Recensioni per
C17H21NO4
di SSJD

Questa storia ha ottenuto 174 recensioni.
Positive : 170
Neutre o critiche: 4 (guarda)


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Recensore Master
11/12/19, ore 17:25

Pensavi di postare in sordina e sfuggirmi? 😜👻
Ad essere onesta appena ho visto quel contest ti ho pensato, aveva prompt troppo adatti perché non partecipassi ihihi.....
Avevo sentito della morte della cantante in effetti, vinta da quel male che sempre più spesso miete vittime ingiuste e che sembra portarsi via per uno strano scherzo del destino i migliori.
Le tre drabble rispettano molto i atmosfera della canzone e del video e ne riprendono anche accuratamente alcuni passaggi delle strofe.... Come sempre le "songfic" le azzecchi in pieno. 🙄👍😃
Le drabble in sé sono molto carine, seppure sei tornato sul tuo schema preferito (😜) anche se in questo caso ha un'accezione più positiva e dal sapore più di speranza, unità e sereno rispetto al solito e alle prime; delineano da punti di vista diversi, quasi opposti, questo inizio di giornata molto dolce, dal sapore quotidiano e speranzoso, forse all'inizio per lei non molto ecco 😅 d'altronde pure ai fumatori se gli togli la prima cicca del mattino partono la giornata col muso.... O ai caffè-dipendenti....? 😜🤣😉
Però il finale lascia ben presagire e non solo per togliere quello che ho immaginato non tanto come una forte dipendenza, ma semplicemente come un brutto vizio non benefico ma non arrivato al punto di essere vera dipendenza insomma (altrimenti col cavolo che si può levare e collaborare in quel modo 😏) ma pure e soprattutto per la relazione tra i due condita da latte miele e pantostato, un pizzico di acido disappunto ma nel complesso dolce.
Alla prox
Nala
P. S. Perché tre pow? 🤔🤔

Recensore Master
11/12/19, ore 17:00

😭
Beccati 'sto saluto, oggi, giuinott😢 sono andata a cercare qualcosa riguardo all'artista da te nominata nelle note e 😭 ma miseriaccia a teeeeeeeeeeeeee🌋
si ripiglia
Passando alle tre drabbles...
Prima di tutto, buona fortuna per il contest👍 seconda cosa, ho notato che qua hai come alternato i POV dei due personaggi, oppure mi sbaglio?😅
Vedi; all'inizio mi sono detta qualcosa tipo What, prima il pg si incaxxa ché non c'è più la sua roba per poi ripulire il comodino dalla stessa😵 indovina, solo dopo, rileggendola per bene, ho capito come i POV presenti sono due😅
poco dopo
Oooooooooooooooooook😅 sono due POV più l'ultima come narratore esterno - il quale immagino sia tu - 😅
Non so come spiegartelo, amico, ma queste drabbles è come se avessero un sapore dolceamaro: questo perché se nelle stesse - alla fine - c'è la speranza positiva di riuscire a ricominciare da capo, arrivando alle note è come se si venisse anticipato che no, la protagonista della triple drabble non avrà più tale possibilità😢 e questo è molto triste, ecco😭
Ad ogni modo, come tuo solito, hai scritto il tutto in maniera scorrevole e coinvolgente - minkia, se ti invidio, adesso, anche se so che non dovrei; io, al tuo posto, col caxxo che riuscirei a coinvolgere in una maniera simile, cavolo - direi che questo tuo omaggio è semplicemente riuscitissimo👍
Alla prossima👋
Saluti da summer_moon

Recensore Junior
08/11/19, ore 15:44

Seconda recensione premio per il contest “Ero lì quando…” di Ghostmaker


Personalmente sono attirato dalle drabble per una forma di spietato “autolesionismo” perché è implicito che in centodieci parole c’è dietro una spiegazione che ne conta molte di più. (la battuta del comico “Balasso” rende l’idea: “Son più le robe che si dice delle robe piuttosto che le robe stesse in quanto robe”). AI tempi di scuola perdere un ora per spiegare una riga di Dante o Manzoni mi distruggeva l’anima :D

Ho scelto questa soprattutto per il “politicamente scorretto”, ma anche per il dualismo dei “gemelli” nel quale c’è una verità che tanti nascondono dietro frasi tipo: “ogni tanto sento ciò che sta pensando”. Sono palesemente delle fantasie, non perché il gemello mente, ma perché sono tipiche di una qualsiasi relazione prolungata tra persone, non è una stranezza singolare. Quante volte si dice che il nostro partner sa già cosa vogliamo? Eppure non lo conosciamo da una vita.

Torniamo però al punto focale. Due gemelli, due storie partite per trecento secondi disallineate, che camminano fino a un certo punto appaiate per poi dividersi come è giusto che accada. Sono tentato di dire che è colpa del “tema natale” astrologico perché basta un secondo per essere un “Pesci” piuttosto che un “Ariete” (Ale & Franz docet), ma la realtà è che una vita è singola, nell’infinità di vite, e si crea con scelte, volute o forzate.
La rabbia del gemello che sta per morire è più verso se stesso, anche se accusa il fratello, e riversa le sue disgrazie (scelta personale) sulla vita tranquilla dell’altro (scelta personale). E qui è la bellezza di questa drabble perché assistiamo al ricongiungersi delle due strade che si erano separate e, in qualche modo, si divideranno di nuovo per una scelta personale.

Destino? Forse, ma anche no. Scelta personale decidere il sì o il no.

Bella, in poche righe intensa, capace di dare al lettore la possibilità di elucubrare soluzioni personali ma che hanno sempre una cosa in comune: la scelta personale di leggere :)

Recensore Master
21/10/19, ore 15:08

Recensione premio per il contest "Lavoratori allo Sbaraglio"

Anche questo capitolo l'ho amato veramente tanto.
Da una striscia bianca, da una vittoria a un'altra, non meno importante: su sé stesso e contro la dipendenza, su sé stesso e verso un traguardo sempre più grande. E' una corsa graduale, sia nella trama sia per com'è stata raccontata: il recuperare la propria vita e avere un vantaggio enorme sulla gabbia che per molto tempo l'ha tenuta stretta e minacciata, sconfiggerla di più mano a mano che i limiti cadono, superarsi ancora e mettere una distanz sempre maggiore tra sé e l'avversaria peggiore - e anche tra il vecchio sé stesso, che è il nemico numero uno.
Quella frase finale - ho vinto io - riassume tutto: una vittoria sportiva che cela dentro sé un enorme passo, che è minuscola in confronto a quella che il protagonista fa contro la dipendenza, passando a una droga molto, molto migliore, che libera le ali invece di tarparle, che ci mette in gioco nel modo migliore che possiamo pensare.
Oh sì, l'ho veramente amata in tutto il suo senso di riscatto, libertà, ripresa di sé e gloria, fisica che mentale, che si può percepire.
Niente, questa raccolta è davvero uno splendore e io continuo ad ammirare la tua capacità di rendere tantissimo in poco spazio.

Manto

Recensore Master
18/10/19, ore 22:37

Recensione per il contest "Lavoratori allo Sbaraglio"

Hello **
Come ti dicevo, io avevo una voglia pazzesca di passarmi in rassegna tutta, ma proprio tutta questa raccolta, e infatti eccomi qui; non mi sono affatto pentita della scelta.
Quindi, dopo essermi divorata una dopo l'altra tutti i vari capitoli, alla fine sono finita su questo perché... perché mi ha portato alla commozione, senza possibilità di recupero.
Ho amato un sacco come tutte si richiamino, quasi siano i vari pezzi di una storia comune: istantanee di mille e un'unica vita, che comprende anche le possibilità scartate, i se e i ma, i vari errori e le cadute, e i modi e tempi per rialzarsi.
Particolarmente questo m'interessava leggere: non giudicare i personaggi per i passi falsi che fanno, ma per come reagiscono e come possono risollevarsi, se lo vogliono e ci riescono davvero.
Quindi, la particolare scena di Natale di questo capitolo mi ha dato una speranza che non sai: con tutti i suoi dubbi ma anche con la forza di riprendere in mano una vita sfatta e, prima si credeva e a volte si suole cadere ancora in quel pensiero, irrecuperabile; ma per questo ancora più decisa a risollevarsi, a combattere l'impotenza passo alla volta, il dolore con la sopportazione, il passato con ciò che attende al di là delle parole "Sono spacciato".
Anche un piccolo gesto può fare la differenza, e può essere un regalo per chi non pensava di riuscire nemmeno in quello; e io amo sempre vedere queste piccole vittorie che andranno a formarne, con il tempo, una ancora più grande: la base per ciò che verrà.
Insomma, non hai sbagliato di certo in questa raccolta, neppure un colpo.

Manto

Recensore Master
26/06/19, ore 20:42
Cap. 11:

Terzo Classificato Parimerito

ANTIPODI di SSJD






Grammatica e stile: 9,8/10 (5 di Grammatica + 4,8/5 di Stile)

Sulla grammatica non ho nulla da dire, funziona tutto a meraviglia; riguardo allo stile, invece, ho storto un po’ il naso riguardo quel continuo andare a capo di frase in frase, che a mio parere spezza fin troppo il flusso narrativo: è vero, in alcuni casi ci sta perché permette di isolare le parole e dare loro una luce particolare, maggior importanza e risalto; ma meglio non abusare di quest’effetto (– 0,2).
Comunque sia, a parte questa nota e come sostenevo con altri autori, amo veramente tanto come siate riusciti a rendere tanto sentimento e profondità in pochissime righe; un’abilità che ancora non ho acquisito e di cui sento veramente la mancanza. C’è tutto: è una storia completa, senza bisogno di aggiunte né spiegazioni, dove ogni frase è un gradino preciso e perfetto che ci conduce in pochissimo tempo alla realizzazione di ogni sua componente, con termini altrettanto precisi per dare immediatamente la piena comprensione di quello che sta succedendo.
Non nego di essere rimasta incantata e con il fiato sospeso, ammaliata dal quadro che è andato a delinearsi. Sinceri complimenti!



IC/Caratterizzazione personaggio: 10/10

Non saprò mai dire appieno quanto questa storia mi abbia emozionato, quanto sia riuscita a sentire vivi i personaggi.
Nonostante non siano mai chiamati con un nome, nonostante il ridotto spazio in cui interagiscono, respirano e vivono, l’uomo e la donna di cui ci parli non sono semplici macchiette: la loro personalità giunge fino a noi, mette radici nella mente, dice molto più di quanto sembri a prima vista.
Andiamo con calma, partendo dall’anima femminile della storia: una poliziotta che si innamora di un criminale, che sa bene cosa doveva fare e non ha fatto, che cosa non doveva succedere e invece è successo; una donna che indossa un’uniforme ma che non è stata capace di far obbedire il cuore alla legge, e che alla fine ha deciso di seguirlo.
Una giovane, si presume – o forse è lei la più grande tra i due? –, che facendo il suo lavoro incappa nell’inaspettato: forse ne aveva bisogno, lo cercava, era quello che chiedeva; oppure, più semplicemente, l’incontro con l’uomo era la svolta che ha infranto certe convinzioni e avvicinato due mondi che la mentalità comune fa collidere.
Quello che traspare è, comunque, una grande umanità: la capacità di arrendersi al sentimento che contraddice con il rispetto del dovere che a lei si richiede, la necessità della presenza dell’altro, la felicità sommessa e pacata di averlo, libero forse per qualche giorno o per il resto dell’esistenza, per sé e per la vita che ha atteso di condividere con lui fino a quell’istante.
Non è dato sapere se lui l’ha manipolata, se finirà male, se lei si renderà conto di essere stata un mero svago per l’altro; ha deciso di servire quell’amore, e così farà. Ed è veramente dolce l’ultima frase mentre gli bacia le nocche: davvero, davvero sentita.
Quanto a lui, possiamo dire che, letteralmente, parla soltanto: le sue parole sono la miccia che fanno esplodere la vicenda, la seducono e la convincono, la coccolano e le aprono un altro mondo.
Devo dire la verità: ho la sensazione che sia anche troppo mellifluo, forse per i nomignoli che le riserva – e magari, al contrario di lei, non completamente sincero; ma i sentimenti della donna sono così prorompenti che è una paura che rimane in sordina, perché davvero, il modo in cui la protagonista lo vede e pensa è così poetico e totalizzante nel senso più bello e devoto del termine, e ispira una grande tenerezza.



Utilizzo pacchetto POLIZIOTTO: 8/8

• Prompt: Relazione con Age!Gap (+2) → Viene detto chiaramente che ci sono trent’anni di differenza tra le due metà della coppia, ergo la richiesta è stata rispettata.
• Oggetto: Letto singolo (+2) → Quel riferimento al letto dove hanno fatto l’amore, ancora una volta lì ad accogliere i loro corpi, l’ho trovato stupendo: ti posso solo dire che ha avuto un effetto sia erotico che dolce, di attesa e unione, di ritrovo e fedeltà. E mi è piaciuto un sacco.
• Frase: Testo di “Two” dei Sleeping to Last (+2) → Inutile dire che anche questo campo merita il meglio: la canzone diventa la voce dell’uomo e i punti da cui procede tutto, che mutano l’esistenza, la svolta. Li assecondiamo anche noi come ha fatto la protagonista, ed ecco che la magia è completa, siamo lei e i suoi sentimenti legittimi.
Ma il vero punto di forza è questo: dato che associo la canzone a una storia tenera e con dell’innocenza, vederla legata a una vicenda dai toni meno spensierati l’ha caricata di un’altra prospettiva, tutt’altro che disprezzabile.
La figura della poliziotta ti assicura altri due punti, in quanto riprende la professione del pacchetto.



Punti BONUS per utilizzo intero pacchetto: 5/5



TOTALE: 32,8/33

Recensore Veterano
08/06/19, ore 21:32

3° posto:
Proibizionismo di SSJD

Grammatica: 9,9/10

Le tre drabble sono tutte corrette, lo 0,1 che ti vedi sottratto è da imputare unicamente a una piccola svista, presente nella seconda drabble, Vino:
 
Le casse partono dalla Columbia.
I contrabbandieri fanno poi tappa in Messico (…)
 
Hai scelto di scrivere Columbia secondo la denominazione originale, in spagnolo, ma Messico in italiano, e non in originale, creando così un’incongruenza. Sarebbe preferibile dunque scrivere Colombia, tanto più che la Columbia è una delle note università newyorkesi, e sarebbe meglio evitare l’assonanza.
 
Efficacia espressiva e stile: 10/10

In questo parametro ti darei mille, diecimila punti, se potessi. Hai una capacità comunicativa molto intensa: ogni parola è efficace e ogni periodo pregnante. Sai essere incredibilmente diretto: il ritmo narrativo è spesso frenetico, leggendoti si ha l’impressione che ogni azione si stia svolgendo sotto i nostri occhi e da essa veniamo inevitabilmente trascinati e coinvolti.
Altro motivo di pregio è la coesione e la logicità interna al testo. Stile, lessico e registro linguistico sono tutti coerenti l’uno con l’altro: il personaggio pensa, parla e si muove con termini schietti, crudi, a volte con qualche imprecazione. La sintassi è naturalmente piegata al suo essere; sono quasi del tutto assenti le subordinate, mentre sono le coordinate o addirittura le frasi semplici a dominare ogni drabble. L’effetto finale è di piena rispondenza tra soggetto, materia narrata e cornice stilistica: è quest’ultima ad assecondare i primi, e non viceversa.
Il punto di vista è interno: ogni singolo movimento è osservato dagli occhi del protagonista e filtrato dalla sua percezione, e sono suoi i panni che il lettore riveste per tutto il percorso narrativo delle tre drabble, potenziando ulteriormente la partecipazione emotiva.
Partendo dalla prima drabble, si è subito catapultati in un’atmosfera concitata, introdotta da una singola parola seguita da un punto fermo: rumore. Un suono esterno ha rotto l’iniziale equilibrio a cui il lettore non ha potuto assistere, ma che sa essere stato spezzato da un’intromissione aliena. Da qui parte un susseguirsi di eventi che accadono velocissimi: i due personaggi hanno paura, si guardano spaventati, si domandano se ha senso fuggire, vengono sorpresi dalla polizia e intimati a inginocchiarsi con le mani dietro la testa. Sei riuscito a non rendere questa catena di avvenimenti piatta o senza spessore: hai saputo mostrare ogni gesto e ogni pensiero con precisione, accompagnando i fatti puri ai suoni dell’ambiente circostante – i passi sulle scale, gli ordini del poliziotto – e a immagini molto fotografiche e nette – la fretta nel rivestirsi, il viso pallido di lei. L’immagine di chiusura della drabble ha anch’essa una qualità quasi filmica: si riesce a visualizzare benissimo il sangue che cola dalle labbra del protagonista sulle assi di legno, che nascondono l’oggetto di contrabbando.
Con questa sequenza finale introduci quello che sarà il focus della seconda drabble, il vino: qui riusciamo a scorgere un po’ di background della storia, ancora una volta raccontato dalla voce del protagonista. Sei stato in grado d’informare il lettore su un giro di traffico tutt’altro che semplice in davvero pochissime parole, ulteriore dimostrazione di un dono della sintesi per nulla scontato. Di questa drabble ho apprezzato particolarmente i piccoli riferimenti all’epoca in cui è ambientata la storia, tra cui ovviamente il termine blind pig: trovo tu abbia operato una scelta azzeccata nel riportare in originale questa espressione, esplicitandone il significato nelle note, hai impreziosito il testo e l’hai reso ancora più realistico.
La terza drabble ha una struttura simmetrica: nella prima metà, il protagonista porta avanti, con lo stesso filo logico, quella sorta di flashback che aveva cominciato nella seconda drabble, dando al lettore altri dettagli sul quadro che l’ha portato nella situazione in cui si trova adesso. Nella seconda metà, si torna infine al presente, dettato dall’urgenza della presenza dei poliziotti e della necessaria confessione. Una struttura dunque molto coerente ed equilibrata, ottimo lavoro anche in questo aspetto!
 
Caratterizzazione e IC dei personaggi: 10/10

Anche per questa voce totalizzi punteggio pieno a mani basse. Il tuo protagonista, senza volto e senza nome, ha un’identità molto forte e la sua voce narrante s’impone nella mente del lettore con prepotenza, tanto da portarlo a un’immedesimazione completa. Si finisce con l’essere totalmente assorbiti dal suo punto di vista, si è portati a seguire i suoi ragionamenti, a giustificare le sue azioni a cuor leggero e a empatizzare con il suo destino.
Anche in campo caratterizzazione, si riesce a intravedere davvero un mondo, dietro i personaggi che hai creato, pur non dandoci tu alcun effettivo dettaglio introspettivo e psicologico. Lasci al lettore carta bianca e piena facoltà d’immaginazione, ma non rendi il tuo personaggio un “signor nessuno”: egli ha una sua individualità ben precisa, ma ci dona comunque la possibilità di riempire gli spazi vuoti e ricostruire alcuni tratti della sua personalità qua e là.
È chiaro che egli sia un chimico – l’accenno al suo laboratorio nella seconda drabble è un indizio inequivocabile – ma rimane incerto in quale punto della catena di montaggio si collochi esattamente. Si tratta di un piccolo boss di zona, solo del chimico, o di un pezzo un po’ più grosso? Me lo sono domandato fino alla fine, e mi sono divertita a vagliare le possibili opzioni durante la lettura, e anche in seguito. La tua è una storia che mi ha fatto pensare molto, senza dubbio, vuoi per la materia chimica di primo acchito un po’ ostica, vuoi per questa tua tendenza a voler dire moltissimo in poco spazio. Questo per me non è affatto un difetto, sia chiaro; mi ha molto incuriosita questo tacito gioco di indovinelli che hai saputo mettere in piedi e ho riletto ogni drabble davvero decine di volte per tentare di individuare ogni tassello e farlo combaciare al successivo.
In sottofondo rimangono altri personaggi corollari, nessuno in apparenza indispensabile alla storia, ma tutti con una funzione ben precisa: la puttana, un poliziotto. La donna all’inizio sembra essere soltanto puro intrattenimento sensuale per il nostro chimico, ma nella seconda drabble si scopre che anche lei ha un ruolo nel contrabbando, quello di procurarsi le bottiglie di Coca Cola. Ancora una volta, eccellente uso della sintesi: nessuna frase è lasciata al caso, nessuna frase non nasconde dietro di sé un universo di eventi. Davvero un ottimo impiego delle poche parole che avevi a disposizione per ogni drabble.
Per ultimo, abbiamo il poliziotto: è ridotto a un bozzetto stereotipato della sua professione, ma in definitiva anch’egli è ben riuscito e funzionale per la storia. Infatti, le sue azioni sono sempre il motore scatenante di qualcos’altro: il calcio di fucile che impartisce al protagonista è la miccia che fa scoprire al lettore le casse di vino e il colpo che gli arreca nella terza drabble lo riporta al presente, intimandolo a confessare. Si potrebbe benissimo trattare di due poliziotti diversi, ma non è importante: essi infatti si sovrappongono l’uno con l’altro perché ininfluente sarebbe distinguerli agli occhi del protagonista.
 
Uso della triade: 8/10

Purtroppo non ho potuto assegnarti più di otto decimi per l’uso della triade: a costo di suonare ripetitiva, ovviamente l’oggettivo buon lavoro svolto con le tre drabble non viene affatto scalfito dalla votazione raggiunta in questo parametro, ma il contest richiedeva delle dinamiche precise.
Il motivo per cui raggiungi un punteggio abbastanza alto è sicuramente legato all’uso del prompt “formula chimica”: inutile ribadirti quanto esso sia la base fondante di tutta la storia, ed è evidente che hai concepito queste tre drabble proprio in funzione del prompt, chiara ispirazione alla radice del tuo lavoro.
Anche il prompt “vino” ha di conseguenza un’importanza fondamentale, essendo la merce di contrabbando per cui il protagonista viene incastrato durante l’epoca del proibizionismo. Tuttavia, non ti nascondo che ho fatto un po’ fatica a comprendere se la bevanda fosse effettivamente vino, tequila, o una combinazione delle due. Ho letto le note che hai pubblicato su EFP svariate volte, per tentare di schiarirmi le idee in merito, ma non sono riuscita a cogliere la differenza – ammesso che vi sia – tra le opzioni che mi frullavano in testa. Non ti ho comunque penalizzato per questo fattore: la mia confusione è sicuramente frutto di una mia scarsa conoscenza in materia, e non di una tua mal riuscita gestione del prompt, che rimane comunque tangibile per tutta la storia e naturalmente maggiormente nella seconda drabble.
Quanto detto per questi due elementi non vale purtroppo per il prompt orario: le tre di notte è l’ora in cui è ambientata la storia, ma se non ci fosse la dicitura in alto a destra in apertura della prima drabble in cui specifichi luogo, data e ora, non ci sarebbe nulla, nel testo, che renderebbe evidente che si tratti proprio delle 3 di notte, e non di un orario notturno – o addirittura serale – qualsiasi. Inevitabilmente, questa scarsa attenzione all’orario presente nella tua triade ti ha penalizzato in questo campo.
 
Gradimento personale: 5/5

Ho adorato questa storia, punto. L’ho divorata più in fretta di tutte ed è forse quella che mi è più congeniale, soprattutto in termini di stile. Hai scelto anche una delle mie ambientazioni storico-geografiche preferite (sono un’appassionata sfegatata della New York dei primi anni 30 – ma anche di qualsiasi epoca, in effetti, è il mio posto del cuore!), e hai reso piena giustizia all’ipocrisia, sporcizia, e schiettezza della città. Insomma, non potevi davvero sbagliare: stile diretto, personaggi cinici, sfondo cupo e crudo: sono tutti i miei elementi preferiti, e hai saputo mescolarli tutti con grande naturalezza e domestichezza. Punteggio pieno senza pensarci due volte!

Punti bonus: 1/2

Genere storico/novecento – fa da sottofondo al testo, ma riesce a emergere in ogni parola.

Totale: 43,9/47

Recensore Veterano
14/05/19, ore 08:19
Cap. 1:

Recensione premio per la partecipazione al contest "D come Drabble"

Beh, che dire, hai scritto una raccolta di dieci drabble, come potevo non passare da qua?
Questa drabble mi è piaciuta molto, mi ricorda in parte l'ottava drabble ma è ben scritta e si legge molto piacevolmente.
 

Ehilà!
Ecco, allora, cosa combinava esattamente questo nostro "amico"... una miscela letale, praticamente!
Ma dimmi una cosa: per caso sei un chimico? No perché sembra che tu ne sappia tantissimo, e questo ti fa veramente onore!
Io non ne capisco niente di queste cose, infatti se non lo avessi spiegato tu nelle note finali e durante la drabble stessa, non avrei saputo dove sbattere la testa XD
Dunque, questa roba è veramente pazzesca... e lui non aveva alcuna intenzione di parlare, neanche sotto le continue pressioni della polizia.
E in effetti da dire ne avrebbe, eh... ma da dove cominciare? XD
Complimenti, come sempre riesci a fare un lavoro assolutamente fighissimo, e io ti stimo perché ci sai veramente fare con le drabble, anche trattando questo argomento "tecnico" e un po' complesso!
Bravissimo :)
Alla prossima ♥

Buongiorno.
Be', di certo per quella cifra non ha fatto un affare, contando poi quanto la Coca Cola sia riuscita a conquistare il mondo xD
Sempre bravissimo nelle storie brevi ^^
A presto :)

🤣🤣Che chicca raga, questa è stata uno spasso!
Vabbè, mi sono un pochino incartata a leggere il titolo (formula lunga ma quasi armonica a ben vedere almeno dai numeri... Dai 1, 2, 3,... 8, 8,... 3 2 1, sembra na specie di strano valzer in salsa chimica... 😅)
Poi c'è il tipo, il cui tono polemicamente e seccatamente saccente mi ha fatto sghignazzare assai, ce lo vedo troppo a trattenere uno sbuffo di stizza e gli occhi al cielo mentre pensa sta roba!
Riassumendo in una frase:
Che nervi è tutta questione di chimica! (come sempre in effetti ihihi). Secondo me se la cava, uno così gli sbirri se li raggira nel giro di poco😋
L'elenco finale poi! Ma che diamine, altro che piccola canaglia, questo s'è fatto ricco altroché! (con poca fatica pure, in effetti w il senso degli affari)
Ricordavo la differente reazione con o senza alcool in effetti, era per l'effetto "extra" della bevanda di mariani se il suo tonico era così rinomato mi sembra, addirittura lo volevano capi di stato e papi, solo che proprio per il suo piccolo effetto extra mi sa che venne bandito ihihi... Le note esplicative comunque servivano (per spiegare la formula ma pure l'interessantissima formula della coca cola a cui hanno tolto la coca sballo) a questi profani in effetti, grazie prof! 😜😁
Caruccia assai... Lieta tu sia riuscito a postare nonostante tutto, Alla prossima!
Nala
(Recensione modificata il 06/05/2019 - 01:47 pm)

Ciao :)
E la maXXXXa😱 ma un titolo più lungo no, giuinott?😱
A proposito, hai deciso di passare alla chimica - ed io sono negatissima - spiegando per filo e per segno come il tuo OC s'è dato all'impero della Tequila riveduta e corretta che vendeva sottobanco😋 per non parlare di tutti i reati che ha elencato a fine drabble...
E le note, poi😶 ma davvero la coca cola la facevano così?😶
Ad ogni modo mi sa che al tuo personaggio la galera non gliela risparmierà nessuno😏 per quanto credi che resterà dentro, neh?😋
Sempre se nel frattempo non cesserà il proibizionismo e gli concedono la grazia😈 e/o il giovanotto non corromperà i poliziotti, magari mandandogli proprio la biiiiiippp con cui l'hanno trovato a letto, e-
🍅🍅🍅🍅🍅🍅🍅🍅🍅
-ma cosa diavolo ho appena scritto🍅
Una domanda; ma l'OC, il sarcasmo, l'ha forse preso da te?😅
Come al solito riesci ad essere incisivo con sole 100/110 parole - non mi andava di contarle, oh - ancora buona fortuna per il contest e alla prossima! xD
Saluti da summer_moon

😵🤔😅
Dunque, sull'aspetto strettamente tecnico della chimica... non c'ho capito una cippa lippa. Ma il bello è che l'ho trovato cmq molto affascinante perché, boh, ho dato per scontato che trattasse questioni importanti. Infatti che la chimica sia in grado di condizionare le reazioni umane direi che lo è eccome.

Avevo letto, sì, che la ricetta della CocaCola era stata (s)venduta per pochissimi spiccioli, quasi regalata, in confronto a quanto poi ha reso alla compagnia multinazionale.
Quasi non credevo.

Cmq. Alla faccia del 'piccolo artigiano' di quartiere, il tipetto è davvero un piccolo boss. E mi ha fatto pure ridacchiare il suo modo ironico di prendere mentalmente x i fondelli il poliziotto su cosa (esattamente) avrebbe dovuto confessare (tra le varie), quando ho l'impressione che siano venuti a casa sua per il minore dei vari reati per i quali potrebbe essere accusato.
Non ho capito bene se il vino serve o meno nella miscela alcolica che produce e vende, ma mi ha fatto ridere pensare qualcosa del genere:
Mhm... Vino? Non saprei. Ho in alternativa quintali di tequila illegale, contanti a palate nascosti sotto al materasso, un giro di prostituzione, un locale che vende alcolici proibiti... Ma se proprio vuoi accusarmi per qualche cassa di vino, se ne può parlare.

😅

In bocca al lupo per il contest!
Ciao

Ehilà, eccomi qui! ^^
Cavolo, ma queste cose sono terribili, puasi spaventose! Un po' mi sciocca il fatto che, per reazioni chimiche, si riesce a ottenere qualcosa in grado di mandare fuori controllo la mente umana. E mi sorprende che il genere umano sia caduto così in basso, quando non poteva fare ciò che voleva. Ma forse la ribellione è insita in noi, così come l'autodistruzione.
Un po' mi ha fatto ridere il finale, perché in una sola frase il protagonista ha riassunto - anche se in chiave ironica - tutti i reati che sta commettendo. Ho la vaga impressione che per lui non ci sia scampo!
Complimenti, ho adorato queste drabble, mi hanno insegnato tanto e mi hanno portato a riflettere. Quando le storie si basano sulla realtà e su eventi veri, colpiscono doppiamente.
Complimenti e alla prossima, non vedo l'ora di leggere un'altra tua drabble! <3

Buongiorno!
SSJD in versione piccolo chimico (o scienziato pazzo). Il bello del lunedì è che, come ha osservato qualcuno, sboccia qualche tua gemma. Interessante la storia della nascita della Coca cola, azzeccato l’uso del prompt formula chimica. Il nostro mantiene il suo sense of humor nonostante si trovi in una situazione poco invidiabile. Chissà se se la caverà... magari sganciando qualche verdone agli sbirri. Hai realizzato, con queste drabble, una vera e propria storia che si dipana in tre atti, hai ricreato un ambiente storico con grande precisione... insomma, bravissimo come sempre.