Recensioni per
Leggiadre note di un canto selvaggio
di Nirvana_04
Finalmente ci sono, anche se in indicibile ritardo, chiedo umilmente scusa T^T |
Tesoro eccomi qui, |
Tesoro eccoci qui, |
Ed eccomi qui, finalmente e spero tu possa perdonare il mio ritardo indegno tesoro >< |
Ciao Nirvana ^.^ |
Ciao Ciccia! |
Non so come spiegare ma gli hai resi perfettamente nella loro condizione di entità antropomorfe eppure inafferrabili e non completamente rappresentabili, come un dio dovrebbe essere. Il fatto che Not sia contemporaneamente tutto e il contrario di tutto (bellissima la contrapposizione tra vecchio e giovane, e la frase: "Con la schiena curva di un vecchio e il passo scattante di un giovane atleta, se ne andò" è emblematica e l'ho adorata!) e l'aspetto diafano e sfuggente di Yama denotano come tu sia stata in grado di rendere un concetto molto astratto e complesso e a concretizzare qualcosa come l'aspetto divino pur mantenendolo tale connotazione. Anche il fatto che siano così umani con i loro vizi e i loro pregi li avvicina a qualcosa di più concreto che ricorda le rappresentazioni di dei greci e latini; nel contempo, sono distanti e coinvolti relativamente nelle vicende umane, consapevoli della propria condizione e posizione, rendendoli più simili a divinità. Ribadisco che mi piace come appaiano annoiati, indifferenti o insofferenti nei confronti tanto della loro situazione quanto delle vicende umane e abbiano una sfumatura cinica, crudele, egoista e sfruttatrice. I dialoghi tra i personaggi sono fondamentali tanto per capire questo quanto per intuire i loro caratteri. |
Recensione premio per il contest "of monsters and men" 1/2 |
Ciao ^.^ Perdona il ritardo, ma eccomi qui a continuare questa lettura! |
Ciao! |
Alla fin fine, è stato tutto un immenso rito d'iniziazione. Difficile intuire se persino Puésigath ne avesse predetto la portata fin dal principio. |
L'ho praticamente divorato, parola dopo parola e frase dopo frase. La sensazione di tristezza trasmessa da Adelaya è tangibile con mano, inizalmente durante la bellissima descrizione che ne fai, mi sono chiesta se questa formidabile creatura fosse la figlia di una qualche divintà, o una ninfa della foresta. Invece Adelaya prima era umana, e questa seconda vita le è stata donata dal suo amato Arket. Non so come hai fatto a creare un simile capolavoro, ma di questo racconto, oltretutto così ben eseguito, mi è piaciuto tutto. Non so se ti sei ispirata a qualche popolazione reale o sia tutta farina del suo sacco, ad ogni modo bravissima. |
Ciao ^.^ |
Zeptum. Genera in me una certa mole di aspettative: non meno crudele dei suoi fratelli, non meno vacuo, ma più ambizioso. Forse più astuto. Di certo, più arrogante, se è coi suoi simili che desidera giocare sporco. Che dia loro ciò che meritano per i loro capricci -lui che è capriccioso alla stessa maniera, sia chiaro lol-. Che riesca in qualche modo a prenderli in giro e, chissà, a farli soffrire. |
Ciao! |