Recensioni per
La morte (non esiste più)
di padme83

Questa storia ha ottenuto 91 recensioni.
Positive : 91
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master

Ciao! Dopo circa mille anni, secolo più, secolo meno, mi decido a passare da queste parti. E il motivo del mio rimandare è alquanto buffo, in verità. Ovvero: ho una sorta di timore reverenziale nel recensire questa storia, perché l'ho letta così tante volte e la amo così tanto da mettermi in difficoltà nel doverla (e volerla) commentare.
Ricordo il momento in cui mi sono iscritta a Wattpad e, dopo aver scorso una decina di storie "consigliate" opinabili, ho visto questo titolo. E poi il fandom, e il tema trattato, e già lì è scattata la scintilla. Io ho un profondo debole per le storie di guerra, quindi mi ci sono tuffata a capofitto. Non sono rimasta delusa: ricordo perfettamente come, dal primo all'ultimo capitolo, io non sia stata capace di staccare gli occhi da ciò che stavo leggendo. Arrivata alla fine, l'ho riletta, con più calma, e ancora non mi capacitavo di quanto mi stesse piacendo, e di quanto mi avessero toccata le tue parole. Ti lasciai un commento a caldo e sconclusionato, all'epoca, che non esprime nemmeno un decimo delle emozioni che mi hai trasmesso, un po' perché quando una cosa mi piace da impazzire non sono in grado di commentarla come vorrei, un po' perché Wattpad, col suo limite di caratteri, mi ha frenata molto. Ma qui non ho limiti... quindi spero che sopporterai la mia prolissità, visto che ognuna di queste storie ha lasciato un piccolo segno dentro di me (e non sto esagerando).

Che si tratti del malinconico addio all'alba della Liberazione di Parigi, o del crepuscolo precedente la Battaglia di Bunker Hill, o di una notte inquieta segnata dall'orrore della Guerra in Afghanistan, non c'è stato un momento in cui non mi sia sentita legata a doppio filo con l'anima e le emozioni di Cassian. E in ognuna delle manifestazioni d'angoscia del nostro Ribelle, Jyn è sempre la speranza, il barlume di luce che fa capolino tra le nubi coi suoi occhi limpidi. Jyn è salvezza, ma è anche forza e supporto; non è una compagna passiva, ma infiamma attivamente i sentimenti di Cassian e, quando non può combattere al suo fianco, combatte comunque con lui per gli stessi ideali. Amo il modo in cui hai trattato la sua figura, dandole questo ruolo salvifico e senza però mai strumentalizzarla o svilirla. Questa è la Jyn che combatte con le unghie e con i denti a scapito della sua stessa vita, e che dona speranza a chi va avanti.

Credo che la storia che più mi ha annodato il cuore, letteralmente, sia stata quella sulla Guerra civile spagnola. Non ho letto quella particolare saga di Zafòn, ma ho visto Il Labirinto del Fauno e la scena da te descritta me l'ha ricordato terribilmente, mettendomi i brividi per l'efferatezza umana. Il passaggio "incriminato" del mio cedimento, è quello in cui Cassian si perde nel suo anelito di speranza, pregando che Jyn sia viva, di poter morire nei ricordi che ha di lei. È un passaggio che esprime un concetto che potrebbe essere scontato, ma lo fa con un'intensità tale che mi ha annichilita, ed è allo stesso tempo carico di un sentimento d'amore talmente forte da strabordare dalle tue parole. L'ho amato, semplicemente, senza mezzi termini.
Così come il notturno a Charlestown, con quelle allodole che smettono di cantare in attesa della guerra, e le chiacchiere nervose di soldati consci di ciò che hanno da perdere – e Jyn è lì, è sempre , a guidare i pensieri di Cassian e il suo desiderio di vita.
Nonostante in più di una storia lasci il loro destino all'incertezza, come in quest'ultima o in quella di Parigi – splendidamente malinconica – sono contenta che tu abbia scelto di chiudere la raccolta su una nota positiva, con un universo in cui, dopo la vittoria, è dato a Cassian e Jyn di trascorrere il resto della loro vita insieme, liberi di rincorere i loro sogni e amarsi – e forse, come dice il padre di Cassian, è la stessa cosa. È stata un balsamo per il cuore, anche se, come ti ho detto, ogni singola storia mi ha emozionata nel suo proprio modo. E ogni volta che rileggo la raccolta (cosa che faccio di tanto in tanto, quando mi va di spezzarmi il cuore sul fato ingiusto di loro due), trovo qualcosa che non avevo trovato prima, o mi lascia un'impressione diversa dalla lettura precedente.

Concludo, prima che tu chiami la postale, che ho di nuovo detto troppo poco, pur avendo detto troppo. Ci sono delle storie che si legano all'anima, e se trovarle tra le pagine di un libro è difficile, trovarle tra quelle digitali lo è ancor di più. E sono contenta di aver trovato la tua.
Grazie per averla scritta e avermi regalato così tante belle letture ed emozioni attraverso la tua penna ♥

-Light-

Recensore Master

Ciao!

Ma vai! Sì! Un'altra storia (e che sia l'ultima è emblematico) senza una tragica morte ma solo ritrovarsi alla fine dell'ennesimo lungo conflitto, questa volta la Rivoluzione Messicana, che come purtroppo storia c'insegna non mise affatto fine ai gravissimi e sanguinosi tumulti di quella terra tormentata. Però beh, quantomeno qui i nostri sono sposi, felici e disposti a seguire i loro sogni per amore e solo per amore! Degna conclusione di una degna opera. E adesso cosa leggerò? XD
A presto
Will D.

Recensore Master

Ciao!

Eh beh sarebbe stato strano non trovare un'altra scena di morte annunciata dopo un capitolo più tranquillo. Una morte per tortura, tragica e orrendamente dolorosa, accompagnata dalla consapevolezza di aver fatto la cosa giusta. E naturalmente sempre Jyn e il pensiero di essere riuscito a salvarla, almeno per il momento.
Krennic è perfetto nel ruolo dell'aguzzino franchista ma il compagno Andor gli ha dato il ben servito. Ma Jyn "vale il sacrificio di un uomo giusto" per parafrasare una frase di un altro film che potresti ricordare. XD.
A presto
Will D.

Ciao!

Uh che bello, finalmente una storia dove non sia presente l'immagine titanica di una morte imminente, meno male! XD
Il potere terapeutico della scrittura, nulla più di vero; 5 anni or sono uscivo da una storia finita malissimo, durata molto a lungo e scrivere mi ha evitato di fare diverse cazzate di cui poi sicuramente mi sarei pentito quindi comprendo perfettamente Cassian (sebbene capisca che la sua sofferenza latente fosse molto più elevata della mia). E posso dire che il finale sia stato lieto per entrambi, quindi evviva sia per me che per lui!
Ancora una volta, sai farmi emozionare con una storia che mi è entrata davvero dentro ed a che fare con due personaggi della mia saga preferita, pertanto sono io che ringrazio te per avermi indirizzato su queste righe!
Un saluto e a presto
Will D.

Recensore Master

Ciao!

Cosa vedono i miei occhi? Le mie due passioni unite in una sola?! Sai che adoro SW ma un AU ambientato al tempo della Revolutionary War (mia parte di storia preferita assieme alla Civil War) significa proprio realizzare un piccolo sogno nel cassetto! In effetti ce lo vedo Cassian canticchiare Yankee Doodle e fare fuori un po' di giubbe rosse così come mi vedo Jyn attenderlo a casa, in paziente e indomita attesa! Questo è uno di quegli spunti che secondo me avrebbero potuto continuare, con Jyn che magari scopre qualche piano britannico dall'estrema segretezza che se riuscisse potrebbe far crollare l'intero fronte degli insorti (mi è venuto in mente d'istinto un assassinio di Washington o qualcosa di simile). E vabbè, sto divagando!
Si è capito che mi hai entusiasmato vero?
Un saluto e a presto!
Will D.

Recensore Master
22/10/19, ore 11:58

Ciao!
Gran bella raccolta non c'è che dire e grazie per avermela indicata. Ho letto le prime due e le recensisco entrambe qui, come mi chiedevi sul Giardino.
Siamo di fronte ad una serie di corsi e ricorsi storici tra Jin e Cassian, dove s'incontrano e poi finiscono immancabilmente per doversi separare, anche in maniera brutale come accade in questo secondo capitolo della raccolta. Ritengo Rogue One il miglior progetto dell'era Disney (tutto il resto è dimenticabile) e trovo suggestiva l'idea di esaminare pensieri ed emozioni dei due protagonisti visti in epoche alternative. Suggestiva ed emozionante, devo dire. Sei brava a trasmettere ciò che alberga dentro i tuoi personaggi senza diventare troppo prolissa e questa è una tua abilità che ho già vista ben presente nel "mio blu". Delle due quella che ho preferito è stata quella della seconda guerra mondiale perché è insita , sebbene non venga detto, la possibilità di un rincontrarsi (e mica devono per forza morire sempre sti due poveretti! XD)
Un saluto e a presto
Will D.

Recensore Master

Carissima Padme, ^^

In attesa di leggere altri nuovi aggiornamenti, ritorno su queste apprezzatissime righe, che hanno anche il valore aggiunto di essere degli AU: come è noto, sono amante del genere, ma ciò che apprezzo particolarmente è che si tratti in buona misura (o almeno in questo caso, dato che ricordo un episodio ambientato nel XVIII secolo) di AU contemporanei. Periodi a noi molto vicini, in cui più facilmente si incorre nell’eventuale rischio di anacronismi o imprecisioni, rispetto a un AU storico medievale o moderno, in cui il lettore medio non conosce con precisione certi avvenimenti. Sto dicendo - il raffreddore mi ottenebra, pardon - che scrivere del XXI secolo è più difficile che scrivere del XV per certi versi e che tu ci sei riuscita in pieno.

La scelta del 2012 e dell’Iraq è stata complessa, ma ben gestita, come tutta la raccolta, del resto. Cassian prova a fare quello che molti veterani o sopravvissuti hanno tentato di compiere: mettere su carta le proprie memorie sfruttando lo strumento della letteratura come testimonianza. Penso a Primo Levi, a Carlo Levi, a Elsa Morante, a Hemingway, a Rigoni Stern e a Beppe Fenoglio, ma potrei continuare e proseguire stilando tantissimi altri autori. Accanto a questo scrittore in cui il riconoscimento letterario non è coinciso con quello economico, elemento molto realistico, c’è Jyn. Un raggio di sole, una forza dirompente, ma anche un personaggio femminile che pur trasfigurato nell’AU non è stato sfigurato.

La Jyn Erso che conosciamo è un personaggio dolce e forte allo stesso tempo, che non esita a mettere a repentaglio la sua vita. Parimenti, la tua, pur essendo una reporter di guerra, mantiene intatte le caratteristiche tipiche del personaggio risultando incredibilmente realistica e ben fatta (la vicenda del suo amore con Cassian mi riporta a certe note biografiche di un’altra famosa reporter di guerra, la Fallaci). Il realismo della bolletta del riscaldamento troppo alta, dell’amore consumato fra lenzuola gelate e altri piccoli dettagli mi hanno fatto apprezzare ancora di più questo capitolo godibilissimo e piacevole da leggere, che getta anche un’interpretazione nuova su dei conflitti militari che, con la loro vicinanza a noi, è più spesso complesso e difficile analizzare. Tu ci riesci grazie all’amore che lega i due personaggi (bellissimo il loro primo incontro) e alla verosimiglianza che abbraccia ogni momento della narrazione.

Bravissima, come sempre e… sì, mi ricordo che tempo fa mi dicesti che il quinto capitolo mi avrebbe spezzato il cuore. Mi sto preparando psicologicamente, sappilo ♥
Un caro abbraccio,
Shilyss :*

Recensore Master

Cara Padme,♥

C’era una volta e c’è ancora una bimba che adora gli AU, ma quelli fatti bene. Come questo. Il “torna da me” dell’americana Jyn mi ricorda qualcosa. Un film di quelli epici, probabilmente, dove la forza e la speranza femminile si scontrava di nuovo con l’ineluttabilità della guerra. Trovarla qui, in una disfatta, al terzo capitolo di una saga che rileggerò tutta d’un fiato perché è semplicemente bellissima, mi ha spezzato il cuore in mille pezzi. Cassian ha il piglio furbo e audace dei generali con la giacca turchina e lo sguardo uguale (anche se la loro divisa al tempo era ben diversa) e lo spirito degli eroi destinati a cadere in battaglia. Certo, tu hai lasciato intendere che ci sarà la disfatta, ma non ci dici se Cassian tornerà da Jyn o meno e io, vuoi per melanconia odierna, vuoi perché ho bisogno d’angst, temo che il nostro eroe non manterrà fede alla promessa fatta a Jyn. L’hai descritta in… quanto? Tre righe? Eppure lei emerge dalla carta in maniera potente ed è lei, Felicity Jones con i capelli castani e gli occhi incredibilmente blu.

Mi hai spezzato il cuore, cara Padme, l’hai fatto in mille pezzi, e se questa storia non fosse orgogliosamente nelle mie liste la rimetterei di corsa perché è una perla e tu hai l’abilità non scontata di scrivere con uno stile veramente perfetto delle storie d’amore struggenti, ma mai melense. I tuoi personaggi sono forti e vivi e potenti e spiccano grazie a pochissimi tocchi sapienti. Ma la cosa grandiosa di questa meravigliosa raccolta è che ogni volta Jyn e Cassian si perdono e si amano, ma sono loro. Come in Rogue One, abbiamo un piano suicida e un esercito oppressore inimmaginabile. Quando le colonie si ribellarono alla madrepatria, la Gran Bretagna era una potenza mondiale con il miglior esercito disponibile, la flotta più implacabile, le armi più all’avanguardia. La guerra d’indipendenza americana non viene, celebrata ultimamente. Si è parlato recentemente di quella di Secessione, c’è qualche potente epopea prima (L’ultimo dei Mohicani) e mi pare un film con un Mel Gibson già verso il declino, ma manca qualcosa che celebri l’Indipendenza. Ecco tutto il ragionamento che mi hanno suscitato le tue righe.

La dolcezza del non detto e il destino sospeso di questa coppia separata, come sempre, come ogni dannata e maledetta volta dalla guerra e dalla morte è qualcosa che raramente trovo non solo nelle fanfiction, ma anche nei libri di carta stampata. A livello di stile, è tutto veramente perfetto e leggerti è sempre una gioia grandissima. Mi attende il capitolo 5, che mi ha avvertita essere una “pezza” (trad. it: capitolo terribilmente angst che ti farà venir voglia di stringerti a un peluche), ma non importa. Lo divorerò appena potrò.

Grazie per queste meravigliose righe,
Shilyss :*

P.S.
Se vuoi puoi dirmelo, eh. Se secondo te Cassian torna *_____*

Recensore Master
13/11/18, ore 15:33

Ciao, eccomi di nuovo. Continuo ad andare avanti a recensire questa raccolta che, devo confessarti, non ricordavo poi molto. La rileggo ora con davvero tanto piacere.

Sono ammirata da quanto profonde e sfaccettate queste tue AU riescano a essere, pur essendo il tutto scritto in sole 700 parole (che sono davvero molto poche). Ci troviamo sempre in un contesto di guerra, ma molto diverso da quella che era la primissima drabble. Ora siamo in un tempo contemporaneo, la guerra di Afghanistan che lascia in Cassian degli strascichi profondi. Ti faccio i complimenti per come sei riuscita a scrivere di tutta la prima parte. Non sembrava un sogno o, meglio, il sogno è talmente realistico che pare una scena che sta avvenendo proprio in quel momento. Eppure poi ci rendiamo conto che è soltanto Cassian che ricorda un fatto che, evidentemente, non riesce a superare. Sogno realistico, con tanti particolari credibili (personalmente non avrei mai fatto caso al dettaglio della mina e del carrarmato, confesso la mia ignoranza in materia) e dal quale riemergiamo in quella che è la seconda parte. Ho trovato molto verosimile una scena del genere, i traumi che la guerra ti lascia addosso non se ne vanno via facilmente e nemmeno con le pillole o la psicoterapia. Credo ci voglia soltanto del tempo. Eppure, qui Cassian una sorta di pace riesce a trovarla. Ci riesce soltanto verso la fine, quando sta tra le braccia di Jyn e continua a ripetere a se stesso che lei è viva. Che lo sono entrambi e che questa la cosa importante. Hai trasmesso un bel senso di pace dopo i tormenti, c'è serenità e tanta intimità tra i due. La dimostrazione che non è necessario andare sul rating rosso e scrivere scene di sesso per creare l'intimità tra due persone. Tra loro basta un abbraccio e uno sguardo per capirsi, Jyn nemmeno usa le parole per rincuorarlo. Sa che non servono. Per questo l'immagine finale è davvero bellissima.

Complimenti e sono molto contenta d'aver recuperato questa raccolta.
Koa

Nuovo recensore

Ciao, cara!
Eccomi qui per lo Scambio Libero del Giardino. ^^

Ebbene, giungo anche io alla fine di questa bellissima Raccolta.
Sento già la sua mancanza e sono solo a inizio recensione, grandioso!
Che dire… è vero che il tema di questa Raccolta è quello della guerra e della rivoluzione, cosa che accade anche in quest'ultimo capitolo, però non posso assolutamente smettere di sorridere perché, dopo tanti capitoli di sofferenza dove sia Cassian che Jyn hanno sofferto e la loro vita insieme è stata brutalmente mutilata, qui abbiamo una storia che finisce con un bacio dolcissimo e la promessa che rimarranno sempre insieme.
Ed io, di tutto questo, non posso che esserne felice.

Ti dirò, – non prenderla come una critica, la mia è solo una considerazione –, “rivedere” Jyn in maniera fisica mi ha fatto uno strano effetto.
Perché nei capitoli precedenti lei non compariva fisicamente, ma faceva sentire la propria presenza impetuosa come un fiume in piena nei pensieri di Cassian, sempre e solo rivolti a lei.
Qui invece c'è, ed è così delicata che per un attimo mi sono sentita spaesata.
Perché se nei capitoli precedenti Jyn era sì presente nella mente e nei ricordi di Cassian ma in un contesto talmente negativo da mettere angoscia – devo ancora riprendermi dal quinto capitolo, sappilo! –, qui la vedo felice e per questa felicità lei piange, stretta forte all'uomo che ama e che non la abbandonerà mai.
E niente, mi sono sciolta, davvero.
L'immagine di loro due stretti l'uno all'altra che si baciano e che, in un certo senso, si rinnovano le loro promesse nuziali è bellissima e sì, anche se il clima è alquanto movimentato, non posso fare altro se non esultare con: UNA GIOIA, FINALMENTE!
Perché è vero, è ancora presto per cantare vittoria e le avversità sono sempre dietro l'angolo, ma è anche giusto godersi l'attimo, una volta ogni tanto, proprio come hanno fatto loro.

Ho adorato tantissimo quando Cassian rimembra uno dei ricordi vissuti con suo padre, il quale gli confida il motivo per cui l'uomo insegue sempre i propri sogni.
E non posso che trovarmi d'accordo con lui, perché l'Amore è al centro di ogni cosa e ti fa fare anche l'inimmaginabile.
Tutto ciò è davvero molto poetico.

Cara, ti rinnovo i miei complimenti per questa meravigliosa Raccolta, strano ma vero sono riuscita ad arrivare viva alla fine dopo tutte le emozioni fortissime che mi hai fatto provare, quindi sono pronta per affrontare una nuova avventura, qualsiasi cosa mi consiglierai di leggere.
Grazie di cuore per tutto ciò che mi hai trasmesso con questi due bellissimi personaggi.
Alla prossima!

Harriet;

Recensore Master
08/11/18, ore 08:28

Carissima Padme, ^^

È con immenso piacere che continuo questa tua raccolta davvero intensa e appartenente al genere più complesso e intrigante, che solo un’Autrice con i fiocchi sa gestire donando ai personaggi anziché togliendo: l’AU. La scelta di impostare in questo modo la raccolta la trovo senza dubbio suggestiva: ogni capitolo risulta legato all’altro eppure è una storia totalmente a sé, con differenti finali possibili e ambientato in epoche storiche differenti.

Non attendo di vedere “come finisce” per preferirla. Stavolta a sconvolgere Jyn e Cassian è una guerra recente che è passata nei nostri telegiornali per molto tempo: l’Afghanistan, paese che negli anni Settanta era incredibilmente liberale e laico – le foto del tempo fanno impressione – e il racconto di un incidente che dilania le vite dei presenti. Non hai raccontato quanto è costato in termini fisici tutto ciò: se Cassian o Jyn hanno riportato delle ferite più o meno lievi, ma sappiamo che Andor soffre di stress post- traumatico e rivive l’orrore nonostante, ora, lei gli stia a fianco. E qui, lascia che te lo dica, ho trattenuto il respiro perché non sapevo se la donna che gli dormiva accanto fosse proprio lei o un’altra, dato che l’hai perfidamente ^^ nominata solo alla fine.

Descrivere il trauma che non passa in meno di mille parole è un’abilità rara che tu, come sempre, sfoggi con grande maestria in questa raccolta geniale: in poche righe hai costruito una storia in cui ogni passaggio risulta chiaro, ma, su tutto, c’è l’amore che nemmeno la morte può spezzare. Rogue One è finito da schifo (e lo sapevamo e non poteva essere altrimenti, forse), ma queste tue righe preziose bilanciano quello che è stato e raccontano di universi alternativi in cui è bello, davvero bello, perdersi.

Grazie, come sempre, per le tue bellissime righe! Te l'ho detto già che sei bravissima? Ripetiamolo, va' :*
Un caro saluto e a presto,
Shilyss

Recensore Master

Ci sono e non ci sono,
non ero pronta alla fine di questa raccolta, perché mi ero abituata troppo bene.
Sì, mi ero abituata troppo bene a chiedermi, ad ogni lettura, quale posto avrei esplorato, cosa sarebbe capitato a loro due, viaggiatori del tempo e dei mondi, del nostro mondo in queste storie, ripercorrendo tracce di storia passata, dove hanno lasciato un segno anche lì... un segno vero, vivido, non sempre vittorioso ma qui la vittoria c'è, ed è forte.
Forte come le lacrime che Jyn, proprio Jyn, versa per la libertà. Lacrime che mai avrebbe creduto avrebbero solcato il suo viso e bagnato i suoi occhi.
Cassian sempre lì, accanto a lei, pronto con la mente e il corpo a supportarla, a dirle di non cantare vittoria, ma di non reprimere comunque quella felicità perché se la meritano, almeno per un po'.
In questa storia finale, manifesto del loro amore, si incontrano gli sguardi di due persone che hanno sofferto, che hanno dato tanto, che si sono battute per la libertà e l'hanno ottenuta insieme e dove il popolo grato corre per la città sfogando quello che prima non potevano.

Un meraviglioso scambio di battute, dialoghi stupendi, come le confidenze di Cassian su ciò che suo padre condivideva con lui, le perle di saggezza che ha fatto sue e le ha comprese nel tempo, come quella che l'amore è l'unica cosa che smuove il mondo.
C'è un bacio a mostrarci la vittoria, come un premio a loro e noi. Descritto con una delicatezza e un uso di termini freschi che lo hanno reso unico. Mai letto di un bacio così, mai letta tanta delicatezza in un uomo che offre il braccio a sua moglie per muoversi insieme, sempre insieme, per sempre.
Perché è l'unica cosa che conta davvero.
Mi mancheranno un sacco, sappilo. Mi hanno accompagnata per un po', e speravo di non dover dire loro addio, perché sono tutto e dopo Rogue One meritavano questo. Lo meritavano perché loro sono morto con amore, per salvare altro amore e in questa storia sorridono illuminando la vita e inaugurando un nuovo inizio.

Non so che dire, solo: grazie.
Grazie per avermela consigliata, grazie per averla scritta così... grazie per aver reso giustizia a loro due. Grazie padme.
Grazie di cuore,
Miry

Nuovo recensore

Ciao, cara!

Eccomi qui per lo Scambio Libero del Giardino. ^^

Questo capitolo è stato… oddio, non so nemmeno come definirlo.
Ti giuro, ha suscitato in me un turbinio di emozioni potenti e ancora devo riprendermi.
Ma andiamo per ordine, che altrimenti mi perdo e finisce che lascio una recensione totalmente sconclusionata, cosa che non voglio assolutamente.
Innanzitutto, ti ringrazio per la citazione a Carlos Ruiz Zafòn. Anche se per ora di suo ho letto solo un libro – “Il Principe della Nebbia” –, mi ha già conquistata e spero di approfondire presto questo bellissimo autore.

Passando al capitolo vero e proprio, non posso assolutamente negare di essermi sentita male per Cassian, perché la situazione nella quale si trova è tremenda a dir poco.
Il nemico è disposto a compiere atti crudeli pur di far vuotare il sacco a chiunque rapisce; dopotutto sono informazioni importanti che potrebbero decretare una svolta importante per la guerra.
Ed è lo stesso che accade a Cassian, il quale viene torturato senza pietà con l'unico scopo di fargli vuotare il sacco.
Già dall'inizio avevo intuito che, questa volta, le cose sarebbero state peggiori: non solo hai descritto tutto molto bene e come solo tu sai fare, ma hai anche reso perfettamente ciò che prova Cassian in quel momento, la sgradevolezza del posto e la sua condizione psicofisica alquanto precaria.
Ho tenuto il fiato sospeso fino alla fine e quando sono giunta al termine mi si è letteralmente spezzato… proprio come il mio cuore.
Questa è sicuramente, fino ad ora, la Flash più tremenda e struggente di tutta la Raccolta.
Spero che l'ultimo capitolo riservi almeno una piccola gioia… non chiedo altro, davvero, mi accontento con molto poco.
E anche qui, come già è successo in una delle Flash precedenti, Jyn non è presente fisicamente ma, al contempo, resta comunque protagonista del racconto.
Perché è vero, tutto è stato descritto dal punto di vista di Cassian, è lui che prova determinate emozioni ed è lui che in prima persona sperimenta determinate cose alquanto brutte e sgradevoli, ma Jyn, in un modo o nell'altro, c'è sempre.
Lei non se ne va mai, è sempre lì, e anche io, come Cassian, spero con tutta me stessa che anche lei sia riuscita a fuggire dalla Spagna una volta per tutte.

Questa Flash è stata davvero molto intensa e struggente e meno male che mi ero sbagliata col conteggio dei capitoli, perché se la Raccolta fosse finita così sarebbe stato un ulteriore colpo al cuore.
Ti rinnovo, come sempre, i miei complimenti per questo scritto e per le emozioni che mi hai fatto provare.
Alla prossima,

Jill ~

Recensore Master
04/11/18, ore 10:23

Ciao, ma dunque... ammetto con somma vergogna che ero assolutamente convinta di aver letto e recensito tutte le drabble presenti in questa raccolta, ma ora mi sono accorta che non è così. E che, anzi, ho recensito soltanto la terza. Poco male (o meglio, molto male), vorrà dire che le recupererò pian piano e parto proprio dalla prima.

Mi ha molto colpita già la scelta dei protagonisti, ma più che altro perché non frequento il fandom, qui ho letto soltanto le tue storie e quindi vedo tutto in maniera troppo soggettiva. Ammetto che Rogue One non mi ha preso per niente, ma questo vale un po' per tutti i film nuovi che sono usciti. Quindi, anche se non c'è nessun motivo perché io lo creda, la scelta mi ha colpita. Però la tua breve AU l'ho letta molto volentieri e la prima cosa che mi sento di dire è che trovo coraggioso il tentativo di scrivere AU su personaggi di Star Wars. Mi spiego meglio. Presumo che anche altri l'abbiano fatto, e questo lo penso io (che ripeto: sono del tutto ignorante su cosa si scrive da queste parti), ma secondo me è più difficile che lo scrivere AU su altri fandom. Vale un po' per tutte le saghe con contesti simili (da Harry Potter a Star Trek), il contesto nel quale i personaggi di queste saghe sono calati, è tanto ampio, tanto enorme che condiziona davvero ogni cosa. Dal carattere, alla storia personale. Certo, potrebbe accadere con qualsiasi altra AU, ma qui lo percepisco in modo più forte. Come sei il rischio di snaturarli fosse maggiore. Oddio... credo d'aver fatto un discorso sconclusionato e che magari è pure sbagliato per te.

Ad ogni modo, la drabble mi è piaciuta moltissimo. Mettere Cassian e Jyn in una Francia durante la seconda guerra mondiale non me lo sarei mai aspettata. E credo di aver avuto la stessa reazione quando lo lessi tanto tempo fa. La cosa bella è che, pur essendo loro tutt'altro rispetto a un soldato americano e una donna francese, ci sta tutto. E questo perché ci sono gli stessi sentimenti amari che si percepiscono alla fine del film. Sì, li va a finire diversamente. Questa è soltanto una separazione, ma non meno dolorosa e non meno sentita. Come da tradizione delle drabble non spieghi un granché, anzi ti mantieni sul superficiale. Lasci capire che c'è stato un grande amore e che c'è ancora adesso un forte sentimento, ma ci fai anche capire che tutto questo è giunto al termine. E che non ci sarà altro ora che la guerra è finita. Direi che la malinconia abbonda, specialmente verso il finale in cui diventa chiaro che Cassian penserà a lei anche quando tornerà in America e che la distanza non smorzerà il suo sentimento (almeno all'inizio, poi pare essere consapevole che svanirà tutto quanto e che rimarrà solo un ricordo). Hai descritto bene il dolore e soprattutto l'impotenza, il non poter fare niente per stare insieme.

Un contesto affascinante, senza dubbio, oltre che ostico e che tu sei riuscita a rinchiudere dentro a una drabble di pochissime parole. Sono davvero ammirata.
Koa

Recensore Master
31/10/18, ore 17:56

Cara Padme, ^^

Ovviamente sono una fan di Star Wars dal lontano 19**, quando, bimbetta, vidi per la prima volta Han Solo imprigionato nella grafite. Si era in quel periodo in cui Italia1 lo passava nelle serate natalizie in sequenza insieme agli altri film della saga. Fortunatamente per me, stringevo l’orsacchiotto e Il ritorno dello Jedi iniziava immediatamente, svelandomi l’arcano della fine della simpatica canaglia. Ecco perché, ovviamente, ho visto Rogue One appena ho potuto.

L’altra cosa che forse non sai, è che adoro gli AU, quindi non ho potuto che adorare questa versione ambientata nella Seconda Guerra Mondiale e la scelta della colonna sonora che fa da accompagnamento alla storia. Questa tua incantevole storia è breve, ma intensa. Dolce e vera.

Jyn ha davvero l’aria della classica francese e Cassian potrebbe benissimo essere californiano o texano, stati confinanti con il Messico. E gli amori nati in guerra non sempre si coronano con un matrimonio e in un “e vissero felici e contenti”, e anche di questo spaccato di realismo ti ringrazio moltissimo. Leggerti mi ha ricordato due mie recenti letture: Suite Francese di Irène Némirovsky e La ragazza con la Leica della Janeczek. L'aderenza tra l'AU e la realtà narrata nel ciclo di Star Wars è totale e ancora più struggente nel riferimento alla ferita di Cassian e ai compagni scomparsi, che apre uno spaccato profondissimo su quelli che sono i drammi di una guerra di liberazione e di resistenza. Accanto al fronte ormai liberato, però, c'è casa, vissuta e ricordata con un piatto caldo che richiama davvero l'essenza di un focolare domestico.

Non ci vogliono centinaia di pagine per raccontare una storia vera, basta metterci cuore e abilità. E tu, cara Padme, hai entrambe.
Grazie mille per questa splendida lettura,
Un caro saluto,
Shilyss

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