Recensione per il contest "Angst vs Fluff"
Quarto classificato squadra Angst
"E nella bocca stringevi parole troppo gelate per sciogliersi al sole", di katniss_jackson
Grammatica&stile 13,6/15
"ma non so_-." Un trattino di troppo. -0,2
"E' capitato" La "E" è apostrofata, non accentata. -0,2
Suggerimenti
(non tolgono punti)
"momenti interminabili in cui" Visto che la frase è abbastanza lunga, avrei messo una virgola dopo "interminabili". Stesso problema in "Come sempre quando lo vedo soffrire", prima della congiunzione metterei una virgola.
"che nessuna persona a cui tenevo ne sarebbe mai più rimasta vittima" Poiché la frase è già abbastanza complicata in costruzione e rimandi a diversi piani temporali, toglierei il "mai più".
"Intorno a me sento sospiri e domande sussurrate, mentre dentro di me" Eccessiva ripetizione di "di me", a mio parere. Avrei trovato un sinonimo.
"diagnosticasse ciò ai suoi pazienti" Quando uso "ciò", mi viene in mente qualcosa di concreto, di tangibile, cosa che una malattia non è. Avrei usato un più generale "quello".
"contrae i pugni stretti." Contrarre e stretti fanno riferimento alla stessa immagine, i pugni chiusi. È ripetitivo.
"La domanda rimane se" La costruzione in sé è esatta, ma l'unico modo in cui l'ho trovato scritto è "La questione rimane se". Però "questione" e "domanda" sono sinonimi, quindi suppongo sia una forma accettabile, anche se non ho trovato corrispondenze.
Il tuo stile tenta un poco di rimarcare quello del libro, almeno nella scelta di POV. La scelta della prima persona fa immergere nella storia, anche grazie a un lessico semplice ma non ripetitivo, che al meglio può esprimere grandi concetti in poche parole (come la rassegnata tranquillità), al peggio può far sollevare un sopracciglio per l'inconsueta messa in pratica.
A volte ho trovato un po' d'insicurezza su che tono mantenere, e ciò è rappresentato dalle frasi (a volte corte, pregnanti e pungenti, altre molto più lunghe e descrittive) che a volte si scontrano fra di loro e spezzano un po' la continuità del ritmo. Tuttavia, sebbene lo esprimano in modo diversi, quello che vogliono passare è sempre ben sottinteso, e viene sottolineato ora in un modo ora nell'altro, facendo sì che si passi sopra a piccoli punti oscuri senza che essi disturbino la lettura.
Trama: 9,5/10
La storia si inserisce perfettamente nel canon di Hunger Games: un mondo in cui tutti possono morire, senza una motivazione specifica, e le persone che rimangono indietro devono rimuginarci su. Katniss, in questo, è esemplare: ha già perso e rischiato di perdere molte persone a lei vicine, e quello che noi sentiamo è un ottimo contraltare a quello che avviene a Gale, anche se, personalmente, avrei preferito che la sua famiglia avesse fatto una minuscola apparizione. Certo, il legame fra i due protagonisti è innegabile, e si esprime anche in piccoli gesti (come quello della ciocca, che però ho trovato un po' fuori luogo. Se Gale stava morendo, credo che avrebbe evitato gesti complicati, nonostante la sua ireuenza), ma per me è stata un po' carente la sua parte del personaggio all'infuori di Katniss.
IC: 9/10
Partiamo dal personaggio per cui sono più entusiasta- Gale sembra sia stato tirato fuori dal libro e messo a recitare nella tua storia. Le sue reazioni sono molto simile a quelle che m'immagino farebbe in quella situazione, e se ne va via con la sua tipica dignità, accontentandosi del bacio. Pure le comparse non stonano, ma anzi aggiungono all'atmosfera (e grazie per avermi ricordato chi era Thom, ci ho glissato tantissimo sopra all'inizio).
Katniss mi lascia, invece, qualche dubbio, sopratutto nel suo ultimo colloquio con Gale. Ovviamente, sappiamo tutti che non è un assassina senza scrupoli, e che tiene molto alla gente attorno a sé, abbastanza da lasciare un ultimo bacio d'addio all'amico che ha amato, ma non tanto quanto lui. Ma lasciarsi andare al pianto, così davanti a tutti, mi pare esagerato dal suo punto di vista. M'immagino che avrebbe pianto, è una delle cose che fa nelle serie, ma non lí, non mentre lui era ancora vivo, almeno per non dargli un ulteriore peso negli ultimi istanti di vita.
Gradimento personale: 4/5
È il momento in cui posso dirlo: Gale è il personaggio che meno mi piace nella saga d'Hunger Games. Non che lo odi, ma non mi ha mai lasciato niente e in quanto a coppia ho sempre preferito KatnissxPeeta. Pertanto, nella storia mi sono sentita molto trascinata dai sentimenti di Katniss e dalle sue riflessioni su quanto stava accadendo, ma quando il personaggio vero e proprio è apparso non mi sono sentita più
così coinvolta. La storia è scritta molto bene, e l'ho apprezzato moltissimo, ma il fatto che non mi sentissi connessa a colui che muore ha tolto un po' al gradimento.
Titolo&introduzione: 2,8/3
Il titolo è più lungo rispetto alla media, ma è molto poetico: rappresenta perfettamente su cosa andrà a verrete la storia e lo fa senza sbattertelo in faccia. Mi è piaciuta in particolare la rima, dà un senso di connessione al tutto!
L'introduzione riprende momenti della storia, raccontati da un punto di vista esterno rispetto a quello che c'è nella fanfiction, ma riprende il tutto perfettamente. Forse lo trovo un po' distante e neutro, ma c'è già il titolo che ti attira emotivamente e quindi non ne ho sentito la mancanza. Però il maiuscolo nelle prime righe mi ha fatto un po' storcere il naso: per segnalare qualcosa, a mio parere le parentesi quadre bastavano e avanzavano.
Bonus: 0/1
Bonus non usato.
Totale: 38,9/44 |