Recensioni per
In un bacio saprai tutto quello che ho taciuto
di Ayr

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
18/09/17, ore 11:14

Beh, una cosa è certa: lo scrivano, il suo lavoro, lo sapeva fare bene!
Più che altro do questa giustificazione al fatto che il lessico sia così tanto accurato e ricercato... troppo, direi, per un uomo come Saverio che si dichiara un semplice e umile contadino.
Però è giusto: gli scrivani facevano questo lavoro, in fin dei conti. Diamogliene conto ^^
Dunque... triste, triste, triste il contenuto di quest'ultima lettera. Un po' me l'aspettavo, forse, che Alessandro non ce la facesse e alla fine fosse uno dei caduti del Risorgimento, uno di quelli che, per fare l'Italia unita, alla fine ha pagato l'avverarsi del suo desiderio con la vita.
E mi dispiace per Giulia, sarà inconsolabile per tanto tempo.
Le lettere ovviamente vengono rispedite a lei, è giusto così... lei le conserverà, e magari per un po' di tempo le rileggerà. Spero che vada avanti con la sua vita, che trovi un altro uomo disposto e capace di renderla felice e farla sognare, come lo fu Alessandro. Ma non so... il mio temperamento romantico con cui oggi mi sono svegliata non mi fa ben sperare.
Saverio non ha riportato esattamente le parole che Alessandro gli aveva confidato per la sua amata, però secondo me ha fatto bene... non sarebbero state le sue, non sarebbe stato il suo dolore. E magari non avrebbe reso giustizia a quelle belle frasi. Alla fine rimangono i ricordi, il dolore e alla fine la nostalgia per coloro che non ci sono più.

Mi è piaciuta tanto questa breve storia, e in me sale il rimpianto di non poter sapere che cosa è successo, alla fine, alla povera, triste Giulia che non potrà più attendere il ritorno del suo amato Alessandro.
Questi due sono una storia davvero triste, e scritta benissimo, cosa davvero importante.

Ti ringrazio per avermi dato la possibilità di leggerla ^^

Ah, approposito: ora c'è il tuo momento preferito! Vale a dire il momento del "Cosa mi consigli adesso - time"... so quanto ti impensierisce, dunque credo che sceglierò io questa volta! Avrai mie notizie ;)
_morgengabe
(Recensione modificata il 18/09/2017 - 11:15 am)
(Recensione modificata il 18/09/2017 - 11:16 am)

Recensore Master
16/09/17, ore 12:12

"Papà, scherzando, sostiene che dovrei preoccuparmi del fatto che preferiate rincorrere un uomo, piuttosto che rimanere con la vostra promessa. Mamma, come sempre, inasprisce la questione e la distorce completamente insinuando che siate un ribaldo avventato e animato da troppo fervore, sfuggente come il vento e non ancora pronto a legarvi a qualcuno."
Riporto in copia-incolla questa parte perché mi ha strappato un sorriso senza poterci fare niente ^^ Dovevo farlo.
Le parole di Giulia sono davvero belle, e giungono in risposta al nostro protagonista da molto lontano, da Milano. Sono parole che fanno commuovere, e che permettono a chi legge di comprendere bene quali siano i sentimenti che legano Giulia a lui.
Lei lo ama, non vede l'ora di rivederlo, e certamente quando accadrà indosserà "quel vestito", con i colori della Sicilia, la terra di cui Alessandro le ha parlato per lettera. E la speranza di Giulia, si vede benissimo, è di coronare il suo sogno d'amore, abbracciare e baciare il suo Alessandro, tenerlo stretto in modo che insieme non si lascino più.
Ancora una volta il sentore di quel bacio, quello della prima lettera. Quel bacio appassionato e colmo d'amore.
Inoltre, cosa importantissima che nessuno che legga con un minimo di attenzione queste lettere potrebbe lasciarsi scappare: il lessico, mia cara. Ancora una volta azzeccatissimo, parole perfette: denoto un "codeste", un "galeotte", un "confezionando", un "rammarico", che ovviamente aiutano moltissimo a rimandare al tempo passato, a un'epoca lontana da noi di cui non rimangono solo che qualche ritratto, qualche foto sbiadita.
Nemmeno un ricordo, però... perché nessuno più è in vita di questo tempo. Quello in cui Garibaldi faceva l'Italia :)

Davvero ineccepibile, mia cara. Complimenti!
_morgengabe

Recensore Master
14/09/17, ore 11:42

Allora, mi andava di buttarmi un po' in un genere che amo ma che leggo poco, lo Storico. Che poi qui si tratta più di Romantico che di Storico, ma direi che il contesto merita comunque un plauso. Il Risorgimento italiano: ho adorato la prima parte del capitolo, in cui il nostro protagonista, Alessandro, racconta per lettera di ciò che accade ai prodi che cercano di "fare l'Italia", ripetendo la famosissima frase di Giuseppe Garibaldi.

Che poi, sì, quelle parole furono come un incantesimo per davvero. Serviva gente del genere, per "fare l'Italia".
Dunque, nel corso della seconda parte della lettera, invece, abbiamo il nostro che, girovagando per la Sicilia al fianco del suo nuovo amico, Saverio Privitera, pensa alla donna di cui è innamorato, e giura in quella terra magica che un giorno tornerà e la sposerà.

La descrizione del "bacio" che i due si sono scambiati prima che lui partisse è stata davvero struggente e bella. Un vero "bacio disperato", che non ho potuto evitarmi di immaginare vivido davanti a me.
Ho sorriso.

Per il resto, bellissima la descrizione delle passeggiate e dei giri che Alessandro e Saverio fanno insieme, parlando. Da siciliana non posso che dirti che è davvero evocativa: le montagne aspre, le piante di fico, gli arbusti "testardi" e le meraviglie di un tempo passato, che compaiono davanti ai tuoi occhi per stupirti e rammentarti tanta bellezza e, insieme, tanto che c'è andato a perdere. Un passato che sembra mistico, lontano, ma che in realtà possiamo ancora toccare. ^^

Ah, e poi: complimenti per l'utilizzo della lingua. Si vede che hai cercato di adattarti ai registri lessicali e linguistici di un'epoca che è ben lungi da noi. Parliamo della seconda metà dell'800, quindi immagino che per te sia stato un bello sforzo. Però è venuto bene! Ed è giusto congratularsi per questo, anche solo perché ci hai pensato :D

Complimenti, domani leggo il seguito!
Un abbraccio
_morgengabe
(Recensione modificata il 14/09/2017 - 11:44 am)

Recensore Master
23/06/17, ore 15:36

Ciao carissima,
ed ecco il triste epilogo della vicenda, anch'esso in puro stile romantico. Il tema degli amanti sfortunati è tipico dell'epoca, fra l'altro.
Bellissima la lettera del Privitera, che ripercorre gli ultimi momenti di Alessando descrivendo all'amata ciò che negli anni a venire sarà per lei a un tempo conforto e strazio.
L'unica cosa che mi ha lasciato un po' stupito è la ricchezza del lessico e la proprietà di linguaggio di quello che si dichiara un umile contadino (ma che parla cone un Manzoni). Possiamo pensare che stia stato lo scrivano pubblico a mettere in forma corretta le sue parole, magari.
In ogni caso, una storia veramente bellissima, complimenti!

Recensore Master
22/06/17, ore 22:50

Ciao^^
sempre stupenda questa tua storia. Azzeccatissima nello stile e nella scelta del lessico, calata perfettamente nell'epoca Risorgimentale.
Qui vediamo la controparte femminile, Giulia, che si presenta come una giovane donna colta e intelligente, profondamente innamorata di Alessandro, di cui ha una visione a tutto tondo, e di cui è in grado di cogliere e apprezzare ogni aspetto del carattere.
Come sempre complimenti, riesci veramente a calare il lettore nello spirito dell'epoca^^

Recensore Master
22/06/17, ore 08:26

Ciao carissima,
piacere di conoscerti, innanzitutto.
Una storia veramente ben scritta, totalmente calata nella mentalità e nella cultura dell'epoca che hai scelto di descrivere. Ho apprezzato moltissimo gli innumerevoli e precisi riferimenti sorici, così come la scelta del linguaggio romantico del protagonista, i suoi palpiti e le sue esaltazioni. Bellissima la citazione della celebre frase di Garibaldi "qui o si fa l'Italia o si muore!", ti cala perfettamente nel contesto.
Stupendi i riferimenti al paesaggio, anch'essi tipici della letteratura dell'epoca.
Insomma, compliment. Una storia bellissima!