Buonasera stellina!
TU MI VUOI MORTA. AMMETTILO.
Ho riletto questa storia tre volte e ho ancora gli occhi lucidi, sono scioccata ma al tempo stesso innamorata di questo capolavoro.
Ho pensato più volte agli attacchi di Peeta, alle conseguenze del depistaggio anche a distanza di anni, ma ho sempre pensato che gli attacchi fossero diminuiti col tempo...e devo dire che leggere versioni alternative, così forti, è un'esperienza che lascia un senso di tristezza unico.
Il gesto di Katniss mi ha colpita nel profondo: non ho mai letto nulla del genere, ma al tempo stesso la capisco, almeno in parte. L'istinto di sopravvivenza è radicato in tutti noi, e per una ragazza che ha tenuto in vita la famiglia, che ha partecipato agli Hunger Games e perso le persone più care nella rivolta è ormai una seconda pelle.
Il suo gesto è quindi comprensibile, eppure la vera Katniss (non che fosse OOC prima, assolutamente!) viene fuori quando si rende conto di ciò che ha fatto: il suo dolore, il suo shock per le ultime parole di Peeta lasciano un segno permanente, e la rabbia negli occhi di Haymitch è stata il colpo di grazia, per me.
Sono stata male immaginando la tomba di Peeta, abbandonata, con sole cinque persone al suo funerale, ma credo che tu abbia fatto la cosa giusta: sicuramente tutti avrebbero dato a Katniss della malata mentale, e non era decisamente il caso di peggiorare la situazione ancor di più.
La scena finale un po' me l'aspettavo: ormai "conosco" bene Katniss, e tu la rendi perfettamente IC in ogni tua storia, e per quanto mi costi ammetterlo credo che solo con questo gesto estremo la ragazza di fuoco abbia trovato una specie di felicità...se ha perso TUTTI, quale motivo ha per vivere? Nella trilogia è solo Peeta la sua ancora, ma in questo caso non ha nemmeno lui :(
Hai scritto una storia intensissima, con uno stile meraviglioso, e non posso che ritenere il tutto meraviglioso.
Complimenti, complimenti, complimenti!
Un abbraccio,
Bianca |