Tanto prima o poi dovevo arrivare a questa storia, a questo colosso importantissimo che citiamo con una frequenza quasi giornaliera ormai da mesi. Quindi, mi sono detta che non ci fosse un giorno più speciale di questo per una storia così speciale come questa qui.
Nei miei tanti ma intermittenti anni di bighellonaggio nel meraviglioso mondo di EFP sono solo tre le storie che sono diventate il mio personalissimo canon, quelle che mi sono rimaste talmente impresse che a distanza di dieci anni ricordo alla perfezione. Ecco, Pezzi in decadenza fa parte di questo mio personalissimo trio, di quelle storie che hanno rappresentato una vera e propria rivelazione, dalle quali una volta lette la mia mente non poteva più tornare indietro.
È entrata in questa confusa e strana Top Three e la cosa più assurda è che i protagonisti non sono affatto i miei personaggi preferiti, a parte James, ovviamente, che è il mio preferito soltanto perché ha addosso due nomi che lo hanno reso il preferito di diritto (almeno per quanto riguarda noi due - sì, parlo anche per te perché tanto SO!).
Come sono arrivata a questa storia, lo sai già: giravo nella sezione delle Storie Scelte e questa mi è balzata subito all’occhio, il che, a pensarci con il senno di poi, è molto molto molto strano perché due su tre di questi protagonisti imperfetti non rientrano affatto nella mia categoria di preferiti e l’indicazione Scorpius/Rose non prometteva niente di buono ai miei occhi.
Tra l’altro, momento confessione (!), Rose è uno di quei personaggi della Nuova Generazione che di solito mi è anche discretamente antipatica, soprattutto nel suo essere una copia perfetta della madre, Regina dei Grifoni, dei Corvi, dei Tassi e delle Serpi. Poi, però, è arrivata la tua Rose ed incredibilmente l’ho adottata, guardata da un’altra prospettiva e vista concreta, umana, piena di incredibili difetti e sfumature - quelle che solo tu sai dare - e l’ho amata come non mai in questo rapporto viscerale e senza scampo, che la fagocita completamente.
Insomma, come dicevo all’inizio questa Rose ha segnato un punto di non ritorno perché ora non riesco più ad immaginare una Rose che non sia così.
Per non parlare del fatto che io, proprio io, quella che ti intasa le notifiche di Facebook per shippare James Sirius/Rose (i tuoi, ovviamente), non leggo mai di rapporti tra cugini, anzi, non leggevo mai di rapporti che vedessero il mio adorato e prediletto appioppato ad una certa cugina che non riscuote la nostra simpatia.
Alla fine, ho aperto, ho letto questa storia e l’ho riletta altre millemila volte dopo allora perché è entrata nella mia Top Three, è nell’Olimpo delle mie storie del cuore e questo vuol dire che mi emoziona ogni singola volta anche se la conosco parola per parola.
Il punto banalmente è questo: il rapporto che hai costruito tra James e Rose semplicemente non ha eguali, non ho mai letto niente che si avvicinasse a questo - né prima di questa storia, né tanto meno dopo.
È assurdo come io riesca a percepire ogni singola volta che rileggo questa storia (e ti assicuro, sono tantissime!) il senso di sbagliato in Rose che sposa Scorpius. Non è qualcosa che è subito chiaro - non finché non arriva Lui - ma c’è, c’è dall’inizio in questa sposa che non si sente veramente una sposa, nonostante ci sia Scorpius pronto a rassicurarla, a ricoprirla di attenzioni, di amore.
Persino nel momento più scanzonato, quello in cui Rose parla con Hugo (certo che quel filo francese di Louis te le soffia tutte! Resta umile!), si percepisce che qualcosa sta sfuggendo e che non è così che dovrebbe andare la storia.
Insomma, quale fratello il giorno delle nozze chiede alla sorella se è sicura? (Risposta facile: quello che sa che lei è innamorata di James, in tutti gli universi!).
Nonostante tutto, c’è qualcosa che non va, qualcosa che stona in tutta quella perfezione, qualcosa che finisce per soffocare anche Rose in più momenti ma è nello scoprire perché le manca l’aria che c’è tutta la magia di questa storia e, in fin dei conti, anche l’essenza di questo amore che mi ha incantata non appena abbiamo avuto questo incontro provvidenziale.
Ecco, io fino al momento in cui Rose risale in camera sua ero una persona normale, che approcciava a questi personaggi con serenità e tranquillità, curiosa come una scimmietta ma NORMALE.
Poi c’è stata questa frase («Il buffet è al piano di sotto, non in camera mia») e mi hai rovinata perché dopo una ship non proprio felicissima me ne sono scelta una praticamente impossibile (aggiungo, poi, che solo tu puoi realizzare).
Questo loro primo incontro mi ha conquistata in modo irreversibile, ho iniziato il famoso percorso di tornanti fatti insieme a loro e, nonostante soffra la macchina come poche cose al mondo, non ne sono più scesa!
In questa scena mi hai definitivamente conquistata con il tuo James dai capelli neri, nerissimi, e ribelli e dalle iridi blu che al buio anziché brillare svanivano. Insomma, come si può leggere questa descrizione di James e non esserne più innamorate di Rose? Io non lo so. Qualcuno me lo spieghi!
Ma, soprattutto, come si può non shippare Rose con - parole tue, non mie, eh! - il più bello, il più affascinante, il più desiderabile e il più sbagliato? Anche qui, sono in attesa di una spiegazione perché per me non c’è storia e forse, anche se mi dessero una risposta esaustiva, non l’accetterei perché ormai sono saltata a bordo (e non succede quasi mai) e non scendo dalla nave, nemmeno se affonda.
Tornando seria e non facendo la buffona come sempre, credo che tutto il dialogo tra Rose e James, tra la logica, la ragione e la passione e l’amore, tra il dovere e il volere (quanto ho amato quel «Invece ho capito benissimo. Io ti ho chiesto se lo volessi, tu mi hai risposto che dovrei»), abbia definito in modo quasi irreversibile l’idea dei tuoi James e Rose, in qualsiasi universo e, ahimè, soprattutto nella mia mente.
Ricordo che nella presentazione del gruppo scrivesti che qualcuno aveva definito James devoto. Ecco, non so chi sia questo qualcuno ma non posso che essere d’accordo perché c’è un James che è estraneo alla resa, familiare all’amore, che la cercherà sempre, che tornerà sempre a cercarla e non nella prossima vita ma in questa.
Lui è e resta sempre quello che Rose vorrà ritrovare nella prossima vita, quel pezzo che la rende intera ma che non ha il coraggio di vivere, la delusione schiacciante che provocherebbe nei loro genitori, lo scandalo ma, soprattutto, il terrore di un amore che rischierebbe di annullarla perché è sempre la scelta più grande di tutte amare qualcuno che reputi la stessa cosa di te stessa, perché è sempre difficile amare un eccesso, una persona di cui sei in balia, la più grande incognita (cit.).
(Sì, lo so che questa Rose non lo ha detto ma lo ha detto un’altra Rose ed anche tu nel gruppo quando hai presentato questa storia e vale come interpretazione autentica!).
E, sì, in questi due che si amano a poche ore dal matrimonio di lei, nella sua futura camera da letto coniugale, con tutto il Mondo Magico riunito al piano di sotto, c’è tutto di sbagliato, di socialmente e moralmente sbagliato.
Eppure, questi due insieme sono perfetti, sono oltre l’amore stesso, sono per dirla alla «nostra maniera» scintillosi, ingabbiati in una storia che non può e non sa finire.
Le dichiarazioni continue e costanti che James le fa sono meravigliose, struggenti, emotivamente devastanti («Io ti voglio sempre»/«Penso che ti amo, che voglio essere io a sposarti, io a viverti giorno dopo giorno, mese dopo mese, anno dopo anno. […] Fuggi pure, Rosie, rifugiati pure in un matrimonio bugiardo, fai l’amore con un altro tutta la vita… Fai pure, Rosie, ma non sarai felice, né ti basterà. E tornerai da me, come hai sempre fatto, e io sarò lì ad aspettarti, come ogni volta»/ «Ci apparteniamo, Rose, e da questo non patrai mai fuggire. Forse hai ragione tu: siamo sporchi, malati, sbagliati, siamo due che cadono a pezzi. Ma siamo noi, e per me niente e più importante di questo»).
Ecco, tutta questa devozione di James si scontra con il senso del dovere di Rose, con i suoi sensi di colpa, con la sua seconda pelle cucita addosso, con i suoi timori e, alla fine, ho compreso - non fino in fondo però, ti assicuro, che l’ho compreso - il punto di vista di Rose, quel che la frena, la necessità di un sentimento che non la divori («Con lui sono serena»). Ma quanto è sbagliato questo rettilineo, questa equazione splendidamente risolta a fronte del suo rapporto con James?
Te lo prometto, ho finito - quasi.
Ho amato il fatto che Scorpius sapesse e devo pubblicamente ringraziarti per averlo reso detestabile e non il Principe delle Serpi, perfettino ed immacolato (!), ma manipolatore e a modo suo coraggioso nel prendersi Rose e sottrarla a James.
Ho cercato di tagliare il più possibile ma avrei ancora trilioni di cose da dire. Questa storia mi aspettava da troppo tempo. Non penso di aver lasciato una recensione all’altezza delle sensazioni che ogni volta mi suscita questa storia MA io so che tu sai perché sono proprio qui e proprio oggi e confido nel fatto che questo ti cambierà le vibrazioni!
Sappi che fosse per me dovresti scrivere ad oltranza di James e Rose, del loro rapporto, del loro cercarsi, perdersi, ritrovarsi ed amarsi a oltranza.
Quando lo farai, sarò sempre pronta a leggere con un occhio alla shipwar!
Un abbraccio enorme e SCUSAMI PER LA LUNGHEZZA INFINITA.
Fede (Recensione modificata il 08/09/2020 - 08:35 am) (Recensione modificata il 08/09/2020 - 08:37 am) |