Allora, mi andava di buttarmi un po' in un genere che amo ma che leggo poco, lo Storico. Che poi qui si tratta più di Romantico che di Storico, ma direi che il contesto merita comunque un plauso. Il Risorgimento italiano: ho adorato la prima parte del capitolo, in cui il nostro protagonista, Alessandro, racconta per lettera di ciò che accade ai prodi che cercano di "fare l'Italia", ripetendo la famosissima frase di Giuseppe Garibaldi.
Che poi, sì, quelle parole furono come un incantesimo per davvero. Serviva gente del genere, per "fare l'Italia".
Dunque, nel corso della seconda parte della lettera, invece, abbiamo il nostro che, girovagando per la Sicilia al fianco del suo nuovo amico, Saverio Privitera, pensa alla donna di cui è innamorato, e giura in quella terra magica che un giorno tornerà e la sposerà.
La descrizione del "bacio" che i due si sono scambiati prima che lui partisse è stata davvero struggente e bella. Un vero "bacio disperato", che non ho potuto evitarmi di immaginare vivido davanti a me.
Ho sorriso.
Per il resto, bellissima la descrizione delle passeggiate e dei giri che Alessandro e Saverio fanno insieme, parlando. Da siciliana non posso che dirti che è davvero evocativa: le montagne aspre, le piante di fico, gli arbusti "testardi" e le meraviglie di un tempo passato, che compaiono davanti ai tuoi occhi per stupirti e rammentarti tanta bellezza e, insieme, tanto che c'è andato a perdere. Un passato che sembra mistico, lontano, ma che in realtà possiamo ancora toccare. ^^
Ah, e poi: complimenti per l'utilizzo della lingua. Si vede che hai cercato di adattarti ai registri lessicali e linguistici di un'epoca che è ben lungi da noi. Parliamo della seconda metà dell'800, quindi immagino che per te sia stato un bello sforzo. Però è venuto bene! Ed è giusto congratularsi per questo, anche solo perché ci hai pensato :D
Complimenti, domani leggo il seguito!
Un abbraccio
_morgengabe (Recensione modificata il 14/09/2017 - 11:44 am) |