Ciao, ti lascio questa recensione senza realmente sapere se la leggerai oppure no, ma diciamo che dopo mesi e mesi che leggo e rileggo questa storia (davvero, non so più quante volte l'ho letta) mi sembrava comunque doveroso farti sapere quanto mi è piaciuta. In realtà mi sono piaciute tutte e tre le long che hai pubblicato, anche se questa mi piace un filino in più delle altre e, appunto, l'ho letta talmente tante volte che ormai non so più neanche quante effettivamente sono. Credo di sapere addirittura dei passaggi a memoria. Mi dispiace solo aver scoperto Shadowhunters così in ritardo, perché mi sarebbe piaciuto moltissimo seguirla durante la pubblicazione.
Quello che mi piace di più penso siano i personaggi e le dinamiche che hai creato. Alec da una parte è pienamente simile a quello che conosciamo ovvero senza alcuna esperienza sentimentale, timido e introverso che perde il controllo durante una sbronza e si ritrova a combinare un danno enorme. Alec sembra tra i due quello più rigoroso, è il solo che dà realmente importanza alla faccenda che sia il dipendente di Magnus e che, per cui, non è il caso di mantenere una certa distanza. Magnus dall'altra parte, ricco ed estroverso, non soltanto è dell'avviso che questi limiti tra loro siano soltanto barriere di carta che vanno giù al primo colpo di vento, ma si innamora di Alexander praticamente da subito e tutto il resto è soltanto un crescendo. Magnus ha tutte quelle caratteristiche sopra le righe che tanto mi hanno fatto amare il personaggio (sia nei libri che nella serie), ma qui ha in più oltre al fatto che non è uno stregone, l'avere gi
due figli. Ho amato da morire Rafe e Max, la storia che hai costruito mi è piaciuta molto e questa idea del padre single che oltretutto a un certo punto della storia va a creare un piccolo equivoco con Alec, che crede alla piccola bugia sul fatto che la madre dei bambini sia Camille, insomma hai creato dinamiche tra i personaggi molto interessanti. Alec si affeziona ai bambini, i quali non soltanto non ci mettono molto ad accettarlo nella vita del padre, ma si rendono loro conto per primi che a un certo punto le cose non vanno e quindi cercano di mediare e di farli mettere insieme. Su tutto ho amato la scena della ruota panoramica e quella della cena che "cucinano" per Alec e Magnus. Rafe e Max sono dolcissimi, due piccole pesti davvero molto estroverse, la perfetta copia del loro padre insomma (in questo l'extra che hai inserito, o epilogo che dir si voglia lo fa capire davvero molto bene). I personaggi che stanno di contorno, penso soprattutto ai fratelli di Alec e agli amici più stretti di Magnus, fanno da perfetti comprimari. Ci sono i Lightwood al solito leggermente invadenti e Raphael e Ragnor, che io adoro soprattutto in versione coppia come in questo caso. Direi che fra tutti loro Camille svetta indubbiamente, come la più fastidiosa. Ho sempre trovato che fosse un personaggio altamente detestabile, qui però almeno serve a qualcosa perlomeno a far riavvicinare Alec e Magnus. Il primo ne è pazzamente geloso, il secondo a un certo punto non si capisce bene da che parte stia nel senso che dice che si sono lasciati tanti anni prima e che è costretto a frequentarla per lavoro, ma ci sono momenti in cui non sembra che la cosa gli dispiaccia, il che va ad aumentare la gelosia di Alec. Devo dire che ci sono alcune scene che ho apprezzato particolarmente, come quella in cui Camille "marca il territorio" sostenendo che Magnus sia solo suo o quella in cui al luna park giocano al tiro a segno e Alec riesce a vincere il premio. Insomma, a qualcosa Camille è servita, ma sono contenta che sia stata fatta fuori.
Insomma i Malec in questa storia hanno una crescita bellissima. Va un po' a singhiozzo e non è lineare, quella sorta di sorta di rottura che c'è a un certo punto spezza il cuore oltre che il loro inesorabile avvicinamento. A essere precisi non è realmente una rottura, cioè sono andati a letto insieme (anche se non nel senso più completo della cosa) e Alec è andato nel panico e a quel punto ha messo con fermezza dei paletti tra se stesso e Magnus, ma non trascorre moltissimo tempo da che si rende conto che tutte le attenzioni che Magnus gli dedicava in realtà gli mancano da morire. Alec si è innamorato un po' senza accorgersene e il modo in cui se ne rende conto io l'ho trovato favoloso. Questa insistenza di Isabelle a tratti la trovo un tantino fastidiosa, Alec non parla volentieri di sé e non è di certo quel tipo di persona che ti confessa tutti i tuoi segreti soprattutto in questo caso, dato che si tratta di una relazione con il suo capo e lui crede sia tipo la cosa più sbagliata del mondo, ma senz'altro c'è una scena in cui lo aiuta a capire che è davvero innamorato di Magnus e che deve un po' darsi una svegliata ecco. Di tutta quella parte, che poi è la parte centrale della storia, sono stata molto colpita da Magnus e dal modo in cui fa di tutto pur di non infastidire Alec. Non usa più i nomignoli, non gira mezzo nudo per casa e mantiene sempre una certa distanza tra di loro. In questo senso diventa impeccabile, ma quanto fai accadere dopo l'incendio al Pandemonium spezza davvero il cuore. Vedere Magnus che si tira indietro in quel modo e che si scusa per averlo toccato... penso che quella sia stata la scena che ho amato di più in assoluto. Ma questo vale per tutta quanta la storia a dire il vero.
Come dicevo l'ho letta e riletta non so più quante volte, mi dispiace aver recensito così in ritardo, ma non lascio più recensioni con la stessa frequenza con lui lo facevo una volta. Probabilmente recensirò anche le altre tue storie.
Koa |