Ciao!
Devo ammettere di aver deciso di leggere questa tua OS perché sono rimasta molto colpita dal titolo. Non so di preciso il motivo, ma mi ha molto attratta, soprattutto perché mi faceva già provare quasi un senso di tristezza. Guardando poi gli avvertimenti, ho subito letto che infatti si trattava di una storia appartenente al genere ‘angst’ e ‘drammatico’, quindi complimenti di essere riuscita a rappresentare bene questi due generi già solamente con il titolo.
Da quanto ho potuto capire fin dalle prime righe, si tratta di una ‘established relationship’ dove Regina ed Emma sono una coppia e vivono sotto lo stesso tetto, naturalmente insieme anche a Henry.
Infatti, la storia inizia con Emma che torna a casa e non trova Regina da nessuna parte. Proprio mentre sta per chiamarla, sente dei rumori provenire dalla soffitta e si precipita di sopra, trovando l’altra donna rannicchiata tra scatole e bauli. Devo ammettere di sentire una fitta al cuore nel immaginarmi Regina in quello stato.
Mi piace molto il gesto di Emma: invece di cercare di farle coraggio a voce, l’abbraccia, lasciando che sia quel semplice, ma significativo gesto a parlare per lei.
Ed ecco che la bionda nota qualcosa che non aveva mai visto prima: un quaderno in pelle nera. Quando finalmente riesce a tenerlo tra le sue mani, si rende conto che si tratta del diario di Regina, dei tempi in cui era la Regina Cattiva.
Ho molto apprezzato che, prima di leggerlo, Emma chieda alla legittima proprietaria il permesso per farlo; va bene che sono una coppia, ma l’educazione non deve mai mancare, soprattutto perché sono fatti privati e poteva anche non volere che lei ne venisse a conoscenza.
Facciamo un piccolo salto indietro nel tempo e troviamo Regina intenta a preparare una sorpresa per la sua Emma. Per questo motivo, va in soffitta per trovare tutte le foto fatte a Henry in tutti quegli anni. Proprio mentre sta cercando i vari album tra i bauli, ritrova il suo vecchio diario. Mi piace l’idea di nascondere un oggetto che racchiude in sé tanta tristezza e dolore sotto ad album e altri oggetti carichi di bei ricordi, come se davvero volesse cancellare tutti quei brutti pensieri con qualcosa di bello.
Le frasi scritte da Regina sono davvero un colpo al cuore. Dopo tutto quello che aveva già passato, deve essere stato terribile vivere con un uomo che ti paragona continuamente alla sua defunta moglie, tanto da chiamarla continuamento con il suo nome. (Piccolo pensiero personale: sarà migliorata con il tempo, ma, quando aveva l’età di Regina, Eva era una vera vipera, soprattutto nei confronti di Cora). Ed ecco la frase che mi ha tanto colpita: ‘Un giorno sarò bella e allora mi ameranno’.
Povero cuore! Regina, sei sempre stata bellissima. Se gli altri non se ne rendevano conto, era perché avevano i famosi prosciutti sugli occhi. Non avevi nulla da invidiare a Eva. È veramente terribile un mondo che far credere a una giovane donna di non essere amata perché non è un’altra persona. Mi è davvero venuta voglia di andare lì e abbracciarla.
Naturalmente, nel rileggere quelle frasi, Regina inizia a urlare e a sbattere mani e piedi, cosa che non era riuscita a fare in tutti quegli anni, quando aveva dovuto abbassare la testa e dire sempre ‘sì’ al volere degli altri.
Quindi torniamo a Emma, che inizia a leggere la prima pagina del diario, scritta il 6 Giugno al Palazzo Reale. È una pagina davvero molto dura e pesante, dove Regina sfoga tutto quello che è costretta a subire da quando, due mesi prima, si è sposata con il re: essere continuamente paragonata alla sua prima moglie; essere considerata solo una ‘ragazzina passabile’; essere trattata di notte come un semplice oggetto sessuale… Devo ammettere che mi si è accapponata la pelle a leggerla.
Naturalmente un senso di rabbia s’impadronisce dalla bionda, che, dopo aver scaraventato il diario contro la parete, stringe forte la mora tra le sue braccia e le sussurra che è il con lei, che l’ama e che non se ne andrà. È davvero dolce vedere come cerca di consolarla, elencandole tutti i motivi per i quali si è innamorata di lei. Dopo quella bellissima dichiarazione, Regina riesce finalmente a sorridere, bacia la donna e finalmente anche lei dice che l’ama.
Il finale ruba un sorriso anche il lettore: mentre le due donne sono abbracciate, la pancia di Emma inizia a brontolare per la fame e Regina le propone di mangiare una pizza.
È una storia davvero molto bella. Toccante e triste, ma che, sotto sotto, lascia comunque intravvedere uno spiraglio di speranza: in un modo dove tutti ci vorrebbero diversi, che ci vorrebbero persone diverse, possiamo comunque trovare qualcuno che ci ama per quello che siamo veramente, nonostante le nostre imperfezioni.
Oltre ad essere bella, è una storia scritta molto bene, tanto che non credo di aver trovato nemmeno un errore, neanche di battitura. Davvero i miei complimenti.
Spero di riuscire a leggere presto qualcos’altro di tuo.
Alla prossima,
Sharpey
(Questa recensione partecipa all’iniziativa ‘10.000 recensioni in un anno’ indetta dal ‘Giardino di EFP) |