Recensioni per
Come la nebbia
di Freya Crystal

Questa storia ha ottenuto 10 recensioni.
Positive : 10
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
27/10/19, ore 16:29

FREYA_CRESCENT
COME LA NEBBIAVincitrice premio speciale “Angst e dramma: questa vita è solo angst e dramma” e "Miglior personaggio non protagonista".
47,50/50
Grammatica e stile: (10/10 – grammatica 5/stile 5)

In questa bellissima shot hai utilizzato un linguaggio poetico che ben si sposa con l’argomento della shot, che ricalca il fallimentare tentativo dell’inquietante Merope di stringere a sé il bel Tom Riddle. Ogni aggettivo è pesato con cura e per tutta la shot permane un ritmo lirico bellissimo da leggere e incalzante. È come se Tom Riddle fosse perso continuamente in una danza e noi volteggiassimo con lui fino al momento in cui gira la testa a lui – e a noi, di rimando. Le scene sono oniriche, la punteggiatura osa con criterio ed è utilizzata magistralmente, con usi tipici della lingua italiana. Non ho niente da segnalarti: lo stile e il modo in cui hai scritto fanno parte del contesto della storia, aiutano a immergerci nel punto di vista di Riddle fino alla verità che, però, noi comprendiamo un secondo prima di lui. Splendida. Ti segnalo solo l’assenza del punto fermo, un refuso banale.

  • È quando comincia a sentire le dita bruciare che s'allontana dalla sua sposa. Dentro di lei non vive un bambino, ma un mostro pronto a mordere. Tom non vuole esprimere quei pensieri a voce alta, teme che se lo facesse si concretizzerebbero [manca punto fermo?]
 
Uso del pacchetto e degli eventuali bonus: 7/10
Con le shot edite bisogna sempre pensare a cosa scegliere per far risaltare un determinato contesto. Qui hai scelto molto bene gli elementi da indicare. Il conflitto interiore è quello dimostrato da Tom Riddle che, a causa all’iniziale smarrimento per la morte di Cecilia (lei in realtà non è morta, ma ovviamente lui non lo sa), finisce nelle braccia della strega strabica Merope. L’alternanza delle dosi di filtro somministrate e un sordo sesto senso spingono Tom a lottare contro delle percezioni e un senso di marcio e pericolo imminente e costante, che si rivelano come un presagio anche quando Merope è incinta del futuro Voldemort. La rivelazione finale (Merope ha stregato Tom e Cecilia è viva) e il cambio di identità (Merope che prende le fattezze di Cecilia agli occhi di Tom) sono perfetti esempi di gestione delle indicazioni.
IC/Caratterizzazione personaggio e introspezione: 10/10
Merope
Merope è la villain della storia, ma è anche un personaggio terribilmente tragico e infelice. La si detesta perché in fondo inganna e mente, prendendo con la forza ciò che non è possibile ottenere davvero, ma la si perdona perché rimarrà sola e morirà nella disperazione e perché essa stessa vive da sempre in una condizione di vita tale per cui è impossibile risollevarsi e tentare una via migliore. È sfortunata nell’aspetto e nell’abilità e questo non giustifica il suo amore eccessivo per Riddle. che ama, non riamata. Anzi, disprezzata – lui ne ha paura. Disperata, tenta di legarlo a sé con un filtro. Ci riesce, l’uomo che vuole è suo e vive con lui in una capanna spoglia e sporca. Rimane incinta. S’inganna, lei che sta con un uomo perché ha piegato la sua volontà, che lui possa amarla davvero. Una speranza quasi infantile che la spinge al gesto estremo di abbassare gradualmente le dosi. Se Merope non facesse questo, se non s’illudesse – lei che inganna – allora sarebbe un personaggio negativo senza appello, ma il modo in cui spera infantilmente che il suo tranello non sia reale la investe di tragicità.
Tom
Solido, sano, bello e virile, Tom Riddle ama Cecilia e prova ribrezzo per Merope. L’incanto della figlia di Gaunt gli fa credere di avere tra le braccia la sua innamorata tanto da vivere con lei e metterla incinta. Qualcosa non torna, a Tom. Qualcosa puzza. A causa dell’eccesso di fiducia in un amore che non c’è di Merope, prima vittima dei suoi sortilegi, riacquisisce lentamente contezza di sé e fugge. È un comportamento da codardi, in fondo, che pagherà grazie a suo figlio (che, in qualche modo, lo libera da una vita in cui ha continuato a cercare i sognanti occhi verdi invano). Hai descritto bene il senso d’orrore di quest’uomo e il continuo senso di allarme che lo pervadono lungo il corso della shot. Non riesce ad accettare quello che gli è stato fatto e non ha pietà di Merope neanche quando arriva a farle del male o l’abbandona. Un’ottima caratterizzazione e un tormento spiegato nei minimi dettagli!
Cecilia
Cecilia è una figura onirica e fuggevole. È presente nel momento in cui fa veramente l’amore con Riddle, a inizio storia, ma per il resto è un fantasma riconoscibile per certe metaforiche, per una serie di aggettivi (uno che ho amato molto è stato “occhi verdi sognanti”). Sebbene sia tratteggiata con fattezze quasi fatate è un personaggio presente costantemente in Riddle, che crede di averla al suo fianco anche quando in realtà abbraccia Merope. Di lei non dici molto, sebbene nelle note ne dai un’interpretazione, ma questa scelta di lasciare la figura della vera Cecilia evanescente rispetto a Tom o a Merope contribuisce a renderla una sorta di fantasma ed è in linea con la trama (non avrebbe aggiunto nulla caratterizzarla più di così, perché qui lei fa la parte del sogno/fantasma/amante perduta, forse morta).  Ho apprezzato questa scelta che denota come tu abbia saputo dosare le informazioni sui personaggi, togliendo il futile.
Sviluppo trama: 10/10
Il tuo missing moments è da antologia. Hai scandagliato l’animo dei personaggi scegliendo uno stile poetico ed efficace. Tom è il personaggio che sa meno di tutti, lettore compreso. Noi comprendiamo che Merope l’ha stregato ben prima di lui, ma siamo partecipi del suo smarrimento e del suo conflitto perché leggiamo il suo punto di vista. La trovata del filtro d’amore che illude Tom di stare con Cecilia l’ho trovata particolarmente interessante: è come se la magia si piegasse alla mente, assecondando la mente dello stregato perché l’amore non si può instillare dal nulla, ma si può solo dare l’illusione di stare con chi si ama. E questo ragionamento, a livello concettuale, è spettacolare. Il missing moment racconta in maniera plausibile un momento canonico che conosciamo perché riportato. Non c’è pietà (i genitori di Riddle sono entrambi colpevoli, la prima di aver ingannato, il secondo di non essersi preso cura del figlio, sebbene rimanere con Merope sarebbe stato un ricatto morale).
Gradimento personale: 5/5
Per i motivi sopra elencati in questo campo metto il punteggio massimo. L’ho adorata per stile e introspezione e per la forza con cui hai costruito questo intreccio magico che risulterebbe comprensibile anche se non si conoscesse molto bene il canone, anche se forse la si apprezzerebbe non quanto si dovrebbe. È ragionata e si vede nel modo in cui viene costruita la presa di coscienza di Tom, un personaggio che comunque condanni, come Merope.
Titolo e presentazione: 5/5
Il titolo è evocativo e si lega bene con la storia. Brancola nella nebbia dei fumi della pozione Tom, sono di nebbia i sogni che fa, precipita nella nebbia dell’illusione di un amore vero Merope. Complimenti.
Totale: 47/50

Recensore Master
04/04/18, ore 16:15

I posto - “Come la nebbia” di Freya Crescent con 89,5/100 



Grammatica e stile = 24,5 /25 
Forse ormai lo saprete ma, come sempre, questo punto lo suddividerò in due parti: nella prima mi limiterò a riferire eventuali errori grammaticali e/o sintattici riscontrati all’interno del testo, nella seconda invece mi dedicherò a una valutazione più generale. 
*** 
è tardi ormai è tardi, perché perché perché? (pag. 4) – Qui ti consiglio di rivedere sia la prima lettera, non in maiuscolo, che la punteggiatura generale. Non so se fosse voluto o meno ma, a mio parere, la frenesia di un pensiero può essere resa adeguatamente anche senza stravolgere troppo la punteggiatura presente nel testo. 
*** 
Oltre a quello sopracitato, non ho riscontrato altri errori di sorta all’interno del racconto che, per il resto, scosse liscio come l’olio. 
Direi quindi di passare direttamente allo stile. 
Per questa Os, hai deciso di prediligere uno stile dalle frasi brevi e concise, in grado di restituire con immediatezza le immagini da te costruite al lettore e permettergli di immedesimarsi profondamente con la psicologia dei personaggi. È uno stile fortemente suggestivo, in cui le figure metaforiche ne fanno da padrone e in cui queste ti permettono di rendere incredibilmente bene le situazioni da te proposte. 
Uno stile quasi poetico, delicato ma immediato, che personalmente ho apprezzato veramente molto e che confesso essere veramente unico. È uno stile singolare e in grado di conquistare il lettore. 
Non penso ci siano dubbi, quindi, su questo punto della valutazione! 

Originalità = 20/20 
Si tratta senza ombra di dubbio del punto della valutazione in cui hai saputo dare del tuo meglio, nonché del cavallo di battaglia del tuo racconto. 
L’idea di trattare personaggi come Merope Gaunt e Tom Riddle, che di solito è ben raro trovare sul sito, è veramente un’ottima scelta e il modo in cui hai deciso di descrivere il loro rapporto controverso è un vero e proprio colpo di genio. L’utilizzo di questo stile fortemente metaforico per rendere al meglio la situazione di Tom ti permette di far comprendere al meglio lo stato in cui versa la sua psiche e, inoltre, ho apprezzato veramente moltissimo l’utilizzo che hai fatto della figura di Cecilia. 
Si tratta di un pairing poco noto, anzi, spesso persino ignorato. Eppure hai saputo prenderlo e trasformarlo, rendendone la lettura un vero piacere. 
Complimenti! 

Caratterizzazione personaggi = 18/20 
Passando alla caratterizzazione dei personaggi, direi di andare per punti. 
Tom Riddle Senior è, senza ombra di dubbio, il protagonista indiscusso del racconto. La storia è raccontata focalizzandosi, soprattutto, sulle sue di emozioni e ciò permette di toccare quasi con mano il suo amore indiscusso per Cecilia, oltre che il dolore nel momento in cui crede nella sua perdita e la rabbia quando scopre la verità di Merope. 
Si tratta di emozioni descritte in modo così immediato da poterle quasi toccare con mano. 
Sebbene si tratti un personaggio che nel libro non vediamo, segue senza problemi quella che doveva essere la sua caratterizzazione nell’opera e altrettanto senza problemi ricopre il ruolo del nobiletto spesso fin troppo superficiale e strafottente. Il suo disgusto verso Merope Gaunt è qualcosa di così realistico da sembrare tangibile e quindi, per quel che lo riguarda, penso tu abbia fatto un ottimo lavoro. 
Anche Cecilia, sebbene alla fin fine sia compaia solo per poco (pur fungendo da centro su cui si evolve la vicenda) è resa incredibilmente bene. 
Passando a Merope, avrei voluto vedere un po’ meglio evoluta la sua caratterizzazione. Viene descritta come una donna innamorata, si, ma anche incredibilmente subdola e sotto certi aspetti persino patetica … eppure avrei voluto vedere, se non altro nei dialoghi, approfondito meglio il suo carattere e le motivazioni che infine l’hanno spinta a smettere di dare al suo “amato” il filtro.
Comunque sia, è e rimane un buon punteggio. 
Complimenti! 

Titolo = 10/10 
Riguardo questo punto, non penso vi sia molto da dire. 
Il titolo da te scelte è perfettamente azzeccato. 
È sempre difficile trovare un titolo che sappia attrarre ma che, allo stesso tempo, riassuma adeguatamente il contenuto del testo. 
Il tuo “Come la nebbia” si lega alla perfezione alla metafora che poi accompagnerà il lettore per tutta la durata del racconto. Nebbia era il mondo prima che conoscesse Cecilia, nebbia è il mondo successivo all’incontro con Merope, in quanto il filtro rende tutto più confuso e quasi astratto. 
Penso sia molto incisivo e rappresenti davvero un’ottima scelta per questa storia. 
Motivo per cui il punteggio pieno è d’obbligo. 

Formato e grafica = 2/7 
Veniamo dunque al punto dolente della situazione. 
Non so a cosa sia dovuto con esattezza, ma nel file che mi hai inviato spesso e volentieri tra una frase e l’altra intercorrono innumerevoli spazi di pausa. Spazi che a dire il vero non sembrano essere giustificato da nulla di particolare e che allungano il testo senza motivo. 
Confesso che leggere il racconto in questo modo è stato abbastanza fastidioso, sebbene su efp per ovvi motivi tali spazi non verrebbero notati nemmeno. Tuttavia, io devo valutare la storia che mi fate pervenire e dal file questo elemento mi è saltato subito all’occhio. 
Mi spiace veramente moltissimo abbassare di tanto il punteggio per una minuzia del genere, ma purtroppo temo di non poter fare altrimenti. 

Utilizzo della citazione = 5/5 
“I sogni sono una breve pazzia, e la pazzia un lungo sogno” di Arthur Schoponhauer
 
Parlando della citazione da te scelta, direi che hai saputo farne davvero un ottimo utilizzo sebbene non sia fisicamente presente nel testo. 
Mi piace il modo in cui hai saputo integrarla nel racconto e personalmente ritengo che, effettivamente, nel momento in cui il “lungo sogno” di Tom si è spezzato (con la scoperta della verità di Merope) ha rischiato seriamente di cadere nella follia. 
Il suo disgusto, la sua rabbia e il suo spiazzamento sono chiari. Penso che tu abbia saputo renderli veramente bene e quindi un punteggio pieno è il minimo che possa darti. 

Gradimento personale = 7/10 
Ultimo punto della valutazione è, come sempre con me, il gradimento personale. 
A dire il vero, Tom Riddle e Merope Gaunt non sono mai stati tra i personaggi di cui amassi leggere maggiormente. Non perché fossero troppo secondari, adoro i personaggi di cui solitamente nessuno parla mai ma … non so. Sarà per la loro connessione con Voldemort ma non li ho mai amati moltissimo e mi hanno sempre fatto una brutta impressione. 
Tuttavia, che la storia sia scritta bene è un dato di fatto, così come l’originalità dimostrata nello scegliere qualcuno che di solito nessuno guarda mai. E questo l’ho apprezzato. 
Direi quindi che come voto non sia poi male. 

Totale = 89,5/100

Recensore Veterano
09/12/17, ore 17:24

Quarta classificata al contest “Un cliché per tutti!”
 
Grammatica 9,8/10
Non ho quasi trovato errori di grammatica. C’è solo un refuso nella frase:
Ci sono alcune notte più buie delle altre
In cui dovrebbe essere per concordanza di numero alcune notti.

Stile 6,8/7
Parto con lo specificare alcuni particolari di poco conto che non mi sono piaciuti. Per prima cosa, la punteggiatura dopo i dialoghi. Hai scritto:
“La gente è invidiosa” ripete Cecilia […]
In questo caso la virgola dopo le virgolette si può sia mettere che non mettere, quindi ometterla è una scelta giustissima, però poco dopo scrivi:
“Ti preparo una tisana rilassante”, gli sussurra.
Una situazione quindi analoga alla precedente, ma in cui scegli di mettere la virgola. Entrambe le situazioni sono grammaticalmente corrette, ma avrei preferito che scegliessi se metterla o non metterla e mantenessi la decisione per tutto il testo. Comunque è davvero un appunto di poco conto.
Questo non c’entra tanto con lo stile di scrittura quanto con l’impaginazione, infatti non lo conterò, ma non capisco perché alcune frasi sono scritte più grandi e altre più piccole...
A parte questo, adoro il tuo stile di scrittura, così scorrevole ed evocativo. Sembra quasi una poesia! Le frasi sono per lo più corte e semplici, e questo permette al lettore di immedesimarsi molto facilmente nelle percezioni, nei pensieri, nei sogni di Tom, ma frammiste ad esse ci sono anche termini più ricercati e accuratamente scelti. Mi piacciono le metafore che percorrono tutto il testo, che ricorrono, mi piacciono i piccoli accorgimenti che si perdono ad una prima lettura e che emergono solo dopo, facendoti venire voglia di rileggere la storia più e più volte per cogliere tutto quello che hai nascosto nel testo. Ho adorato l’idea dei 13 anni d’età per simboleggiare l’instabilità e del nome del cavallo che simboleggia il punto di incontro fra i loro destini e lo ammetto, non ci sarei mai arrivata senza le note d’autore. Hai adottato un’attenzione ai dettagli veramente notevole!

Trama 8,25/9
La trama è semplice e lineare, per la maggior parte di facile comprensione. L’unico punto che, a mio parere, non si capisce molto, è la faccenda della prima pozione di Merope: ho capito che Tom aveva visto Cecilia morta a causa di una pozione solo leggendo le note dell’autore, prima mi era rimasto l’interrogativo. Capisco che trattandosi prevalentemente di un’introspezione di Tom sarebbe stato difficile rendere quel particolare in altro modo, ma avrei preferito se avessi cercato degli accorgimenti per renderlo più comprensibile. Per il resto è tutto perfetto, si capisce bene anche la funzione del secondo filtro, i suoi effetti, il fatto che Merope sceglie di smettere di somministrarglielo gradualmente quando rimane incinta... Ero indecisa se toglierti un punto o mezzo punto, alla fine ho optato per 0,75 perché è un evento piuttosto importante nella storia, ma forse un occhio più attento del mio ci sarebbe potuto arrivare.

Originalità 8/12
Questo è, forse, un punto un po’ dolente. La base è buona, parli di personaggi trattati relativamente poco; nel fandom di Harry Potter è una boccata d’aria fresca trovare pairing che esulino da quelli classici e soprattutto trovare storie riguardanti eventi che non vengono trattati nei film. Il problema sta però nella scarsa originalità con cui hai trattato i cliché, cosa comprensibile dato che la storia è un’edita e non è stata scritta appositamente per questo contest. Partendo da quanto concerne la frase, nonostante tu l’abbia aggiunta dopo si sposa benissimo con il testo; viene pronunciata in maniera molto tradizionale, alla donna amata, e forse l’unica innovazione sta nel fatto che la donna amata in realtà è un’altra donna che si spaccia per lei, ma a parte questo non c’è molto di originale. Certo è che una semplice frase è difficile trattarla in modo che non sia banale e stereotipato. La situazione, al contrario, è molto vaga e lasciava spazio a diverse contestualizzazioni e interpretazioni: qui è invece usata molto semplicemente, l’unica innovazione inserita è che “Lui, lei, l’altro” è diventata “Lui, lei, l’altra”, fatto che a mio parere sta un po’ a metà tra l’usare la situazione in modo vagamente originale e il non rispettare la situazione scelta.

Caratterizzazione dei personaggi 5/5
Per quanto riguarda il rispetto dei loro caratteri originari, non c’è molto da dire, essendo trattati molto poco nei libri: certo è che ogni lato che emerge del carattere dei protagonisti è plausibile e si sposa perfettamente con le informazioni che abbiamo. Per il resto, Merope e Tom sono molto ben caratterizzati – Cecilia, benché “spiritualmente” presente nella fanfiction, non ne è veramente protagonista, quindi non posso valutare il suo carattere: questo non influisce però sul giudizio perché non era richiesto che tutti e tre i personaggi fossero fisicamente presenti. Merope viene descritta come una donna che suscita insieme pena e disgusto; è una donna innamorata ma subdola, disposta a tutto per irretire l’uomo che ama anche a costo di far soffrire più di una persona. Questo desiderio di realizzare il suo sogno a qualunque costo, senza curarsi di ostacoli ed oppositori, la rende davvero una degna madre per Voldemort.
Tom è il principale protagonista dell’introspezione, quindi il suo carattere si coglie anche meglio; possiamo toccare con mano il suo disgusto, il suo amore, la sua confusione, il suo dolore: è un uomo capace di passione e di rabbia con uguale intensità, e mi è piaciuto moltissimo.

Titolo 2/2
Il titolo mi sembra perfetto, sottolinea la presenza della nebbia nella vita di Tom e aiuta il lettore a comprendere una metafora presente dalle prime righe del testo fino alla fine.

Gradimento personale 4.25/5
La tua storia mi è piaciuta, nonostante l’utilizzo non troppo originale dei cliché. I personaggi trattati non mi sono mai interessati tanto all’interno dei libri di Harry Potter, ma ciò nonostante la tua storia è riuscita a catturarmi e invogliarmi a leggerla più volte. Complimenti!

Totale: 44,1/50

Recensore Master
01/09/17, ore 13:40

Valutazione Contest 'La bellezza di un cuore spezzato (e rimesso insieme)'

Come la nebbia 

di _Freya Crescent_


Grammatica 9.5/10 
Nel testo ho trovato solo sviste di poco conto: 
Beve senza sapere cosa ci sia nel bicchiere che preme esistante contro le sue labbra. → esitante. 
Ed è come se la gradivanza le stesse rubando energia, colore, bellezza. → gravidanza. 
Tom sente la nebbia vorticargli attorno e sussurargli di voltarsi. → sussurrargli. 
Di giorno balla in una baracca marcescente che chiama reggia, la notte → c'è un doppio spazio prima di “la”. 

Stile e lessico 10/10 
Lo stile che hai utilizzato in questa storia mi ha incantata: è studiato, pieno, mescola termini semplici e ricercati che però non appesantiscono la lettura, perché il testo si compone di frasi chiare nelle loro ricche metafore. A proposito di metafore, ho adorato quelle che hai utilizzato, per esempio “Prenderla è annegare e non avere voglia di tornare a galla, è andare dove non ci sono lune e ombre, dove il mondo è sicuro e il buio dorme” oppure “Ha il cielo negli occhi, l'aurora nel viso, il sole tra le dita”: tutte le descrizioni di Cecilia sono un piacere da leggere! Mi sono piaciute tantissimo anche le immagini che ricorrono: non solo la nebbia, ma anche le spine, i papaveri, i fiori putridi e soprattutto gli scorpioni, qualcosa di davvero originale – insieme all'adattissimo nome del cavallo di Tom. 
Non solo, l'atmosfera ricreata dallo stile è anche ipnotica, quasi onirica: le percezioni del lettore sono esattamente quelle di Tom, confuse e distorte; è difficile capire dove finisca la realtà e dove inizi l'illusione creata da Merope. Questo, data la trama che si nutre di sogni e incubi al confine con il mondo reale, è un grandissimo pregio. 

IC dei personaggi 9/10 
Il protagonista indiscusso della tua storia è senz'altro Tom Riddle senior: per quanto l'abbiamo visto relativamente poco, nella saga originale, devo dire che lo immagino esattamente come l'hai descritto! È indiscutibilmente lui quando è disgustato dalla baracca dei Gaunt, e d è credibile per tutto il tempo in cui è sotto l'incanto di Merope: un uomo che bacia Merope e vede Cecilia, schiavo di un'illusione che ha comunque le sue crepe. A mio parere, il momento in cui l'IC è più lampante è quello in cui l'effetto della pozione inizia a scemare e raggiunge il culmine quando il sogno è completamente svanito e si trova davanti Merope. La sua rabbia e il suo disgusto verso di lei sono realistici, è quasi possibile toccarli con mano, perché a causa sua ha perso Cecilia e per tutti è “Tom Riddle, il giovane matto, il signorotto del villaggio, deriso anche dai muli”. A dire la verità, in un certo senso nella sua rabbia mi ha persino ricordato il Tom che noi conosciamo come Voldemort e anche questo mi è piaciuto davvero tanto. 
Anche la caratterizzazione di Merope è perfetta, con poche parole hai tratteggiato un suo ritratto: “la strega strabica canta a bassa voce, mentre guarda la luna con un sorriso adorante”, un'immagine molto d'effetto. Merope è come una bambina in cerca d'amore e per lei ho provato sentimenti contrastanti, esattamente come Tom: disgusto per il suo aspetto, pena per il suo sogno distorto – “l'ha stregato perché lo ama ” – che ha lasciato solo cenere. 
Quanto a Cecilia, non è presente una vera e propria caratterizzazione: anche lei è una parte essenziale della storia, forse addirittura il perno a cui ruota attorno tutto, ma nel racconto è sempre filtrata attraverso i sogni di Tom, non ha un ruolo a se stante. Ovviamente, come ho detto sopra, l'hai descritta in maniera squisita (“Cecilia è l'alba che aspetta da una vita)”, i richiami a lei sono continui e ai fini della trama il necessario era questo, ma purtroppo non posso darti il punteggio pieno. 

Uso della citazione 9.5/10 
Come citazione hai scelto “La felicità è amore, nient'altro” di Hermann Hesse e l'hai utilizzata al meglio. Il significato di questa breve frase imbeve ogni parola della tua storia, poiché per il tuo Tom Riddle l'amore di e per Cecilia significa davvero felicità, una felicità che non ha eguali. Non solo, anche per la stessa Merope è vera questa frase, ma la prospettiva è ribaltata e distorce la sua visione: per Merope, l'amore di Tom è la sua felicità, ma Tom ama un'altra e l'altra, a dispetto della pozione, non sarà mai lei – e a marcire, alla fine, saranno entrambi con la propria infelicità. 
Allo stesso tempo, non ti nascondo che non ho particolarmente apprezzato come hai incastrato la citazione nella storia: non so spiegarti il motivo, ma trovo che stoni; avrei preferito che non l'avessi inserita direttamente nel testo, perché il suo significato, come ho specificato poco prima, impregna letteralmente l'intero racconto e dunque non penso ce ne fosse bisogno. 

Gradimento personale 10/10 
Credo di essere una delle poche a shippare Tom Riddle senior e Cecilia in una maniera paurosa, nonostante siano apparsi per circa due righe nei libri. Con questa precisazione, potrai ben capire quanto la tua storia mi sia piaciuta: è originale, è semplicemente diversa da tutte le altre che ho letto riguardanti questa coppia (o, meglio, triangolo). In sostanza hai colto in pieno ciò che avevo in mente quando ho scelto le coppie per il Contest: volevo che l'amore per Cecilia non fosse un mero ricordo come accade di solito, qualcosa lasciato in disparte, ma piuttosto una parte inscindibile di Tom, un tormento inespresso durante il periodo in cui Merope gli somministra la pozione d'amore. Tu non solo hai dato vita a tutto questo, ma hai fatto anche di più: hai reso l'amore per Cecilia il vero cardine della storia, e questo mi ha letteralmente fatta impazzire! Inoltre, la diversa concezione di pozione d'amore che hai utilizzato mi ha intrigata moltissimo: l'idea che questa abbia fatto sì che Tom, nella sua illusione, vedesse, toccasse e facesse l'amore con “una Cecilia bella da star male” mi ha conquistata; è un valore aggiunto a questa coppia che già mi piace alla follia! 
E nonostante condivida la tua opinione rispetto al fatto che Cecilia non abbia perdonato Tom – a causa dell'umiliazione, o perché le aveva realmente spezzato il cuore – tu hai trovato il modo d'inserirla persino nel finale: l'idea che Tom, in punto di morte, associ il verde dell'Avada Kedavra agli occhi di Cecilia è un richiamo all'intero testo, così malinconico e struggente che fa male al cuore. 

Eventuali punti bonus 2/2 
Dal momento che hai scelto il triangolo Merope Gaunt/Tom Riddle Sr/Cecilia, hai diritto ai due punti bonus! 

Totale: 50/52 

Recensore Master
31/08/17, ore 23:49

Recensione premio

Ciao, tesoro!
Eccomi qua per la seconda recensione premio che ti devo.
Come ti ho già detto, ho amato questa storia. Non ci sono parole per dirti quanto io l'abbia trovata coinvolgente ed intensa, di una bellezza che definirei straziante.
In primo luogo, ti faccio i complimenti per il titolo. Mi è piaciuto moltissimo perché hai scelto un elemento che nel testo è presente, anche se non in maniera esagerata, e così facendo hai assegnato un valore aggiunto alla metafore della nebbia: a fine storia, il lettore capisce che la nebbia a cui si allude non è soltanto un'immagine stilistica molto ben riuscita, ma è anche, in concreto, la nebbia che circonda gli occhi stregati di Tom. La nebbia stessa è l'inganno, attorno a cui ruota tutta la storia!
Lo stile, come al solito, è estremamente incisivo e tagliente, pieno di immagini intriganti che inquietano e seducono al tempo stesso (gli scorpioni che camminano sul ventre nudo di Merope, la corona di spine e papaveri, "Tom guarda il mondo fiorire e appassire, conta le lune e i tramonti con gesti distratti, finché la verità non lo ferisce come un coltello trinciante.").
Per quanto riguarda il triangolo, secondo me l'hai gestito bene, considerando anche il limite di parole che era molto basso. Cecilia compare meno di Merope, ma penso abbia comunque una presenza fondamentale: non solo appare all'inizio e alla fine (nota: ho adorato questa struttura circolare, sono le mie preferite!), ma un riferimento a lei (cioè non lei di persona, ma un'illusione con le sue sembianze) è presente in tutte le scene chiave della storia: quando Tom ha l'allucinazione che permetterà a Merope di avvicinarlo vede Cecilia morta sgozzata, quando cade tra le braccia di Merope e durante tutto il periodo in cui sta con lei pensa di avere con sé Cecilia. Devo dire che secondo me sei stata davvero brava.
Nota di merito anche per Merope. Fortunatamente non ci hai propinato l'ennesima versione della poverina innamorata che commette un tragico errore. Hai scelto una versione paradossalmente molto più seducente, e si intuisce già dalla presentazione che hai messo della storia: "
Sei stata cattiva con me. Ma sei così bella, Cecilia, così splendente... La strega strabica canta a bassa voce, mentre guarda la luna con un sorriso adorante.", che fa venire una voglia matta di leggerla, tra l'altro.
Anche Tom mi è piaciuto, seppur meno perché non ho una gran simpatia per lui come personaggio. Il tuo Tom comunque mi ha convinta in pieno, così vile, così meschino fino in fondo... Arriva addirittura a picchiare Merope, folle di disperazione nel rendersi conto che lei l'ha allontanato da Cecilia.
Direi che il pregio assoluto di questa storia è che ci mostra quanto l'amore, in fondo, non sia sempre un bene. I tuoi personaggi sono umani, feroci e fragili al tempo stesso, e compiono i gesti più terribili, in nome dell'amore.
Complimenti per il primo posto, assolutamente meritato!
A presto!

Un bacio,
Mary

Nuovo recensore
30/08/17, ore 12:56

Una alla volta continua la maratona di recensioni, lol!
Innanzitutto, buongiorno ❤
Secondo di tutto, wow. La tua storia ha un ritmo travolgente. Ti trascina periodo dopo periodo verso un'inevitabile conclusione, attraverso descrizioni dal tocco onirico - anche in quelli che sogni non sono davvero. mi è piaciuta davvero molto questa scelta un po' visionaria, come se anche il lettore fosse in qualche modo vittima del filtro, attraverso queste immagini molto d'impatto e le metafore brutali. Tra tutte, quelle del cielo squarciato e il buio addormentato sono state in assoluto le più incisive. Uno stile imaginifico, se mi passi il d'annunzianismo, lol.
Un'altra cosa per cui mi son ritrovata letteralmente ❤❤❤ è stata l'attenzione al dettaglio - è una cosa più forte di me, non riesco a resistervi. La simbologia dei numeri e dei nomi è stato il quid che ha reso il significato della vicenda ancor più irresistibile - assieme alle ripetizioni mirate dei concetti simbolici. Quest'ultimi, proprio, li ho trovati molto interessanti: man mano che il "risveglio" di Tom si avvicina essi vengono progressivamente attenuati per poi rovesciarli in modo completo. Una trovata davvero molto affascinante.
Ottimo lavoro davvero ❤
Un bacio, 
  zis
(Recensione modificata il 31/08/2017 - 05:57 pm)

Recensore Veterano
29/08/17, ore 15:14


Eccomi quiiiiiiiiii!
Parto levandomi l'unico, minuscolo "sassolino" che la storia mi ha lasciato: il titolo! Non che non mi piaccia in sè per sè, anzi! Ma in tutto lo splendore della storia, dello stile, della caratterizzazione, dei dettagli e dei riferimenti mai casuali, proprio il titolo, per quanto molto bello, è l'unico elemento che ho trovato un po' slegato dal resto. Ci sono, ovviamente, i riferimenti alla nebbia per tutta la storia, ma non considero tale nebbia un elemento così importante da meritarsi una menzione nel titolo. Non so se mi spiego xD Ma, comunque, lungi da me giudicare un titolo, visto i casini che combino hahahah
Passando a cose più importanti. La storia... LA STORIA! L'ho adorata dall'inizio alla fine e credo che incarni alla perfezione il tema del contest e, nello specifico, quello dell'amore tormentato, perché di tormenti ne abbiamo a bizzeffe. Non ho trovato una sola nota stonata in tutta la storia, né una virgola fuori posto, né un termine usato a sproposito o poco convincente. Si incastra tutto alla perfezione, come un puzzle, bellissimo e terribile al contempo. L'atmosfera è pazzesca, ed è una di quelle che ultimamente preferisco maggiormente: un'atmosfera onirica, praticamente da fiaba, ma che poi fiaba alla fine non è... o, in caso, si potrebbe parlare di una vera e propria fiaba dell'orrore, che disvela le sue carte prima gradualmente, entrandoti dentro senza farti accorgere di nulla, per poi letteralmente esplodere, lasciando dietro di sè strazio e amarezza. Di conseguenza, lo stile utilizzato è molto calzante, soprattutto nel richiamare la suddetta atmosfera (lo scorpione che cammina sul ventre, la corona di spine e papaveri, l'odore dei fiori che marciscono, e il loro continuo contrasto con termini quali "favola", "alba", "luminosa", "sogno incantato", e ci sono alcune immagini espresse nella storia che ho trovato di una bellezza assurda e che rendono bene l'idea di essere sospesi in una sorta di limbo "fatato" (tra tutte: ma l'alba gli ruba i ricordi prima del tempoIl buio lo sta abbracciando, il mondo è caduto, l'alba non risorgerà mai più). Il momento in cui Tom prende gradualmente coscienza della realtà dei fatti credo sia il mio preferito della storia: è stupefacente come si riesca a percepire l'orrore nascente della situazione, e lo shock del personaggio è praticamente palpabile in ogni rigo, così come si riesce perfettamente a percepire la folle agonia e l'ancor più folle disperazione di Merope, quasi che la si vorrebbe compatire nonostante l'azione terribile compiuta. Grazie mille per le note esplicative a fine storia: ero curiosissima di sapere perché avessi scelto proprio quel nome per il cavallo di Tom. In più, le note hanno confermato ciò che già sapevo, ovvero la cura che metti in ogni singolo dettaglio.
Un grande in bocca al lupo per il contest!

Giulia

 

Recensore Master
29/08/17, ore 12:33

Quanto è bella questa storia, Freya ♥
La defenirei una fiaba dell'orrore. È la seconda storia iscritta al contest di Vì che leggo e anche qui ho ritrovato questo stile in apparenza quieto, tanto semplice da disarmare, che nasconde una crudeltà spietata – passami questa sorta di iperbole spicciola!
Trovo che sia un racconto molto curato, io amo i riferimenti celati tra le righe, nelle parole, nella struttura delle frasi, e da questo punto di vista la tua storia esplode di bellezza quando si ha consapevolezza dei vari riferimenti. Tra tutti, ho apprezzato quello relativo al nome del cavallo, spiegato nelle note; mentre leggevo mi aveva incuriosita molto il nome scelto, capivo che non era stato messo a caso, ma non riuscivo a comprenderne il significato (grazie, note esplicative!).
Ho trovato i tre personaggi fatti di nebbia, giocando un po' con le espressioni del tuo testo. A fine lettura ho avuto la sensazione di non averli ancora compresi, che fossero puzzle cui mancano troppi pezzi, e mi sono piaciuti proprio per questo. Tre vite distrutte troppo presto, non allineate, ma anzi costellate da momenti di luce e ombra non potevano essere rappresentati in maniera troppo lineare, il fatto che sfuggano, che si abbia la sensazione di non averli conosciuti in toto credo sia parte integrante della riuscita della loro caratterizzazione. Non a caso i più sfocati sono proprio Tom e Merope, i protagonisti perduti che sfuggono persino a se stessi, e nell'epilogo tutti fuggono da tutti: Tom da Merope, Merope dal proprio destino, Cecilia da Tom, le persone da loro tre, sporchi di pregiudizi o dicerie.
Mi è piaciuto la tua versione del filtro d'amore, mi è piaciuto che lui sognasse la realtà, è come se il suo inconscio non avesse mai smesso di amare di Cecilia e di sperare in un futuro con lei. Sono poi della tua stessa idea riguardo all'agire di Merope, anche io trovo probabile che lei abbia ridotto il filtro a piccole dosi, se non altro per evitare che lui impazzisse del tutto risvegliandosi in maniera brusca.
Ho scritto molto poco su questi personaggi, una sola oneshot poi, e so quanto siano complessi da gestire e "mettere in scena", il che mi ha fatto apprezzare ancora di più il tuo racconto. Una bellissima lettura, in bocca al lupo per il contest!

Rosmary

Recensore Junior
28/08/17, ore 14:43

Ciao, Freya! 
Come ogni tua storia letta, anche questa è bellissima; in questa, in particolare, apprezzo come tu sia riuscita a costruire il mondo onirico in cui vive Tom Senior, lo stato dato dall'Amortentia. Sei riuscita a far tuoi dei personaggi che hanno avuto poca voce nella saga (addirittura appena accennati, come Cecilia), dando loro una personalità, facendoli muovere in maniera coerente. Tom non è uno sciocco che si è fatto incastrare, ma è una vittima di un amore malato e sofferto; Merope una strega che in quell'amore crede veramente.
Ogni dettaglio è spaventosamente reale e meraviglioso. Davvero tantissimi complimenti.
Un bacione enorme!
M.P.

Recensore Junior
27/08/17, ore 03:14

Ciao!
Che dire? La tua storia è davvero ricca di fascino! Bella e ipnotizzante sotto ogni punto di vista, sembra quasi di cadere insieme a Tom sotto l'effetto del flitro d'amore preparato da Merope.
Brava! Brava! Brava!
La storia poi è bella anche perché riesce a ricoprire l'intera drammatica vicenda in tutte le sue sfumature.
Poco importa delle caratterizzazioni fisiche dei personaggi, non ti mancano quando leggi.
Secondo me hai fatto davvero un ottimo lavoro con la parte in cui Merope inizia a non tenere più Tom costantemente sotto l'effetto della pozione, lo scalo graduale è chiaro e molto ben scritto!
L'unica cosa che mi dà perplessità è la tua scelta di dare tutte queste spiegazioni alla fine, ma insomma ognuno fa le sue scelte 😉😉
Comunque il 13 non porta sfiga, ma fortuna, è il numero fortunato per eccellenza!!
Vabbe sti cavoli, la storia mi è piaciuta davvero troppo!
Darò sicuramente uno sguardo alla tua pagina 😉☺
Un abbraccio
.erica.