Recensioni per
Un inverno a Chicago
di Old Fashioned

Questa storia ha ottenuto 67 recensioni.
Positive : 67
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
24/04/21, ore 16:29
Cap. 4:

Caro Old rieccomi qui ^^ Ho lasciato da parte un attimo le atmosfere fantasy per avventurarmi in questo noir, che tra le tue storie mi ha incuriosita per la presentazione. Devi sapere che di solito non leggo cose ambientate in America, forse perché ho letto così tanti romanzi americani da essermene assuefatta a una certa, ma il periodo del proibizionismo mi ha sempre affascinato. Leggere questa storia mi ha fatto un po' rivivere le atmosfere di "Boardwalk Empire", non so se conosci (in caso te la consiglio tantissimo!), serie TV ambientata proprio in quel periodo ad Atlantic City, calata nel mondo gangster e persino con l'episodio pilota diretto da Scorsese. Poi, vabbè, il protagonista ha origini irlandesi, a me fanno sempre simpatia gli irlandesi ^^
E partendo proprio da Brendan: ho molto apprezzato il suo twist, l'evoluzione che ha avuto, non sei stato per niente scontato, considerato come, almeno all'inizio, potesse sembrare il classico ragazzo carino e pulito, ingenuotto, che si ritrova nel mondo del crimine ma rimane puro e incorrotto. In realtà, già dal primo capitolo, vedendo come aveva ingannato quel poliziotto in macchina, ho subito pensato che sotto il bel visetto da angelo nascondesse un animo molto più insidioso. Molto realistico quindi il suo sviluppo, come si faccia man mano più duro, finendo per perdere le sue illusioni, anche amorose. Non avevo ancora letto scene intime scritte da te e le ho trovate sempre ben scritte, coinvolgenti e calibrate. Una frase mi ha colpito e me la sono segnata, proprio nel primo "convegno" tra Brendan e Lester: "Pensò che forse l'alcol era come un solvente, e aveva eliminato tutti gli strati di vernice che fino a quel momento avevano coperto i suoi veri sentimenti per lui" --> davvero bella, chapeau!
Mi aspettavo sarebbe finito male, ti dirò, anche qui sei stato molto realistico. Era abbastanza inverosimile che in quegli anni un gay potesse vivere una relazione non clandestina, figurarsi in quell'ambiente. Anche il personaggio di Tony mi è sembrato molto realistico e l'ho trovato più onesto di un Lester: alla fine ha detto da subito le cose come stavano, non illudendo Brendan. 
Non mi ripeterò su stile e scrittura, se non dirti ancora complimentarmi per come riesci a rendere personaggi e ambienti. Mi è piaciuta tutta l'ambientazione, l'accuratezza delle operazioni e l'arc di Brendan che da ragazzo ingenuo diventa un essere vendicativo, quasi glaciale nel modo in cui inganna Lester. Triste forse, da un punto di vista etico e/o emotivo, ma trovo sempre molto interessanti da leggere queste "discese" -- a me in generale piacciono sempre di più i personaggi moralmente grigi; quella serie che ti dicevo ne è piena, infatti; Brendan forse mi ha ricordato uno dei protagonisti, Jimmy, che ha una parabola simile.

E niente, taccio e ringrazio che quella cavolata del Proibizionismo noi non l'abbiamo mai avuta neanche col pensiero xD Un caro saluto come sempre e buon weekend! 

Recensore Junior
25/07/20, ore 20:56
Cap. 1:

Era da un po' che volevo recensire questa storia, ma questi mesi di blocco mi hanno fottuto il cervello e solo da poco sto iniziando a recuperare.
Volevo farti i complimenti per l'evoluzione di Brendan, da timido e povero ragazzino a mafiso benestante e spietato.
Dici che gli antieroi non ti piacciono ma lui lo è a tutti gli effetti ed è forse il personaggio che ti è riuscito meglio tra le storie tue che ho letto.
Sinceramente non riesco a biasimarlo per aver ucciso quei due e nemmeno per pianificare di uccidere Toni. In quel mondo è così: o uccidi o sei ucciso. Assurdo farsi scrupoli.
E comunque Brendan è anche fortunato: una serata di m....a è una serata di m...a, di solito. Non trovi un tipo che ti porta a casa e ti fa sentire in paradiso XD
Vabbeh, bravo come al solito XD

Recensore Veterano
16/03/20, ore 18:35
Cap. 4:

Carissimo,
veramente un finale inaspettato, bravo!
Avevo capito che Brendan voleva fare qualcosa, ma solo perchè me l'hai detto più volte, se no non ci sarei mai arrivata.
Mi ha ricordato un po' il film Matchpoint di Woody Allen, anche se non so se Brendan vivrà tranquillo e felice o pieno di rimorso.
Propenderei di più per la prima opzione, perchè l'odio e la delusione l'hanno avvelenato.
Adesso, però, mi dispiace per il povero Tony (questo perchè sono stupida, ma mi pare di aver capito che vuole accoppare anche lui??).
Direi che il punto forte di tutta la storia è l'ambientazione: l'hai resa con tutti i particolari e hai colto in pieno l'atmosfera dell'epoca.
(Stavo pensando che dev'essere facile uccidere qualcuno, nel mondo dei gangster, visto che alla fine è piuttosto difficile darti la colpa o comunque consegnarti alal giustizia).

Complimenti e alla prossima!^^

Recensore Veterano
14/03/20, ore 13:49
Cap. 3:

Carissimo,
capitolo meraviglioso.
Adesso aggiungo nella lista "personaggi da uccidere" anche Les. E' un maledetto bastardo, soprattutto per la faccenda dell'accendino.
E apparentemente Connie sa. O intuisce. O immagina. O forse è solo una stronza. Immagino lo scopriremo solo vivendo.
Adesso però compare il nostro italiano a ravvivare un po' la situazione (noi siamo NOTORIAMENTE più bravi in campo amoroso), e forse Brendan si è innamorato di nuovo. O vuole dimenticare Les.
In ogni caso andare a letto con il nemico non è mai una buona pratica, soprattutto in quel contesto. Soprattutto quando il suddetto nemico si mette a parlare della "famiglia" che "non approva".
Adesso voglio proprio vedere dove vuoi andare a parare, e ho proprio l'impressione che qualcuno ci rimetterà la pellaccia.
Alla prossima!^^

Recensore Veterano
12/03/20, ore 17:06
Cap. 2:

Ehilà!^^

Sono tornata a romperti i coglioni con le recensioni!

Les... Les, avevo iniziato a cambiare opinione su di te, ma che mi combini? Certo, capisco che il nostro "eroe" possa essere comprensibilmente spaventato, vista l'epoca, l'ambiente e soprattutto il paese in cui si trovano, ma così mi pare un filo troppo. (sarà perchè proprio ieri mi sono ritrovata in una situazione simile a quella di Brendan e quindi mi trovo d'accordo con lui).
Fatto sta che questo capitolo era partito alla grande con il romanticismo e io pensavo "dai che va tutto bene! dai che va tutto bene!". Invece, per citare una mia parente: "il destino è una puttana francese senza cuore" (non so sinceramente come sia nato questo detto. Scusate, puttane francesi...)

Ci possono essere una miriade di ragioni sul perchè Les si stia comportando così, certo, ma ha spezzato il cuore a Brendan (e l'angst mi ha colpita come una padellata).

Tra l'altro mi piace molto come hai caratterizzato il "tenero coniglietto irlandese", che a questo punto sta mostrando anche un lato un po' più forte.

Durante tutta la lettura non sono riuscita a staccare gli occhi dallo schermo.
Complimenti, mi è veramente piaciuto.
Alla prossima!^^

Recensore Veterano
10/03/20, ore 15:22
Cap. 1:

Carissimo,
L’inizio di questa storia è assai promettente.
Il periodo del proibizionismo in America è molto interessante (anche se non ne ho mai capito il senso, di proibire la vendita e il consumo di alcolici) e i gangster ancor di più.
(Una cosa out of contest: ho incontrato il nonno di un amico di famiglia che è nato a Chicago proprio in quel periodo, e raccontava che certe notti si sentivano gli spari causati dagli scontri tra i vari gangster).
Il protagonista mi sta simpatico e mi fa salire un certo istinto protettivo nei suoi confronti. Purtroppo, da quel che ho capito, tra l’Irlanda e l’America non ha cambiato molto tenore di vita. Insomma, l’hanno sempre trattato a pesci in faccia.
Les di primo acchito mi sta simpatico, ma qualcosa che non riesco ad identificare mi porta a diffidare di lui.
Seguirò la vicenda con molto interesse, come al solito sei una garanzia.
Alla prossima! ^^

(domanda storica, alla quale ovviamente non sei tenuto a rispondere: non sono una grande esperta del periodo, e mi chiedevo se le bande di gangster hanno continuato a spadroneggiare anche dopo la crisi economica del '29.)

Nuovo recensore
22/08/18, ore 12:50
Cap. 4:

Chapeau!!!
Quanto ti vengono bene le ff in costume...davvero una meraviglia...e una grande invidia.
Ho un'idea abbastanza chiara di quanto impegno comporti una simile accuratezza storica e quanto sia difficile non cadere nel clichè, nella macchietta, nel trito e ritrito.
Tu hai trattato personaggi ed ambientazione nel migliore dei modi possibili, tutto così fluido, scorrevole, affatto banale.
Direi in un crescendo perché il penultimo e l'ultimo capitolo mi sono parsi un gradino sopra.
Complimenti, è stato un piacere leggerti...come sempre!

Nuovo recensore
14/06/18, ore 21:53
Cap. 4:

Yes, alla grande, sapevo che sarebbe stato qualcosa di grandioso!
Prima cosa: ho letto tutti i capitoli uno di seguito all'altro e non mi sono presa il disturbo di controllare elementi storici presenti o altro, quindi il finale col colpo di scena riguardo la vicenda della storia vera "Strage di San Valentino" mi ha proprio colto di sorpresa! Davvero, mi è sinceramente piaciuto, e tra l'altro mi ha fatto tornare la voglia di recuperare gli altri due episodi del Padrino; ma comunque il punto è questo: ho apprezzato molto che alle atmosfere di un tempo, e tipi di linguaggi ben consolidati, si sia tenuto conto di qualcosa di più interno dei personaggi e del protagonista in tal sento: in questo caso la liberazione dei propri desideri scontrarsi con le voci che girano, col proibizionismo sociale, e poi terminare il tutto nella perdizione data dalla frustrazione, delusione, odio.
Questi tipi di tematiche le sostengo e incoraggio sempre a cuore aperto, ti faccio i miei più sinceri complimenti. :)

Recensore Master
26/05/18, ore 11:16
Cap. 4:

Visto? Avevo capito che Tony stava con Al Capone!
Come ci sono riuscita? Facile. Troppo giovane, troppi soldi, poi l'appartamento squallido fuori e lussuoso dentro. Mi parlava di soldi fatti molto in fretta e anche di necessità di tenerlo nascosto.
Strano che a Brendan non sia venuto in mente, era molto simile alla sua, di storia.

Capito, sì, in effetti la strega ci è arrivata da sola sul fatto che i due se la intendessero. Però poi sembra proprio che Les glielo abbia anche detto, a quella. Forse le ha raccontato che Brendan ci provava con lui e lui poverino era una vittima, va.
La tizia ubriaca da un bello spettacolo, gli altri ascoltano e in parte ci credono.
Ma Brendan si salva in corner minacciando uno di loro in modo decisamente convincente.
Infine... arriva il momento della vendetta.

Mi aspettavo che Brendan da un momento all'altro sparasse a Les, ma è stato più fine di così, si è limitato a dargli un caloroso San Valentino.

Brutto sorcio. Mi ha dato fastidio. Boh, riesco anche a capire il suo punto di vista, quello di Les, intendo, ma i traditori non mi sono mai piaciuti. E non mi piacciono le persone false.

Oh, sì e Brendan che alla fine tradisce tutta la sua famiglia?
Ma in quel caso è stato diverso, lui per primo era stato tradito. Un po' estremo, ma vabbè, il mondo in cui vive è questo.

La strega fa la fine che merita, veramente non la sopportavo, anche se mi piace come l'hai resa, proprio mi faceva pensare a una di quelle attricette del cinema muto, con le mossette esagerate e che poi erano così carine con quei vestiti particolari.

Giustizia è fatta e il protagonista questa volta se la scampa.

Non sappiamo che fine farà, ma al termine della storia ci arriva vivo.

Molto bella anche questa, complimenti!

Se ne salvassero di più, di tuoi protagonisti...

E adesso che leggerò?

Vedo se riesco a ritornare. Speriamo non cada in crisi come l'altra volta, questa storia per me è un parto!

(Recensione modificata il 26/05/2018 - 11:18 am)

Recensore Master
26/05/18, ore 01:09
Cap. 3:

Oh, Dio! Non mi dire! E' uno di Capone!
A letto con il nemico, traditore!

Oh, boy, che sorpresa. Ed è accaduto tutto così in fretta che veramente non si è manco riuscito a capire.

Beh, succede così nella realtà.
E che gli italiani lo facciano meglio è risaputo.

Ok... che casino.
E adesso?
Che guaio.

Innanzitutto, non riesco a capacitarmi di quello che ha fatto Les.
Vabbé per l'accendino. Usando la fantasia posso immaginare che la strega glielo abbia trovato addosso e lui per salvarsi la pelliccia glielo abbia regalato, ma c'è qualcosa che non mi torna.

Lei sembrava che SAPESSE. Perché? Come? Cosa?
Les glielo ha detto? Mi sembra impossibile.
Ma no, aspetta, forse quella lo ha capito da sola.
Potrebbe essere?

Che tristezza, però.
Vedo Brendan che compra l'accendino e mi dico: - Ma no, non funzionerà... - e invece funziona!
Ma poi, puff, tutto sparito di nuovo.

Capisco un po' quell'altro, però, dover lavorare dopo aver fatto tutte le notti sveglio era improponibile, sotto quel punto di vista non posso dargli torto.

Però mi sono arrabbiata quando è arrivato con quella brutta saccente.
Mi sa però che sì, bastava notare come i due si guardavano per capire che erano innamorati, se n'è accorto tutto il mondo.

E ora il povero Brendan se ne va in paradiso, solo per sbattere di nuovo malamente sul selciato.

Bene, tanto lo so. Qualcuno creperà.

Questa volta però spero che crepi quello giusto, quello sciagurato di Les!

Recensore Master
25/05/18, ore 13:50
Cap. 2:

Caspiterina... che finale!

Male. Molto male. Malissimo.
Temo proprio che qualcuno li abbia visti, invece, mentre si baciavano e Les per disperazione si sia buttato sulla prima donna che gli sia capitata a tiro.
Il loro segreto doveva rimanere tale, ma mi dispiace un sacco che non dica nulla a Brendan, che non cerchi nemmeno di spiegare cosa sia successo.

E se ci fosse un'altra ragione? Ma quale?

Che peccato. Tutto stava andando a meraviglia, tra i due.
Santo cielo, che sto dicendo?
Sarebbero dei gangster, dei killer e dei contrabbandieri, e come dice Les basta davvero poco per loro finire in un bel cappottino di legno, ma almeno tra loro due tutto stava filando liscio!

Erano davvero bellissimi, insieme.
Certo che l'alcol anche in questo caso ha aiutato, i loro sentimenti sono fuoriusciti come un fiume dirompente e pensavo che nessun banale contrattempo si frapponesse tra loro, anche se, come dice Brendan, adesso la morte fa molta più paura.
Ora che hanno tutto da perdere e invece?

Cosa va a succedere mai?

Meraviglioso capitolo pieno veramente di tutto che ti trascina letteralmente via.

Sembra di starsene beatamente negli anni '20 e dopo un po' appare perfettamente normale tutta la vicenda.

Io non guardo mai film, ma leggendo le tue storie mi pare proprio di guardare una pellicola, anche se secondo me le tue storie fanno meglio dei film, infatti questi ultimi non è che siano molto validi quando si tratta di rappresentare i sentimenti e nelle parti introspettive.

Diecimila volte meglio leggere te!

Tornerò presto, aspettami!

(Recensione modificata il 25/05/2018 - 01:54 pm)

Recensore Master
17/05/18, ore 23:59
Cap. 1:

Wow, che roba. Non ho veramente parole per quanto è bella questa storia. Di solito io mi annoio da morire quando i capitoli sono lunghi, ma questo è impossibile che mi accada con te, tu sei troppo superiore a chiunque altro!
Niente punti morti, niente ripetizioni, tutto scorre in maniera perfetta e talmente armoniosa che dopo un po' ci si sente venir portati via, irretire dai mondi che descrivi, che disegni con impareggiabile bravura.
E poi qui ci sono i bei figlioli e io sto già shippando follemente il Bel Faccino con il Ganster.

Poverino, il protagonista. Che vita ingrata e ingiusta. Al freddo, con ben poco con cui nutrirsi e un padrone che lo maltratta.
E' quindi una preda facile della malavita che è in cerca di ragazzi ingenui e sofferenti come lui.

Tutto comincia in modo facile e dopo un po' il nostro si ritrova a uccidere. Mi è piaciuto particolarmente come hai trattato la sua evoluzione, in modo assolutamente credibile.
Il ragazzo cambia, cambia perché non ne può più di patire, perché ora inizia a conoscere il benessere e non intende più tornare indietro.
E come dargli torto, dannazione?
I confini di bene e male qui sono molto sottili. Vale la pena di morire per un misero tozzo di pane, piuttosto che vivere togliendo la vita ad altri?

Spero di non vederli morti, ma questa è la prima volta che mi verrebbe anche da accettare la cosa.
E poi questo tipo di ambientazione mi piace immensamente, praticamente il noir è uno dei pochi generi che amo nei libri e nei film.

Che bello! Non vedo l'ora di vedere questi due voluttuosamente abbracciati!

Ma si saprà qualcosa di più anche dell'altro ragazzo, Les?
Sarei curiosa di sapere come ci è finito a fare il gangster.

Si prospetta un'avventura con i fiocchi che mi godrò a piccoli tocchetti. Intanto la metto di filato tra le preferite, mi piace tantissimo già dal primo capitolo!

Ciao!

Recensore Master
15/05/18, ore 11:03
Cap. 4:

Eccomi!
Allora, questa storia poteva finire solo in due modi: o con la tragica morte del protagonista, oppure con una spietata rivincita.
Sono felice che tu abbia scelto la seconda opzione, perché ho provato davvero piacere nel vedere Brendan riprendere il controllo della sua vita, decidendo di non farsi più mettere i piedi in testa da nessuno. Il ragazzino ha capito come funziona il mondo della malavita, e attraverso le esperienze passate ha potuto mettere in atto la sua vendetta.
Connie era davvero insopportabile, quindi credo proprio che abbia fatto la fine che meritava.
Invece un po' mi dispiace per Les, anche se in fondo si è rovinato con le sue mani. Per Brendan non deve esser stato semplice prendere la decisione finale, seppur egli l'aveva amato profondamente la loro relazione apparteneva ad una realtà ormai lontana.
Così il nostro protagonista è diventato un gangster a tutti gli effetti, ed ora non ha più pietà per nessuno.
Complimenti, una storia davvero originale, dove nulla è scontato o banale. Hai ricostruito alla perfezione il contesto, e il tuo stile coinvolgente di certo aiuta e rendere questi avvenimenti ancora più realistici e appassionanti.
Alla prossima! :)

Recensore Master
15/05/18, ore 10:33
Cap. 3:

Ciao^^
Scusa per la lunga assenza, rieccomi qui finalmente.
Nella prima parte del capitolo mi sono sentita davvero male per Brendan, che ha tentato in tutti i modi di riavvicinarsi a Les, ma alla fine ha dovuto lasciarlo andare. La loro situazione era davvero complessa e si possono comprendere le ragioni di entrambi,ma il povero Brendan non meritava di soffrire in quel modo.
Fortunatamente dopo essersi disperato per l'amore perduto ha deciso di lasciarsi il passato alle spalle, anche grazie all'incontro con questo Tony, un italiano che pare ancora pericoloso e affascinante di Les.
Sono curiosa di vedere che come finirà questa storia, quindi passo subito all'ultimo capitolo! :)

Recensore Veterano
24/04/18, ore 10:38
Cap. 4:

Recensione premio per il contest "The dark side of fantasy" Ciò che mi colpisce delle tue storie è l'attenzione ai dettagli e alla verosimiglianza. Essendo un'ambientazione storica questi ultimi sono fondamentali, ma è una costante che ho riscontrato in tutte le tue storie, a prescindere dal genere. Gli ambienti e i personaggi sono descritti con pochi tratti, senza digressioni lunghe e noiose, ma sono vividi e precisi, riesci a immaginarli perfettamente. E soprattutto i personaggi sono sempre interessanti, intriganti e sorprendenti; Brendan, in particolar modo mi ha davvero sorpresa: non credevo potesse nutrire sentimenti di vendetta tanto forti, essere così astuto ed efferato, mostrando un lato da seduttore e ingannatore che mai mi sarei aspettata e mi ha lasciata basita. Soprattutto la freddezza e la calma con cui compie tutto mi ha fatta rabbrividire. Ma ciò che ho adorato di più in assoluto è stata l'ambientazione e il contesto: il clima di clandestinità e di svago nascosto, la vita agiata e il pericolo di morte, la spensieratezza e la preoccupazione che continuano a intrecciarsi e intessono la trama, rendendola più ricca e interessante. Mi sarebbe piaciuto fare parte di quel mondo, anche se non in prima persona, magari...non credo che sarei stata una buona gangster. Brendan si ritrova trascinato in questa situazione caotica e incerta, in cui un momento prima sei ricco, stimato e respirante e un momento dopo hai un "cappotto di pino e una coperta di terra" e il ragazzo non sa come gestire la situazione, almeno all'inizio, ingenuo e senza malizia; con il passare del tempo, e il dolore, il ragazzo cresce e pur rimanendo impetuoso, avventato e passionale mostra un lato calcolatore e spietato che mi fa temere anche per il povero Tony...l'ultima frase non promette bene e mi chiedo che cosa intenda fargli, alla fine non ha fatto nulla di male! Altra caratteristica tipica dei tuoi testi è ribaltare le "convenzioni sociali" e i concetti di "giusto", "sbagliato" che abbiamo: la malavita è sbagliata, va contro la legge, ma d'altro canto ha aiutato un poveraccio permettendo a lui e alla sua famiglia di vivere meglio di quanto non facessero con la legalità...questo ti porta a chiederti se sia davvero da condannare, o forse se non sia più da condannare il mondo della legalità, colmo di ingiustizie. Se questo fosse più giusto e permettesse a tutti di avere una vita dignitosa, non si dovrebbe ricorrere all'altro. Ancora una volta le tue storie invitano in maniera sottile a farti pensare, a riflettere e mettere in dubbio le tue convinzioni. Un elogio va anche allo stile e ai dialoghi, che riescono a rendere il tutto più vero e reale, soprattutto i secondi. Il primo è scorrevole, semplice, con quei tecnicismi e vocaboli precisi che lo impreziosiscono e lo rendono più concreto. I miei complimenti, sei riuscito a creare un racconto accattivante, coinvolgente, sorprendente con un contesto e un'ambientazione che adoro e tu hai reso alla meraviglia ** Ayr

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