Che piacevole sorpresa, sapere che tu sia fan di Doctor Who, e che abbia scritto qualcosa su Eleven e Clara. Benché io non li consideri una coppia "romantica", amo leggere tenerezze e sentimentalismi elaborati su di loro. Mi piace la loro chimica, seconda solo a quella romantica tra lui e River Song. Ma veniamo a noi.
Questa fiction è di una dolcezza disarmante. Sono riuscita a sentire tutto l'affetto materno di Ellie trapelare dall'illustrazione della sua mappa di stelle. E' splendido pensare che l'interesse di Clara per il cielo, le stelle e lo spazio, finiranno con il portarla dritta dritta nella vita di Eleven, e successivamente Twelve. Il senso di nostalgia con cui hai concluso il racconto mi ha fatto sorridere in maniera dolce e amara allo stesso tempo: nel lasso di tempo di una one shot sei riuscita ad esprimere alla perfezione il legame innegabile di Clara con lo spazio e, implicitamente ma neanche troppo, con il Dottore. Chi lo avrebbe mai detto, che la mappa di stelle che tanto amava sua madre, l'avrebbe condotta a un tesoro secolare, che viaggia all'interno di una police box blu?
Mi sono piaciuti molto i dettagli, la descrizione del modo di fare dell'esuberante e strampalato Dottore (e qui penso alla definizione Pondiana di "raggedy"), l'enigmatico esplicarsi dei pensieri di Clara, così come la suddivisione tra passato e presente.
Bonus: finalmente qualcuno che usa il femminile per definire LA TARDIS. Grazie, veramente, perché noi italiani storpiamo proprio tanto certi dettagli.
Sta diventando un piacere fare scambi con te. Il tuo modo di scrivere mi incanta.
A presto,
N. |