Recensioni per
Portami via
di Freya Crystal

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
13/05/19, ore 20:33
Cap. 1:

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Questa storia è caratterizzata da una bellezza molto particolare, tutta tesa a turbare, a porre interrogativi, a martellare con un "Ariana" ripetuto a oltranza. È una di quelle storie da leggere al di là della categoria in cui è inserita, perché anche chi ignora la saga può perdersi in queste righe.

L'ho letta diverse volte, non stanca mai. C'è sempre un elemento da ravvisare, una sfumatura da godere, un interrogativo da cogliere. La indico per le scelte perché è intrisa di realtà: la vicenda protagonista, quella della distruzione di Ariana Silente, potrebbe essere la vicenda di un qualsiasi individuo molto – troppo – giovane percosso dalla propria ingenuità, dalla fiducia nel prossimo tradita, dall'innocenza che non sa leggere oltre le apparenze.
La narrazione si apre con una scena in apparenza quieta e persino banale, ma la svolta arriva subito, e stordisce: l'animo corrotto di alcuni cinici personaggi sporca tutto e scaraventa la giovanissima protagonista in una vita che non le dovrebbe appartenere, fatta di diffidenza, paura e dolore – fatta di un "papà, portami via" che è un grido senza eco.
Di lì in poi, la narrazione scorre rapida: i giorni si susseguono, i personaggi evolvono, ma la tragedia della protagonista è statica, perché per lei non può esserci evoluzione e non può esserci futuro. I suoi occhi azzurri, che gridano una ingenuità perduta, fissano il mondo e lo comprendono – ormai riescono a denudarlo di tutte le maschere –, ma non riescono a viverlo.

Il contorno è costruito da alcuni tra i personaggi più complessi dell'universo creato dalla Rowling: i fratelli Silente e Gellert. Ognuno di loro è stato caratterizzato in maniera magistrale dall'autrice di questo racconto, che è riuscita a sfruttare anche i dettagli post-saga rivelati dalla Rowling per arricchire il proprio universo narrativo e rendere coerente la tragica morte di Ariana e l'ancora più tragica ascesa senza freni del temibile e potente Gellert.
Sono convinta che gli appassionati della biografia della famiglia Silente e dell'ambiguo rapporto tra Albus e Gellert possano apprezzare le dinamiche protagoniste di questa storia, che ritengo essere uno dei migliori missing moments su Ariana Silente che abbia mai letto su questo sito.

Un'altra nota di merito va allo stile di scrittura, che non lascia spazio ad abbellimenti, è anzi molto lineare, con questa ripetizione quasi martellante del nome Ariana che non dà scampo al lettore e gli ricorda continuamente a quale tragedia sta assistendo. È uno stile senza dubbio giusto per questo tipo di storia, che non si propone di stupire bensì di raccontare, che non fa nessuno sconto – niente sollievo, niente tatto, solo ciò che è accaduto.

Il fatto che non abbondino storie su Ariana Silente rende ancora più notevole l'impegno dell'autrice, che ha dedicato il proprio tempo e la propria creatività a un personaggio complesso e alle volte dimenticato; e l'ha fatto riuscendo a mettere in scena tutta la tragedia e la sensibilità di una protagonista che, nella saga originale, è il personaggio senza voce, quello di cui conosciamo la fine e non l'inizio, quello che percorre un ritratto e fissa la vita senza poterla vivere.
È un racconto raro, che merita di certo di essere letto.

Rosmary

Recensore Master
09/07/18, ore 17:25
Cap. 1:

Ciao Freya!
Bellissima. Nient'altro, meravigliosa. Questa va subito tra le preferite.
Hai saputo rendere in modo unico le emozioni della piccola Ariana, della quale non abbiamo mai saputo nulla se non il triste destino: la meraviglia e lo stupore di fronte alle luci e ai trucchi del circo che le vengono narrati dai ragazzi, e poi la sua dolce ingenuità nel non saper spiegare come non ci fosse alcun trucco nell'incanto delle more... e invece per i "babbani" tutto ciò non è comprensibile, e l'unica cosa che resta è la violenza: non di tipo sessuale, ha solo sei anni, ma è come se lo fosse. Ariana si sente sporca e sbagliata... e la sua presenza porta solo distruzione, mentre un flebile richiamo rivolto al padre le risuona nella mente. Rivede in continuazione tutti gli orrori, e la versione di Obscuriale che le hai dato è molto verosimile; la madre non può nulla e viene uccisa, mentre l'infrenabile colpa aumenta dentro la ragazzina, accudita dai due fratelli che per "colpa" sua si ritrovano a dover distruggere i loro sogni; Gellert la affascina, come il Principe Azzurro delle fiabe, ma sia lui che Ariana si rendono conto che l'unica cosa "positiva" che potrà rimanere di lei è il ricordo.
La storia è tragica e drammatica, ma al contempo l'ho trovata molto delicata e quasi surreale... bravissima, davvero.
Alla prossima, sperando di riuscire a terminare anch'io una storia su HP (sapessi quante ne ho lasciate a metà...),
mystery

Recensore Veterano
18/01/18, ore 18:38
Cap. 1:

Recensione premio per il contest Un cliché per tutti!

​Decidendomi a prendere una pausa dallo studio e lasciare finalmente qualche recensione premio, ho cliccato sul tuo profilo e sono incappata in questa stupenda storia. Spero non ti dispiaccia se ti lascio una recensione premio ad una storia pubblicata dopo la fine del mio contest, ma non ho potuto fare a meno di leggerla e amarla in ogni parola.
​Il tuo stile è semplicemente stupendo. Così evocativo, poetico, è capace di trasmettere esattamente quello che provano i personaggi. All'inizio mi ha catturato con l'atmosfera piacevole delle fantasie colorate di Ariana, poi mi ha spezzato il cuore con il suo dolore, le sue paure, i suoi desideri, la sua fiducia riposta nella persona più sbagliata. Mi ha fatto venire i brividi, in più occasioni.
Mi è piaciuto il fatto che tu abbia deciso di rimanere fedele al canon, ampliando parti che nei libri sono solo accennate. Ho apprezzato il riferimento ad Ariana come obscuriale, una teoria che avevo già incontrato e che lega la tua storia anche ad Animali Fantastici, sfruttando l'"ossessione" di Grindelwald per queste creature oscure. Insomma, la storia mi è piaciuta tantissimo, dall'inizio alla fine. Complimenti vivissimi e a presto con la seconda recensione premio!
 

Recensore Master
15/01/18, ore 15:50
Cap. 1:

1 - “Portami via” di _ Freya Crescent _.
Totale: 52.1/55.

1) Grammatica e ortografia: 9.6/10.

La grammatica va bene, ci sono solo un paio di imperfezioni.
“Avrebbe dovuto avvertire immediatamente Cory e Hale, dirgli di fermarsi”: “dire loro” (- 0.20).
Ci sono anche alcuni errori di distrazione.
“Il cielo stava inziando a rannuvolarsi, ma lei era distratta da quegli inaspettati visitatori per accorgersene”: “iniziando” (- 0.10).
“È così innocente, cosi bella”: “così” (- 0.10).

2) Stile (lessico, figure retoriche, uso di aggettivi e avverbi): 10/10.
Lo stile è, come sempre, superbo, non c’è niente da fare. L’ho trovato senz’altro più semplice rispetto al solito, meno intricato e più adatto al punto di vista della protagonista, che è prima una bambina e poi una “ragazza interrotta”, ma questo non l’ha penalizzato in alcun modo. Hai mantenuto un andamento fluido e lineare che mi ha incantato, questo testo mi ha ricordato un po’ una fiaba, soprattutto nella prima parte, pieno com’è di immagini incantevoli, a colori, che sono riuscite a creare con efficacia un’atmosfera magica destinata ad andare in mille pezzi.
Ho amato anche il ripresentarsi di certe immagini non solo come vezzo stilistico, ma proprio come punti nevralgici della trama e della caratterizzazione di Ariana: il fatto che la pioggia o l’odore delle more le scatenino delle crisi mi ha colpita molto in tutta la sua cruda bellezza. In questa storia, orrore e meraviglia si mescolano di continuo, e il tuo stile pieno, incisivo e vivido come le pennellate di un artista ha descritto al meglio questo contrasto.
Inoltre, devo dire che la presa emotiva è stata fortissima. Sono sincera, durante tutta la prima parte della storia, avevo un peso sullo stomaco dettato dall’inquietudine, dal timore di ciò che stava per succedere, ero davvero in ansia – anche se ansia non rende la sensazione di vago disgusto, la nausea, il senso di ingiustizia, i brividi di freddo.
Mi sono anche commossa in più punti, penso tu ti sia davvero superata!

3) Titolo: 3/5.
Se c’è una cosa di questa storia che non mi piace è proprio il titolo: sarò sincera, lo detesto. Lo trovo veramente poco adatto alla storia, che è invece di una bellezza che definirei surreale, e penso la sminuisca proprio.
C’è da dire che quell’“infantile” “Portami via” nella sua semplicità richiama moltissimo l’infanzia recisa di Ariana e, se lo consideriamo in relazione a lei, diventa quasi un grido disperato che crea un contrasto agghiacciante tra la sua dolcezza, la sua linearità, e l’atrocità che è la vita di Ariana.
Mi rendo conto che è pensato anche per suscitare questa reazione emotiva post-lettura e da questo punto di vista mi piace, ma il compito principale di un titolo è quello di attirare i lettori prima e in questo, secondo me, è carente.
Oltretutto “portami via” è troppo dolce, ha sfumature romantiche (se lo si pensa in generale e non in relazione a questo testo, chiaramente) e risulta fuorviante anche riguardo il tipo di storia che si va a leggere.

4) Caratterizzazione dei personaggi e sviluppo della coppia: 15/15.
Ti sei senz’altro superata: ogni caratterizzazione è semplicemente perfetta.
Con Ariana sono davvero soddisfatta, l’hai resa benissimo sia da bambina sia che dopo il trauma. Mi sono piaciuti in particolar modo certi dettagli dell’Ariana post-trauma, quando pensa che il padre è arrabbiato con lei perché è di nuovo scappata, il senso di colpa, il sollievo quando muore (“Papà, mi hai perdonata.”), il dolore nel ricordare ciò che ha fatto (la morte della madre). Mi è piaciuto perché hai descritto una Ariana consapevole della realtà in un modo particolare, che non stona con la sua condizione.
Gellert mi è piaciuto moltissimo: l’ho trovato azzeccato in ogni gesto o parola. Il fatto che sia così affascinato da Ariana e dal potere, il fatto che la porti come esempio ad Albus per ciò che è loro dovere fare, che la descriva come “così dolce e così bella”, ma che allo stesso tempo si renda conto che è il “cancro” di Albus, che è la sua catena e il suo freno, mi ha davvero soddisfatta. In poche righe, hai delineato l’acume, il fascino e l’intelligenza di Gellert in maniera magistrale.
Ho apprezzato tantissimo gli accenni anche alla Grindeldore, che sono canon e che secondo me ci devono essere. In questa chiave, il finale è straziante e coinvolgente da morire: Gellert che sceglie di “liberare” Albus – e in un certo senso anche Ariana – ma che poi porterà il suo mito in giro per l’Europa per non farla morire mai. Mi sono commossa anche adesso scrivendolo, veramente.
L’aspetto che mi ha conquistata più di tutto, però, riguarda un aspetto diciamo stilistico. In ciò che succede ad Ariana, non hai inserito niente di sessuale, ma la scena e il linguaggio che utilizzi ricordano uno stupro (“Boyce iniziò a tastarla dappertutto, alla ricerca di chissà cosa, e ogni tocco le fece provare acuta vergogna, la fece sentire sporca come se si fosse immersa in un fiume di fango. "Dove cazzo l'avrà messo? Cory, strappale via il vestito!"”, “Albus ha il dolore negli occhi di chi sente la pioggia battere contro il vetro della finestra, come quella che le cadeva addosso mentre le schiacciavano la testa sull'erba.”, solo per farti qualche esempio), l'ho trovato veramente intrigante.

5) Attinenza ai contenuti del pacchetto: 4.5/5.
Hai scelto il pacchetto: “Il seme della follia
In Ariana, la magia è fuori controllo. E' stata aggredita quand'era una ragazzina, ma cosa le è successo davvero? Fornitemi la vostra versione.
La coppia dev'essere la Gellert Grindelwald/Ariana Silente (concessi e apprezzati cenni alla Gellert/Albus). Il tema centrale della storia dev'essere il racconto di come Ariana sia stata aggredita (io ci ho sempre visto qualcosa di sessuale, ma è solo la mia opinione, non dovete sviluppare per forza la storia in quel senso), ma voglio che inseriate anche questo pairing.
Nota bene: i due personaggi non devono per forza avere una relazione, soprattutto considerando che Ariana è "rotta" e che non voglio vedere del Non-con. Stupitemi!”
Sei stata molto brava con questo pacchetto, che era senz’altro uno dei più difficili.
Mi è piaciuta davvero tanto tutta la parte su ciò che successe ad Ariana, l’ho trovata superba. I tre ragazzi più grandi, il circo, le magnifiche illusioni, l’impazienza, l’avidità, il rimpianto e la paura. Ho trovato la scena straziante e piena di un pathos che davvero non immagini, mi ha fatto battere il cuore all’impazzata. Non ho mai letto una storia che renda così bene giustizia alla vicenda di Ariana.
Non ti ho dato il punteggio pieno perché la coppia si sente un po’ poco, credo che avrebbe necessitato di più spazio. Tuttavia, non ti ho penalizzato più di tanto perché ho amato come l’hai gestita, secondo me sei stata perfetta e forse “calcare” di più le cose avrebbe rovinato la storia che è in perfetto equilibrio tra fantasia e IC.
Davvero bravissima!

6) Gradimento personale: 10/10.
La tua è senz’altro la storia che ho preferito. Non c’è che dire, l’ho amata dal primo istante.
L’ho trovata terribile e, durante la prima lettura, ero veramente irrequieta, soprattutto per la questione che ti ho spiegato prima del linguaggio allusivo che richiamava la sfera sessuale e che mi ha provocato un peso sullo stomaco durante tutta la lettura. Tuttavia, è proprio questa la bellezza di questa storia: è un colpo in faccia, è un calcio nel ventre che ti strappa il respiro dai polmoni.
Bellissimo lo stile e la prima parte, piena di immagini fantastiche e variopinte che creano un contrasto terrificante con quanto sta per accadere.
La coppia non è presente al 100%, ma, data la difficoltà, mi pare accettabile. Caratterizzazioni perfette che mi hanno soddisfatto in ogni dettaglio.
Non so che altro aggiungere se non grazie, perché mi hai soddisfatta del tutto sviluppando questo pacchetto!

Recensore Master
02/01/18, ore 22:55
Cap. 1:

Ciao, Freya!
Ancora una volta è il titolo ad attrarmi e a spingermi a leggere (e per fortuna!), questa volta perché Portami via mi ha ricordato una canzone che mi piace molto. Poi ho letto i tuoi personaggi e le mie aspettative sono arrivate alle stelle.
Questa storia mi è piaciuta tantissimo, hai raccontato uno spaccato di vita che mi affascina e riguardo al quale vorrei sapere di più. Considero Ariana uno dei personaggi più interessanti della saga, uno di quelli che non abbiamo conosciuto per bene ma che mi dà l'idea di celare tanto in sé. Forse, non è così folle la teoria su cui si basa la tua storia; e, forse, se tutti (o quasi) abbiamo pensato a lei quando ci siamo ritrovati dinanzi Credence qualcosa vorrà dire.
Sei stata molto credibile. In particolare, ho apprezzato la prima parte del racconto, quella che condanna Ariana per sempre. Anziché limitarti a descrivere un'aggressione, hai dato spazio a una dinamica, hai cercato un movente e una situazione, hai dato solidità ai disturbi di Ariana – che si è fidata, e ha sbagliato; che è stata ingannata, e ha pagato.
Inoltre, ho trovato molto interessante il fatto che tu non abbia descritto la vendetta del padre. Il padre resta sullo sfondo, invocato, una padre che alla fine sembra confodersi con la morte stessa che porta via Ariana e le sue sofferenze.
In questo quadro così sofferente e decadente, Gellert è la goccia che fa traboccare il vaso. Bello, ingannevole e letale. Abbiamo la stessa idea di lui (così come dell'aspetto fisico di Ariana). Il principe di carta (citandoti!) che si sgretola tra le mani ingenue – ancora – della giovane Silente. Come non amarlo e detestarlo nello stesso istante?!
È un missing moments molto crudo, quasi spietato. Il tuo stile questa volta non ha lasciato spazio ad abbellimenti, è anzi molto lineare, con questa ripetizione quasi martellante del nome Ariana che non dà scampo al lettore, e gli ricorda continuamente a quale tragedia sta assistendo. È uno stile insolito se associato ai tuoi soliti scritti, però l'ho trovato giusto per questo tipo di racconto, che non vuole stupire ma raccontare, che narra ciò che sappiamo già e che per questo non ci fa nessuno sconto – niente sollievo, niente tatto; l'ho detto, è un racconto spietato.
In ultimo, voglio commentare anche le caratterizzazioni. Le ho trovate tutte riuscitissime, soprattutto quelle dei due fratelli, così diversi nel rapportarsi ad Ariana e così diversi nel rapportarsi alla vita stessa. Tristissimo il momento in cui Ariana percepisce lo stato d'animo di Albus; anche io ho sempre immaginato che in qualche modo lei fosse consapevole di essere quasi un peso per lui.
È una storia molto intensa, e mi è piaciuta tanto! Conosco il contest perché avrei dovuto prendervi parte e sono abbastanza sicura che tu abbia fatto un buon lavoro anche da quel punto di vista (ma non sta a me dirlo!). In ogni caso, in bocca al lupo e complimenti!
Un abbraccio,

Rosmary