Ciao^^
come sempre una bellissima storia, di guerra e relazioni umane, sullos fondo di una natura violentata dalla guerra ma solenne e immanente.
Continui cambi di prospettiva, la difficoltà anche per il lettore di inquadrare la figura del russo, che si rivela ambigua fino alla fine.
Murad è una persona più schietta, sebbene anche lui abbia le sue zone d'ombra, esperta, di senso pratico, e anche di una certa cultura.
La vicenda si svolge in un clima di fine, di decadenza, mostrandoci un rapporto che potrebbe essere una fase iniziale di un'amicizia, ma rimane fino all'ultimo una schermaglia che si conclude solo quando il russo finalmente rivela il proprio nome, che un po' con vezzo e un po' con atteggiamento scherzoso aveva tenuto nascosto fino a quel momento.
La curiosità però è pericolosa, e forse Murad avrebbe fatto meglio a non insistere così tanto.
Come sempre una bellissima storia, complimenti! |
