Recensioni per
L'arte del male
di Freya Crystal

Questa storia ha ottenuto 12 recensioni.
Positive : 12
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
02/03/20, ore 09:31

Titolo: 5/5

Titolo meraviglioso. Mi ha proprio invogliato a cliccare sulla tua storia, l'ho trovato semplice ma incredibilmente potente, in più stilla poesia a profusione senza però essere pesante. E' anche molto armonioso, suona benissimo, e hai selezionato tre parole che trasmettono un'infinità di immagini.

Originalità: 15/15

L'idea mi è piaciuta moltissimo. Io in realtà non giro troppo sul fandom di Harry Potter, ma a questa ship (cioè, per lo meno vista in questo modo) non ci avrei mai pensato. Quindi, innanzitutto ho trovato originale la scelta dei personaggi, ma poi sono il modo di scriverla e le immagini che ci regali a essere estremamente inaspettate, e stupefacenti. Il tuo stile è veramente squisito, le metafore che ci regali sono assolutamente inaspettate ed è il modo generale di trattare la tematica che hai scelto, ad essere originale e inaspettata. Ci porti in una specie di limbo a metà fra il sogno e la realtà, condito con scene dark o comunque horror, creando una specie di racconto vivo, che si muove, che ti striscia sulla pelle proprio come un serpente, quasi come se gorgogliasse e non avesse una forma definita. E' una flash complicata, ma al contempo semplice da seguire, sembra davvero come se tu mi avessi teletrasportato in un sogno, o in un incubo, come se fossi andata in una specie di stato di trans. Non è tanto la trama, a essere originale (dato che principalmente ci concedi immagini oniriche), quanto la scelta di ciò che descrivi. Questo genere dark (a tratti horror) così presente, così vivido, ti ha permesso di creare davvero una piccola perla che non mi sarei aspettata, in più a me non è mai capitato di leggere fanfiction che fossero concentrate sulla dimensione onirica di Hermione quando era 'influenzata' dal medaglione, quindi credo che la scelta di per sè sia originale. Un'altra cosa che mi ha lasciato senza fiato è stato il finale, il colpo di grazia definitivo, sono rimasta a bocca semiaperta e incredula.

Lessico e stile: 15/15

Perfetta. Non ho trovato nessun refuso, anche se la tua storia è così coinvolgente che potrebbe essermi sfuggito. Il lessico è molto pregiato, estremamente denso e ricco, ma io preferisco che sia così nelle flashfic, soprattutto se incentrate su una dimensione onirica. Deve essere particolareggiato, deve essere ricercato, deve essere sensuale proprio come ciò di cui scrivi, deve essere d'impatto come le scene horror che proponi, e in questo sei stata una forza della natura. Sei riuscita a creare uno stile estremamente travolgente, io l'ho trovato estremamente sensuale e accattivante, la parte erotica è divina, e ho adorato come tu abbia descritto con precisione delle determinate immagini, mantenendo però un'atmosfera onirica, poco chiara, come un vero e proprio sogno, di cui ti ricordi soltanto alcune sensazioni, alcuni momenti, e la loro intensità. Inoltre, un sogno è ovviamente confuso, strano, e tu sei riuscita a riportare questa caratteristica anche nel tuo scritto, creando qualcosa di vivido, di intenso, ma mantenendoti 'poco chiara'. Non poco chiara nel senso negativo, la tua storia si capisce perfettamente, ma hai saputo regalare le giuste immagini per far sì che il lettore si teletrasportasse assolutamente nel sogno. Io ho veramente visto tutto ciò di cui hai parlato, in più - scusa se mi ripeto - la parte erotica è stupenda, ho adorato come tu abbia mischiato la figura di Tom a un serpente. Cioè, io non so come tu abbia fatto, ma hai mischiato davvero una sensualità spaventosa, poetica quasi, a delle immagini terrificanti. Non so se sia più eccitata o spaventata, giuro, e per questo dobbiamo ringraziare il lessico che hai utilizzato, davvero perfetto. Ho trovato meravigliosa ogni singola parola, in più mi sembrava come se il testo sibilasse, c'è una specie di assonanza che mi fa pensare a qualcosa che striscia, ma forse sono semplicemente suggestionata dalla lettura (che ovviamente non è un elemento di poco conto, anzi!). Davvero, ottime metafore, ottime immagini, ottima coerenza fra ciò che scrivi e come lo scrivi, sei stata in grado di dar vita a un sogno (e a un incubo) vero e proprio e di farmici capovolgere dentro. Poi, un'altra nota positiva è la forza del tuo testo, io quel serpente l'ho sentito su di me! Sei stata estremamente travolgente, di una potenza unica.

IC (caratterizzazione del personaggio): 20/20

Tom è semplicemente perfetto, in tutto. Sei riuscita a far emergere il suo lato manipolatore, la sua personalità viscida, difatti nella dimensione onirica prende la forma di una vera e propria serpe. In un certo senso, come fece con Raptor, è come se diventasse un parassita, al punto che poi persino con la nascita di Rose lui sarà comunque presente (almeno, questa è la sensazione che ha Hermione). Insomma, la sua capacità di conquistare, di possedere in tutti i senti, l'hai riportata alla perfezione. Mi è piaciuto anche il tuo modo di scrivere 'hermione' sopra ogni flash, lo leggevo davvero con la voce di Riddle. Poi, passiamo a Hermione: in questo caso lei è la vittima indiscussa di Voldemort, lo desidera, lo vuole, tenta di fermarsi e di trattenersi, ma quella è una dimensione onirica dove la razionalità che caratterizza questo personaggio si perde, sguscia via, dunque ci hai presentato una Hermione davvero in balia della follia e del potere di Riddle, al punto che persino quando nascerà la figlia avrà l'illusione di ritrovarlo ancora una volta. Ecco, diciamo che in questa storia hai scelto di presentarci un lato di Hermione che noi non siamo abituati a vedere, ma che secondo me c'è, è ovviamente umana anche lei e Riddle in quanto a persuasione non è secondo a nessuno, detto proprio in termini banali. Ho apprezzato come lei abbia tentato di resistere, dicendo di non essere la sua serva, facendo leva sulla parte razionale di se stessa, ma comunque in quel passaggio ne esce sconfitta. Sulla caratterizzazione non ho davvero nessun commento negativo da farti, cioè per quel che mi riguarda hai riportato Hermione in carne ed ossa e io l'ho veramente vista e percepita con gli occhi e con l'anima. C'è un unico passaggio che non ho compreso, ma che non ha inciso sulla caratterizzazione perchè non ha influenzato il mio modo di vedere i personaggi:
''Sorridi insieme a Tom, quando gli strappi il cuore dal petto.
"Non sono la tua serva", scandisci tra i denti.
Il suo corpo si scioglie in sfrigolante melma nera, ma quella voce rimbomba ancora dentro di te, terribile e profetica.
Ti sei macchiata le mani di sangue — del suo sangue.'' -> ecco, qui ti riferisci a Ron o a Lord Voldemort? Inizialmente pensavo a Ron, ma rileggendola credo che ti riferissi a Voldemort... E' giusto per una curiosità mia personale!

Gradimento personale: 15/15

L'ho adorata, mi è piaciuta davvero moltissimo. Innanzitutto, il tuo stile mi ha totalmente stregato l'anima: pregiato, ricco, coinvolgente, possiede tutto quello che a me piace vedere in una flashfic. Poi, in generale adoro la dimensione onirica, adoro il dark fantasy e adoro testi horror, quindi per quel che mi riguarda hai proposto praticamente la santissima trinità concentrata in una storia unica. In più, sei riuscita ad amalgamarci dentro un aspetto erotico mentale e carnale, una persuasione dell'anima, davvero pregiata e ben fatta. Mi sembra di aver letto una poesia molto inquietante, ma anche molto bella, e a questo proposito ritorna il titolo, l'arte del male. Ecco, hai decisamente proposto il lato affascinante e seducente di qualcosa considerato sbagliato, ed è stato un aspetto che ho veramente amato con tutta me stessa. In più, ho un debole per Hermione, e mi hai fatto scoprire una nuova coppia con la quale ora mi fisserò per il resto della mia vita (grazie). Insomma, non ho veramente nessuna critica da muoverti, mi hai veramente stregato, sedotto, sconvolto, mi sono sentita così tanto Hermione! Ah, il finale poi (anche se mi pare di averlo già detto) è stato davvero la ciliegina sulla torta, inquietantissimo, ma perfetto per concludere questa storia dai tratti così spietati, così tetri. Mi sono piaciute molto anche le immagini di Silente che taglia la testa di Harry, o di Ginny che scavalca i corpi dei gemelli, di tutte quelle ossa e di tutto quel sangue, quasi come (anzi, togliamo il quasi) se Hermione avesse davvero toccato e accolto nel suo corpo il male più assoluto. In generale poi ho trovato davvero ogni frammento di una potenza allucinante, vorrei copiarti qualche frase preferita ma non riesco davvero a scegliere, sappi comunque che ho davvero apprezzato e notato ogni singola parola di ciò che hai scritto, mi hai travolto con una potenza incredibile.

Impaginazione: 5/5

Non ho nessuna critica da fare, impaginazione ordinata.

Totale: 75/75

Recensore Master
06/04/19, ore 23:15

Recensione premio del contest "La guerra del Raiting" indetto da missredlights sul forum di EFP

Mio Dio cosa ho appena letto! *__*
Se prima ti adoravo per la dramione qui hai proprio dato il meglio di te. Bellissima questa introspezione a livello onirico, dove Hermione diventa sia carnefice che vittima, dove il sogno si fonde con la realtà non capendo dove uno inizi inizio e l'altro finisca. Il confine è talmente sottile da risultare quasi nullo. La scena dell'uccisione è emblematica, dove il bene soccombe al male, diventando tutto contaminato dal male. La stessa Hermione, così pura, diventa uno strumento nelle mani di Tom.
Le parti che davvero ho apprezzato molto sono state quando lei stessa cerca di sottrarsi al male, uccidendo lei stessa e quando tiene sua figlia in braccio. Hai fatto davvero uno splendido lavoro di introspezione qui. I miei complimenti.
A presto
Missredlights

Nuovo recensore
09/02/18, ore 22:44

2° classificata: "L'Arte del male" _Freya Crescent _ al contest "La frequenza dell'anima"

Grammatica e stile 14/15

Complessivamente, la storia appare ottimamente rifinita dal punto di vista orto-sintattico, mentre ho da muovere due piccoli appunti che attengono a talune scelte lessicali. “[...]La lingua lo saggia con morbosa insistenza”: il termine “saggiare” non denota un insistere tattile /gustativo, bensì un processo valutativo – significato che mi sento di escludere dalla rosa di interpretazioni applicabili al contesto; “[...]come nel pacato lavorio d'una corteccia d'albero”: qui, invece, non ritengo corretto l'utilizzo del genitivo, in quanto l'utilizzo del predicato verbale precedente mal s'attaglia al senso che avresti voluto imprimere al periodo.
Orbene, esauriti tali aspetti tutto sommato marginali, procedo con l'analisi dello stile prescelto. Esso è fortemente connotato da un'impronta macabra, capace di suggerire immagini d'esasperata oscurità: il tutto, però, sapientemente corredato da una tela di espressioni che riesce a conferirgli una perturbante eleganza. “Vene colme di arsenico, petali di sangue attorno all'ombelico, zanne conficcate nella pelle per decorare il sentiero della spina dorsale.”: indubbiamente, in tale passo s'esprime l'acme della ricercatezza formale che attraversa trasversalmente il testo, nonostante rischi di sporgersi pericolosamente verso un simbolismo “vampiresco” forse eccessivo. Generalmente, tuttavia, non posso che ammettere il mio apprezzamento per il peculiare filtro utilizzato, acceso per contrasto dall'immagine candida di Hermione, la quale progressivamente si carbonizza, sgualcisce: il suo corpo si vivifica e concretizza come locus horridus, al contatto con Tom.
La scelta di imperniare la storia a partire dalla seconda persona singolare mi è sembrata conferente all'idea di una confessione “eterodiretta” delle regioni tenebrose dell'introspezione di Hermione, utile a rafforzarne la dimensione comunque intimistica. “Ti sei macchiata le mani di sangue —
del suo sangue.
"Lo sei appena diventata.": la seconda persona, a mio avviso, assurge a cassa di risonanza dei pensieri solo presentiti dalla giovane, amplificandone il riverbero dirompente e dissiggilando le sue risposte.

Sviluppo della trama 9/10

La storia ha un sapore marcatamente onirico, ma la resa plastica e le forti connessioni con la realtà aggiungono un livello di concretezza a ciò che, in teoria, avrebbe rischiato di galleggiare sospeso nell'astratto. In tal senso, essa elude il pericolo di ridursi ad una splendida descrizione di una dimensione altra, fantasmatica: la tua abilità, invece, è stata quella di mescolare i due piani, ampliandone il ventaglio di interpretazioni; ciò, se vogliamo, mi ha riportato alla memoria “Doppio sogno” di Arthur Schnitzler, ove la superficie del reale rimane irreversibilmente turbata, sconquassata dal sogno, il quale reclama, anzi, maggiore spazio esplicativo circa l'identità dei personaggi.
La peculiarità della fic, inoltre, riposa anche nella felice convergenza del passato (vissuto o sognato che sia) con il presente, in quanto rafforza il raccordo fra esperienze mai effettivamente superate dalla giovane Granger. Il riflesso della lotta disperata a Voldemort, così, rilascia le sue tossine finanche nell'atto di suprema ribellione al passato di sangue e morte da lei esperito: la nuova vita, rappresentata dalla figlia Rose; quest'ultima, infatti, catalizza il sentimento allucinatorio e prerazionale che permane nella madre a partire dal contatto costante con l'Horcrux, il quale getta le sue mortifere ramificazioni nel suo subconscio, corrompendolo.
La perversa rappresentazione onirica, a metà fra eros e thanatos, diviene il terreno d'elezione ove il sottosuolo della ragazza può emergere, disvelando l'opera di persuasione operata dall'Horcrux, la quale è tesa ad instillarle il dubbio d'esser divenuta come lui; l'ultimo sussurro di Lord Voldemort, dunque, è espressione di un convincimento divenuto oramai endemico, un retaggio entrato nel suo patrimonio genetico.
Quantunque non l'abbia gradito fino in fondo (soprattutto in prima battuta), ritengo essere giustificata da tali presupposti la permanenza delle allucinazioni nella ragazza, così come espressa nel finale: io avrei personalmente scelto una visione meno corruttrice della dimensione intimistica di Hermione, ma il tuo accenno ad uno “stress post-traumatico” non può essere censurato in sede di un giudizio che vuole – e deve – essere in primis obiettivo.

Originalità 4,5/5

La storia, attraverso la sovrapposizione di diverse prospettive temporali e il continuo incunearsi delle allucinazioni e del sogno, riesce a sfuggire ad una precisa identificazione con storie del medesimo pairing, caratterizzandosi così per una spiccata originalità; anzi, ciò che ne suggella la novità è il profilo quasi “mistagogico” – ovviamente declinato attraverso un prisma distorsivo – che ne accentua la venatura dark-horror, suo nerbo e punto di forza.

Caratterizzazione personaggi 9,5/10

Indubbiamente, il personaggio di Hermione rappresenta il cuore pulsante della vicenda, attraversato da moti eterogenei fra cui, però, risalta una direttrice unificante: il processo, inesorabile, di disidentificazione. Esso, infatti, così come anche confortato da riferimenti del brano (“Stanotte dimenticherai chi sei”, "Lo sei appena diventata.") è innescato dal contatto con Lord Voldemort, il quale sì avviene in una dimensione prettamente ipnotica, ma è facile immaginare come, in tali situazioni, il confine con la realtà perda di saldezza: tutto ciò, è chiaro, getta profonde ombre sull'introspezione della ragazza. Ella, benché spogliata d'ogni sua difesa, oppone fieramente il suo animo pugnace, ma ciò le si ritorce contro: come un uccello intrappolato nella rete, il suo dimenarsi ne determina unicamente la sconfitta, e la ribellione suggellata nella distruzione dell'Horcrux sfocia nel suo trionfo sotterraneo su di lei. Non è difficile intravedere, in filigrana, come l'esasperazione emotiva e il costante limbo su cui una personalità così giovane ha dovuto temprarsi abbia garantito un nugolo di traumi e fantasmi difficilmente risolvibile, e in ciò hai svolto un ottimo lavoro: muovendoti attraverso i suoi coni d'oscurità, hai efficacemente mostrato l'impatto dirompente di una figura come quella di Voldemort su un animo ancora in edificazione. Ecco, l'aver evidenziato il soggiacere di Hermione alle allucinazioni/incubi, finanche in età più matura, ne svela il difficile processo di formazione, in cui, ob torto collo, non può definitivamente destinare nel rimosso tale esperienza. “Nessuno capisce, nessuno sente.”: voglio chiudere la descrizione della giovane con un'ultima considerazione in merito. Ciò che davvero ferisce e sconvolge è la lucida consapevolezza che lei stia sostanzialmente esperendo un dolore incomunicabile, sprofondando in esso pur innanzi al fiorire di una nuova vita, alla presa d'atto che il presente dovrebbe presentarsi sgombro da conflitti; tuttavia, avrei gradito un ulteriore approfondimento sulla modalità d'interazione di Hermione nei confronti del suo stesso dramma – così come suggerito da tale pensiero, il quale avrebbe potuto dare maggiore spessore alla dimensione traumatica in cui lei è calata.
La resa di Voldemort, invece, è semplicemente perfetta. Egli si configura come un personaggio strisciante, sotterraneo e, soprattutto, onnipervasivo: la sua tossicità invade ogni condotto, minando e polverizzando le certezze di Hermione. Riesce, attraverso il suo carisma perverso, disturbante, ad inquinare persino la fonte assoluta di purezza – Rose – amplificando una volta in più il tessuto di paranoie con cui ha soffocato la giovane: morendo, ha attraversato la soglia della sua esistenza per annidarsi in quella della ragazza, lampeggiando a tratti, confusamente, ma sottolineando in tal modo la sua presenza. In tal senso, ho davvero apprezzato come tu abbia declinato il concetto di immortalità anelato tramite il sistema degli Horcrux: in fondo, nemmeno la trasparenza morale di Hermione è immune alle acque reflue di un personaggio che, anche se dissolto nell'aria o tramutato in melma, sopravvive in chi l'ha affrontato, offuscandone la realtà. Come un ragno, il quale, una volta intravisto e poi creduto lontano, infesta ancora la camera dalla quale lo si voleva scacciare.

Gradimento personale 4,5/5

Arrivati sin qui, credo appaia manifesto il mio sincero gradimento nei confronti di una storia sicuramente ambiziosa, la quale m'è parsa frutto di una ispirazione coerente ed ininterrotta, sebbene tu abbia, in qualche punto, indugiato in voli pindarici per quanto riguarda la forma, forse sovraccaricando il fascio di immagini. L'atmosfera ricreata, comunque, è perfettamente tangibile, il corpo e la mente marcescenti di Hermione sono evocati con incredibile forza; solo, avrei voluto una maggiore riflessione sulla modalità d'opposizione a tale forza ottenebrante, scandagliando magari il suo rapporto con essa a distanza di anni. In ogni caso, la storia si presenta solida e sufficientemente motivata nel suo progressivo dipanarsi, giustificando una sua valutazione globale di marca segnatamente positiva.

Eventuali bonus 1/3

L'utilizzo della citazione tratta da “Staying up” è sicuramente manifestato non solo dall'incubazione dell'angoscia e della paranoia di Hermione a partire dai suoi sogni, ma anche dalla metafora che conchiude il brano: l'alternativa fra rimanere svegli e dormire, in fondo, sbiadisce nel delinearsi di un orrendo continuum spazio-temporale non segmentabile, in cui i ricordi assumono venature orrorifiche ed inquinanti della realtà.
Come da regolamento, non posso attribuirti la totalità dei punti bonus, in quanto resta solitaria la citazione da cui hai tratto ispirazione.

Punteggio finale: 42,5

Nuovo recensore
20/01/18, ore 23:01

Ciao!
Ho scoperto questa tua storia tramite un contest sul forum cui partecipo anch'io (La Frequenza dell'Anima), e avendo avuto il desiderio sin dall'inizio di leggere e recensire tutte le storie partecipanti (semplicemente perché mi fa piacere, mi sembra una cosa carina e in più mi aiuta nella continua ricerca di qualcosa di nuovo da leggere) sono arrivata qui.
E sono rimasta spiazzata.
Questa storia è una vera e propria opera d'arte: sei stata capace di dipingere letteralmente con le parole, utilizzando un lessico articolato e intrigante capace di rendere al meglio la scena da te presentata, stregando completamente il lettore e coinvolgendolo nell'oscurità graffiante degli avvenimenti.
Ho trovato assolutamente meraviglioso il retrogusto horror abbinato ad una storia così deliziosamente dark, sfacciatamente esplicito e diretto in alcune particolari espressioni da te utilizzate: inoltre, nonostante questa sia una coppia piuttosto difficile da gestire senza scadere nell'OOC, sei stata estremamente abile, mi hai davvero permesso di immedesimarmi pienamente in una coppia che generalmente non adoro.
Il tocco finale di Hermione che, traumatizzata, negli occhi della figlia rivede il buio di Tom Horcrux è stato semplicemente meraviglioso, un colpo magistrale che mi ha lasciata davvero scossa - ed è una cosa che adoro, essendo io amante del tragico, drammatico e dei bad ending in generale.
Non credo di avere altro da aggiungere se non un ringraziamento per aver condiviso con tutti noi un gioiello del genere.
Sono sicura mi ritroverai presto in altre tue storie :)

Alla prossima,
Ida
(Recensione modificata il 20/01/2018 - 11:02 pm)

Recensore Master
28/09/17, ore 20:54

Recensione premio "La bellezza di un cuore spezzato (e rimesso insieme) [Flash Contest]"

Arrivo anche con la seconda recensione! Ero indecisissima sulla storia da scegliere (te lo scrivo qui: ho amato la drabble “L'ultimo destino”) ma poi ho letto l'introduzione di questa: non solo è meravigliosamente accattivante, ma mi sono anche resa conto che ho partecipato allo stesso Contest e non l'ho mai recensita, shame on me.
Quanto alla storia: adocchiando la coppia e conoscendo il tema del Contest di Mary mi aspettavo qualcosa di oscuro, ma la storia è insana e meravigliosa in una maniera che non ti permette di staccare gli occhi dal testo. L'intero racconto è un crescendo di emozioni che spaziano dall'orrore al fascino macabro di Tom e questa dualità mi ha fatta impazzire!
In tutto questo, entrambi i personaggi sono caratterizzati in modo squisito: Tom, nonostante alla fine sia mero incubo di Hermione, è il seduttore che lentamente conquista Hermione, subdolo e manipolatore; Hermione, d'altra parte, è sfiancata dalla ricerca degli Horcrux, vinta dal potere del medaglione che l'avvelena piano. Ho adorato questa versione di lei che ci hai presentato: è una ragazza che precipita nei propri incubi, che marcisce nei sogni di sangue che le regala lo spettro di Tom, eppure in tutto questo rimane se stessa, “stoica Hermione”.
Il finale poi è qualcosa di inaspettato: per Hermione, a dispetto della morte di Voldemort, non c'è alcun lieto fine. “Di quale morte è meglio morire? ” con questa frase hai sancito il destino di Hermione, che non è riuscita a liberarsi davvero di Tom, e questa sua sorta di condanna credo sia adattissima allo spirito della storia. Se infatti Tom è riuscito a spingersi così in là con Hermione, andando così a fondo nella pelle, per lei non c'è più via di scampo.
Lo stile si adatta perfettamente all'atmosfera dark della storia: è incisivo e graffiante, eppure mantiene comunque la sua eleganza, grazie al lessico ricercato. In particolare, da amante dei film horror, ho adorato tutte le vivide e orrifiche descrizioni che permeano gli incubi di Hermione: il sentiero di organi, il letto d'ossa, le teste mozzate... Sono immagini così forti che fanno venire i brividi!
Ti faccio i miei complimenti e ti dico sinceramente che il primo posto era più che meritato!
Grazie ancora per aver partecipato al Contest!
Un bacio

Recensore Junior
18/08/17, ore 14:43

Ciao Freya!
Passo, in mostruoso ritardo -mea culpa- a lasciarti la quarta recensione premio per il contest "But there's a tree".

Scrivi in maniera così tenue e suadente che è sempre molto facile e molto dolce lasciarsi cullare dalle tue parole, per poi sprofondare -come in questo caso- in un'atmosfera cupa e terrifica. Hermione è così apparentemente OOC in questo contesto, perché siamo così poco abituati a vederla fuori dal suo ambiente e dalle sue dinamiche che colpisce profondamente.
Complimenti!
Un abbraccio e alla prossima,
Phae

Recensore Junior
28/06/17, ore 18:54

Ciriciao Freya! Parto con il dire che le Tom/Hermione (o le Voldemort/Hermione o come si chiamano non lo ricorderò mai) non sono le mie preferite:le ho sempre viste o troppo spinte o troppo assurde. Ma la tua è geniale. Davvero bellissima. In pochissime parole hai espresso davvero bene il concetto di "male". Il porre il tormento di Hermione in una dimensione oirica è stupendo e il fatto che non possa resistere alla seduzione maligna e oscura di Tom la rende molto umana: si immagina spesso un' Hermione integerrima, leale ai suoi principi e che mai si lascerebbe tentare. Eppure, nel sogno, Hermione cede, preda di un cacciatore più forte. E la cosa che più mi sconvolge (positivamente) è che Hermione ne è vittima consapevole: oscilla in una dimensione tra il volere e il sentirsi violata. Lei si sporca e si sente sporcata. 
Una parte che tra le tante ho trovato davvero bellissima è quando Hermione, nonostante abbia ceduto al male, dice di non esserne diventata la serva. Eppure, come Voldemort (e tu stessa nelle note) conferma, il suo è comunque un atto votato al male.
Se potessi ne parlerei per ore della tua storia, ma diventerei noiosa e leggermente stalkerante (si dirà così? Non credo). Quindi ti mando un bacione e ciriciao!
M.P.

Ps: sono andata a vedere il contest e... Complimentoni per il primo posto! Bravissima!

Recensore Master
28/06/17, ore 03:35

Prima classificata al contest "Notte buia, niente stelle" e vincitrice del Premio speciale "Niente Stelle", per la storia che ha sviluppato meglio il genere dark

1 - “L'arte del male” di _Freya Crescent _
Totale: 53.5/55. 

1) Grammatica e ortografia: 4.8/5.
 
Perfetta, c'è soltanto una piccola svista. 
“Non me se sono mai andato, Hermione.”: “non me ne” (- 0.20). 

2) Stile (lessico, figure retoriche, uso di aggettivi e avverbi): 10/10. 
 Il tuo stile è, come sempre, davvero un piacere da leggere. Riesci ad esprimere in maniera evocativa e graffiante anche le situazioni più complesse, anche i rapporti più intricati. 
 Trovo che il tuo stile, nonostante a volte sia quasi tortuoso e oscuro, sia di scorrevole lettura. Le immagini che utilizzi e che si ripetono nel testo come una litania sono affascinanti, stregano il lettore e ne seducono l'immaginazione. 
 Il lessico che scegli è sempre estremamente curato, si vede che è studiato fin nel dettaglio, e non ci sono mai ripetizioni o sbavature che rovinino il ritmo lento e suadente – un po' come lo strisciare di un serpente – che hai scelto di adottare. 
 Anche le immagini dei personaggi non fanno fatica ad arrivare fino al lettore, anzi, glieli sbatti dritte in faccia senza alcuna grazia, al punto che non immedesimarsi nelle vicende narrate sarebbe impossibile. 

3) Titolo: 5/5. 
 Il titolo che hai scelto è splendido: lo trovo incisivo, perfetto per la storia che rappresenta, e affascinante. Mi piace molto e ritengo che si sposi davvero benissimo con il protagonista maschile, Tom, che è per estensione il “male” - di fatti il titolo sembra quasi un gioco di parole che rimanda a quest'allusione. 
Davvero bello! 

4) Caratterizzazione dei personaggi e sviluppo della coppia: 14.7/15. 
Ho adorato il modo in cui hai gestito questa coppia, che è, secondo me, tra le più difficili da rendere in maniera corretta, rispettando l'IC di entrambi. 
 Sulla caratterizzazione di Tom Horcrux ho poco da dire: è insinuante, mellifluo, manipolatore, una serpe che dosa piacere e dolore e se ne serve in egual misura. Mi è piaciuto il fatto che non desideri lei in quanto donna, ma per la purezza che rappresenta, l'ho trovato estremamente coerente col personaggio. 
 Per quanto riguarda Hermione, direi che la cosa che ho apprezzato maggiormente è che non abbia ceduto. È rimasta combattiva fino alla fine: certo, a tratti è risultata debole, a tratti si è lasciata vincere, ma l'importante è che alla fine abbia avuto la forza di ribellarsi e addirittura ucciderlo. Ha spezzato le catene che li legavano, Tom non è riuscito a corromperla, e per quanto mi riguarda questo è perfettamente in linea col personaggio originale. 
 Non ti ho dato il punteggio pieno perché, secondo me, c'è un piccolo difetto: non si capisce del tutto che ha ucciso Tom. Quanto meno, a una prima lettura, io avevo inteso che quel “Sorridi insieme a Tom, quando gli strappi il cuore dal petto” si riferisse a Ron, di cui si accenna poco sopra, e devo dire che mi aveva creato non poca confusione. Comunque ti ho penalizzato pochissimo perché è davvero un dettaglio marginale, che, leggermente accentuato dal tuo stile che è a tratti oscuro, rovina la chiarezza del resto della flash. 

5) Attinenza ai contenuti del pacchetto: 5/5. 
Hai scelto: “Il tema horror/dark deve svilupparsi attraverso dei sogni ricorrenti che portano uno dei due protagonisti a non distinguere più tra realtà e fantasia.” 
 Non ho niente da dire a riguardo, sei stata bravissima nello sviluppare una traccia che non era nemmeno di semplice realizzazione. Mi è piaciuto in particolar modo come tu sia riuscita a tratteggiare in modo sfumato quel “non distinguere più tra realtà e fantasia”, sei stata davvero brava in questo. 
 Hermione è così presa nella spirale di seduzioni di Tom e nel tentativo di resistergli che finisce col non distinguere più ciò che è vero da ciò che non lo è, al punto che, persino dopo tantissimi anni, le sembra di scorgere sul volto innocente di sua figlia la melma nera di cui Tom l'ha sporcata, tanto tempo prima. 

6) Sviluppo del genere dark e/o horror: 5/5. 
Devo farti i complimenti perché sei stata l'unica ad aver scelto il genere dark per poi onorarlo come merita. Mi hai fatta davvero contenta! 
 La tua storia ha dei tocchi horror (ad esempio: “Ginevra scappa su un sentiero di organi — la vedi scivolare e inciampare sopra le carcasse dei gemelli. Silente recide il collo di Harry con la spada di Grifondoro — un letto d'ossa gli circonda il capo bagnato di sangue. A Ron, invece, tagli la testa con movimenti ripetuti, come nel pacato lavorio d'una corteccia d'albero — lui ha la bocca spalancata, ma non riesce a gridare.”), ma in linea di massima direi che rientra più nel genere dark. 
Tutta l'atmosfera è oscura, pesante, malata, colma d'angoscia. Un filo erotico percorre tutta la narrazione, mescolandosi a un qualcosa di morboso, di intrigante. 
Complimenti! 

7) Gradimento personale: 9/10. 
 La tua storia mi è piaciuta davvero tanto. Hai scelto una delle coppie che mi piace “meno”: o meglio, in realtà, adoro questa coppia, ma, dato che di solito ci scrivono sopra oscenità e basta, preferisco che non venga scelta. Ovviamente, non è il tuo caso, anzi: hai gestito il rapporto tra i due in maniera magistrale, senza mortificare l'IC di nessuno dei due, con uno stile enfatico e intenso che, come al solito, mi ha letteralmente mozzato il fiato. 
 Non ti ho dato il punteggio massimo soltanto perché ho deciso di assegnarlo soltanto alla mia storia preferita, che è quella dell'autrice con cui condividi il primo posto. 
Ancora tanti complimenti. 
 

Recensore Veterano
04/06/17, ore 16:16

Io chiedo immensamente perdono per il ritardo a dir poco mostruoso con cui questa recensione arriva, ma, come ti avevo già anticipato su Facebook, non trovavo (e non trovo tutt'ora) le parole più adeguate per commentarla. Questa storia proietta il lettore, sin dalle prime righe (sin dal titolo, azzarderei), in una sorta di universo parallelo, eppure così vicino, impregnato di oscurità, tensione e pathos. Sembra quasi una favola dell'orrore, sembra quasi che si stia leggendo una storia originale, ma, al contempo, si percepisce tutta la familiarità della saga e dei personaggi, e la cosa destabilizza non poco per il suo essere così ben "inserita" nel canon, nonostante i temi e la situazione trattata. 
Hermione è lei e non è lei: è razionale, è curiosa, è prudente (o, almeno, ci prova), eppure è anche contaminata, sporca, fuori controllo. Questi due lati, però, sono praticamente complementari: si scontrano, si graffiano, si fanno la guerra, per poi colmarsi e accettarsi a vicenda. Sai che sono follemente innamorata del tuo stile, ma qui, complice anche il tema del contest, credo tu abbia davvero superato te stessa. L'orrore si percepisce chiaramente, è ciò che domina incontrastato la storia... all'inizio in maniera più sottile (come un'eco, un'eco morente nel buio), per poi crescere ed esplodere platealmente, nonostante le resistenze quasi vane. Il finale, neanche a dirlo, è da brividi e mi ha colto totalmente di sorpresa: pensavo quasi che la storia si fosse conclusa con quel "Lo sei appena diventata", ma hai davvero superato te stessa. La situazione di Hermione era tetra e oscura durante la sua "lotta" con Tom, ma il sapere che la sua presenza e il suo tormento continuano ad aleggiare intorno a lei (anzi, dentro di lei!) anche a distanza di così tanti anni, non fa che rendere il tutto più mostruoso e asfissiante. "Di quale morte è meglio morire?" è terribile nel suo essere una sorta di rassegnazione disperata, e, probabilmente mi sbaglio alla grande, ma mi ha ricordata Amleto e il suo monologo "Essere o non essere", quando il personaggio si chiede se sia meglio vivere o dormire (anche se lì il "dormire" è relativo al suicidio, alla morte). In ogni caso, "Life is bad, but death might be worst" trovo rimanga comunque calzante per la situazione di Hermione. :)
Ti faccio, per concludere, tanti complimenti per la coppia scelta (non avrei mai saputo come sviluppare una flash su di loro, soprattutto senza scadere nel banale!) e un grande in bocca al lupo per il contest, anche se non ti serve affatto! XD E, ovviamente, la storia va diritta tra le preferite! *_*
A presto,

July
(Recensione modificata il 04/06/2017 - 04:17 pm)

Recensore Master
24/04/17, ore 10:59

Recensione premio per il contest Scrivetemi d'amore e sentimenti affini.

Ciao ^^
Un pochino in ritardo ma ci sono. Prima di iniziare devo avvertirti che ho già deciso la seconda recensione, ma aspetto di terminare Penny Dreadful (tranquilla sono già alla quarta della terza stagione, quindi ci metto poco), perché ho visto che parli di vanessa e dracula, quindi meglio attendere la fine. Scusa la parentesi ma mi sta piacendo troppo.

Hermione e Tom. A me la flash ha convinto in tutto e per tutto! Devo dire che ho amato le immagini che lei vede di Ginevra che cammina sui cadaveri, di lei che taglia la testa a Ron, sono immagini forti, ma che riflettono il suo stato e la sua possessione. Ho trovato che sia davvero veritiero e hai dato quel tocco Horror che il contest richiedeva! Tutta la flash gioca su questo rapporto morboso, ma che é una vera e propria possessione in qualche modo (e qui ritorna Vanessa xD ok, scusa la finisco), lei é infettata dal medaglione, lo sente lo percepisce dentro di sé, e non la abbandona mai. La caratterizzazione di Hermione é davvero ben fatta e riuscita, si intuisce che sta male, che é profondamente turbata dai sui pensieri e da quello che Tom può farle e le ha fatto. Ogni frase trasuda tormento e paura, ormai non più al sicuro, Tom le ha visto gli incubi e ha il terrore che si ripresenti da un momento all'altro e infatti lo fa. Il finale é stato un tocco unico, perfetto che riflette tutta la storia: Lui non l'ha davvero abbandonata. Lei ha subito un trauma, una violenza difficile da cancellare e la vede riflessa negli occhi della figlia. Lo stile, vabbe, neanche te lo sto a dire, per me scrivi davvero benissimo specie i componimenti brevi ed incisivi, riesci a donare vita e sentimenti in modo efficace e fluido.
Un bacione.
(Recensione modificata il 24/04/2017 - 11:04 am)

Recensore Master
23/04/17, ore 19:30

"Sei un feticcio infetto ricomposto ad arte"

E' una frase BELLISSIMA!!!

Quando l'ho letta ho sbarrato gli occhi, istintivamente ho fatto copia e incolla per postarla qui. Questa frase, insieme a tante altre della tua flash, sembrano riassumere l'intera storia che incute ansia e palpitazione dal principio alla fine.
Non c'è un attimo di tregua, non c'è un momento in cui si possa riprendere fiato, è proprio questa la sensazione che ho provato leggendola: è come se si trattenesse il respiro fino alla fine, e poi lo si lascia andare, senza essersene resi conto di averlo trattenuto fino all'ultima parola. La tua storia va letta tutto d'un fiato, o meglio, ti porta a leggerla tutta d'un fiato.

Hai dimostrato che anche le migliori (vedi Hermione) hanno demoni segreti, i famosi scheletri nell'armadio, che non possono rivelare a nessuno, che devono per forza tenere per sé o la prenderebbero per pazza. Se trasportiamo per un attimo questa flash nel mondo reale, è la metafora di quei sogni erotici con il "cattivo" di turno, con quella persona che da svegli detestiamo e disprezziamo. Freud direbbe che è tutta colpa del nostro inconscio, in parte sono d'accordo, infondo come si dice: Amore e Odio sono due facce della stessa medaglia.

Ok, mi sto dilungando troppo, torno alla tua storia.

Tom è riuscito a far breccia nella persona più virtuosa del trio protagonista, questa la dice lunga sul suo enorme potere, ed è un'immagine chiara nei versi "Ha vinto. Sei sua".

Ovviamente è scritta in maniera impeccabile (ho letto poco di te, ma, diciamolo, quando uno sa scrivere bastano anche tre righe per capirlo).

Ah, quasi dimenticavo (tutta colpa delle emozioni dettate dalla tua flash :D ) partecipo anche io a questo contest, quindi ti auguro buona fortuna, anche se a mio parere non ne hai bisogno ;)

Nina

Recensore Master
21/04/17, ore 20:03

Recensione premio del contest "Sfida alle 100 parole – III edizione"

Ciao, Freya!
Non potevo essere più fortunata! Visito il tuo profilo e la prima storia che mi ritrovo dinanzi è una Hermione/Tom (coppia che mi piace tantissimo) scritta per un contest cui partecipo anche io e di cui, quindi, conosco bene la traccia.
L'ho trovata tremenda. È una storia brutale e piena, piena di immagini, di sensazioni e piena anche dal punto di vista stilistico e lessicale, dato che le frasi sembrano traboccare dell'orrore in cui la tua storia letteralmente annega – penso ad esempio a un'espressione come "Vene colme di arsenico, petali di sangue attorno all'ombelico, zanne conficcate nella pelle per decorare il sentiero della spina dorsale", che è bellissima nel suo somigliare a un boccale barocco colmo sino all'orlo di veleno.
Gradisco sempre molto associare a Hermione una dimensione onirica in cui rinnega tutto e scopre una se stessa sporca di peccati (anche io ho scritto qualcosa di simile!), proprio perché Hermione è notoriamente il personaggio dai sani principi che ha tutto sotto controllo.
Invece la tua Hermione perde totalmente il controllo, riuscendo a salvare delle apparenze che non sanno darle quiete, e questo si vede particolarmente nel finale (leggerei volentieri di una Rose contaminata da Riddle a causa delle debolezze della madre!).
Tom, poi, è meraviglioso. Ma io lo amo sempre! Il tuo è particolarmente seducente, nonché assolutamente conscio che Hermione avrebbe ceduto al suo volere.
Credo che abbia rispettato pienamente il genere dark, anche se trovo che l'horror sia ugualmente presente, non esattamente nelle scene di ribrezzo (le morti sognate di Ron, Harry e Ginny), ma soprattutto nell'alone di resa che aleggia sin dalle prime righe ed esplode nel finale, dove è ormai chiaro che Hermione sia stata vinta dal male, sia pure nella dimensione onirica, e ne tema le ripercussioni nella vita di tutti i giorni, nella vita vigile.
Molto bello il titolo, mi ha ricordato "L'arte della guerra", testo in cui vengono spiegate le tecniche militari, ed è stato un rimando interessante, dato che, pur essendovi lì genere/stile/intenzione completamente diversi dal tuo testo, mi ha permesso di porre in relazione l'amore bugiardo della tua storia che produce il male, e il male è ciò in cui si identifica la guerra – e poi il tuo Tom, con la sua strategia per vincere la ritrosia di Hermione, somiglia tanto a un comandante che riduce in schiavitù il più fedele alleato del comandante nemico.
Mi è piaciuta proprio tanto questa lettura, sono molto felice che tu abbia vinto la recensione premio, perché probabilmente avrei scoperto questa storia tra qualche tempo e sarebbe stato un peccato per me!
Complimenti davvero e in bocca al lupo per il contest!

Rosmary