Ciao, non so se leggerai questa mia recensione, ma io spero di sì, perché non puoi immaginare la maniera con cui io ho amato questa tua storia. Anche se è passato del tempo dalla pubblicazione dell'ultimo capitolo, io dovevo fermarmi e lasciarti qualche impressione perché quello che la tua storia mi ha dato, davvero, non so se lo puoi immaginare. Sono in ritardo, lo so, ma (per citarti) ho scoperto la tua storia soltanto adesso dato che Shadowhunters non lo conoscevo sino a qualche settimana fa. Ho recuperato la serie, e ora sarei al secondo rewatch, ma lasciamo perdere, e sono andata a cercare fanfiction e ho trovato la tua. E l'ho letta. E meno male che l'ho fatto perché è bellissima!
Anzitutto, senza saperlo hai avverato una mia fantasia perché guardando la serie e notando come il rapporto tra Magnus e Alec si evolveva, mi dicevo che sarebbe stato perfetto leggere una fanfiction ambientata al liceo e mi hai accontentata con questo capolavoro. Riassumere ventidue capitoli non è facile, quindi lascerò qualche impressione generica a inziare dall'IC. Sì, conosco Shadowhuters da pochissimo (non ho letto neanche i libri) e ho letto pochissime fanfiction, ma per quella che è l'idea che mi sono fatta di loro li ho trovati IC da morire! Alec poi... Già guardando la serie mi dava l'impressione di un ragazzo introverso, insicuro riguardo se stesso, forse un po' la faccia della medaglia dell'essere cresciuto accanto a Jace che invece era lodatissimo da tutti e molto più abile di lui a mostrarsi in tutte le qualità che possedeva e soprattutto tormentato da questo "oscuro segreto" che si portava appresso e che riguardava la propria omosessualità. Nella tua storia Alec è questo, un ragazzo dalle tantissime doti. Lui è bravo a scuola, molto attraente, atletico anche e sappiamo poi che è generoso in una maniera genuina e onesta che poi è una delle qualità che di lui di più adoro (e tra le cose che fanno innamorare Magnus di lui). Ha moltissime doti che però tiene nascoste, continuando a rimuginare (altro dettaglio IC da morire!) e delle quali non ne riconosce il valore oggettivo. Cioè, non si rende conto di essere attraente e di avere tantissime qualità che attraggono le persone. C'è una parte, ora non ricordo dove perché la mole della tua storia è mastodontica, in cui ad Alec viene detto che in realtà le ragazze e i ragazzi si sono sempre accorti di lui, ma che lui era troppo chiuso in se stesso e troppo occupato a demolirsi in tutto, per rendersene conto. Ci sono moltissimi dettagli come questo che contribuiscono a costruire una caratterizzazzione del personaggio convincente e ben fatta, mi ci sono anche riconosciuta in tantissime cose perché la maniera in cui hai descritto la cronica introversione di Alec, il suo non riuscire a socializzare e il dubitare di qualsiasi piccola cosa, le ho trovate davvero ben esposte e ottimamente descritte.
Lo stesso IC vale per Magnus, che ho riconosciuto in ogni virgola. Dall'aspetto così estroso, sino al passato tormentato, all'idea di avere un lato oscuro che lo controlla e di essere cattivo, arrivando anche al rapporto con Camille che qui per fortuna non ha troppa influenza su di loro. Camille è fisicamente una meteora nella tua storia, la sua importanza va a svanire man a mano che Magnus si innamora di Alec, cambiando e maturando lui per primo come persona. Che poi è un po' il perno della tua storia. Entrambi acquistano non soltanto sicurezza, ma questo amore totalizzante che vivono e che va ben oltre l'amore adolescenziale dei vari "ti amo" e "per sempre" permette loro di maturare. Alec non cambia la propria personalità, semplicemente esce dal proprio guscio e si mostra per ciò che è, facendo tutti i passaggi necessari per crescere. Dal fidarsi di Magnus, sino all'aprirsi coi fratelli e l'affrontare poi il padre e la madre nella fase della storia che riguarda il coming-out. Magnus fa un percorso similare, ma essendo i suoi problemi differenti, il suo non è un uscire dal guscio quanto un tornare ad amare. Un credere di saper amare, credere di nuovo nell'amore. Questo è quello che più ho percepito da parte sua, oltre all'essere completamente e follemente innamorato di Alec. Esattamente come nella serie, la sua unica paura sembra essere quella di perderlo, poi lì c'è anche la magia di mezzo e la stagione 3b che porta con sé vari problemi, qui ci si concentra sulla sua crescita personale. Che io ho adorato in tutto e per tutto. Il suo essere estroso ed eccentrico, ma dolce e tenero al tempo stesso. Il sarcasmo e quel modo di gesticolare e di rivolgersi agli altri che ha, ho riconosciuto tantissimo di lui.
E poi ci sono i personaggi di contorno. Mi è piaciuto moltissimo Jace, che è un persoanggio che amo alla follia. Soprattutto ho amato il rapporto che hai costruito con Alec, questo suo spalleggiarlo, ma non solo. Il capirsi a vicenda con un solo sguardo, è un'interpretazione del legame Parabatai che ho trovato molto calzante. Sebbene più in ombra ho apprezzato anche le caratterizzazioni degli altri. Mi soffermo solo su due personaggi che ho apprezzato in modo particolare. Il primo è Raphael che mi ha fatto davvero tanto sorridere, soprattutto nel suo rapporto di amore/odio con Magnus che continua a stuzzicare, sembra quasi che lo tratta male, ma in realtà gli vuole molto bene e si vede. L'altro è Ragnor. Che amavo già nella serie e che ritrovo nelle fanfiction, tipo la tua, in ruoli diversi ma che apprezzo sempre moltissimo. Il suo ruolo di genitore/tutore l'ho trovato ben costruito. Il suo essere aperto e permissivo (plateale in questo senso la scena in cui dice ai ragazzi di studiare e basta, ma poi dice: al diavolo, tanto farete come volete e basta, usate i preservativi!), ma al tempo stesso presente e supportivo, spesso anche duro all'occorrenza, soprattutto nel periodo buio di Magnus. Ho amato molto il modo in cui lo hai costruito e di conseguenza rapportato con Magnus. E infine ci sono i gentori... Maryse mi sembra identica alla serie. Il suo sembrare fredda all'inizio, ma il mostrare poi un lato completamente diverso andando avanti l'ho ritrovato anche qui e l'ho apprezzato. Non tanto per il personaggio di Maryse in sé, ma per il fatto che Alec ha avuto almeno un genitore che lo ha supportato. Questo secondo me è stato molto importante, soprattutto se si considera che anche nel "dieci anni dopo" dell'epilogo, è chiaro che Robert ancora non parla col figlio e considera la sua come "una fase". Penso che il ruolo di Maryse abbia contribuito moltissimo a creare quella serenità che intuiamo alla fine della storia e che porta Alec e Magnus a costruire un presente solido e una famiglia bellissima. Il finale lo è stato, imperfetto nel fatto che notiamo che non tutto ciò che l'Alec adolescente sognava si è poi effettivamente realizzato, ma proprio per questo realistico e alla fine stupendo.
Come dicevo, ho amato tutto di questa storia. Ho riso, pianto, mi sono emozionata... ho fangirlato come una matta di fronte a questo Alec così tenero e dolce che si innamora al primo sguardo di un Magnus che subito ci prova come un disperato. Ho amato la storia dell'anello donato a un certo punto, scambiato con la collana preziosa per Alec. Ho amato gli incontri di pugilato e la scena in cui Alec insegna tiro con l'arco a Magnus (e tu non sai quanto io abbia voluto una scena così anche nella serie, mannaggia...). Ho amato il ballo, il come Magnus propone ad Alec di andarci... Tutte le fotografie che gli ha scattato dall'inizio alla fine e quelle che ancora continuerà a scattargli. Ho amato le scene di sesso, la lenta scoperta delle proprie potenzialità come amante da parte di un vergine e insperto Alec. Ho amato loro due che fanno i babysitter e che preparano dolci. Le lunghe scene a fare shopping o quelle in giro per New York! Davvero, davvero grazie per aver scritto questa storia meravigliosa. Mi mangio le mani per aver scoperto questa serie soltanto adesso... Scoprendola anni fa, mi sarei letta prima questa bellezza di storia.
Bravissima, davvero.
Koa |