Recensioni per
Castaway
di _FallingToPieces_

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
26/04/19, ore 21:55
Cap. 1:

Ciao!
Eccomi, per la seconda volta, ad inchinarmi alla tua bravura.
Non è semplice mettere su carta sentimenti che scaturiscono da situazioni di questo tipo, però farlo è terapeutico. Ciò che mi ha maggiormente colpita è la capacità con cui hai trattato tematiche altamente delicate. Lo hai fatto tramite una storia che scava in profondità rimanendo ugualmente leggera e allo stesso tempo fedele alla realtà dura e cruda.
Ho apprezzato ogni dettaglio, ogni lacrima o sorriso che fanno da sfondo a una speranza che è davvero l’ultima a morire e la prima a risorgere, quando tutto sembra finito e senza alcuna possibilità di risplendere.
Alla fine, tutti possiamo rispecchiarci in Eva, in Castaway, perché anche se apparentemente sembriamo soli e senza alcun appiglio, emergerà qualcosa… qualcuno dalle onde a indirizzarci e a farci credere, almeno un po’ di più, in ciò di cui siamo capaci, a partire dalla possibilità che ciascuno ha di amare se stessi.
Giulia aveva proprio ragione… Questa storia non ha deluso le aspettative e la ringrazio per avermela consigliata.

Un abbraccio, a presto!

-Bigin

Recensore Master
26/04/19, ore 13:08
Cap. 1:

Ciao. Voglio essere sincera, sin dal principio. Giulia, che entrambe conosciamo come crazy lion, mi ha consigliato questa storia tempo fa, oggi siamo finite non so come a parlarne di nuovo, e io mi sono decisa a leggere. A lettura finita mi sento di dover dire la verità. La storia mi ha colpito, mi è piaciuta e mi ha quasi fatta piangere, e pensa, anche ora che scrivo questo commento ho le lacrime agli occhi. Partendo con l'introduzione, hai voluto far capire e conoscere ai lettori le paure e il dolore della protagonista Eva, che avendo eretto attorno a sè mura invalicabili, spera di vivere il resto della sua patetica esistenza, come credo non esiterebbe a definirla, in pace. Lontana dalla famiglia che ha deciso di accoglierla e tenerla con sè per tre anni, quasi quattro, e da tutti gli amici che hanno fatto ogni cosa in loro potere per aiutarla, primo fra tutti Calum, che come dice proprio la stessa introduzione, forse è la barca in lontananza, che la trascinerà in salvo, via dalla sua isola. La stessa isola che ha costruito per sè stessa, e che da naufraga, molto, molto in fondo, ha sempre sperato di lasciare per ricordare cosa significassero, uno per volta, i verbi "amare" e "vivere" Che altro dire? Temi delicatissimi trattati con maestria, veramente. Devo davvero farti i complimenti per questo scritto, che papiro o meno, è stato talmente bello e ben scritto da commuovermi. Veramente un ottimo lavoro, non scherzo. A presto, mi auguro che continuerai a riempire le tue pagine di sentimenti,

Emmastory :)

Recensore Master
28/01/18, ore 12:48
Cap. 1:

Considerando la lunghezza, comincerò la recensione già da adesso, aggiungendo parti man mano che leggo!
Inizio col dirti che mi piace molto il banner, lo avevo già notato sull'altra storia, sei molto portata!
Ok, ho letto un pochino e commento questo!
Wow, ma quanti sono questi cugini? Continuavano a comparire ahahaha
Eva è un bel personaggino, l'hai caratterizzato davvero molto bene.
Il pezzo in cui risponde a Calum credendolo un fantasma mi ha fatto ridere ahahaha
Hanno un bel caratterino entrambi eh? Sono molto curiosa di capire cosa c'è stato tra di loro.

Ecco, sono arrivata al pezzo dopo e ho capito tutta la rabbia della parte prima... Eva non vuole neanche pensare che gli zii possano prendere il posto dei genitori, per quanto ormai loro non ci siano più. Cancro, cavolo che storia allucinante. Posso solo immaginare quello che la protagonista stia provando.
Continuo a leggere, altrimenti questa recensione verrà infinita!

E così la nostra protagonista ha incontrato anche Luke e Michael, interessante! La sua impassività è un qualcosa di incredibile e tu lo hai scritto dannatamente bene! Mi piacciono entrambe le cugine di Eva, in un modo o nell'altro tengono a lei ed è triste che Eva non si renda conto di quanto dovrebbe lottare per tutti loro, compresi anche lo zio e la zia!
Noo perchè l'ha fatta vestire così se quello è lo stile che piace a Calum e non a Luke? Spero davvero che voglia aiutare la cuginetta, è tenerissima!

Il pezzo tra Calum e Eva è stato intensissimo, tanto quanto il pezzo con gli zii e Claire! Eva capirà, non poteva costringere la zia a rimanere in silenzio per tutto questo tempo, era quasi una cattiveria non poterne parlare con il marito e affrontare tutto da sola!
Calum è stato duro, però in fondo lui non sa tutto quello che è accaduto. Comunque, si vede che lei prova ancora qualcosa per lui!

Wow, il pezzo con Luke è stato davvero... wow. Ha usato delle parole orribili e se ne reso conto, cosa che molto probabilmente però ha portato a chiudere tra lui e Eva, non so! Devo continuare a leggere per saperlo.
Ed ecco anche Ashton!
«C'è sempre qualcosa o qualcuno per cui valga la pena lottare. Se non lo vuoi fare per te o per la tua famiglia, fallo per i tuoi amici. Fallo per noi. Nonostante tutto, nonostante i problemi che abbiamo avuto in questi ultimi anni, ti vogliamo ancora bene. E non voglio che tu te ne dimentichi.»
Eva non dice niente. Piange sulla sua maglietta. In fondo desidera solo essere salvata.
Questo pezzo mi è piaciuto moltissimo, esprimi con parole bellissime un concetto che io appoggio completamente.


Mi è piacuto molto il pezzo in cui parla con Calum, mi dispiace anche che, essendo così lunga la storia, io non riesca sempre a darti i giusti riferimenti su quale parte mi sia piaciuta, spero che tu capisca tutto!

Ecco, non è servito che lo capisse. Certo, un pranzo di Natale davvero agitato! Ho adorato con lo zio si sia comportato, forse in questo modo ha fatto capire come anche lui tenga tantissimo a Eva! Ha una famiglia acquisita davvero bellissima, sono sincera. Spero di riuscire a finire la storia entro le 13,00 che poi devo andare a mangiare e non voglio interrompermi! Ho iniziato a leggere quasi un'ora fa, mi sto gustando per bene tutta la storia piano piano, commentando anche ogni volta che c'è qualcosa che voglio dirti!

Ok, ora i ragazzi sanno che cosa ha ma nessuno crede a Ashtn e a quello che ha sentito al cimintero!
Ecco, ora hanno  letto il diario... la reazione degli zii è stata la migliore, chiuderla in qualche centro psicologico sarebbe stata la fine! Invece cercano di fargli capire con tutta la forza che loro ci sono, che non la lasceranno da sola!

Mamma mia, sono stata con il fiato sospeso per tutto il tempo!!! Mi viene da dire capitolo, ma essendo una storia unica direi che paragrafo avvincente! Mamma mia! comunque, mi perdo in due parole per parlare dei ragazzi: Hanno avuto i loro momenti sbagliati, in più di un'occasione però in questo pezzo, con loro che me li immaginavo correre concitati per le scale e dare spallate alla porta per buttarla giù e fermarla. In un primo momento avevo capito che avesse in programma di suicidarsi il giorno del suo compleanno, non l'ultimo dell'anno.

Ed eccoci alla fine. Devo andare a sentire quella canzone, penso che abbia un bel significato.
comunque davvero, bellissima storia e molto avvincente
Sei stata davvero in gamba a raccontare tutto in una maniera così.... viva. Sul serio, spero davvero di aver espresso quello che penso nei pezzi di recensione di prima perchè non so davvero cosa dire, sei stata davvero davvero brava.
Storia aggiunta alle preferite
Saluti,
Liz

Recensore Veterano
27/01/18, ore 16:25
Cap. 1:

Eccomi qui come promesso a leggere la tua storia! E che storia... Quando mi avevi detto che era lunga non avrei mai pensato che fosse così lunga!! XDxDxD Ma te l'avevo promesso quindi eccomi qui. Allora inizio a parlarne in generale e poi entro nello specifico: mi è piaciuta, mi è piaciuta la tua protagonista, confusa, infelice, sofferente ma ancora pronta a sperare, a sognare, ad amare... Sì amare! Perché in fondo lei aspetta ancora il suo amato fratello, perché nonostante tutto vuole bene ai suoi cugini (soprattutto Elizabeth) e lo si capisce dai suoi gesti e dai suoi pensieri, perché nonostante tratti male la sua famiglia in realtà non lo fa perché non li ama, lo fa perché forse più ama troppo, perché ha paura di affezionarsi, ha paura che loro si affezionino a lei... Lei così apparentemente condannata a un destino pieno di tristezza, non solo non riesce più a trovare una ragione per vivere ma come si scopre leggendo è anche malata! Cosa potrebbe chiedere di più una ragazza che vuole andarsene? Una ragazza che vorrebbe smettere di vivere, smettere di soffrire... Ma la sua famiglia, i suoi amici e Calum non sono disposti a lasciarla andare!! Hai scritto in terza persona è vero ma come dici tu è come se si leggesse in prima persona, si riesce bene a immedesimarsi nella sua sofferenza, nella sua voglia di farsi del male, nel bisogno di dimenticare tutto. I personaggi che la circondano sono anche loro in qualche modo dei protagonisti: la cugina Claire che riesce a forza a tirarla fuori di casa, gli zii che vorrebbero darle una normalità e una famiglia, i cuginetti gemelli così carini e così pestiferi, Elizabeth che vorrebbe essere come lei e farebbe di tutto per conquistare il biondo ragazzo dinoccolato Luke. E poi ci sono i "ragazzi" Luke, Mike e soprattutto Calum, lui la sua nemesi, lui colui che riesce a farla soffrire più di tutti, lui che la capisce più di tutti, lui la sua ombra e anche il suo tormento, la sua parte migliore ma anche la sua parte peggiore. È lui a tirarla fuori e non solo dalla sua stanza ma dal suo silenzio, dal suo tono monocorde e disinteressato, dal suo vivere senza vitalità, senza scopo, senza sogni. E nonostante lui le faccia male e le abbia fatto del male sarà sempre lui. Solo lui. Ci dispiace Luke... Ma fattene una ragione e vivi la tua vita!! Bello e triste insieme che alla fine lei non abbia un sogno da esaudire... E più leggevo più speravo che arrivasse qualcuno a salvarla. Complimenti davvero, una storia profonda, a volte dolce, a volte amara, a volte triste e a volte ironica, un po' confusa come confusa è la protagonista e riuscire a esprimere confusione, dolore ed emozioni non è semplice e non tutti ci riescono. È scorrevole e piacevole da leggere, non ci sono errori e tutto è detto al momento giusto e con le parole giuste! L'unico consiglio che mi sento di darti, come l'ho dato anche a Emma, è di dividere il testo in più capitoli... Per carità è una scelta ma per darti un parere onesto ti dico che non è molto accattivante il layout e non invita a continuare a leggere, un unico capitolo così lungo. Dividere il capitolo forse sarebbe più appetibile per il pubblico, ma questo è solo il mio parere 😃. È stato un piacere e a presto 😊

Recensore Junior
23/04/17, ore 10:25
Cap. 1:

Heey! Finalmente dopo mesi e mesi dalla pubblicazione, sono riuscita a leggerla tutta :')
Non c'è molto da dire, e sicuramente questa non sarà una recensione lunga.
Devo ammettere che questa ff è culmine della tua bravura, talento nello scrivere. Si nota perfettamente la tua passione e la tua capacità di far entrare il lettore nella storia, facendogli provare tutte le emozioni della protagonista. Mi sono immedesimata in tutti i personaggi, che sono descritti splendidamente.
Tutte le emozioni, paure, erano accentuate moltissimo e le ho provate anch'io.
Ho davvero apprezzato la parte finale in cui Eve decide di lasciarsi indietro il passato e a provare di costruirsi una nuova vita con Calum! E parlando di Calum, devo ammettere che non mi era molto antipatico, anzi mi è piaciuto nelle veste di supereroe u.u
Quindi che dire?
Complimenti! Mi è piaciuta davvero tanto e credo che sei arrivata ad una soglia di maturità e bravura pazzesca. Sei veramente fantastica e adoro sempre di più leggere qualcosa di tuo. Ovviamente la prossima volta cerca di farli un pochetto più corti ahah
Complimenti ancora e dopo questa orribile recensione ti lascio ahah
Ci sentiamo presto!
Ciauuu xx

Recensore Master
02/01/17, ore 13:13
Cap. 1:

Ciao carissima, eccomi qua, alla fine ero troppo curiosa e ho deciso di recensire qui, quindi aspettati una recensione lunghissima, chilometrica, epocale! Non per vantarmi, eh, ma la farò davvero lunga, perché come sai ti stimo come scrittrice e questa storia merita davvero, secondo me. Leggerò un po' e recensirò passaggio per passaggio, in modo da non dimenticarmi niente.
Devo dire che la storia mi piace moltissimo. Innanzitutto perché è drammatica e io amo le storie drammatiche e strappalacrime, anche perché penso che proprio dalla sofferenza si possa imparare di più. Nel senso, sono le brutte esperienze a farci crescere di più, di solito; e per me la stessa cosa vale anche per le storie. Ci insegnano qualcosa e a me quelle drammatiche danno molto di più. Poi mi piace perché è romantica e io sono un'appassionata di queste stoie. E, come ti ho detto per mail, mi ritrovo molto in Eva,nel fatto che soffre di epressione, che è stanca, che pensa di non farcela più, che non vuole essere forzata a reagire e che, anzi, si agita e sta peggio se gli altri provano a farle questo.
Comunque, a parte questa mia riflessione (spero di non essere andata fuori tema), andiamo con ordine.
La descrizione dell'aspetto di Eva, di come si sente sempre sola e triste, è qualcosa di molto forte dal punto di vista emotivo, che mi tocca da vicino perché, come sai, sono a conoscenza di ciò che significa soffrire di depressione. L'hai descritta abbastanza bene, come qualcosa dal quale è difficile riemergere, o dal quale a volte non si vuole nemmeno farlo.
I due cuginetti, Sam e Debby, sono molto simpatici. Ovviamente non si rendono conto del dolore di Eva, insomma sono solo bambini, pensano che lei sia arrabbiata con loro o cose così, ma non è affatto vero. Si vede lontano un miglio che lei sarebbe una person dolce, ma in realtà nasconde tutto questo per proteggersi da altro dolore, perché pensa di stare già soffrendo abbastanza.
Gregory per ora non si inquadra molto bene, ma sembra gentile.
Claire, almeno per il momento, mi sta antipatica. Voglio dire, forza la cugina a fare una cosa che, lo sanno entrambe, non le darà nessuna gioia, anzi (ne è un segno il fatto che è scappata fuori con un attacco di panico in corso dopo aver visto Luke). E' molto bella la descrizione che hai dato di questi suoi sintomi e del fatto che bisogna lasciarlo fluire, passare lentamente, senza forzarsi. Brava!
La zia, Agnes, è davvero molto dolce. Vuole far sentire Eva parte della famiglia, sa quanto ha sofferto in pasato e quanto lo sta facendo ancora adesso e desidererebbe solo vederla felice, sapere che si curerà, che cercherà di lottare e di guarire. Mi ha dato l'impressione di essere una mamma, o meglio, una specie di mamma, perché, come Eva ha sottolineato (forse in modo un po' troppo duro e ferendola) lei e Gregory non sono i suoi genitori. E' ovvio che non potranno mai sostituire la mamma e il papà di Eva, ma nemmeno lo pretendono, insomma. Non sembrano affatto persone che pensano cose del genere.
Mi è piaciuto questo passaggio:
""No. Voi siete una famiglia, io sono solo un ospite" mette in chiaro. Si sente un corpo estraneo, ma non può certo incolparne loro. È tutta una recita, dopotutto. Deve mantenere le apparenze."
Descrive benissimo com'è Eva: una ragazza dolce, che sa voler bene, ma che nasconde tutto per paura di soffrire ancor e, soprattutto, di far soffrire gli altri,
Inoltre, la riflessione sulla solitudine è stata molto profonda.
Mi è piaciuto anche questo passaggio:
"Suo padre, però, ha sempre trovato conforto nell'alcool. Era diventato un elemento tanto fondamentale da mettere in secondo piano i figli. Non accettava di essere chiamato ubriacone, nascondeva l'evidenza e fingeva di essere perfettamente presente. Finché non ha smesso di recitare e si è lasciato avvolgere del tutto dalla morsa di quella dipendenza, abbracciandola con affetto. Eva ricorda che, negli ultimi lunghi istanti in cui gli è stata accanto, non conosceva più la differenza tra ebbrezza e lucidità. Ma dopotutto i momenti di lucidità non c'erano più, erano stati completamente rimpiazzati da qualcosa che all'apparenza sembrava essere la soluzione."
A volte, certe persone affogano nell'alcol il loro dolore ed è questo che ha fatto il padre di Eva. Ha pensato, come tu stessa hai detto, che questa fosse la soluzione, l'unica via percorribile, non capendo, però, che così si è auto-distrutto; o magari l'ha capito, chi lo sa? Però forse lo ha compreso troppo tardi e allora ha continuato e continuato. Ecco, anche il fatto di aver un padre alcolizzato per Ea dev'essere stato difficilissimo. Quella ragazza psicologicamente distrutta. Vorrei abbracciarla" Vorrei stringerla forte, dirle che sarò io sua amica; perchè il fatto che no nabbia amici e che le manchino quelli che aveva prima, mi fa male al cuore. L'hai descritto in un modo talmente forte, così emotivamente intenso che mi sono quasi messa a
piangere.
Ora parliamo degli altri personaggi.
Innanzitutto, Calum. Mi sembra molto simpatico anche in questa tua FF, una persona matura; e comunque, Eva ha fatto bene a lasciarlo se lui l'ha tradita! Perché è questo che è successo, giusto? Mi pare di aver capito così. Mi è piaciuto questo passaggio:
"«Nessuna notizia di tuo fratello?»
«Ho smesso di cercare. Di sperare non ci penso neanche lontanamente.»
«Stai mentendo. Lui ti manca e continui a sperare che torni.»
Eva fa spallucce e si schiarisce la voce, che finora le è uscita roca. Quando si rimane troppo e troppo a lungo il silenzio, è così. Quello è il suono disperato che ne trapela."
Molto bella la riflesisone sul silenzio. Il fatto che ad Eva manchi il fratello è, direi, più che palese. Si sente che è così, ecco tutto. E il fatto che abbia comprato per lui un CD, pche l'abbia portato in cimitero da suo padre per quando Joe tornerà, significa che ha ancora speranza. Indubbiamente si sente, o meglio, si è sentita, abbandonata quando lui se n'è andato. E non riesco, neanche lontanamente, ad immaginare il dolore che deve aver provato in quel momento e nei mesi e negli anni successivi. Dev'essere sato tremendo! Voglio dire, ha perso i genitori, una per cancro e uno per suicidio e già questo è scioccante e drammatico; e l'abbandono del fratello è stata la batosta finale> assieme, poi, alla depressione e ora al cancro. Insomma, mi chiedo come abbia fatto a continuare a vivere, come ci sia riuscita. Ammiro molto Eva, ha un coraggio da leone anche se non lo sa, almeno non in questa parte di storia e non lo dà a vedere.
"«Sei tu a non sapere niente!» urla Eva, liberando finalmente la voce che ha tenuto soffocata per anni. «A non sapere come ci si sente» aggiunge più pacatamente, stringendo i pugni. «Tu non sai nulla di me. Non sai cosa significa annaspare per rimanere a galla, per non affogare. Non sai cosa significa la solitudine. Non sai niente!» ora sussurra, gli occhi lucidi. «Non sai cosa significa essere sola al mondo, non avere amici, non avere nessuno e voler smettere di vivere. Cosa pensi di saperne tu di tutto questo? Cosa?»
E Calum ammutolisce. La guarda dall'alto del suo metro e ottantacinque, ma non risponde. È interdetto.
«Io vivo costantemente con il desiderio di morire. E tu non puoi capire, non puoi capire quanto sia doloroso esistere così» conclude Eva, che quasi non ha più fiato. Districa il polso dalla stretta di lui, scuote il capo con una lacrima che le riga il volto e corre via.
Rincasando, si accorge di star tremando. Non è mai riuscita a tenere testa a Calum in nessun modo. Quella è forse la prima volta, ma date le circostante non può esserne felice o soddisfatta."
Anche in questo passaggio si nota il suo dolore. Okay, posso capire che Calum, Luke, Ashton e Michael si siano sentiti in colpa per il suo tentato suicidio (io ne so qualcosa,anzi, anche di più, come sai), posso comprenderlo, davvero. E' una sensazione orribile, terribile, che ti schiaccia, ti distrugge, ti annienta. Il senso di colpa è una delle cose più brutte che possa esistere a questo mondo. Ma perché loro no nhanno pensato al dolore di Eva (e parlo anche di Luke perchè poi lei ne ha parlato anche con lui)? Perché non hanno pensato al motivo per il quale lei può averlo fatto e che, dietro ad una cosa del genere, ad un gesto così tremendo, c'er una disperazione più che profonda? Perché? Non lo capisco. O forse ci hanno penato, ma non abbastanza. Se l'avessero fatto, l'avrebbero
perdonata.
Sono contenta, invece, che Eva abbia trascorso un po' di tempo con la cugina Elizabeth, che è una ragazzina molto dolce esimpatica. Almeno si è distratta, non stata più così male per un po' e poi ha aiutato una persona. Quello che intendo dire è che, a volte, quanxo si sta male, sentirsi utili per gli altri ci fa stare meglio e forse è questo che lei ha provato. Poi vabbè, con la cugina ci ha litigato e mi dispiace, ma per quanto è successo prima sono contenta.
"Si asciuga con un telo bianco, spostandosi di nuovo in camera per vestirsi. I capelli le ricadono bagnati sulle spalle. Osservando il suo riflesso, sospira pesantemente. Non vuole arrivare a vedere quei capelli che cadono. Ha sempre fatto fatica a mantenere fermo lo sguardo sulla bandana che portava la madre."
Anche questo è un bel passaggio, molto toccante anche se corto. Penso che vedere i capelli cadere a causa del cancro, per una donna, sia qualcosa di molto difficile da superare e di molto duro dal punto di vista dell'impatto psicologico che provoca. Insomma, forse è anche in quel momento che una persona si rende ancora più conto di quanto sia brutta la sua malattia. Magari mi sbaglio, però. Questo è solo un mio pensiero.
Per quanto riguarda Luke, sembra un ragazzo molto gentile. Ho letto che ha aiutato molto Eva e mi fa piacere e che hanno avuto una storia e che lui la ama ancora, ma lei prova qualcosa per Calum. NOn lo dà a vedere ma, appunto, lo ama ancora. E' tutta una corazza, anche questa. mi dispiace che leie Luke abbiano litigato, che lui sia stato respinto così duramente, che Eva stia così da schifo. Mi dispiace per tutto!
E' stato davvero molto crudele e senza cuore a dire che si sarebbe sentito meglio se Eva l'avesse fatta finita. Davvero, io se fossi in lei questa non gliela perdonerei tanto facilmente. Ma dai, come si fa a dire una cosa del genere?
In ogni caso Gregory ha ragione: Eva sta cominciando a cambiare, a reagire, è diversa da com'era all'inizio della storia. Anche solo il fatto che sia arrabbiata dimostra che comunque ha delle reazioni e che la su depressione, pur essendo una malattia da non sottovalutare, non è da considerarsi una depressione grave. Sta lentamente
migliorando.
La lettera che Eva ha scritto è angosciante, è straziante. Non ci sono altre parole per descriverla e, in realtà, su questo non so bene cosa dire, se non che vi si leggono tutta la su disperazione e il suo dolore, ma anche l'affetto che prova verso gli zii e i cugini, nonostante pensi c non la capiscano. Ma, ho una domanda, solo un piccolo dubbio. tu hai scritto che lei ha rubato de ifarmaci dalla clinica, giusto? Io però so che se una persona ingerisce farmaci per suicidarsi, è in preda a convulsioni e a dolori lancinanti, quindi non morirebbe subito e non sarebbe nemmeno sicura di farcela. Okay che nessun metodo di suicidio è sicuro, ma voglio dire, perché non hai pensato di scrivere qualcos'altro?
"«Fantastico. Qualcuno oppone resistenza. Ma io ho un'idea. Chiudete gli occhi.... Avanti, piccoletti, ho una sorpresa per voi» aggiunge Eva, perché non sono per niente convinti.
Alla parola sorpresa obbediscono subito, coprendosi gli occhi con le manine."
Eva non srà molto brava con i bambini, ma per uanto riguarda i giocattoli ci ha azzeccato, è stata molto dolce, veramente. Il suo gesto mi ha commossa nel profondo. Credo che sarebbe una bravissima mamma, se solo decidesse di non farla finita, se riuscisse a guarire dal cancro... Ci sono troppi "se"... Devo solo andare avanti con la storia per scoprirlo. Lo faccio subito.
"«Perché hai invitato i ragazzi? Non è solo per rivedere Ashton. L'hai fatto per mettermi in difficoltà?»
«Lasciamo perdere Ashton. Volevo soltanto che voi tornaste amici come una volta. Pensavo che così avresti ricominciato a sorridere, a parlare, a sfogarti. Puoi anche non credermi, ma ho agito in questo modo per rivederti serena. Volevo, volevamo, che avessi qualcuno accanto.»
«Non sopporto quando mi forzano a reagire» replica Eva.
«Lo so. Ma un po' ha funzionato. Adesso sei-»
«Che cosa? Cosa sono? Sto male, più di prima. Io non voglio rivederli.»
«Io so che Calum ti farà ripensare alla tua decisione. Lui è l'unico capace di convincerti che stai sbagliando.»"
Il dialogo con il padre, al cimitero, è molto bello.A quanto ho capito Eva non crede in Dio; e va bene, io lo rispetto. Penso solo che credere in qualcosa dia più speranza, ma non voglio criticare lei, assolutamente. Mi dispiace che non riesca ad andare dalla madre. Forse dovrebbe, magari questo potrebbe aiutarla, farla stare un po' meglio; ma so bene che non è facile andare a trovare qualcuno in cimitero. E se non s la sente, deve darsi tempo e non forzarsi, perché altrimenti poi starebbe ancora più male. Penso anche che non voglia andarci perché, ora che sa che ha il cancro, anche se ha deciso di farla finita, pensa comunque che, se continuasse a vivere, potrebbe morire e finire anche lei in quella tomba. Edato che non crede in Dio e nel Paradiso, immagina di stare per sempre nella terra nuda e fredda e ovviamente ne ha paura. Del resto, chi non ha paura della morte? Nessuno, credo.
Il fatto che Ashton sia arrivato proprio e sottolineo proprio, in quel momento è stato strano, ma bellissimo. Mi spiego meglio. Intendo dire che è come se lui fosse un angelo venuto ad aiutarla inquel momento difficile. Sì, è vero, sono stati lontani per tanto tempo e lei non avrà risposto alle sue chiamate, come Ashton le ha fatto notare, però è comunque lì con lei, pronto a darle una mano, preoccupato per ciò che le ha sentito dire. Quando l'ha abbracciata mi sono emozionata tantissimo. Eva ha bisogno di abbracci, di calore, di affetto, di non sentirsi sola. Ne ha un bisogno disperato, però non riesce a dirlo; ed Ashton è l'unico che lo comprende senza che lei glielo chieda o faccia nulla perchè lui lo capisca. Eva ha cercato di fargli capre che il suo è stato solo un momento di debolezza, ovviamente mentendo. Sa mentire benissimo, tra l'altro, sa nascondere il dolore e anche in questo mi somiglia molto.
"Sì, è così. In cuor suo lo sa benissimo. Non ha mai voluto arrivare a quel punto di non ritorno. È stata costretta ad accettare quella fine, ad abbracciarla suo malgrado."
Nessuno, credo, nemmeno il più convinto, vorrebbe farla davvero finita. Cioè magari sì, però questo è solo un certo disperato di chi non ce la fa più e quindi utilizza il suicidio come ultima spiaggia (e come sai io non sto parlando a vanvera, so quello che dico). Mi ricordo, a questo proposito, che quando ho studiato Schopenhauer alle superiori (oddio spero si scriva così, ora non ricordo) c'era una sua frase che mi ha colpita. ora non la rammento parola per parola, ma in sostanza egli diceva che il suicida, in realtà, vuole vivere disperatamente.
"«Tu non riesci a lasciarti alle spalle il passato, Eva.»
Ha fatto centro. «Colpita e affondata.»"
Ecco, anche in questo ci assomigliamo. Purtroppo, devo dire; perché non lasciarsi alle spall il passato vuol dire, nella maggior parte dei casi, soffrire di più, stare malissimo.
"E vorrebbe mantenere la calma, ma non è possibile. Stanno tutti facendo di tutto per trattenerla e intrappolarla in quella vita così sofferta. Ha bisogno di rimanere da sola."
Santo cielo, quante volte nella mia vita ho provato questa sensazione! Tantissime, troppe! Mi sentivo come in una prigione... ora forse un po' meno, perché adesso, come ha detto Ashton, ho qualcosa pe cui lottare: a differenza di Eva ho delle amiche sincere, che mi comprendono davvero (te compresa); e credimi, questo per me è tanto, tantissimo. Dico tutto ciò perché spero, con tutto il mio cuore, che ne troverà anche lei, un giorno.
E la capisco anche quando sta per prendere gli ansiolitici. A volte è più forte anche di me. Sto male e devo farlo. Eva però non vorrebbe, in fondo lo sa; non desidererebbe affatto diventarne dipendente, o almeno prenderli a volte quando proprio non ce la fa, però al contempo non può farne a meno.
La litigata con Calum è stata bruttissima. Anche lui la incolpa e mi fa inca***** da morire! E lei non è riuscita a dirgli la verità, a sfogarsi. Ancora.
In più, le litigate degli zii sicuramente on le giovano. Non lo fanno a nessuno.
Dio, si è rasata? Mamma mia, ci vuole un bel coraggio. Io non so se ce la farei, nemmeno se sapessi di avere il cancro... non so. Penso che bisogna trovarsi in certe situazioni per capire davvero.
"Farà finta di stare bene con se stessa, di aver deciso di non arrendersi, per poter donare altri giorni di tranquillità alla sua famiglia. L'ha sempre negato, ma sotto sotto li definisce così.
È un gesto crudele e sadico, lo sa. Sta solo dando loro falsa speranza. È davvero troppo spietato, persino per i suoi standard. Ma meritano perlomeno una piccola dose di quiete."
Anch'io ho fatto così con la mia famiglia, anche durante queste feste. E' bruttissimo, ma piuttosto di farli soffrire o arrabbiare, sia io che Eva abbiamo preferito fare così, anche se mosse da motivi diversi. Più vado avanti con la lettura, più mi rendo conto di ritrovarmi sempre maggiormente nel carattere di questa ragazza e anche in suoi certi gesti.
E così la ragazza si è sentita male. Oddio, credevo che si sarebbe tagliata davvero. Quando haparlato di "nuova vita" mi sono venuti i brividi, pensando a quello che in realtà ha deciso di fare.
"«Non è ancora arrivato il momento, sta' tranquillo» allora gli risponde, gelida. «Mancano alcuni giorni, purtroppo.»"
Ha avuto un bel coraggio a dirglielo. Nel senso, non credo sia facile ammettere una cosa del genere; ma questo significa che comunque vuole essere aiutata, che non ne è totalmente convinta.
E comunque, nonostante il suo cedimento e il fatto che non sta bene, sono contenta che in cucina sia andato Ashton e non Calum. Almeno lui la capisce davvero.
Ashton è stato bravo a dire tutto a Gregory, il quale, però, sembra credere più alla nipote che a lui e a Calum, che hanno visto tutto. A me, comunque, piace il suo tono così dolce e paterno, è rassicurante; ma ad Ea non piace, o forse sì, solo che non lo ammetterà mai. Ho ragione?
"«Io capisco soltanto che sei completamente fuori di testa. Non sarebbe la prima volta che tenti il suicidio. E la cosa peggiore di tutto questo è che lo fai per attirare l'attenzione. Godi nel soffrire e nel far soffrire gli altri. Tu sei pazza, Eva. E io non ho più voglia di sprecare il mio tempo con te. Me ne vado.»"
Scusa la franchezza, ma a me quello fuori di testa, al momento, sembra Calum. Come può anche solo permettersi di dire che Eva vuole tentare il suicidio per attirare l'attenzione? Davvero lo pensa? No, sul serio, a me chi fa riflessioni del genere fa stare malissimo, mi lascia sgomenta, mi fa arrabbiare e intristire in una maniera che non ti puoi nemmeno immaginare. Lo so che è una storia, ma mentre la leggo e la recensisco la sento molto vera, realistica. E' questo che mi piace: descrivi tutto in maniera quasi tangibile, fai provare sensazioni, emozioni diferenti, ma è tutto davvero reale. Certo, è una storia drammatica, ma non è esagerata, queste cose possono capitare, sei stata davvero brava a scriverne con tutta questa attenzione, trattando tematiche forti con tutta la delicatezza necessaria.
"«Pensi che io lo voglia? Pensi sul serio che io voglia morire? Sono terrorizzata!» confessa Eva, tradendosi. È come se stesse tentando di far aprire gli occhi a tutti loro, come se da una parte continuasse ancora a lottare affinché chi la circonda si accorga di quanto in realtà sia spaventata e non voglia mollare tutto.
«Allora perché non ti fai aiutare?»
La domanda di Luke è lecita, ma non riceve alcuna risposta. Perché Eva è conscia di avere più paura della vita che della morte, sa fin troppo bene che è estenuante sopravvivere. E non dice niente di tutto ciò, di questi timori che la stanno facendo ammattire e tremare. Non dice una parola, come al solito."
Questa parte mi è piaciuta tantissimo. Perché? Perché è vero. La vita, tante volte, fa più paura della morte. Forse perchè è difficile, piena di alti e bassi, di ostacoli chepaiono molto più grandi di noi, troppo grandi, che sembrano insormontabili. Ed ora che anche gli zii di Eva sanno che in raltà lei non vuole curarsi, tutto in casa, sicuramente, peggiorerà. Anche i bambini hanno notato che il clima è
cambiato.
Ah, sì, un'altra cosa: il ricordo che ha Eva, quello della morte della madre, di come l'ha vista e dello sguardo del padre, i sensi di colpa che prova... insomma, mi ha colpita molto, tutto questo.
Ma soprattutto mi ha colpita il fatto che lo zio Gregory e la zia Agnes abbiano rubato il diario alla ragazza, che l'abbiano letto e ciò che vogliono fare. Capisco che vogliono aiutarla, ma forse non è il modo giusto, almeno non secondo me. E' vero che i suoi amici potranno starle vicino, ma Gregory mi ha dato l'idea che lui e la zia, invece, per ora non vogliano. Ma forse è solo una mia impressione. Forse vogliono essere così duri per scuoterla, non sapendo, però, che la faranno stare peggio.
Questo passaggio, infatti, lo descrive benissimo:
"Eva si appoggia alla parete. Non possono costringerla. Calcia con stizza gli oggetti che ha rovesciato sul pavimento. «Vi odio!» urla, e la voce le stride, le graffia la gola. «Vi odio tutti!»
I gemelli si mettono a strillare. Ed è l'ultimo suono che ode prima di rinchiudersi in camera.
Lo sguardo che le brilla negli occhi è pericoloso, e ancor di più lo è il sorrisino sadico che le increspa le labbra. Sta di nuovo tramando qualcosa."
"«C'è una cosa che ancora non hai capito, amore» le dice dolcemente, con quel suo fare materno. «Io e Gregory abbiamo piena fiducia in te. E tu non vuoi fare niente di ciò che hai scritto. Forse prima credevi di essere da sola in tutto questo, credevi che non valesse la pena restare. Ma adesso so per certo che tu abbia capito di non esserlo. Ci siamo noi con te» conclude. «E sappiamo che, dentro di te, hai già deciso di voler continuare a lottare. Stai solo aspettando che qualcuno lo noti, che qualcuno ti rassicuri e ti dica che questa sia la via da imboccare.»
Le parole di Agnes hanno un senso. Eva esita a rispondere.
E si lascia prendere dal panico, perché l'unico modo da lei contemplato per farla finita non è riportato sul diario. Loro non ne sono a conoscenza.
Proprio quel diario viene riposto sul comodino dalla zia. Evidentemente l'hanno già scandagliato a dovere. «Mi dispiace che tu sia stata così tanto male in questi anni, Eva» dice infine."
Il discorso della zia è molto bello, ma lei non sa come Eva vuole farla vermente finita. NOn sa che in realtà, almeno in parte, ne è convinta.
molto belli, invece, i momenti con Elizabeth. Sonoteneressimi, di una dolcezza infinita! Le due cugine si vogliono davvero molto bene. Anche Eva gliene vuole, nonostante faccia fatica a
dimostrarlo.
"In poco tempo si troverà ancorata ad un lettino, in ospedale; l'immagine è sempre più reale, più definita, non è più solo un lontano presentimento o un incubo."
Su questo passaggio non so bene cosa dire, se non che l'hai descritto in maniera molto forte, d'impatto e che fa venire i brividi. Ho tremato mentre l'ho letto e lo sto facendo
ancora.
Ma dai? Che Eva non si stesse divertendo era palese! Comunque, quello che Calum ha proposto a Luke ha stupito anche me.
"Lei apre bocca, cerca di emettere un suono; ma non ci riesce e la richiude. Di nuovo, si rende conto che Calum è l'unica persona che possa portarla via dal mare di apatia e silenzi in cui non di rado ha rischiato di affogare, ma che al contempo è lo stesso ragazzo col quale fatica a parlare e mantenere un contatto visivo per più di tre secondi."
Oddio, io non ho mai incontrato una persona così, che mi aiuta ma mi scombussola allo stesso tempo e, sinceramente, spero di non trovarla mai, perché dev'essere davvero difficile, oltreché stranissimo, avere qualcuno con un carattere così contraddittorio come quello di Calum. Okay, Eva lo ama, però allo stesso tempo ci sono dei momenti nei quali ciò che le dice non la fa stare bene. Sono curiosa di vedere come va a finire, quindi continuo con la lettura.
E così Calum ha preso quella lettera e l'ha letta.
"«Hai scritto dieci righe su di me, Eva. So bene cosa provi. So che non vuoi che ricompaia nella tua vita perché te la stravolgerei. So che però non desidereresti altro, perché hai bisogno di me. L'hai scritto tu» insiste Calum, scuotendo i fogli."
Ha ragione a dirle quelle cose. Ora Calum comincia a starmi più simpatico. prima, quando le ha detto quelle cose, a Natale, avevo avuto una bruttissima opinione di lui, ma adesso comincia a cambiare. Anche lui la ama ancora, così come lei ama lui.
Alla fine i usoi amici sono riusciti ad aiutarla, a dissuaderla. Non sai che sollievo ho provato leggendolo!
E così, alla fine, i due si sono rimessi insieme; ora Eva è più serena, o quantomeno tranquilla e vuole lottare. Un finale fantastico per questa storia, che lascia comunque anche delle incertezze, perché alla fine niente è perfetto, la felicità per sempre non esiste.
Complimnti davvero per come hai trattato queste tematiche, per come l'hai conclusa, con questo senso di felicità ma di incertezza al contempo.
Bravissima!
Okay, questa è la recensione più lunga che io abbia mai scritto.
Giulia