Recensioni per
Through the ivory keyboard - non tutte le ciambelle sono dolci
di bulmasanzo
La storia sembra promettente, lascia con la voglia di continuare a leggerla |
Ciao, bella la lezione di questo finale: non possiamo vendere la nostra anima perché noi stessi la riceviamo in prestito, e il demone “fa credere agli uomini ciò che vuole, per poi potergliela rubare, grazie alla loro disperazione”. La disperazione è quello che ci distrugge... Grande intervento di Harvey, mi dispiace però che dopo aver mangiato il contratto la sua intelligenza abbia incominciato a regredire e non parli più... il cricetino parlante, con la sua affettuosità e la sua ragionevolezza, era uno dei personaggi più simpatici del racconto |
Povero Harvey, le sue domande non sono stupide! Credo che sapere un po' in più quello che pensa Harvey(tipo l'okay di Al se lo ha preso bene o male) sarebbe bello. Il passato di Alfred e il conseguente risvolto psicologico è stato interessante, questo mi fa chiedere cosa in realtà racconta questa storia, anche perché non riesco ad immaginarne il continuo. |
Ciao, |
Denoto una vaga impressione kafkiana e quell'aria surreale ma irresistibile tipica di Roald Dahl... In particolare mi torna alla mente il suo "James e la pesca gigante" e "La metamorfosi" di Kafka. Direi quindi che vengono richiamati i grandi maestri del surreale, e la cosa viene fatta in maniera audace e per questo brillante. |
Eccomi :) |
Ciao :) |