Recensioni per
Senso di Sé
di innominetuo

Questa storia ha ottenuto 9 recensioni.
Positive : 9
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
30/08/18, ore 15:39
Cap. 1:

Adoro Capitan Harlock. Forse è stato il mio primo amore, ero solo una bambina, ma mi ha colpita dritta al cuore e non mi ha mai lasciato. Penso che un po' faccia parte di me. Ho scritto anche qualche fic, ma non le ho mai pubblicate e la tua, che trovo magnificamente intensa, mi ha fatto venire voglia di rileggerle, con quella nostalgia che si prova solo per le cose che contano. ^^
Mi piace la tua caratterizzazione di Tadashi: è un uomo, ma difronte all'ultimo respiro del pirata spaziale torna bambino. Credo che per lui sia come perdere una parte di sè, come se le radici gli venissero troncate all'istante. In un'altra occasione, Harlock gli ha detto che è attraverso il dolore si diventa uomini, poichè la vita e fatta di incontri e di separazioni.
Qui assistiamo all'ennesima separazione, perchè il giovane deve dire addio all'uomo che tanto ha fatto per lui. Ma, per contro, Harlock pensa di rincontrare la sua Maya e che non si viva mai invano, quando si è combattuto per un ideale sincero.
Un'immagine molto commovente dell'esistenza. Sono stata molto felice di aver trovato la tua storia.
Un bacio e a presto! ^^

Recensore Master
18/05/17, ore 21:29
Cap. 1:

Rieccomi qua!
Ed eccoti alle prese con un altro dei miei miti!
Premetto che sono legato alla vecchia serie, e non ho guardato le riedizioni piu' recenti.
Nonostante cio', mi sono goduto lo stesso il tuo splendido racconto.
Una storia emozionante ed al contempo commovente: un ipotetico passaggio di consegne tra Tadashi, che e' cresciuto con il mito del suo comandante, e Harlock, un uomo su cui qualsiasi commento e'...e' di troppo, semplicemente.
E' una leggenda vivente. Ha combattuto infinite battaglie e le ha vinte tutte. E anche di fronte all'ultima battaglia, quella che volenti o nolenti siamo chiamati a combattere anche se sappiamo di non poter vincere, si comporta come sempre, affrontandola come ha affrontato tutta la sua vita: testa alta, sguardo fiero e arma in pugno.
Puoi perdere gli amici, i compagni, la tua casa ( e l'Arcadia ERA la sua casa, e la custode dei suoi ricordi), ma cio' che hai raccolto lungo il tuo percorso e che porti con te, dentro di te, non puo' portartelo via nessuno. Nemmeno la morte stessa.
Nonostante sia ormai adulto, Tadashi torna ragazzino di fronte al capitano. Ma Harlock vede l'uomo che e' diventato. E lo esorta a comportarsi come tale, senza ripensamenti o incertezze.
Un mito.
Complimenti e alla prossima!

See ya!!

Roberto

Recensore Master
08/05/17, ore 10:47
Cap. 1:

"Il mio pennacchio". Che stupendo parallelo hai trovato. Sì, in un certo senso Cyrano e Harlock sono davvero molto simili. "Io mi batto, io mi batto, io mi batto!" La libertà fino in fondo, la vita fino in fondo, senza arretrare di un passo, mai. E insieme la delicatezza, la poesia, l'ironia sapiente, il senso dell'onore, la malinconia. Complimenti per questo bellissimo brano.

Recensore Veterano
08/05/17, ore 01:27
Cap. 1:

Capitan Harlock é sempre stato un personaggio affascinante, un eroe che per senso di giustizia ha saputo lottare con coraggio anche dopo essere stato bollato come fuorilegge e nonostante le numerose e dolorosissime perdite subite, rispettato dai suoi compagni senza dover ricorrere a chissà cosa, ma soltanto grazie al suo particolare carisma. Qui lo vediamo con Tadashi sul punto di congedarsi per sempre da una vita vissuta pienamente, tu hai saputo rendere questi momenti con delicatezza e la solita bravura, mi sembrava di vederli i due eroi uno sostenuto dallaltro, ormai cresciuto e da ragazzino diventato giovane uomo.
Come sempre, più che brava! Complimenti!

Enrico

Recensore Master
06/05/17, ore 23:32
Cap. 1:

Mi hai fatto davvero commuovere con questa uscita di scena del nostro capitano, che ho trovato assolutamente degna di lui. Lui non esiterebbe a sacrificare tutto, anche se stesso e la sua amata astronave, per un suo ideale. Ma non accetterebbe passivamente nemmeno la Morte, coraggioso e fragile nello stesso tempo. Come in relatà è sempre stato.
Mi è piaciuto molto come hai sviluppato la storia, con questo piccolo flashback dell'incontro con Tadashi, soffuso di nostalgia: è passato tanto tempo, lui non è più un ragazzino, ma è emozionato come quando mise piede per la prima volta sull'Arcadia. Entrambi sono travolti dai ricordi, ma è come se in realtà non si fossero mai persi di vista, come succede tra veri amici.
"Nel punto in cui gli anelli del tempo si ricongiungono, noi ci ritroveremo". Questa è la frase dell'"Arcadia della mia giovinezza" che mi ha evocato la tua storia, e io voglio immaginare Harlock finalmente in pace, accanto a Maya, Tochiro e tutte le persone da lui amate.
Complimenti sinceri, e pure io spero che questa nuova fic sancisca il tuo ritorno in questo fandom!

Recensore Master
04/05/17, ore 17:49
Cap. 1:

“Non si combatte solo per vincere. Anzi: è meglio farlo anche quando è ormai perfettamente inutile…”


Che poi è anche la morale di tutto Harlock, e di molte opere di ribellione. Il ribelle non combatte davvero per vincere, ma per dimostrare qualcosa. Senza la violenza del terrorista, senza la pigrizia dell'apatico, con la voglia di battersi fino all'ultimo per la sua causa, per quanto persa e lontana sia.

Il ribelle sa, che se vincesse, diventerebbe lui l'oppressore.
Quindi il vero ribelle, colui che è tale per lo streben stesso della ribellione, non vuole vincere. Non davvero.

Ed è così che Harlock vince e nel contempo perde.
Tiene i suoi ricordi e perde l'Arcadia.

E chi o cosa è Harlock senza la sua Arcadia?

Bellissima storia.
Davvero.

Recensore Master
04/05/17, ore 16:59
Cap. 1:

Che dire? Tutte le volte che scrivi qualcosa è una scoperta, perché riesci a rendere vivi i personaggi, usando una ricchezza  linguistica e una caratterizzazione semplicemente magnifiche. Nella brevità di questa storia, c'è davvero un intero mondo e, come al solito, sono qui a chiedermi come fai a far stare così tante emozioni in poche righe. Li vedo proprio questi due, che si ritrovano e che affrontano insieme una fine. Tutto è molto ovattato, sfumato, ma anche molto realistico. Un racconto dal sapore dolce e amaro. Un pugno e una carezza.
Sono completamente e svisceratamente d'accordo con il tuo modo di concepire un Harlock non passivo, che invece va incontro alla morte duellando con lei. Un'immagine davvero potente, poetica e struggente.
Anche io in altri contesti ho immaginato la sua fine, e secondo me, sebbene lo abbia anche immaginato accasato, questa è la cosa che più è plausibile e che gli rende giustizia, come eroe leggendario. Le leggende non invecchiano e non si siedono, ma eroicamente sopravvivono a se stesse. Soprattutto non hanno paura di sacrificare tutto, anche se stesse, per ciò in cui credono e per ciò per cui hanno lottato. Almeno così la penso io.
Dovrei quotare tutta la storia per dirti quanto mi è piaciuta, ma mi limito a risottolineare il passaggio che mi ha colpito di più e cioè quando Harlock  estrae il gravity saber ed inscena il suo ultimo duello, da combattente indomito quale egli è. E’ una scena magnifica, l'ho adorata e mi ha commossa!
Hai fatto un’ottima introspezione su SSX, che è considerata una serie minore, alla quale tu hai saputo rendere giustizia, regalandoci un finale epico e degno del nostro capitano.
Complimenti, sei brava e coinvolgente come al tuo solito, ma soprattutto bentornata!
Speriamo non sia solo una toccata e fuga, ma un nuovo inizio, io ci spero ;)
(Recensione modificata il 04/05/2017 - 05:03 pm)

Recensore Junior
04/05/17, ore 12:29
Cap. 1:

Molto commovente, quasi straziante il modo in cui hai pensato di far uscire definitivamente di scena il nostro capitano. I richiami ad un mondo eroico tra il classico (Omero) e il romantico (se vogliamo mettere Rostand in quell'ambito...) sono evidenti e l'ultimo duello di Harlock con la Morte ne è la conferma...cosa sarà mai poi ciò che si porta dietro il nostro senza piaga o macchia, forse la sua stessa anima! O forse il suo grande amore per il genere umano...
Personalmente non sono un fautore di questo tipo di conclusione, trovo un po' troppo stereotipata l'idea che l'eroe debba essere "assoluto" in tutto, anche nella sua morte. Io penso, forse con una visione meno "wertheriana", che anche un eroe ( e ben ricordiamoci che lui è un eroe per "caso", certo non per sua scelta originaria...) come il nostro possa finire i suoi giorni placidamente e serenamente accanto a parenti ed amici...ma ovviamente questa è solo la mia visione che rispecchia un po' la mia tendenza "buonista", Harlock, dopo tante vicissitudini se la meriterà pure la sua felicità e serenità, no...?
Comunque trovo questa one shot magnificamente scritta e degna di figurare accanto al capolavoro di Edmond, complimenti!

Florestan

Recensore Veterano
04/05/17, ore 12:17
Cap. 1:

Cavoli che uppercut da togliere il fiato.
Del resto, da te non mi aspetto di meno e soprattutto sui personaggi che ami e che conosci di più. C'è qualcosa di vagamente wagneriano in questa morte eroica di Harlock: neppure io me lo immagino morire di vecchiaia a letto, ma combattendo per ciò in cui crede, e cosa esiste di più nobile di un ultimo estremo slavataggio della terra? So che sarebbe capace di sacrificare pure la sua Arcadia per questo e così si sacrifica lui stesso, insieme all'astronave.
Bello, bellissimo il rapporto di Harlock con il Tadashi di SSX, ormai cresciuto. Mi sono calato nelle atmosfere malinconiche di SSX, molto più riflessive rispetto a quelle della serie del '78 e con un ritmo più lento. So che non tutti amano quella serie, ma a me non dispiace affatto anche se ha delle ingenuità.
C'è tristezza in questo racconto ma la trovo dolce, sopportabile, anche se è della morte di Harlock che parliamo.
Bella cosa ritrovarti qui.
Brava.
Ciauzz
K.-L.