Recensioni per
La bambina e il detective
di Darlene_
Ciao e piacere di conoscerti! Ho partecipato anch'io al contest "il mio Babbo Natale segreto" e quindi eccomi qui, a dare un'occhiata alle varie storie. Mi è piaciuto molto questo confronto, tra il lieve e il divertito, tra Sherlock con la sua logica stringente e la piccola Rosie, che alla faccia di tutti i ragionamenti scientifici del mondo possiede, come tutti i bambini, la grazia dell'intuizione basata sull'affetto spontaneo. Una bella rivincita, per la famiglia Watson... dove Watson senior non è riuscito, arriva la piccola con la sua innocenza che sa vedere nel profondo. E al machiavellico Sherlock non resta che arrossire... |
Recensione per il contest "Una sana risata!" |
Buongiorno :) |
Ciao! |
Io sto fangirlando malissimo, sappilo. |
Oh, che cosina dolce. Rosie è un tesoro e Sherlock non è da meno. Sono adorabili entrambi xd |
Oh ma quanti cuoricini x qst storia 💖💞 la piccola Rosie è adorabile ed è riuscita a impressionare un Holmes!che tenero sherlock che la culla x ché il suo dottore è esausto,e che dire di John che li trova accovacciati in poltrona mentre sherlock spiega alla piccola che non può essere suo padre biologico.un po di fluff è necessario. Alla prossima ciao ☺ |
Ciao, passo subito al sodo... questa storia è davvero molto dolce. Mi ha fatto piacere leggerla perché c'è un accenno di Johnlock che, è vero, può anche essere interpretato come non-Johnlock. Ma il tutto è più che altro incentrato sul rapporto tra Sherlock e Rosie. Ho scoperto di recente di avere un debole per le storie come la tua ovvero quelle che si concentrano molto sull'effetto che una bambina può avere su Sherlock Holmes. Questa è decisamente una delle migliori che ho letto nel post quarta stagione e che trattano anche (o esclusivamente) di questo argomento. Questa mi ha colpita per dolcezza e realismo soprattutto. Cosa che spesso viene a manca re. Trovo molto sensato il fatto che, tornato John a Baker Street, Sherlock possa aiutarlo con la bambina di tanto in tanto. Non fatico a immaginarmi la scena che hai tratteggiato all'inizio. John stanco dal lavoro che non riesce nemmeno a sentire Rosie agitarsi nel lettino e Sherlock che accorre in loro aiuto, evitando che John si svegli. Adoro che si lasci andare alle coccole proprio quando nessuno lo vede, quando sono soli lui e Rosie. Come se fosse un loro segreto. E ho amato davvero come si sconvolge perché lei lo ha chiamato papà. E qui arriva la svolta Johnlock perché quel verbo a plurale, "amiamo" e che può essere interpretato in maniere differenti. A me piace pensare che siano una famiglia, ce li vedo tantissimo e che Sherlock e John siano già una coppia in senso romantico. Ma da qui al fatto che Sherlock si possa considerare anche il padre di Rosie... hai fatto bene a non forzare troppo le cose. Sherlock risponde in maniera pragmatica e scientifica, usando termini che sa che la piccola non può ancora comprendere. Anche il trincerarsi dietro il giornale, nascondendo il rossore è molto da lui. Complimenti davvero, mi aspettavo altro da questa breve storia e invece ne sono rimasta piacevolmente sorpresa. |
Ciao! Questa storia è davvero molto carina, è scritta bene e la lettura è davvero piacevole. Mi sono piaciute la tenerezza di Sherlock con la piccina, Rosie che con molta naturalezza lo identifica come padre e la sorpresa e l'imbarazzo del detective a tutto ciò. Ho sperato che John partecipare a tutto questo e apparisse sul più bello ed eccolo lì, con i suoi soliti adorabili modi di fare. Io ovviamente preferisco vederla in chiave Johnlock, per me sono una famiglia a tutti gli effetti e Rosie crescerà circondata dall'amore di due genitori che la amano e si amano profondamente. Sono sdolcinata, lo so! Alla prossima! |