Ciao!
Eccomi qui a leggere un'altra tua OS in questa sezione.
Ti dirò, per il momento questa è stata quella che più mi è piaciuta - non che le altre non mi fossero piaciute, anzi, ma questa l'ho trovata molto interessante, come sempre scritta bene ma anche più profonda.
In particolare, i due personaggi sono stati caratterizzati molto bene, secondo me.
Mi è piaciuto molto il rapporto che sei andata a creare tra l'umano Bunneh e il demone: il primo crede di sottomettere completamente l'altro perché lo ha evocato e il demone stesso gli dice che fino al suo ultimo respiro starà insieme a lui, ma al contempo è furbo, infatti non ha accennato nulla riguardo al "pagamento" nel libro che Bunneh ha utilizzato per evocarlo, tanto che alla fine diventa una vera e propria sottomissione da entrambe le parti.
In particolare, mi è piaciuto come hai alternato i momenti al presente con quelli del passato, che raccontano del tragico vissuto di Bunneh e del perché abbia deciso di evocare il demone.
Ti dirò, inizialmente pensavo che l'assassino della sua famiglia fosse l'insegnante che viene menzionato in uno dei flashback e che di conseguenza fosse la vittima sacrificale per evocare il demone e invece no, l'assassino non ha volto, non ha nome ma poco importa, perché alla fine si è macchiato di un atto terribile e per questo, secondo la logica di Bunneh che lo ha ucciso, ha avuto ciò che meritava.
Insomma, questa OS mi è piaciuta davvero molto!
Continuerò a leggere i tuoi scritti, mi stanno appassionando molto. ^^
Alla prossima,
Jill ~ |
