Recensioni per
Un tulipano giallo
di Madame_Padfoot93

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
09/08/17, ore 03:39

2 - “Un tulipano giallo.” di Madame_Padfoot.
Totale: 45.2/53.

1) Grammatica e ortografia: 7.7/10.

La grammatica va abbastanza bene, ci sono solo alcune sviste.
“Piccoli bianchi fiori d’arancio si intrecciavano tra onde scure dei suoi capelli”: “tra le onde scure” sarebbe più corretto con l’articolo (- 0.10).
Stessa cosa qua: “Piccoli bianchi fiori d’arancio si intrecciavano tra onde scure dei suoi capelli” (- 0.10).
“mentre i nostri genitori discutevano sul nostro futuro ad Hogwarts e fuori da quelle mura.”: la “d” eufonica non va davanti ai nomi inglesi che cominciano per “h” (- 0.20).
“Mi ritrovai a ripetermi questo ritornello giorno dopo giorno e quando Potter arrivò al castello, pregai che fosse davvero arrivata la fine”: o non metti la virgola prima di “pregai” o ne metti un’altra prima di “quando”, l’inciso o lo chiudi o non lo metti (- 0.10).
Stessa cosa qua (“marcivo di gelosia e invidia e nonostante la profumata e mite brezza mi accarezzasse il viso, io sentivo dentro sempre più freddo.”): ci vuole una virgola prima di “nonostante” (- 0.10).
“Mi ripetevo questo mantra nella mia testa continuamente, incessantemente”: quel “mia” è ridondante e non necessario (- 0.20).
“Nella stanza degli ospiti di Villa Malfoy, Asteria si guardava all’immenso specchio”: “all’immenso” non è corretto, è “nell’immenso” (- 0.20).
Stessa cosa qui (“Mi notò, osservandomi dal riflesso allo specchio”): “nello specchio” (- 0.20).
“« Oh Daphne. Sono così felice che tu sia qui, ad aiutarmi ».”: prima del vocativo va una virgola (- 0.10).
“Crede che mi piacciono”: il tempo verbale è scorretto, ci va “piacciano” (- 1).

2) Stile (lessico, figure retoriche, uso di aggettivi e avverbi): 7/10.
Devo dire che ho trovato lo stile che hai utilizzato molto semplice, forse troppo, il che mi ha impedito di apprezzarlo appieno. Avrei preferito qualcosa di più elaborato, non solo dal punto di vista della scelta della terminologia (il registro lessicale è normale, direi quotidiano), ma soprattutto dal punto di vista della sintassi: le frasi sono per la maggior parte cortissime e il testo è spezzato in più punti, non è per nulla complesso ma estremamente lineare – e, come dicevo prima, forse troppo.
Sebbene tutta la parte della terminologia dei fiori dia quel tocco di ricercatezza in più, avrei preferito qualcosa di più incisivo anche dal punto di vista delle figure retoriche: qualche guizzo, qualche pennellata di colore in più. Non ci sono note dissonanti nel tuo testo, ma per i miei gusti è tutto un po’ troppo semplice.
Non posso invece lamentarmi dell’aspetto emotivo: i sentimenti di Daphne arrivano senza filtri al lettore ed è molto facile immedesimarsi in lei e nel suo dolore.

3) Titolo: 4.5/5.
Trovo il titolo che hai scelto molto grazioso. Devo dire che ho apprezzato per tutta la storia l’impegno che hai messo nel ricostruire la vicenda anche attraverso i fiori e i loro significati: di solito la simbologia dei fiori nelle storie non mi piace perché la trovo banale e abusata, ma dato che il tema del contest erano le stagioni e che tu hai scelto la primavera l’ho trovato estremamente azzeccato. In particolare, Daphne è il “tulipano giallo”, “l’amore disperato”, per cui trovo davvero che sia un titolo molto azzeccato, poetico e che si lega in maniera perfetta alla storia che deve rappresentare.
Non ti ho dato il punteggio pieno perché quel punto alla fine del titolo è un pugno in un occhio. I punti fermi nei titoli no, mi dispiace, ma non ci vanno: tutta l’altra punteggiatura va bene, ma trovo inutile chiudere una frase che di per sé, come concetto, è già fine a se stessa.

4) Caratterizzazione dei personaggi e sviluppo della coppia: 15/15.
Sei davvero molto portata per l’introspezione! Sei riuscita a delineare una situazione non delle più semplici in una maniera davvero accurata e soddisfacente.
Daphne è la protagonista indiscussa di questa storia e, anche se Asteria e Draco sono altrettanto importanti – e altrettanto ben delineati, da quel che ho potuto vedere –, è lei che ha catturato la mia attenzione. Sei stata davvero brava perché all’inizio della storia non ci si rende conto di quanto lei sia effettivamente disturbata, di quanto sia ossessionata da quel maggio di tanti anni prima. Col progredire della vicenda si riesce a intuire, attraverso i suoi pensieri sempre più intricati e il distacco dalla realtà (pensare che Asteria lo faccia apposta a portarle via Draco, che sia perfida e “intrigante”), quanto effettivamente abbia bisogno di aiuto. Ciò nonostante, hai descritto il suo dolore in maniera talmente vera e intensa che il lettore non può non restarne toccato.
Una cosa che ho trovato originale è il fatto che tu non abbia dato giustificazioni al fatto che Draco non la voglia più. Di solito si legge di un Draco tormentato dai fantasmi della guerra che non può sopportare di avere accanto Daphne perché lei è legata al “prima”, ma io ho trovato più originale e verosimile questa tua interpretazione: a volte semplicemente l’amore finisce e non ci sono perché. Quella di Draco poi era solo infatuazione, quindi figuriamoci!
L’unica cosa che non mi ha convinta del tutto è il finale, forse esageratamente tragico visto anche il tono dell’intera storia: avrei evitato il tentato suicidio e la pazzia, ma avrei scelto una fine più “sfumata”, più in linea con la rassegnazione di Daphne. Parlo di rassegnazione perché, anche se è ossessionata dalle sue convinzioni, in concreto non fa niente prima per riprendersi di Draco né poi per dividerlo dalla sorella: è un personaggio sostanzialmente “passivo”, incapace di agire, e mi sarebbe piaciuto vederla così fino alla fine.

5) Utilizzo della stagione o attinenza alle mie indicazioni: 3/3.
Hai scelto: “Daphne Greengrass/Draco Malfoy/Asteria Greengrass.
Le spose di Maggio sono le più belle – mentre una sorella prende vita, l’altra muore lentamente.”
Non posso lamentarmi, hai sviluppato le mie indicazioni in maniera davvero soddisfacente. Volevo leggere esattamente qualcosa di questo genere (forse a tinte più forti, ma la delicatezza con cui hai delineato l’intera vicenda in vero non mi è dispiaciuta) e mi hai accontentata in pieno! Daphne è davvero distrutta, sfiorisce, marcisce, va letteralmente in rovina mentre la sorella, per contro, diventa sempre più bella, più piena di vita, splende come un astro.
Per quanto riguarda la stagione, che era la primavera, sei stata bravissima. Oltre ad essere il periodo preferito dalla protagonista e quello in cui accadono tutte le vicende fondamentali della trama, hai disseminato il testo di richiami ad essa: hai scelto tutti fiori che sbocciano in quei mesi e sei stata in grado di ricreare perfettamente l’atmosfera che si respira in quella stagione.

6) Gradimento personale: 8/10.
Sebbene la storia non mi abbia conquistata nella sua interezza, l’ho trovata molto ben strutturata e in particolare mi è piaciuta la cura che hai messo nell’introspezione dei personaggi.
Ho davvero gradito anche il fatto che si vede che l’intera storia è stata studiata e curata fin nel minimo dettaglio: me ne sono resa conto soprattutto dalla precisione con cui ti sei dedicata a inserire la simbologia dei fiori nel testo. Non hai messo solo un paio di esempi tanto per dire che c’è, ma hai disseminato tutta la storia di questi richiami avvelenati (“avvelenati” perché rappresentano in maniera tangibile l’ossessione di Daphne, sempre più gravosa).
Sono stata molto contenta anche del modo in cui hai sviluppato le mie indicazioni, volevo leggere esattamente qualcosa di questo genere.
Non ti ho dato il punteggio pieno perché il finale non mi ha convinta del tutto, trovo sia stato un tocco di banalità (di Daphne impazzite per l’amore che Draco nega loro in favore della sorella, EFP è letteralmente stra pieno) per una storia che invece ho trovato molto originale e per nulla scontata.

Recensore Master
17/06/17, ore 18:07

Ciao Madame! Ho adorato questa OS. Penso che tu sia estremamente portata per l'introspezione, hai una cura per i dettagli e un realismo descrittivo che ti permette di rendere i personaggi tridimensionali. La tua Daphne è viva, mi ha accompagnata verso la propria fine nel suo racconto di progressiva, delirante perdita del controllo senza farmi mai staccare gli occhi dallo schermo. Mi sono sentita soffocare insieme a lei, giuro. Associare questa condizione all'estate è secondo me una scelta vincente: l'estate, coi suoi profumi forti, la sua temperatura, con le sue percezioni emotive particolarmente accentuate, inebrianti, effimere, coi suoi fuochi di paglia da un lato e gli amori totalmente distruttivi dall'altro, funge da specchio della stessa Daphne. Mi hai lasciato con l'amaro in bocca perché mi sono sentita proprio come lei: priva di risposte. Perché Draco non l'ha scelta, perché non le ha dato spiegazioni? Il fatto che risposte vere e proprie non ci siano rende il delirio di Daphne e i suoi pensieri più realistici, perché effettivamente lei delle risposte non le ottiene e noi leggiamo tutto dal suo punto di vista. Questa continua assenza, questo silenzio crudele sospeso nell'afa dell'estate, rende il suo gesto estremo una scelta sentita, dal forte impatto emotivo. Il perché Draco non l'abbia scelta può essere interpretato dal lettore, io ci vedo una realistica rappresentazione dell'animo umano: un ragazzo può fare promesse a caso, senza conoscerne il vero significato o darci il giusto peso, innamorarsi e poi veder i sentimenti svanire e non farsi scrupoli a piantare in asso una ragazza per rimpiazzarla con un'altra. Trovo inoltre che l'assenza di questo confronto diretto fra Daphne e Draco aggiunga quel pizzico di mistero in più che a mio avviso non guasta mai e che accentui l'angst di fondo. Davvero, ci si sente soffocare assieme alla protagonista, con lei, come lei, nella disperazione.
L'immagine di Daphne distesa sui tulipani mentre questi si macchiano del suo sangue mi ha messo i brividi: è un finale tragico, decadente, perfetto emblema della storia stessa. I tulipani costituiscono il cuore della storia ed è interessante che il cuore di Daphne si fermi proprio sopra di essi.
Complimenti, sei riuscita a rendere dinamica un'introspettiva pura, a rendere veri i sentimenti non solo della protagonista, ma anche quelli di Draco e Astoria nonostante loro restino sullo sfondo e non siano la voce narrante. Ho percepito la presenza dell'estate dall'inizio alla fine, senza che questa risultasse eccessiva o fuori posto. Questa OS è meravigliosa e credo che tu abbia espresso l'essenza del contest in maniera efficace. Bellissima, davvero. In bocca al lupo e ancora complimenti!

Recensore Junior
05/06/17, ore 18:36

Ehilà Madame P.!
È tanto che non ci sentiamo...lo so, colpa anche mia che non ho più aggiornato...mea culpa!
Che dire..: se volevi risultare straziante ci sei riuscita in pieno.
Daphne sembra sull'orlo del baratro già all'inizio, nonostante la speranza sia dura a morire, nonostante questo non mi aspettavo ciò che hai scritto alla fine (io sono sempre ottimista dentro e speravo trovasse un nuovo modo di essere felice).
Toglimi una curiosità: il suo vedere Asteria diabolica è consapevole è reale? Vale a dire, è come tu vedi Asteria (ma si chiama Asteria o Astoria? Io ancora non l'ho capito) o è la sua impressione data dalla follia?
Attendo tua illuminazione in merito ;)
Ci leggiamo presto
Baciiii

Recensore Veterano
27/05/17, ore 19:11

Non potevo non leggere questa nuova oneshot sulla mia coppia e situazione preferita: io praticamente VIVO di Draco/Daphne, ma, soprattutto, vivo di Daphne eternamente sconfitta e infelice. <3 E, devo dire, che per quanto riguarda ciò, la tua storia non mia ha delusa affatto! C'è praticamente tutto ciò che amo di questo personaggio che io adoro pensare alle prese con situazioni angoscianti, amori impossibili, illusioni e sofferenze... dovrei scrivere "I dolori della giovane Daphne", praticamente xD. 
Comunque, tornando alla storia, davvero tanti complimenti... l'ho trovata molto scorrevole, nonostante le dinamiche introspettive, le difficoltà affrontate dalla protagonista e i lievi accenni a tematiche delicate. In particolare, mi è piaciuto molto il riferimento ai fiori e il fatto che il loro significato si leghi così bene a ciò che accade intorno e dentro Daphne. Ho apprezzato tanto anche l'utilizzo della prima persona (che io trovo quasi impossibile da gestire) e la frammentarietà data al racconto, la sua divisione in piccoli "flash", molto calzanti, soprattutto quando si arriva al finale. Mi dispiace per Daphne, come al solito vittima di una sfiga atroce, ma mi piace ricordarla sempre così <3 hahahahahah 
In bocca al lupo per il contest,

Giulia

Nuovo recensore
25/05/17, ore 17:32

Santo Cielo.
Cielo Santo.
Follia, sentimenti, pensieri.
Realtà. Io sento realtà.
Daphne si MUOVE. Daphne è viva, la sento. Potrebbe essere vicino a me e gridare i suoi pensieri in un silenzio disperato, le labbra tirate e gli occhi dilatati dalla pazzia.
Angst. Quanto adoro l'Angst? Quanto vorrei essere capace di scriverne allo stesso modo?
Le parole si muovevano, giuro. S'ingrandivamo, tutte quante senza esclusione, e mi circondavano fino a stordirmi.
Perché mi hai stordita.
Sei geniale, tu e la tua storia (azz, 48!)
Scusa se è un po' flash, ma sono al volo da cellulare.
Molto amaranto. Stima, ammirazione
La Scrittrice Mascherata

Recensore Master
25/05/17, ore 11:55

Ciao!
Ho apprezzato molto questa storia.
I sentimenti di Daphne emergono molto bene, e attraverso la sua gelosia e la sua follia, nonostante la storia sia descritta in prima persona, emergono bene anche i sentimenti che legano Draco e Astoria.
Complimenti!