Recensioni per
Dormire, sognare forse...
di Old Fashioned

Questa storia ha ottenuto 71 recensioni.
Positive : 71
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
02/08/20, ore 19:40
Cap. 1:

Madonna che delirio questa storia!Non sono nemmeno certa di essere riuscita a capirla(cioè sì, l'ho capita, ovviamente ma era per dire quanto è fuori di cervello, in senso buono)
Dunque, il nostro Johann Faust(il nome è una garanzia)  è una di quelle persone ordinarie, che non reagiscono mai, che nemmeno nel sesso hanno grandi sussulti, a cui non piace litigare e che spesso e volentieri si fanno mettere i piedi in testa da chiunque. E può succedere che la parte ribelle, disinibita, quella a lungo forzatamente repressa prenda forma nei sogni(l'irrazionale per eccellenza, dove la mente non ha controllo) e alla fine influisce sulla realtà. Perchè quello non era un demone, ma una parte di lui, che dopo anni di soffocamento è esplosa. Come una caffettiera: se non abbassi il fuoco gradualmente il caffè esce di getto. A furia di reprimersi le emozioni esplodono incontrollate. E si sa non c'è demone peggiore di quelli che abbiamo dentro.
Poi di sicuro sono tutte fisime mie, ma io l'ho interpretata così

Recensore Master
12/07/20, ore 16:40
Cap. 5:

Carissimo,
in attesa di un tuo nuovo scritto, sono venuta a leggere questa storia non ancora vista. ^^
Come avrebbe detto l'anziano crociato del terzo film di Indiana Jones, il nostro Faust "ha scelto molto male"! O_o
Chiaramente dipende dal punto di vista, perché Aibell è riuscito a portarlo esattamente dove desiderava. Quindi per lui è stata un'ottima idea. :)
Come ogni demonio che si rispetti, il misterioso giovane non ha neppure bisogno di mentire. Si limita a leggere i desideri dell'avventato protagonista e li realizza, lo compiace e lo asseconda. Non lo trascina in un vortice di orrore, lo accompagna da amico, con una mano sulla spalla, confortante e comprensivo come mai nessuno. Una sorta di nefasto autocompiacimento di Joop, che non ha problemi apparenti e se li va a cercare, da buon amante delle pippe mentali quale appare.
Faust viene avvertito in ogni modo, persino dallo stesso Aibell, ma è inutile porre paletti a chi ha già deciso la propria perdizione. L'uomo diventa carnefice di sé stesso e si auto imprigiona in quella sorta di limbo finale, in cui lo vediamo recitare follemente versi celeberrimi senza sapere se potrà mai venirne fuori.
Suppongo di no, neanche con l'amore disinteressato del compagno, che non lo abbandona nonostante tutto.
Suppongo anche che sia proprio ciò che merita. Dopo che ha ucciso il gatto, non mi impietosisce più.
Ho davvero apprezzato la tua abilità nel creare scorci di realtà ambivalenti e follia interiore o viceversa. Così come quella dell'aver saputo girare le dispute filosofiche a favore del contendente di turno. D'altronde, mi perdonerai la battuta, se la filosofia è l'arte di cagare nuvole, le nuvole non hanno forma e ciò contribuisce maggiormente alla resa irreale e agghiacciante di questa vicenda.
Un bacio e a presto! ^^

Recensore Veterano
25/10/19, ore 17:47
Cap. 5:

Carissimo, io ti odio <3
Tanto.

Il finale ti colpisce con la forza di una mazzata. Amleto lì ci sta benissimo, così bene che non si può esprimere a parole.

La storia mi è piaciuta veramente tanto, soprattutto perchè per tutto il tempo una ci spera, una pensa che si sistemerà tutto, che scatterà qualcosa nel cervello del nostro Faust che gli farà cambiare idea, che il demone maledetto se ne vada... e invece... Invece il mio povero cuore si è spaccato a metà.

C'è una piccola parte di me che spera che lui si svegli, ma so che probabilmente non succederà.

Guarda, non riesco a scrivere per bene la recensione perchè sono in uno stato emotivo penoso, grazie a te.

Ma è stata una storia meravigliosa, veramente.

Alla prossima!^^

Recensore Veterano
25/10/19, ore 17:16
Cap. 4:

Ehi, carissimo!

Mi è piaciuto, il capitolo.

Diciamo che qui la situazione si fa veramente seria. Johann è partito, ormai, crede più ai sogni che alla realtà, e alla fine Franz lo porta a forza da un medico.

Tra l'altro il dialogo con lo psicoqualsiasicosa mi è piaciuto parecchio.
Forze Johann sta diventando schizofrenico? Pazzo? Oppure no?

Perchè alla fine non sappiamo se il gatto è veramente morto.

Comunque, anche a causa della povera Olga, sembra che tutto abbia riacquistato una parvenza di normalità. Ma due cose mi fanno dubitare di questo: il fatto che la storia è nella famigerata sezione drammatica (mannaggia a te, ho come l'impressione che piangerò/rimarrò di stucco/ griderò/ sverrò/ tutto questo insieme ^^) e che Johann sente la mancanza di Aibell.

Beh, alla prossima!^^

Recensore Veterano
23/10/19, ore 16:19
Cap. 3:

Carissimo!

Ahimè, ho appena realizzato che la storia è nella sezione drammatica.

Dunque, devo essere sincera, mi dispiace per il povero Franz. Lui non capisce cosa sta succedendo, anche se ci prova, e questa cosa lo sta facendo impazzire.

Mi dispiace ancora di più per Johann, che sta impazzendo veramente. Lentamente, ma inesorabilmente, il mondo dei sogni sta prendendo il sopravvento sulla sua vita reale, dove le azioni oniriche iniziano ad avere delle conseguenze.
Forse i sogni rappresentano l'opposto della sua vita reale.

Sto nutrendo, invece, un odio profondo nei confronti di quel bastardo del camionista, che lo copre di insulti (diciamo che al posto suo anche io avrei avuto la tentazione di bruciargli la macchina... solo che probabilmente lui l'ha fatto davvero.).

Questa storia è come una droga, al tuo solito è scritta benissimo, e leggerla è un piacere.

Alla prossima!^^

Recensore Veterano
22/10/19, ore 18:46

Carissimo!

Più vado avanti, più questa tua "indagine della psiche" (posso chiamarla così?) mi affascina.

I sogni di Johann si fanno sempre più inquietanti, e poi c'è Alibel.
Insomma, non me ne intendo molto, ma forse questo bel tenebroso rappresenta tutti i suoi desideri più oscuri.

Purtroppo per lui, gli incubi lo tormentano anche a Berlino, e il poverino rischia di impazzire.

In tutto questo compare Franz.
Dopo tutta la scena inquietante del sogno, il catorcio sovietico di un'imbarazzante bruttezza mi ha fatto fare una sana risata che ci voleva proprio.

Passami il termine, i due sono molto teneri insieme. Voglio dire: Franz è il contrario di Alibel, e si vede che ama moltissimo Johann.
Adesso presuppongo una battaglia (chiamiamola così) tra "realtà" e "sogno". Già, perchè poi qual'è la realtà e quale il sogno?

Veramente bellissima, la storia.

Alla prossima!^^

Recensore Veterano
21/10/19, ore 16:02
Cap. 1:

Carissimo!^^

Bellissima questa storia, sono rimasta incollata allo schermo.
Già alle parole della descrizione "ennesimo delirio psico-filosofico", ho capito che mi sarebbe piaciuta un sacco. E sono solo al primo capitolo, intendiamoci. Con un inizio così, sono sicura che diventerà sempre più intrigante.

Abbiamo questo famoso e giovane ricercatore che sta studiando la riforma protestante. Anche lui è una persona un po' all'antica, al contrario del suo ragazzo (e già mi sono affezionata a lui).

Improvvisamente si ritrova in un mondo onirico (sta a vedere che è ambientato nel passato?) parallelo e, già, interattivo.
Qui scopre che c'è questo locale dove (in teoria) non si dovrebbe andare, e lui ci va. Incontra un bel tenebroso, e inizia ad avere seri dubbi sulla sua sanità mentale.
Johann ha paura, il suo ragazzo gli dice che non c'è niente di cui preoccuparsi, e io mi godo la bellissima lettura diventando un tuttuno con lo schermo.



Mi dispiace solo che non ho molto tempo per leggere, ma stai sicuro che ci proverò, anche perchè mi sono già appassionata.

Beh, alla prossima!

Recensore Veterano
31/03/19, ore 22:27
Cap. 5:

Carissimo, conosci la canzone Völlig Losgelöst di Peter Schilling?
Nel caso ti allego il link: https://youtu.be/HZTWHhTIPwE

Il finale amarissimo di questa storia me l'ha ricordata. Praticamente è "Space Oddity" di David Bowie dal punto di vista di Major Tom.
Se nell' originale l' astronauta si perde nello Spazio, in questa torna a casa dalla moglie.
E chissà che non possa essere così, che un giorno Joop non riapra gli occhi per trovare un Franz tiratissimo al suo capezzale, pronto a salutarlo con un sorriso.

Oppure può restare sospeso in eterno sull' orlo del precipizio, in un limbo infinito tra la vita e la morte.
Come questo racconto, sospeso in un limbo tra tante interpretazioni possibili.

"And by a sleep we say an end to the heartache, and all the thousands natural shocks that flesh is heir to.
Oh! 'Tis a consumnation, devoutly to be wish'd."

Recensore Veterano
31/03/19, ore 22:06
Cap. 3:

Povero, dolce, innocente Franz cosa gli tocca subire!
È tosto, questo capitolo, sia perché i due litigano furiosamente, sia per il vicino di casa b@$£@?)* che sputa al povero Johann i peggiori insulti della condizione umana.

Si fortifica l'impressione che Alibel possa essere una forma degli impulsi di Eros e Thanatos che Johann tiene inconsciamente repressi nella vita quotidiana.
Ovviamente non è la sola interpretazione possibile, e nemmeno l'unica. È solo quella che al momento mi appare più evidente.

"What dreams may come?"
Ah, carissimo, davvero sentiti complimenti per la finezza intellettuale e la sensibilità umana con cui hai costruito questo racconto.

Recensore Veterano
31/03/19, ore 21:53

"Ti tengo abbracciato fino a domattina, d'accordo?" È un altro punto critico.
Franz sembra un buzzurro superficiale ma in realtà è dolcissimo.
Lui e Joop insieme sono molto teneri.

Mi viene una piccola riflessione: in questi giorni si sbraita e si strepita in difesa della famiglia "naturale" e tutto ciò che comporta.
Fermo restando che coppie etero ed omosessuali hanno dinamiche e finalità diverse perché ci dovrebbe essere una gerarchia di dignità.
Famiglia è dove c'è rispetto e amore. E l'amore è amore, qualunque forma assuma.
Quello fra questi due è amore nella mia forma preferita. Anche loro seguono la loro natura e si amano di un amore puro e tragicamente disinteressato.

È possibile che Alibel sia anche uno sfogo dei desideri inconsci di Johann perché è il contrario di Franz, praticamente.
E tutti sappiamo che, quanto più si cerca di sopprimere certi impulsi, più diventano violenti.

Recensore Veterano
31/03/19, ore 21:36
Cap. 1:

Carissimo, il soliloquio di Amleto è il mio brano di teatro preferito è il modo in cui lo hai sviluppato è davvero affascinante.
Estremamente interessante ed intrigante.

Mi permetto di condividere con te la mia interpretazione preferita di suddetto soliloquio: David Tennant, alias "il miglior Amleto della sua generazione" secondo la critica.
https://youtu.be/xYZHb2xo0OI

Ti dirò, grazie al mio upbringing, appena ho letto "Sheol" ho iniziato a sentire puzza di zolfo.
Questo non ha fatto che aumentare la tensione mentre Johann si fa sempre più interessato a quel posto.

Soffrire di incubi è orribile, e si può tentare di tenersi svegli finché si vuole, ma prima o poi si crolla.

Recensore Veterano
31/03/19, ore 21:04
Cap. 4:

Carissimo, spero che non me ne voglia male se passo anche qui a lasciare qualche commento positivo. Mi spiace se sono molesta, approfitto della serata libera (e della mia esagerata emotività, che non mi da tregua.)
Ho deciso di iniziare da questo capitolo perché è quello che mi ha colpito di più.

Bellissima la citazione di Hegel sul reale ed il razionale.
Che apre un altro quesito: il sentimento, l'affetto (soprattutto quello di Franz per Johann) non è razionale ma ciò non lo rende meno reale.
Così come la svolta di trama che segue.

Perché è possibile che Olga fosse un classico esempio d' ingegneria sovietica: lamiera, fil di ferro, socialismo, e pasta rossa ( è un mastice), oltretutto vecchia di 30 anni e quindi soggetta a cedimenti strutturali. Ma se non fosse una coincidenza?
Sei bravissimo, in questa storia, a muoverti continuamente sul filo del rasoio, senza prendere una posizione netta.

Con il senno di poi, ma anche senza, è straziante Franz che, dal suo lettino d' ospedale, sussurra il nome del compangno.
Quell' "Oh, Joop." è un colpo al cuore. Sarà che lo collego a quella storia che mi hai raccontato ma tutte le volte mi vien da piangere e mi sento davvero male.
È commovente vederlo prendersi cura del compangno e lottare per lui, anche se ormai sembrerebbe soggiogato dal mondo dei sogni di Alibel.

Bello, questo capitolo, davvero molto bello.

Recensore Junior
17/03/18, ore 08:54
Cap. 5:

E così sono arrivata in fondo... Non ti nascondo che, ad un certo punto, chi fosse Aibell me lo ero immaginata... Più o meno quando bruciano la macchina del vicino... L'effetto della storia è molto forte... Una lettura particolarmente intrigante, in cui rendi molto bene l'aura decadente con tutto il suo carico di sensualità intrinseca... E in cui restano diverse domande senza risposta: chi sono le presenze che lo indirizzano verso lo Shoal? Quando Faust dorme, dove vanno esattamente? E perché in un mondo gestito dal demonio, appare Martin a metterlo in guardia? Perché il demonio assume un aspetto che il protagonista non apprezza, ma che lo attrae ugualmente? E perché ad un certo punto Aibell lo trascina via come per salvarlo da qualcosa, e da cosa? Probabilmente si tratta di metafore, che non si lasciano schiude così facilmente ma che danno spessore. La citazione di Shakespeare in chiusura è una chicca che ho apprezzato particolarmente, probabilmente perché attribuisco ad Amleto lo stesso sentore di decadenza che permea la tua storia... Avendo letto qualcuna delle tue storie, mi permetto di allargare un tantino l'ambito della recensione e farti i complimenti per la tua vasta cultura, la tua scrittura sempre impeccabile, lo stile e il lessico che non concedono cadute, lo spaccato di mondo che riesci a restituire con il taglio del tuo sguardo. La scelta dei temi è il modo in cui li tratti incontrano molto il mio gusto personale. Complimenti davvero!

Recensore Junior
15/03/18, ore 23:06
Cap. 1:

Ho il batticuore. Sono abituata a leggere tanto ma recensire poco, quasi mai prima della fine di una storia, quasi mai due volte la stessa sera. Ma accidenti quanto coinvolge. Non so nemmeno io se non vedo l'ora di continuare a leggere per sapere cosa succede, o se mettere tutto da parte e non pensarci più come vorrebbe fare il protagonista. Temo che opterò per la prima con le conseguenze del caso.

Recensore Master
16/10/17, ore 19:15
Cap. 3:

Recensione premio 2/2 per il secondo posto nel contest "Echi dell'Occulto"

Come promesso, rieccomi.
Ebbene, pare che ormai il nostro caro protagonista sia del tutto incapace di fare a meno di quel mondo di cui, inizialmente, pareva avere così tanta paura.
Un processo lento e studiato, ma che ormai gli ha fatto abbandonare l'iniziale impazienza e, anzi, lo ha reso immancabilmente dipendente dal giovane Aibell.
Ormai non resta che un ultimo quesito, un quesito che mi ha accompagnata sin dall'inizio di questo racconto e che ancora adesso mi spinge a proseguire...ossia: è realmente tutto un sogno? E cosa succederà adesso?
Insomma...
Hai creato un clima d'attesa così forte che è impossibile staccarsene a rischia di causare una vera e propria dipendenza.
Non solo la storia è incredibilmente coinvolgente e interessante, carica di enigmi e quesiti impossibili da ignorare, ma anche scritta incredibilmente bene.
Che dire...
Hai un vero e prezioso talento, per cui non posso proprio intrattenermi oltre e passo subito al seguito!

Teoth

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