Recensioni per
Bang bang
di Nocturnia

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
01/10/20, ore 16:10
Cap. 1:

Recensione Premio Speciale per il contest "3 Drabble, solo 3 Drabble per parlarti di me (e dirsi addio)

Ciao, perdona il ritardo con cui giungo a consegnarti il premio: l'ho presa comoda, quest'estate, non ho scusanti.
Confesso che imbarcarmi in una lettura su un fandom che non conosco, lottando nel ricordare i nomi dei personaggi, mi ha un po' spaventato all'inizio. Ma ne è valsa la pena.
E' la prima volta che leggo una one-shot divisa in capitoli così brevi, lapidari. All'inizio pensavo che questo sarebbe stato motivo d'incomprensione per me, ma la verità è che lo stile si adatta perfettamente al finale di questa storia e dona un'atmosfera particolare alla storia stessa, dall'inizio alla fine, sensazione che cresce via via, gradualmente, e non arriva solo alla fine bruscamente. Sì, perché, pur non conoscendo la storia ma intuendo l'universo alternativo in cui l'hai calata, quell'intervento finale, rivelatore, del narratore dove annuncia che da lì a due anni e due mesi il male peggiore li avrebbe distrutti tutti mi ha trasmesso grande malinconia addosso, la stessa malinconia che mi trasmette la visione del "Titanic" quando vediamo quel gioiello, quello sfarzo, l'immagine di un'epoca colare a picco, nel mare, venire sommersa. Ecco, la tua storia ha quest'esatto effetto: sembra di vedere una diapositiva degli anni d'oro, quel grigiore ma anche quel luccicare e quella provocazione dell'età del proibizionismo, quelle contraddizioni che hanno reso chic un'epoca e che puntualmente sembrano nel finale, attraverso questi capitoli così brevi, scorci di vita, fotogrammi spezzati e rimessi insieme, sembrano appunto nel finale sbiadire, ingiallirsi, visti sempre più da lontano, riecheggiare.
A questo mi ricollego per dirti che anche qui ho adorato il tuo stile, il tuo lessico così ricco, vario, pieno, termini lessicali perfetti scelti ad hoc, immagini crude e provocatorie che si andavano a scolpire sulla pelle, marchiate a fuoco. Hai una padronanza della lingua che ti permette di giocarci in maniera vivace, sprezzante quasi. E questo giocare con il lessico è si perfettamente adattato come una pelle alla trama e all'ambientazione.
Ho trovato soltanto un refuso, che ti segnalo velocemente qui:
l'eleco degli alcolici - elenco

Ho amato, tra le altre cose (era impossibile segnarmele tutte, altrimenti non avrei più finito di recensire) questo figura retorica:
Per i bambini, avevano detto.
Per i nostri figli, la morale.
Per il futuro che ci meritiamo, la menzogna. -> Mi piace come da un singolo dire, il narratore ne estragga una verità sempre più nuda, più sottile. Davvero molto bella, complimenti.

La storia è piena di personaggi, spero di non scordare nessuno, che trovano più o meno uno spazio all'interno della one-shot. Purtroppo non conoscendo il fandom è stato difficile trarne una caratterizzazione solida, per me, qualcosa che vada al di là di piccole impressioni.
Vorrei partire dal finale però, da Claire, che mi ha colpito moltissimo. Sembra passato un po' da quest'ultima scena rispetto alle altre. Si respira nell'aria quasi l'insoddisfazione di Chris, che non ha ancora trovato il modo per arrestare Wesker e che a denti stretti si rassegna a vedere quel locale e quel traffico proliferare: tutto ciò che può fare è sconsigliarlo alla sorella (minore? mi è parso così). Claire è un personaggio che con quel luogo non ha nulla a che fare, eppure la sua ritrosia, forse data dall'ambiente in cui è stata cresciuta, che trova terreno fertile nell'aria satura di fumo, in personaggi che incutono timore (Steve è una presenza rassicurante) si annulla o lotta comunque verso quell'attrazione verso la perdizione fatta carne, Alexandra (e qui ho adorato la citazione finale, perché ha donato all'attrazione di Claire un significato più sensuale), perché Claire è attratta dalla bellezza della vita, in quello spettacolo di danza che è libertà e seduzione allo stesso tempo. E' un mondo sfolgorante, pieno di contrasti e contraddizioni, di chiaro-scuri decisi che catturano nel loro vortice. La visione finale di Claire è stata la mia preferita, quella che mi ha dato il sapore più completo in un certo senso, che ha unito i vari contrasti che si dipanano nei vari capitoletti.

Mi è piaciuta moltissimo la sensazione di passaggio, un mondo finisce e un altro inizia, e nel finale questo inizio minaccia di finire presto. Il passaggio da Spencer a Wesker a questo futuro rivoluzionario.
La figura di William mi è piaciuta altrettanto. Ho capito che è il medico e che della malavita ha poco nell'aspetto e nel carattere, forse è più una questione di cuore nel suo caso. Mi ha ricordato il classico mafioso che trova il suo posto con naturalezza e posatezza, perché amico del boss. Mi ha dato l'idea di una persona intelligente, accorta, che lavora nell'ombra ed è molto silenziosa, il saggio, il secondo, l'uomo che riesce a separare la sua vita nera da quella più lucente, tanto che lui vive con la possibilità di avere una vita al di fuori di quel luogo, con Annette, con la figlia. La sua anima non è nera come quella di Wesker, ecco cosa voglio dire. Lui sta in bilico, a suo modo, nonostante la completa fedeltà all'amico, compagno.

Alexandra e Albert sono più difficili da inquadrare, perché c'è un passaggio che ho capito ma che non conoscendo non posso afferrare fino in fondo. Si tratta della questione sui bambini.. Wesker era uno di quei bambini di Spencer? Orfani che servivano a che tipo di piano? Qui confesso di aver perso un attimo il filo. E non ho quindi capito cosa abbia spinto Wesker a percepire questa omissione da parte di Alexandra come il tradimento peggiore.
Il titolo si ricollega comunque moltissimo non soltanto all'ambiente in cui la storia si sviluppa ma soprattutto in quella pistola che Wesker continua a puntare verso Alexandra e che non spara mai. Al contrario, è la bellezza di Alexandra a sparare e a colpire. Da questo punto di vista, seguendo questa triade di significati, il titolo è praticamente meraviglioso. Complimenti. Questi tipi di giochi mi piacciono tantissimo, e quando li noto mi restano impressi. Bello davvero.

Comunque tornando a questi due, li ho trovati molto scuri come personaggi, eppure umani fino all'inverosimile. Sono due personaggi forti, senza mezze misure, che sfruttano e si lasciano sfruttare in un gioco violento, che li ferisce per primi e che pure li rende vivi. E' il tipo di vita che fanno i pazzi, gli appassionati, gli spericolati. Chi ha vissuto una vita dura e non per questo si lascia morire. Loro vivono nel marciume eppure lo fanno risplendere. Sono due anime affini che si rendono la vita migliore e peggiore reciprocamente. Sono personaggi che si guariscono a loro modo, soprattutto perché cancellano la solitudine e danno un senso che va al di là della vendetta e della ricchezza. E' una consolazione dell'anima, un'anima nera, certo, ma comunque un'anima.
Wesker è un tipo pieno di contraddizioni, che sembra gestire affari, e gestirli secondo un certo ordine, ma che alla fine non può fare a meno di cedere al desiderio per questa donna. Lei sembra proprio l'eccezione a una legge che lui segue sempre, a suo modo, tanto che questo suo cambiamento viene subito colto da William.
Alexandra sembra tanto un gatto randagio in cerca di casa. Lei vaga, il suo unico senso sembra essere la vendetta e la voglia di non essere morta, eppure prima di conoscere Wesker lei era comunque morta. Si lasciava andare al ballo perché era l'unico momento in cui era viva, il resto era incoscienza, un continuo blackout e un dolore al petto che al di là della sua rabbia, della sua intelligente e della sua curiosità, la definiva suo malgrado.
L'incontro tra questi due ha rivoluzionato la loro vita, seppure non cambiandola affatto. Semplicemente ha completato il loro essere, donando loro una spensieratezza nera, sprezzante, lucente.

Adoro comunque il rapporto tra Wekser e William, sopratutto perché è vero che Wesker è un violento rabbioso e gli tira un bicchiere contro (mira perfetta, infatti l'ha mancato) ma non riesce a prendersela con il suo amico per avergli taciuto la verità. In quel gesto io, e credo pure William, ho letto la voglia di manifestare il suo dolore, la sua perdita, la sua lotta contro l'orgoglio ferito che lo ha spinto a rinunciare a tutto ciò che di buono aveva stretto tra le mani.

Spero tanto di non aver preso troppi abbagli (mi dirai tu, se vorrai, quanto ho davvero capito di questa storia) e spero che comunque si sia capito quanto io abbia apprezzato questa storia, per quello che racconta e per come lo racconta.
A presto!

Recensore Junior
28/01/18, ore 01:32
Cap. 1:

Fayer e Wesker, New York e i suoi criminali -un poliziotto, la giustizia, una sorella che vuole muoversi alla massima velocità. Non piange Bang Bang, non elemosina e non si addolora -vuole riscattare, vitale, vuole essere ciò che il presente può solo sognare.

Bang Bang fa suoi i Ruggenti Anni Venti, gli anni del charleston e del proibizionismo, dell’emancipazione -li fonde insieme in una storia movimentata, agitata, quasi quanto i protagonisti di cui racconta. Ritroviamo Albert, criminale di pregiata fattura, uomo d’affari di fumo e di alcol; Alexandra, ballerina dai gesti fugaci, che scivola sul palco e inganna, illude e confonde, nasconde la sua natura; poi William, medico e amico, mente acuta e occhio di falco; infine Barry, Chris, Claire, Alfred e Annette -Spencer, l’artiglio che afferra e strappa cominciando ogni volta la storia. Bang Bang è un viaggio a ritroso in un tempo che fu, l’altra possibilità, l’emancipazione in una cronologia che regala ai personaggi una nuova storia.
In realtà poi non va nemmeno così diversamente rispetto al solito: Albert è un re nel suo regno, William il fido cavaliere -finché non arriva la bella, la principessa di stracci svestita che da inizio al finimondo. Si sono sempre incontrati così, Alex e Albert -per sfiga (o per fortuna), con una pistola in mano e un ricatto nell’altra; si sono sempre incontrati così, nascondendosi a vicenda -un gangster e una civile, un soldatino e una ballerina. Due mondi all’apparenza lontani, quasi impossibili, così vicini da riuscire a sovrapporsi -e l’onore è di Spencer, sempre il suo, tanto ironico quanto assurdo come chi cerchi di separare finisca ogni volta per unire.
Eppure, oltre a questo, è un altro il gusto di Bang Bang, un racconto che -per una volta- si sbilancia e sorride ai suoi protagonisti, li manda su di giri, li ubriaca di sogni e speranze -quasi fosse un fumetto, una pellicola in bianco e nero in cui la leggerezza vince, l’irriverenza la fa da padrone. Ed è su questo aspetto sfrontato in particolare che varrebbe la pena soffermarsi, sull’anima sbarazzina di un’AU che si distingue per i colori di cui fa mostra: non ha rispetto Albert per l’autorità, non la riconosce a meno che non sia sua -ghigna dagli avvisi di taglia, si prende gioco del can che abbaia senza davvero morderlo; ride nell’ombra William, vivace e allegro vive scanzonato alla giornata, un normalissimo lavoro da normalissimo medico amico della mafia; poi Alexandra -balla, conquista, vince, prende tutto- e infine Claire -piccola comparsa per una sorellina tanto audace da ammirare il nemico.  E’ la sfacciataggine di questi personaggi la grande bellezza della storia, la rivelazione di un insieme di righe che prendono a pugni l’orgoglio angst, fanno a botte pistolettate per accaparrarsi la spensieratezza che mai nessuno aveva osato loro concedere. Bang Bang è una shot! che balla e sgambetta almeno quanto Alexandra, che è arrogante non più di Albert ma disinvolta tanto quanto William; Bang Bang è una shot sgargiante, ruggente come gli anni che rappresenta, che promette gioia e dolori di una vita (due) che vuole vivere al massimo. 

Bang Bang effettivamente concede ad Alex e Albert di affrancarsi, redimersi da una condizione che li ha sempre voluti oppressi e vinti -dice loro che è tempo di mettersi in gioco, di danzare, acquisire il ritmo e muoversi di conseguenza. E’ brava in questo Alex -lo è sempre stata, regina del sapersi adattare e rimodellare; fatica Albert perché odia ciò che gli venga imposto, odia che qualcuno sia più rapido e sottile di lui. E’ proprio in questo che Alexandra vince, giocando d’astuzia e affascinando Albert senza lasciare che se ne accorga -rivela mezzi segreti, nasconde verità a metà, si presenta come Fayer celando il marchio di Spencer. C’è una linearità nel modo in cui Alex e Albert si squadrano, girano intorno e sfidano -Albert ringhiando, Alex mostrando il collo per ingannarlo, aiutarlo, lasciarlo, tornare a lui sempre e comunque; c’è una linearità nel modo in cui Albert annulla le proprie difese e si lascia attaccare senza reagire agli affronti di Alex -mai, nonostante dovrebbe diffidare; mai, nonostante dovrebbe ucciderla. Bang Bang calca molto su un aspetto in particolare, che in altri contesti passerebbe inosservato: Alex non teme, Alex non nega -Alex accetta e affronta, subisce, di conoscenza colpisce e di conoscenza perisce. Albert vive sul ciglio del vulcano, un’esistenza al lancio di dado e una mano fortunata truccata -ama giocare, rischiare: è un uomo che predilige la sfida -e cos’è, Alexandra, se non la competizione di una (mille) notte senza regole sul banco da gioco; cos’è, se non il sale nella piaga che brucia la ferita. Perché sempre di questo si tratta -di una ferita. Albert ha sempre avuto una visione troppo Wesker-centrica del mondo, se stesso al centro e satelliti intorno -come se questi non potessero influenzarlo, come se non potessero avere un valore (e si ha come l’idea che non sappia che esistono anche le stelle doppie). Insomma, se nella sua idea Alex doveva solo orbitare per andarsene, il nostro biondo non ha proprio capito nulla: Alex si è fatta spazio a passo di danza nel suo locale -la sua vita-, ma lo ha fatto per accomodarsi -e Albert, tronfio, l’ha accolta in qualità di bella puttana. Ne è poi rimasto affascinato, si è fidato, ha distrutto Spencer e riscattato entrambi -ma a quel punto il danno era fatto. Galeotta fu la vendetta -sfida, tristezza e un perfetto incastro le aggravanti. Non c’è bisogno di ripetere tutto, non vi è necessità di evidenziare l’ovvio: a prescindere dal tempo ci saranno sempre le peculiarità di Alex che cattureranno Albert, a prescindere dallo spazio ci saranno sempre quelle qualità di Albert che faranno sentire a casa Alex -come i pezzi di un puzzle su cui sono stampati disegni diversi: puoi cambiare l’immagine, ma la sostanza è sempre la stessa.
Bang Bang è dunque una storia che nella sua vivacità regala sollievo: non è un macigno sulle coscienze dei personaggi, tanto meno ha l’onere di mostrare loro cosa significhi essere umani oltre l’apparenza; Bang Bang semplicemente racconta, un noir contemporaneo dal sapore fiabesco in cui il principe dei furfanti incorona la sua bella principessa di perline e frangette -e chissà che, sette minuti a mezzanotte, invece di una scarpetta non si lascino dietro un revolver.           
(Recensione modificata il 28/01/2018 - 01:33 am)

Recensore Master
23/01/18, ore 00:15
Cap. 1:

Ciao :)
Meno male che ho letto AU😂 altrimenti non sarei riuscita a spiegarmi la Alex nei panni di ballerina!😂
***
Da notare come al nostro Wesker scoccia ammettere che è stato il William a consigliargli di assumere la bella Fayer-
Albert: -io non sono irritato-
Io: -come no-
Albert: -hmph! :|
***
"Troveremo un modo di risolvere questo increscioso errore, Alfred."
Wesker gli toglie il bicchiere di mano, stringe - lo rassicura.
"Perché di questo si è trattato, no? Un terribile errore. Nulla che non possiamo superare. Insieme."
Alfred annuisce, comprende - troppo tardi. (cit)
Alfred: Ehm, Nocti cara *trema come una foglia* mica mi farai schiXXXXre vero?!?!?😶
***
Vedi, quella frase mi fa pensare che Albert, presto o tardi-
Albert: -farà fuori il distrattone che mi sbaglia sempre gli ordini?!?😇
Io: Proprio così bello mio-
Albert: -chi😇 io😇 noooooooo!!!!😇
***
"Potevi non scoprire mai che dietro gli Ashford c'era Spencer e la sua vecchia combriccola d'inglesi snob. Che il taglio delle provvigioni dalla Florida sarebbe stato solo il primo di molti. Che tu eri il prossimo sulla sua lista." (cit)
Ah- ah *punta il dito contro gli Ashford* altro che errori negli approvvigionamenti😒 quelli di Alfred erano dei veri e propri sabotaggi!!😒
***
Da notare inoltre come quel pezzo di mXXXa di Spencer si diverte -come nel canon- a rovinare la vita di Wesker😒 con lui ed Alex che decidono infine di vendicarsi di lui; la domanda è questa-
Albert: -riusciremo nell'impresa, oppure la nostra Nocti farà sì che nel tentativo ci restiamo entrambi secchi?!?😇
***
"Se ci muoviamo contro Spencer non sarà come con gli Ashford: ci saranno ritorsioni. Agguati. Non basterà ammazzarlo: bisognerà eradicarlo dalla comunità criminale, cancellare i suoi insegnamenti, le sue leggi." (cit)
Alfred: Questa frase detta da Birkin mi fa temere che alla fine Albert mi ha fatto creXXre sul serio😭 poverello me...
***
"Sei pronto a farlo, Al? A fidarti di una ballerina?"
Wesker sostiene il suo sguardo e tace. (cit)
Nel proprio intimo però il biondo pensa Ma saranno caXXi miei?!?; facepalm di Birkin😂
***
Diamo il benvenuto a Chris lo scaXXato Redfield-
Chris: -sbatterò quella testa di caXXo al fresco *indica un certo biondo che risponde al nome di Albert Wesker* parola mia-
Barry: -sempre se non ci muori prima-
Chris: -portasfiga di uno!!!! :|
***
*al paragrafo successivo summer legge della strage di Ognissanti perpetrata da Wesker*
BLEEERGGHHHH *voXXta leggendo di come è stato ridotto Spencer* Albert fai sXXXXo al cubo! :|
***
Tre mesi e due giorni dopo il caso era stato archiviato come irrisolto. (cit)
Ho pensato seriamente che Wesker l'avesse passata liscia, almeno fino a quando non ho letto che gli avevano sparato-
Albert: -vedere quel Il proiettile non è uscito detto da Will😒 a proposito ahia😭
***
"Che cosa nascondi, Alexandra Fayer?"
Alex tace, continua a fissare le mattonelle del pavimento.
"O dovrei dire Alexandra Spencer?" (cit)
TUMPETE
Alex: summer😶 oXXXo mio-
Io: -@________@ aiuto che colpo; la Alex l'è figlia di Spencer?!?!?!?😶
***
"Che Spencer collezionasse bambini orfani? Che li rendesse tali? Che alla fine ne abbia trovati tredici, e che solo due siano sopravvissuti ai suoi sogni di gloria?" (cit)
Miiiiiiiiii -.- ma che pezzo di mXXXa che era guarda; l'è un bene che è morto allora...
***
L'odore dell'oppio mescolato al tabacco le annebbia la vista, i sensi: chiusa in quel piccolo spazio trova difficile ragionare, persino ribattere alle domande di Birkin.
Alex?
Buio. (cit)
Alex: Mica hai spiegato cosa caXXo mi è successo piccirè *detto questo squadra la Nocti* ma guarda te che roba-
William: -intanto, visto il detto Chi tace acconsente, adesso so che l'è colpa di Spencer; visto come tu alla mia domanda mi sei rimasta muta stile bella statuina...
***
"Potrei ammazzarti."
"Potresti."
"Nessuno verrebbe a cercarti." (cit)
Da notare come Wesker minaccia sempre la Alex-
Alex: -per poi arrivare ad un bel dato/nulla di fatto-
Albert: -ohè -.- sempre a derubarmi stai-
Alex: -mica è colpa mia se tu sei solo un povero fesso che si lascia fregare ogni volta scusa...
***
L'Umbrella dominava la realtà degli speakeasy e Redfield girava a vuoto come il cane stupido che era. (cit)
Lo diceva sempre mio padre, quando giocava al primo Resident Evil, Chris è solo un povero scemo diceva-
Chris: -🌋🌋🌋🌋🌋🌋🌋🌋🌋🌋🌋🌋
***
Da notare anche come Alex ed Albert si metteranno poi assieme, almeno a giudicare da come si scatenano in privato😋
***
Il venti luglio 1927 Claire Redfield rivedrà Alexandra Wesker e le porrà l'unica domanda che le aveva divorato la mente da quella notte:
Mi insegni a ballare?
Mancano ancora due anni e due mesi alla fine di un mondo che lascerà cicatrici addosso a tutti loro. (cit)
Dire cosa ha risposto Alex alla rossa no, vero monella? :|
***
Ad ogni modo -sparo a parte- Albert alla fine l'ha fatta davvero franca-
Alex: -ma quale Franca :/ io mi chiamo Alex-
Albert: -ma non in quel senso, scema!!!! :|
***
Come al solito hai scritto una shot *Alla faccia della shot, chilometrica era... nota di un Albert a cui è venuta un'emicrania spaventosa non essendo abituato a leggere, a differenza della bella ballerina* che ti inchioda allo schermo fino a quando non l'hai finita-
Tutti: -e come al solito la summer ha delirato assai😂 ma tu Nocti questo già lo sai😂
***
Alla prossima! xD
Saluti da summer_moon
(Recensione modificata il 17/11/2018 - 01:34 am)