Recensioni per
La chela del granchio
di Madame_Padfoot93

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
05/11/17, ore 19:33

Seconda classificata al contest "born under the stars"

Madame_Padfoot, La chela del granchio

titolo 5/5 
È un titolo senza dubbio estremamente particolare, quasi straniante letto fuori contesto – di certo incuriosisce dal primo momento in cui balza all’occhio. Anche dal punto di vista dell’attinenza alla storia, non avresti potuto sceglierne uno più adeguato – è la chela del Cancro, la chela che stringe Bellatrix in un dolore sottile ogni volta che la sua mente vaga tra i ricordi del Signore Oscuro. Perfetto! 

grammatica e stile 12/15 
Di errori grammaticali ne ho riscontrati davvero pochissimi: soltanto un paio di verbi coniugati al presente invece che al passato; per il resto, perfetta! 
Sullo stile, che pure ho trovato molto apprezzabile, ho qualcosa di più da dire: la presenza molto forte e spesso ridondante di virgole esacerba le pause all’interno dei periodi, dando alla narrazione un senso di successione quasi a scatti; è una sensazione, questa, però, che si limita quasi esclusivamente alla prima parte della storia. Procedendo con la lettura, infatti, lo stile diventa sempre più fluido e piacevole, in un crescendo emotivo che mantiene il lettore col fiato sospeso fino alla fine. Il lessico, anche, per quanto semplice e non eccessivamente ricercato, è assolutamente mimetico della vicenda e del punto di vista di Bellatrix: lei, infatti, per quanto di nobili ascendenti è legata ad un modo d’essere ben più triviale di quanto non si possa presumere considerando i suoi natali. 

sviluppo della trama 8.5/10 
La storia si articola in un intreccio particolarmente piacevole, privo di punti morti in cui la tensione scema: l'ispirazione resta costante per l'intero arco della narrazione, sorretta da ottime scene descrittive e dalla felice scelta di intervallarle con le reminescenze di Bellatrix. La sua prigionia, infatti, non le impedisce di focalizzarsi sul ricordo e l'attesa dell'Oscuro Signore, il quale irrompe tramite l'espediente dei ricordi che lo legano a lei, che quasi prefigurano il suo inaspettato ritorno; stratificando il testo attraverso una visione d'insieme del tempo passato, presente e futuro, sei riuscita ad eludere il rischio di fissare la vicenda di Bella in un'immagine stantia, dandole una dinamicità fluida e perciò molto convincente. Lo scorrere del tempo, evidentemente dilatato, è ben indicato dal riferimento astrale, che rafforza la simbologia presente nel testo: il baluginio delle costellazioni disseminano tracce interpretative di sicuro interesse, come quella legata all'oscuramento del Capricorno a vantaggio del trionfo latteo dell'Andromeda. 
Hai ricreato ottimamente l'atmosfera lugubre e tetra di Azkaban, proponendo delle scene crudamente realistiche: la repulsione verso gli altri prigioneri, le stravaganti distrazioni sull'orlo della follia, i ricordi – distorti, inevitabilmente, dal carico di significazioni imposti dalla mente di lei - divenuti più tangibili della realtà evocano una sindrome monomaniaca in pieno atto. 
Concludendo, non ho da porti particolari suggestioni per migliorare l'orditura proposta, in quanto essa m'è apparsa convincente e delineata in modo sempre chiaro, fortificata da un'ideazione affascinante e, soprattutto, ben meditata. 

originalità 4/5 
Bellatrix si presenta nella dirompenza della sua follia, nella sua cieca, violenta convinzione nei precetti e principi dei Purosangue, e in ciò non si discosta molto dalla sua tipizzazione classica; ciò che ne connota la novità, invece, è una coraggiosa ma incredibilmente coerente, lucida discesa nelle sue debolezze. Nella sua frustrazione disarmata dalla sete di sangue, nella lacrima che crolla dai suoi occhi, infatti, prorompe con la massima forza lo squarcio, forse irreversibile, del suo orgoglio. Disancorata dalle vesti da assassina efferata, il testo ci restituisce un suo brandello di umanità, sbranato dalla necessità di inseguire un modello, un ideale a lei esterno e a tratti così invisibile da risultare inesistente, che possa salvarla dalla disperazione che fermenta nelle sue ossa. 

caratterizzazione personaggi 9/10 
L'introspezione di Bellatrix domina il palcoscenico, indubbiamente, ed essa si sviluppa anche tramite una prospettiva diacronica. Lasciata sola con se stessa, ha modo di rielaborare – se non esasperare – le vicende che l'hanno condotta ad Azkaban, senza che nulla possa minare la sua integrità emotiva: affascinante, in tal senso, è la sua monolitica fiducia in Lord Voldemort, che la preserva dall'abisso causato dall'estinzione di ogni senso possibile attribuibile alla realtà. Rimanendo sola con la sua assenza, un istinto – perverso, inguaribile – di autoconservazione le impone di grattare, graffiare ogni bordo del suo cuore per trarne speranza, per squarciare la vacuità della cella in cui è rinchiusa: i ricordi vissuti così realisticamente, infatti, non sono altro che il disperato tentativo di evitare il precipizio, il tuffo nella oscurità più totale. La sua forza, il suo orgoglio appaiono vigorosi, ma gli scricchioli che attentano alle fondamenta sono sotterranei, pulsanti; Bellatrix è un personaggio declinato nell'acme della sua follia, cacciata sì indietro con vivo coraggio, ma non neutralizzandone la carica erosiva. L'averla resa perfettamente in preda alla mania, e al tempo stesso sottolineandone le debolezze, le lacrime che inesorabili si infrangono contro la sua pelle, ha permesso di creare uno spessore assolutamente struggente al suo personaggio, animato da energie irrazionali e dall'illusione di un futuro esemplato sulla scorta di un passato idealizzato. Bellatrix, credendo d'aver guadagnato il significato ultimo della sua esistenza nell'incontro con Voldemort, non s'accorge che l'attesa spasmodica del suo ritorno la condanna ad una dimensione di pavidità, di dipendenza morbosa dalla sola esistenza che potrebbe vivificare la sua: la sua fierezza, l'attitudine ferale, così, dissimulano una tragica quanto irrisolta tensione verso l'autosufficienza. 

gradimento personale 4/5 
Bellatrix è uno dei miei personaggi preferiti, senza dubbio, per cui la tua scelta di parlare di lei avrebbe potuto rivelarsi un’arma a doppio taglio – sono sempre molto gelosa dei miei “protetti”, esigo sempre che sia resa loro giustizia! Ma tu hai saputo gestire incredibilmente bene la sua caratterizzazione: si sente la follia, l’ossessione, il sadismo, sono perfettamente dipinte nei loro tratti più sgradevoli. In particolare il riferimento alla tortura del povero topino mi ha colpita: disturbante e assolutamente da Bellatrix, in quella sequenza più realistica che mai. Ottimo lavoro! 

bonus 5/5 
Un ottimo uso della citazione, che si rende particolarmente evidente soprattutto con l’avanzare della lettura, e assolutamente apprezzabili i riferimenti alle costellazioni come modalità d’esprimere il periodo di ambientazione! 

totale 47.5/55 

Recensore Junior
17/09/17, ore 18:23

Ciao MP!
Posto che io non leggo molto su questo personaggio, quindi non so esattamente quante, quali e come siano le fanfiction che ne parlano, secondo me è molto ben scritta, non delirante come ci si aspetterebbe da una storia incentrata su Bellatrix, ma comunque lascia capire perfettamente il suo IO interiore. Inoltre molti dettagli personali sono ben azzeccati a mio avviso, anche il fatto che Bellatrix non abbia voluto figli per dedicarsi anima e corpo alla "causa" è in linea con il personaggio.
Braverrima :)
Ci leggiamo presto (di nuovo XD)
Bye

Recensore Junior
14/09/17, ore 02:01

Carissima, eccomi qui a commentare!
Questa storia è STU-PEN-DA!
Bellatrix è un personaggio sicuramente affascinante e credo che tu abbia saputo rendere al meglio la sua indole e la sua interiorità.
L'estremo attaccamento all'Oscuro Signore, al quale lei forse sta proprio attaccata come la chela del granchio.
Ritengo che anche il lavoro fatto con la citazione sia ottimo, il dolore per il ricordo che diventa anche speranza per il futuro, dal suo punto di vista chiaramente! Perchè forse bisogna provare dolore per sentirsi vivi. Una caratterizzazione del personaggio davvero eccellente a mio avviso!
Ho adorato la parte della caccia al topo, da gattara persa non ho potuto fare a meno di associare Bellatrix al gatto, che forse è più interessato alla caccia come azione che come fine, catturare la preda, lasciarla andare per tormentarla finchè ne ha voglia, la natura del predatore, Bellatrix è indubbiamente una predatrice! Bravissima!

Complimenti, complimenti!
In bocca a lupo anche te!

Sendy

Recensore Master
13/09/17, ore 21:34

Ciao di nuovo :) 
Ho appena finito di leggere questa nuovo racconto, dopo aver visto la tua recensione sul mio. Posso farti davvero i complimenti? E' scritto benissimo, pare scritto davvero da una scrittrice professionista. Dico davvero :) 
Sono davvero rimasto impressionato dall'enorme quantità e qualità di riflessioni descritte. Davvero brava :) 
Il personaggio di Bellatrix è descritto direi alla perfezione: il suo carattere sadico, crudele e folle riemerge benissimo, oltre naturalmente alla devozione per il suo padrone. Davvero, forse a livello puramente descrittivo/riflessivo direi che può tranquillamente ritenersi una, se non la migliore storia del sito.
Continua così, perchè farai davvero molta strada. Ne sono convinto :) Sono rimasto proprio impressionato. Bravissima.
La scena della cattura del topo poi è classica sua, me la immagino proprio. Anzi magari è pure vera, chissà... :)
Mi raccomando, continua perchè davvero sei molto brava, a breve leggerò anche quell'altra che ho cominciato :) 
Ciao, a presto!!