Recensioni per
Mit sælden müeze ich gên und rîten
di Saelde_und_Ehre
Ciao Saelde, ho letto questa storia eoni fa ma solo adesso riesco a recensire. Allora io amo tantissimo la Germania, credo di essere abbastanza informata sulla sua cultura, ma certo non posso compotere con te. Non smetterò mai di farti i complimenti per la tua conoscienza del tedesco antico per le dinamiche medievali della Germania. Sei in grado di scrivere su questo e sulla seconda guerra mondiale con grande maestria. Io ci provo (sulla seconda, sul medioevo lasciamo proprio stare), ma sono una profana. |
Innanzitutto ti dico che ho adorato, un po' tutta la narrazione, ma soprattutto il finale con quel gesto molto delicato del nastrino stretto al braccio (se mi concedi di discuterne in privato avrei due domande da farti). Poi naturalmente abbiamo anche la sindrome della crocerossina in stile Angelica e Medoro, ma quella non può mancare. Si vede che era destino che si incontrassero. Insomma, il carattere un po' rude in un uomo per me non è male, bisogna solo capire come prenderlo. Non credo ci sia bisogno di dire cosa penso della tua grammatica (perfetta) e del tuo stile (superbo e delicato allo stesso tempo). Si nota la tua lunga esperienza di scrittura. Per il resto mi ha fatto piacere questo salto all'indietro, incontrando i genitori. Che poi sarebbe appunto la stessa cosa che ho chiesto di scrivere ad Alessia, con la differenza che tu mi hai saltato la festa nuziale! *faccina con la linguaccia. |
Ah, mia cara! |
Bambina mia, tu scrivi di un giovanotto ferito, sofferente, e febbricitante e pretendi che non mi vada a genio? |
Buon pomeriggio :) |
Buona sera, come promesso, eccomi tra un perplo e l'altro, a guardare il concetto di "Sælde" (mi viene in mente il Fato greco/romano), che si dipana in questa storia. Il misterioso ferito pare avere perso tutto, invece trova una giovane, già novizia di Hildegard von B., (complimenti per i rimandi) che riesce a salvarlo. Avendo letto la Long, ho ben presente, tuttavia anche come storia a sè è godibilissima, ben strutturata, ci riporti indietro, in quel mondo ormai trascorso,m tranne che, anche dopo secoli, le passioni e i palpiti umani ben restano gli stessi. Complimenti JQ |
Ciao! Mi fanno male al cuore le storie senza recensioni (anche se ormai io ci sono abituata *sigh*) e dopo aver apprezzato la saga principale non potevo farmi sfuggire questa! |
Premetto di non essermi mai informato sul Sacro Romano Impero del periodo 900-1400, di non sapere assolutamente nulla di tedesco e di non aver letto la storia principale. Nonostante ciò mi sembra che tu abbia ben caratterizzato il periodo e soprattutto i personaggi, che sembrano dei topoi classici ma che nascondono, a mio parere, altro, soprattutto mi ha colpito Hildegard; sembra la classica ragazza affetta dalla "sindrome della crocerossina" che la spinge ad aiutare chiunque e ad innamorarsene subito, ma nasconde molto altro: grandi intelligenza e forza interiore e l'empatia verso il prossimo. Da quel che ho capito questi personaggi sono alcuni dei protagonisti della tua storia principale, spero di riuscire a recuperarla al più presto, nonostante sia abbastanza lunga. E poi è da sottolineare il riferimento ai miei Romei! Detto questo, ti faccio i miei complimenti e ti saluto. Alla prossima, |
Oh, ero curiosa di leggere qualcosa di tuo, così mi sono presa qualce momento e mi sono messa all'opera. Ho scelto a caso, tra le storiche, e sono rimasta soddisfatta della mia scelta a cieco XD |
Ciao cara^^ |
Ciao a te ^^ |
Carissima, |
Buongiorno. |