i danni che un evento potrebbe causare, anche se si impegna al massimo per prepararsi alla cosiddetta "onda d'urto".
Nel capitolo dedicato a Sin troviamo una citazione tratta dal film "V per Vendetta" altro personaggio interessante ed ambiguo, come interessante ed ambigua è la nostra Sin.
Nelle parole di V riecheggia la cara terza legge di Newton che viene citata nuovamente all'interno della tua ff.
L'essere umano è un soggetto in continuo mutamento, dove ogni cambiamento è il risultato di una complessa e intricata catena di cause ed effetti: non è sempre semplice rintracciare la causa scatenante di un determinato comportamento, ma se si ha pazienza e si procede a ritroso lungo la catena, una spiegazione di trova sempre.
Per capire la sfaccettata e complessa psicologia di Sin si dovrà compiere questo viaggio nel tempo per capire cosa ha originariamente plasmato la sua lucida follia.
La citazione di Elizabeth Taylor è tutta dedicata a Sharon, la persona che per prima deve rialzarsi se vuole che anche gli altri facciano lo stesso.
Il tempo delle lacrime è finito e la nostra Agente 13 deve rimboccarsi le maniche per riportare a casa James... e sono sicura che ci riuscirà.
CONTENUTO
L'undicesimo capitolo si apre con un close up introspettivo su Steve e Natasha: adesso l'HYDRA sa del loro bambino e ciò porterà notevoli problemi alla squadra, che al momento fa un po' acqua da tutte le parti. Lo psychotron manda in confusione gli Avengers che non hanno gli strumenti necessari per monitorare lo spettro emesso dalla sostanza. Servirebbe il caro Bruce, che di raggi se ne intende parecchio!
Anche la pista del Winter Soldier si rivela un grosso buco nell'acqua perché il povero N ha il cervello ridotto ad un colabrodo e non ricorda nulla del suo passato... neanche il suo nome. Ecco, l'essere stato privato del proprio nome sottolinea come l'HYDRA tenda ad annullare totalmente la personalità dei suoi sottoposti, soprattutto se consideriamo come in alcuni ordinamenti il diritto al nome sia tutelato da vere e proprie norme codificate e viene considerato uno dei diritti personalissimi per eccellenza.
Dopo il colloquio con N avviene il primo dei due patatrac presenti nel capitolo: James viene nuovamente soggiogato e a renderlo il burattino dell'HYDRA è lei, Sin, che fa la sua entrata in scena nel capitolo in modo a dir poco teatrale.
Proprio la cara Sin viene beccata da Skye che riesce ad operare il riconoscimento facciale grazie al riflesso presente in un fotogramma. Secondo me, la cara Sin dovrebbe iniziare a temere la piccola hacker...
Il capitolo poteva tranquillamente chiudersi qui, invece tu hai voluto sganciare una seconda bomba, che devo dire è stata bella grossa: Winter Soldier cerca di far fuori Sharon. La ragazza cerca di difendersi come può, ma, vuoi per l'amore che la lega a James, vuoi perché Barnes è fisicamente superiore a lei, rischia di soccombere e di passare a miglior vita con grande gioia di Sin che vuole avere James tutto per sé. Fortunatamente Barnes si sveglia appena in tempo e si rende conto della cavolata che stava per commettere, però, da bravo complessato qual è, decide di abbandonare la "scena del crimine" dopo aver riordinato il casino che ha combinato.
James, ma sei scemo?!
Invece di restare lì con Sharon e mettere al corrente la squadra dell'agendina "attiva Soldati", decide di andare in giro per il mondo per espiare i suoi peccati...
Ribadisco: James, ma sei scemo?!
Il capitolo si chiude con una misteriosa telefonata: chi si trova all'altro capo della cornetta? Secondo me, Yuri... Però da James (e da te) mi aspetto di tutto!
Il dodicesimo capitolo è completamente SHIELD-centrico e ci offre un preciso e preoccupante ritratto di Sin: la donna è una sorta di Anticristo pronta a falciare chiunque si metta sulla sua strada e non ha alcuno scrupolo tanto da ferire May solo per fare dispetto a Coulson e guadagnare terreno.
Il misterioso hacker gioca un tiro mancino alla cara Skye che secondo me inizierà ad affilare i coltelli: hanno attaccato la sua famiglia, hanno ferito la donna che considera una sorta di madre putativa, hanno rimesso in libertà l'uomo che odia di più al mondo... Prossimamente, Sin e i suoi lacchè dovranno vedersela con una piccola furia bruna!
Ward ci "delizia" con la sua presenza e spero con tutto il cuore che alla fine della fiera finisca tre metri sotto terra. Scusa, Ward, ma sei un piccolo fetente e ti voglio vedere morto!
Trip dimostra di provare qualcosa nei confronti di Skye, sentimenti che la ragazza sembra ricambiare, e questo manda in confusione Ward che pensava di ritornare sulla scena e riprendersi la ragazza... Nei tuoi sogni, Grant!
La Cavalleria viene ferita a tradimento e viene messa momentaneamente fuori gioco e questo fa capire che, viste le capacità di Sin, a questo punto della storia forse l'unica in grado di mettere in serie difficoltà la giovane erede di Teschio è proprio Sharon Carter, con la quale la rossa aveva ingaggiato un violento corpo a corpo due capitoli fa.
In questo incasinatissimo quadro però, non dobbiamo sottovalutare una cosa: il legame tra D e K che potrebbe far vacillare la loro fedeltà nei confronti dell'HYDRA, perché una persona è capace di qualsiasi cosa pur di salvare chi ama, anche tradire la propria causa. Quindi, è probabile che gli Avengers abbiano due inaspettate alleate, anche perché N è ancora al Playground e può essere utilizzato come tramite in qualsiasi momento per permettere ai nostri eroi di contattare le due Winter Soldiers.
Il tredicesimo capitolo mostra la situazione post "uragano James": Sharon, Steve e Jace sono a pezzi e Natasha ha il difficile compito di tenerli con i piedi per terra e di non farli cadere nel baratro dello sconforto.
Sharon, che all'inizio sembrava l'unica che potesse tener testa a Sin, al momento sembra l'ombra di se stessa e si muove come un'automa (qui ho scorto un parallelismo con la figura di James quando veste i panni del Winter Soldier) crogiolandosi nel proprio dolore. Ad un certo punto però, la malia distruttiva si interrompe e la donna riacquista un briciolo di lucidità e si rimette in pista.
Steve deve nuovamente affrontare la perdita del proprio migliore amico e questa volta non si tratta di una perdita permanente (la morte), ma di un vero e proprio abbandono, per giunta volontario. Natasha però riesce a fargli capire che il gesto di Barnes ha un fine ben preciso, ossia salvaguardare la loro incolumità: il Winter Soldier è un'entità dannosa per chiunque gli stia vicino quindi è logico che James abbia deciso di far perdere le proprie tracce pur di non mettere in pericolo la sua famiglia. Però bisogna ammettere che il caro Jimmy ha fatto i conti senza l'oste e adesso si trova in una brutta situazione: da solo e in compagnia di un misterioso individuo, è pronto a portare a termine un piano di cui noi non siamo a conoscenza. Riusciranno gli Avengers a riportarlo a casa sano e salvo e ad evitare che eventualmente Stark gli stacchi la testa non appena scoprirà che è responsabile della morte dei suoi genitori?
Visto che la bomba "Winter Soldier" è scoppiata e ha fatto anche un bel po' di danni, io consiglierei a Steve di farsi travolgere da un moto di sincerità e di raccontare tutta la verità a Tony prima che lo faccia Sin o Zemo.
CARATTERIZZAZIONI
Dal punto di vista del contenuto i capitoli mi sono piaciuti molto, ma l'elemento che ho amato di più sono state le caratterizzazioni. Qui ti sei davvero superata!
Partiamo da Steve: le due sequenze introspettive dell'undicesimo e del tredicesimo capitolo hanno mostrato l'immagine di un uomo a pezzi, desideroso di proteggere tutte le persone che ama, pronto anche a rischiare la vita per loro. I pugni che Steve dà ai sacchi da boxe rappresentano metaforicamente tutti i pugni che lui sta ricevendo dalla vita. Ad ogni passo lui è sul punto di cedere, lo vediamo sul quinjet e lo vediamo quando cade letteralmente ai piedi Natasha: in quel momento abbiamo visto un'anima ferita, stanca, ma che ha ancora in sé una grande forza. Sin avrà sicuramente piegato Steve Rogers, ma non l'ha spezzato.
Natasha: la nostra rossa preferita ha dimostrato di avere una spina dorsale allucinante. Mi è piaciuta tantissimo, è stata perfetta in ogni sequenza: questa gravidanza le sta dando la possibilità di aprirsi maggiormente con le persone che la circondano (il rapporto di amicizia con Sharon ne è la prova) e di "azzardarsi" a fare programmi per il futuro, cosa che la Natasha di Lasciati Salvare non avrebbe mai preso in considerazione. Natasha vuole proteggere la sua famiglia, vuole proteggere suo figlio e lo farà anche a costo di sporcarsi le mani di persone. Per lei esiste solo l'opzione "facciamo fuori i cattivi", altri scenari non sono contemplati.
Un'altra cosa che ho apprezzato è stata la forte empatia che ha provato nei confronti di James e Sharon (su Steve e Nat come coppia non mi soffermo in questa recensione perché sappiamo bene che l'essenza stessa dei Romanogers è l'empatia che Steve e Natasha provano l'uno nei confronti dell'altra: sanno sempre cosa passa loro per la testa e non hanno bisogno di grandi discorsi per capirsi. Nella prossima recensione avrò modo di dilungarmi su questa ship, perché l'evento narrato nel quattordicesimo capitolo funge un po' da corollario a ciò che hai narrato in questi tre), empatia che le ha permesso di affrontare la situazione venutasi a creare con grande lucidità: ok, la botta è stata forte, ma se ci facciamo prendere dallo sconforto non usciamo più da questa situazione.
Natasha ha avuto un grande sangue freddo e ha saputo rimettere in piedi due persone, Sharon e Steve, che erano veramente sull'orlo del precipizio.
Sharon: come ben sai a me la Sharon dei fumetti non piace molto, mi è indifferente perché secondo me gli autori non la caratterizzano come dovrebbero (poi nella saga Fallen Son le hanno dato il colpo di grazia...) sprecando così la possibilità di dar vita ad un personaggio femminile con la F maiuscola.
Se quella della Marvel mi lascia indifferente (infatti mi diverto a caratterizzarla plasmando le caratteristiche che mi piacciono in base alle mie esigenze XD), la tua Sharon è meravigliosa e ha una caratterizzazione a tutto tondo che oscura quella raffazzonata portata avanti nell'ultimo periodo da Nick Spencer (non che gli autori prima di lui si siano impegnati parecchio, eh!). La tua Sharon è un round character come Stan Lee comanda, ha in sé un mondo che il lettore non vede l'ora di esplorare.
Con lei stai facendo un ottimo lavoro perché sei partita da ciò che è stato mostrato in TWS e hai dato vita alla Sharon che tutti (me per prima) vorrebbero vedere: non la classica D.I.D. o la fidanzatina d'America che si atteggia da badass woman una storia ogni cinque e per il resto viene relegata in un angolino come una statuina da esposizione, tanto per fare capire al grande pubblico che Cap ha una vita sentimentale. No! La tua Sharon è una donna risoluta che sa cosa vuole e non ha paura di rischiare in prima persona per ottenerlo; è un personaggio umano, non stereotipato (ringraziamo il cielo!) e che si candida come modello per le giovani lettrici. La tua Sharon Carter è un gran bel personaggio, diciamocela tutta!
James: al momento io vorrei prendere il caro James a testate, perché sul serio il suo vittimismo mi sta seriamente dando sui nervi. Ok, hai avuto una vita schifosa; ok, una pazza ti ha costretto quasi ad uccidere la tua fidanzata; ok, sei un potenziale pericolo per i tuoi amici... Ma non puoi prendere baracca e burattini e sparire dalla faccia della Terra!
Va bene, James è andato via perché non vuole fare del male a nessuno, però facendo così ha dimostrato di essere uno che predica bene e razzola male: a Natasha ha fatto in precedenza tutti i bei discorsi pseudo filosofici sull'importanza di lottare e di non lasciarsi abbattere dalle difficoltà e ora che è lui ad essere nei guai getta la spugna? James, sei serio?
Con la sua sola assenza è riuscito a far crollare le certezze di tre persone... Io spero che non faccia nulla di stupido, perché in questa storia gli equilibri sono diventati molto precari.
Complimenti per aver reso il personaggio splendidamente IC, non mi incavolavo così tanto con James dai tempi della miniserie di Brubaker.
Sin: questa ragazza diventa ogni giorno più imprevedibile. Io adoro questo personaggio, nei fumetti è una delle mie villainess preferite e tu stai facendo un lavoro eccellente con la sua caratterizzazione.
Sin è una bambina intrappolata in un corpo di donna, è una sorta di abominio creato in laboratorio, è il frutto del seme del Male assoluto... La sua mente è una sorta di matrioska: più bambole si tolgono, più viene a galla il suo vero io, un io capriccioso, volubile, istintivo, vendicativo, subdolo... Sin è come un caleidoscopio: non si può dare una definizione netta della sua persona, perché a seconda dell'angolazione viene in luce un aspetto diverso della sua personalità.
Un aspetto fondamentale della storia di Sin è il suo rapporto malato con il padre: Teschio è il suo padre biologico, ma con lei si è sempre comportato da padrone perché ai suoi occhi Sin era il mastino da dover addomesticare... ma sono sicura che presto Sin spezzerà le catene che la legano al padre, perché se Teschio è il Male, Sin è la personificazione della Lucida Follia, che non può essere messa in catene.
STILE
Letti insieme o presi singolarmente, i tre capitoli risultano in ogni caso molto equilibrati e costituiscono un fil rouge narrativo ed emotivo di notevole intensità.
Le sequenze introspettive colpiscono in pieno il lettore, facendogli percepire e addirittura provare le emozioni dei protagonisti.
Le descrizioni sono chiare e mai esagerate e mettono in luce particolari di notevole interesse, che stuzzicano la curiosità di chi legge.
Stilisticamente parlando questo blocco narrativo è risultato ben scritto e ben sviluppato.
CONSIDERAZIONI GENERALI
Siamo arrivati ad un punto della storia in cui ogni capitolo risulta una vera e propria incognita: non si può prevedere cosa potrebbe accadere e tutti i personaggi, nessuno escluso, sono sotto tiro.
Il pathos cresce esponenzialmente e la curiosità guida il lettore nella lettura ed analisi di ogni singola scena.
Con Dark Eagle, la tua trilogia ha toccato l'apice della maturità e le tematiche e i personaggi indossano una veste nuova: più forte, più definita e molto più d'impatto.
Prevedo grandi colpi di scena e una conclusione col botto!
Per questo capitolo è tutto, non vedo l'ora di leggere il prossimo!
Un abbraccio,
Alessia |