Recensioni per
C17H21NO4
di SSJD

Questa storia ha ottenuto 174 recensioni.
Positive : 170
Neutre o critiche: 4 (guarda)


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
22/01/19, ore 10:03

Buongiorno.
Un racconto che, con poche parole, spiega tutto.
Hai un modo di scrivere davvero implacabile e interessante. Tosto ^^
Buona giornata :)

Recensore Master
21/01/19, ore 18:19

Ciao :)
Devo ringraziare di averti negli autori preferiti, stava per scapparmi la tua drabble😂
Cominciamo con l'augurarti buona fortuna per il contest😊 sorvoliamo, però, su come tu sia riuscito a rendermi un 🍅 maturo solamente parlando di tette - ma cosa diavolo ho appena scritto, aiuto - 🍅🍅🍅🍅🍅🍅 ok, ragazzo, a questo giro te mi hai quasi ammazzata...
E non oso pensare a quanto potranno essere rosse, ma rosse proprio, le prossime due drabble🍅
si ripiglia
Dentro di me, invece, la curiosità di raggiungere un fottutissimo orgasmo con in corpo quella merda mi eccita in modo inquietante. (cit)
si riperde
Ma ammettilo, giuinott, oggi volevi macchiarti di summercidio, accidenti🍅 confessa, bello, annaamooooo🍅
🍅🍅🍅🍅🍅🍅🍅🍅🍅🍅🍅🍅
A proposito, spero solo che - vista la frase finale - alla fine abbiano deciso di scopare *🍅🍅🍅🍅🍅🍅 nota mentale di summer* senza farsi della XXXXX bianca😃 anche se ho qualche dubbio, visto il Sfumatore di bianco messo come titolo; a proposito, ma dove hai messo il 50😋 sai com'è, a questo punto lo chiamavi/intitolavi 50 sfumature di bianco ed eri a posto, scusa😋
In una parodia, magari😋
Ok, ragazzo, sono completamente partita😵 e prima che tu me lo chieda, no, non è stata colpa di una certa polverina...
A farmi partire con la testa verso il quadrante Gamma l'è stata la tua drabble😂 in sole 100 parole hai reso tutto...
P I C C A N T E🍅
Come al solito hai scritto il tutto molto bene - ssjd, un nome, una garanzia - e, come al solito, la sottoscritta ha delirato alla grande😂 ops😂
Alla prossima! xD
Saluti da summer_moon


PS: giuinott, hai mica un Enterprise di seconda mano - ma anche di terza, guarda, la cosa importante è che rimanga intera dopo la partenza - da prestarmi😋 come la recupero, la mia testa, sennò?😋
Risaluti da summer_moon

Recensore Master
21/01/19, ore 16:47

Ma è la stessa coppia di prima di cui delinei la storia e il percorso tramite drabble?
La situazione con un bambino di mezzo si fa molto più delicata, lui sembra non trovare altro conforto oltre alla droga e al sesso; troppo chiuso nel suo mondo e nella sua sfera emotiva alterata.
Anche questa volta sei riuscita in poche righe a creare un dualismo molto spiccato, tra il menefreghismo e gli istinti auto-distruttivi di lui e l'accortezze di lei nel spegnere subito la sigaretta perché incinta.
Lei, in fondo, il loro bambino lo ama anche se la rende legata a una persona che sta male.
Lui, invece, sembra fregarsene altamente di questo bambino in arrivo.
Mi chiedo se mai riuscirà, lui, a guardare oltre e a trovare un'altra ragione per vivere e una motivazione abbastanza forte per uscire dai giri in cui è intrappolato. Anche questo capitolo lo trovo molto reale e crudo. Esattamente come la realtà e il contesto che hai deciso di rappresentare.
A presto :)

Recensore Master
21/01/19, ore 16:35
Cap. 1:

Ciao,
Passavo qui in sezione per caso e mi ha incuriosita la formula chimica con cui hai scelto di intitolare questa raccolta.
Trovo questo primo capitolo molto azzeccato, sei riuscita a rendere benissimo ciò che una droga come l'Eroina è in grado di fare. Avvicinare l'Eroina al Sesso mettendo quasi in parallelo la dipendenza nociva, della prima, con quella forse positiva - purché non si ecceda, del secondo - credo che sia stata una scelta molto azzeccata.
Il linguaggio usato credo sia molto incisivo ed evocativo, adatto al tipo di argomento trattato anche se le ultime righe lasciano un po' di tristezza e di amaro in bocca, sono però molto reali. Per alcune persone l'amore non basta, hanno carattere e psicologia talmente debole e disastrata che la droga sembra l'unico porto sicuro dove approdare per ritrovare un po' di felicità nella loro vita di merda.
Perdona l'espressione.
Ti faccio i miei complimenti,
a presto
Arwen

Recensore Junior
12/01/19, ore 11:03

1° Classificato: "Jingle... Bell..." di SSJD. 

Grammatica: 10/10 
Non importa che sia una drabble, la grammatica è davvero ineccepibile, complimenti. 

Stile e sintassi: 10/10 
Ti dico la prima cosa che ho pensato: "Va troppe volte a capo". E poi l'ho riletta, e poi l'ho riletta ancora e poi ancora una volta - sì, sono un po' cavillosa quando si tratta di dare un giudizio. 
E da ciò, da un giudizio iniziale che non mi era parso dei migliori, ho finito per apprezzare ai massimi livelli questo tuo modo di scrivere. 
Quando mi viene detto: "E' una drabble, non aspettarti troppo", mi arrabbio. Proprio perché è una drabble mi aspetto tanto, forse molto di più di quello che mi aspetterei da una one-shot. In poche frasi si deve condensare tutto il significato che l'autore vuole conferire all'opera, e purtroppo non tutti riescono a fare ampio uso di un ermetismo portato ai massimi livelli. 
Al contrario tu ci sei riuscito perfettamente, e se ci sei riuscito è stato molto probabilmente per questo tuo stile. D'altronde penso sempre che lo stile sia sempre in funzione del protagonista: il tuo piccolo uomo dipendente segue un flusso di pensieri che fanno dei bizzarri quanto assurdi voli pindarici - si passa dal fondo-schiena dell'infermiera ai suoi genitori, dalla depressione all'idea e alla volontà di una rinascita. Insomma, ogni pensiero è connesso e sconnesso al tempo stesso, il che rende il tuo stile perfettamente azzeccato a parer mio. Mi è piaciuto. 

Caratterizzazione dei personaggi: 10/10 
Io questo tizio non lo conosco, ed in poche brevi frasi è come se l'avessi sempre conosciuto. 
Insomma, potrebbe essere un amico, un parente, noi stessi. E' difficile da notare e contemporaneamente non te lo scolli dalla testa, insomma è il tipo di personaggio che è frutto di un realismo semplice e ben curato. 
Quando ho letto il titolo della tua drabble, ho pensato: "Cavolo, sarà una delle solite menate sui canti natalizi e sul oh-oh-oh di Babbo Natale". Ammetto di essermi ricreduta, di tutte le cose che avrei potuto leggere, la tua storia mi è parsa davvero originale. 
Pensiamo sempre al Natale come a qualcosa di bello, positivo, che sprizza luce e canditi da tutti i pori, ma la tua storia parla del popolo dei dimenticati, di tutte quelle persone che vivono all'ombra delle luci intermittenti. 
Ho ammirato il tuo personaggio, il modo esplicito in cui ha ammesso la sua nostalgia nei confronti di un passato più luminoso e la terribile assonanza tra la neve che cade e quella che rappresenta la sua dipendenza. Un paragone azzardato e quanto mai reale. 
Molto sottile e delicata mi è parsa anche la figura dell'infermiera, che in quella semplice frase è riuscita a racchiudere tutti i pensieri del protagonista - non so se è il clima natalizio, ma mi è sembrata come un angelo capace ancora una volta di donare la volontà necessaria al tuo protagonista per ricominciare. 
"Un passo alla volta, il mio regalo". E anche qui, al diavolo il materialismo natalizio! Una frase che mi ha lasciato molto più di quello che avrei creduto. Il regalo che ognuno di noi dovrebbe farsi, il riuscire a ricominciare, a rivalorizzarsi, a capire che c'è di più e che quel "di più" bisogna trovarlo a tutti i costi. 
In pratica, il tuo personaggio è caduto un'altra volta e un'altra volta si è rialzato. Il tutto in meno di 110 parole. Che dire, complimenti davvero. 

Attinenza del ricordo scelto: 15/15 
Anche qui, brevi istanti carichi di significato. 
"L’infermiera appende un’altra palla ad un ramo del grande abete". Il tuo personaggio gioca ancora un ruolo passivo, rimane semplicemente in contemplazione e tra l'altro è una visione che risulta sfocata, perché la sua attenzione è evidentemente focalizzata sull'infermiera, non sulla preparazione dell'albero. 
"Da piccolo amavo addobbare l’albero coi miei genitori". Un ricordo che credo possa appartenere ad ognuno di noi: io personalmente custodisco gelosamente il ricordo di quando preparavo l'albero di Natale coi miei, mettendomi i festoni intorno al collo a mo' di sciarpa. Insomma, appena leggi questa frase non puoi fare a meno d'immedesimarti in quell'atmosfera nostalgica che nei tuoi ricordi assume ancora una connotazione magica, come solo un bambino può immaginarla. 
"Ricordo luci, ghirlande dorate, palle variopinte". Anche qui, ricordi a gogo. E' come vedere la faccia del tuo protagonista non appena la madre scarta via lo scotch che imballava il cartone con tutte le decorazioni. Mette nostalgia e al tempo stesso ti permette di sorridere. 
"Appendo una palla". Et voilà. Il tuo protagonista passivo si attiva, ed è come se quella sua piccola azione riveli in lui una forza di volontà del tutto nuova, che trova il suo culmine proprio in una semplice palla appesa. 
Che dire, non m'immaginavo che avresti trattato un ricordo in questo modo, per cui sono rimasta davvero colpita. Bravo. 

Gradimento personale: 5/5 
Credo che ognuno di noi riservi dei ricordi belli del Natale - o almeno spero. Personalmente, ho sempre amato questo periodo e tuttora custodisco gelosamente ogni prezioso ricordo. 
E' strano, quando si è piccoli il Natale è davvero magico, ma quando cresciamo è come se perdesse parte della sua connotazione magica. 
Da questo punto di vista, mi sono sentita molto vicina al tuo protagonista, e l'ho molto ammirato per aver riscoperto una parte di sè. 
Inutile perciò soffermarmi su quanto questa tua drabble mi sia piaciuta. Davvero toccante. 

PUNTEGGIO TOTALE: 50/50 

Recensore Master
11/01/19, ore 08:37

Ciao carissimo!
eccomi qui finalmente... Sappi che ho letto la tua storia appena l'hai postata, ma prima di commentare ho voluto mandare la mia, e ciò ha richiesto qualche tempo tecnico.
Ma veniamo a questo bellissimo... episodio? Frammento? Non so bene quale sia il termine tecnico.
Ma...
Diciamo che invidio da morire, in senso chiaramente buono e "sportivo", per stare in tema, la tua capacità di condensare un mondo in poche righe. Nel breve episodio che ci hai mostrato, noi sappiamo tutto di questo tizio, sappiamo che ha un passato da tossicodipendente, ma sappiamo anche che ormai non ha più paura di essere sorpreso positivo alla cocaina. Sappiamo che ha abbandonato la sostanza in favore di una ben più bella e nobilitante "dipendenza", ovvero quella per lo sport e per l'esercizio fisico. Ci fai capire il piacere di impegnarsi, di mettersi in gioco, di sentire il proprio corpo che risponde come una macchina perfetta.
La spinta anagogica di tutto l'episodio è magistralmente riassunta dall'immagine finale: un aereo nel cielo, simbolo di libertà e di potenza, ma anche di trascendente, laddove il cielo azzurro è di per se stesso un'immagine del Divino, inteso in questa accezione come il Trascendente che è insito in ognuno di noi, e che ognuno di noi tenuto a trovare e sviluppare.
Come sempre complimenti, sei bravissimo.

Recensore Master
01/01/19, ore 21:56

Ehilà! Tantissimi auguri di buon anno, innanzitutto!
Hai scritto questa drabble per il contest di fiore di girasole, vero? Conosco abbastanza la giudice per poterti assicurare che adorerà questa drabble, le piacerà un sacco, puoi starne certo!
Così come è piaciuta a me! Tutti i collegamenti tra sport e droga, le strisce bianche sull'asfalto, il doping... ho studiato il doping solo a scuola tempo fa e ne ho sentito parlare a riguardo del tennis, è un argomento che mi appassiona molto, sai? Avevo anche visto un film a proposito di un ciclista, ora mi sfugge il nome... comunque trovo sia geniale come hai deciso di trattare l'argomento, intrecciare i due temi raccolta-contest. Bellissimo, l'ho davvero adorata!!
E fai bene a fare sport! Fallo aoche da parte mia, che trovo già faticoso il tragitto dal letto alla cucina XD davvero, sono schifosamente pigra!!!
In bocca al lupo per il contest, sono curiosissima di sapere come andrà! Me lo farai sapere? :3
Buona serata e ancora auguri!!! <3

Recensore Master
29/12/18, ore 11:06

Ciao! :)
Oh, su, non dire così, non credo affatto che la tua drabble abbia meno valore delle altre storie partecipanti al contest! Io non ci sarò (sono un essere per niente sportivo, non volermene xD), ma sono sicura che tutti voi avete fatto/farete del vostro meglio per conquistare il cuore di fiore (è lei che ha indetto il contest, vero?)!
E poi, come abbiamo detto tante volte da quando ho cominciato a seguire questa raccolta, le drabble sono dei gioiellini che in poche parole dicono tutto ciò che serve!
E poi, se ami fare sport più che scriverne, giustamente devi usare il tempo che hai per la pratica!
Detto questo, anche questa drabble mi è piaciuta un sacco, ha tutto ciò che era necessario e ha descritto le emozioni della maratona e la dipendenza che si prova quando non si può far a meno di dedicarsi a un'attività come questa!
Complimenti, come sempre riesci a conquistarmi con le tue poche righe, bravo!
Buon anno anche a te, e soprattutto buono sport e che il 2019 ne sia ancora più ricco, per te!
<3

Recensore Master
29/12/18, ore 09:39

Penso sia la prima, o forse la seconda, drabble di questa raccolta dove riesco ad avere una percezione più 'diretta', quindi viva, perché come molte altre persone mi è capitato di fare sport (non a chissà quale livello, eh, ma neanche una volta ogni morte di papa).

Questo piccolo coinvolgimento personale - che interessa sicuramente chiunque sia appassionato di sport - mi ha permesso di vedere da una parte la trama della drabble stessa, incastonata in questa raccolta dal filo conduttore ben preciso, dall'altra mi ha fatto ragionare sulle sensazioni legate allo sport. Di alcune le ho rivissute in modo identico, di altre ho notato la diversità, vuoi per preferenza di disciplina e soprattutto per la qualità con cui viene svolta. Mi hanno colpito molto due concetti: 'essere libero' e 'fiato regolare'.
Se si svolge un'attività e questa offre la sensazione di sentirsi liberi, beh, deve proprio piacere moltissimo; mentre il fiato regolare, invece, indica un atleta molto ben allenato (altrimenti il fiato regolare lo si vede col binocolo, ammesso poi di vederlo e non essere già stramazzati al suolo dopo poche decine di metri).
Su tutto, però, lo ammetto, mi è rimasta tantissimo l'adrenalina alla partenza perché mi ha fatto ricordare le campestri ai tempi delle superiori, con il folto numero di partecipanti ammassato alla partenza in trepida attesa dello sparo d'inizio. Pam! Colpo secco e partiva la corsa dove la vera gara era davvero più con se stessi, con la soddisfazione di riuscire ad arrivare fino in fondo e non dover cedere al ritiro. Ho sorriso leggermente alla mia reazione quando mi sono ritrovata a leggere l'asfalto anziché lo sterrato del percorso campestre o la pista di atletica, ma è perché la tua storia mi stava facendo rivivere i miei ricordi.

Infatti dietro alle emozioni personali, c'è anche una precisa trama. La libertà di questo ragazzo conquistata con la sua forza di volontà nel coltivare lo sport che ama in modo pulito, sia per principio, visto il fastidio verso l'antidoping inteso come dover dimostrare di esserlo tale e di aver lavorato con le proprie sole forze, ma anche come monito perché di sicuro non può dimenticare la fine che ha fatto quella ragazza.
Perfetti i richiami per similitudine e per contrasto delle strisce bianche, con il riferimento al titolo dove, ironia della sorte, il protagonista si ritrova a calpestare quella dell'asfalto, a tagliare quella implicita del traguardo come vittoria personale, anziché rischiare di tagliare male la pericolosa tentazione della droga, definitivamente abbandonata quando mentalmente manda affanculo quella vista in cielo, che oltretutto sa di simbolico accostamento ad un facile paradiso, da saper evitare perché in realtà è una tremenda falsa illusione.

Che papiro, deh...
Va bene, visto che siamo ancora in quel periodo, ora vado a meditare sui regalini di natale 😜

Ciao SSJD,
questa drabble mi è piaciuta molto.

Recensore Master
28/12/18, ore 19:29

Hola amigo, ero proprio curioso di leggere la storia sportiva di uno sportivo come te! Devo dire che non hai deluso le aspettative, anzi, trovo che ci voglia un particolare talento a trasmettere così tanto con così poche parole. Alla fine tu riesci a spiegarci in poche righe la storia della vita del protagonista, il suo passaggio da una dipendenza negativa e devastante ad una positiva ed appagante.
Lo sport è metafora della vita, il traguardo che taglia alla fine della maratona è una vittoria, l'ennesima, contro il sé stesso di un tempo, quello che persino la striscia bianca sull'asfalto e quella tracciata nel cielo dall'aereo gli fanno ricordare. Eppure lui è più forte, è caduto ma ha saputo rialzarsi, essere felice senza bisogno di farsi del male con veleni esterni.
Ti capisco quando dici che ti ci sarebbero voluti 12 volumi, io stesso ho scritto 4 lunghi capitoli ma avrei avuto molto altro da dire nella mia se non ci fosse stato un limite totale di parole nel contest. E per me era così in uno sport come il pugilato, che non pratico e che seguo a malapena, figuriamoci se l'avessi fatta su uno sport che amo davvero, quindi capisco benissimo le tue considerazioni!
Sorrido perché proprio oggi sono tornato a fare la mia corsa quotidiana, che è abbastanza vitale per me e mi fa sentire bene oltre che restare in forma, dopo una settimana che ero fermo a causa di un lieve infortunio a un piede! 😉
Bene, ti auguro di fare grandi cose in questo sport contest perché te lo meriti, sono felice e onorato che mi avevi invitato a partecipare con la mia storia!
A presto!
Teo

Recensore Master
28/12/18, ore 15:54

Buon pomeriggio.
Credo che da questo testo trapeli ogni cosa che hai scritto nelle note.
Io purtroppo non sono uno molto sportivo, anche se mi sarebbe piaciuto esserlo xD
Complimenti e in bocca al lupo, per tutto.
Auguri e buona giornata :)

Recensore Master
28/12/18, ore 02:13

Ciao in nottuna, ragazzone :)
Per cominciare, buona fortuna per il contest😊 seconda cosa; te sei drogato di sport?😶
Ammazzate oh😶
A proposito, ci credi che ho come percepito l'adrenalina del momento😂 peccato solo per una cosa...
La sottoscritta, nello sport, fa semplicemente pena/schifo-
ssjd: *chiamato in causa* -oh, signùr...
summer si prepara ad essere linciata dall'autore
A proposito...
Dici nelle note anche se so che contro di loro non avrò alcuna speranza, volevo lasciare cmq la mia personalissima versione ‘sportiva’....
Ringrazia che non so dove abiti, giuinott, perché se oserai sottovalutarti ancora in questo modo, in futuro, giuro che mi darò al pugilato semplicemente per venire a stanarti con l'intento di suonartele😋 te capì?😋
Miseriaccia a te, non mi piace quando ti sottovaluti così🌋 diamine🌋
Ok, torniamo alla drabble, valà...
A mio parere è scritta bene, e l'ho trovata coinvolgente😍 adesso, però, mi dileguo😂 ché l'è leggerissimamente tardino...
Alla prossima! xD
Saluti da summer_moon

Recensore Master
27/12/18, ore 23:52

Fantastico. Semplicemente. C’è una vita intera dentro a questa fantastica storia. Storia di una rivincita, del riprendersi in mano la vita. C’è una fuga che diventa passione, una passione che spinge, che forza il limite, che non solo porta cambiamento ma che diviene divorante, ragione di vita ed energia allo stato puro. Annullarsi in questa energia e sentirne il ritmo, sentire il corpo che va, che funziona, che arriva al traguardo con la velocità di un aereo in volo: e superare il muro del suono, rompere e vincere tutti i muri.
Sai quanto adoro le tue drabble: qui c’è tutto lo sport, il significato non tanto di una disciplina quanto di un fuoco interiore. Un fotogramma che ritrae un atleta nel momento in cui supera il traguardo ed è in grado di trasmetterne tutta la forza, l’adrenalina, lo scatto e l’entusiasmo. Non ci sono avversari perché la gara è solo contro se stessi e il proprio limite. Non ci sono altre aspettative da soddisfare, non c’è spettacolo da offrire e non ci sono sponsor di cui essere all’altezza: si lotta contro se stessi, si capovolge la vita ed è questa l’iniezione di adrenalina più forte. Complimenti davvero. Il primo posto c’è già, e ti auguro arrivi anche, puntuale e meritatissimo, in questo contest. A presto.

Recensore Veterano
15/12/18, ore 21:30

[Valutazione del contest This is Halloween]

Titolo:
Il titolo è carino, ma il collegamento con la storia non è certo immediato, anzi, diciamo che è piuttosto labile. Forse mi sarebbe piaciuto di più un titolo collegato al contenuto della drabble, piuttosto che un semplice riferimento iconico alla festa di Halloween.
 
 
Rispetto del tema:
Il tema è rispettato ampiamente, con  più elementi: oltre ad essere ambientata proprio la notte di Halloween, abbiamo anche la presenza di una festa e la maschera di un vampiro.
 

Sviluppo del punto scelto:
Anche il punto scelto è ben sviluppato, proprio perché l’intera storia si svolge ad un rave nella notte di Halloween.
 
 
Caratterizzazione dei personaggi:
Questo tuo protagonista mi ha dato da pensare: è scontento di tutto e di tutti, guarda gli altri con aria di superiorità e detesta la musica assordante e la ressa… eppure c’è anche lui a quel “dannato rave di Halloween”. E dato che non abbiamo modo di sapere se c’è stato trascinato a forza, questo suo disprezzo generale mi lascia un po’ perplessa, ma in fondo è un carattere come un altro, e dal momento che è ben delineato va benissimo così.
Il protagonista maschile resta infatti fedele a se stesso dall’inizio alla fine, superbo e arrogante in ogni singolo pensiero ed azione da quando si guarda intorno con aria di sufficienza a quando si concede di cedere al fascino della bella biondina.
Di lei, invece, sappiamo poco e nulla – a parte il suo indulgere in alcol e sostanze stupefacenti – e anche questo è giusto così, perché dopotutto per il protagonista è soltanto un bell’involucro vuoto, ed è così che viene presentato al lettore.
 
 
Stile e trama:
Lo stile di questa drabble è crudo e schietto, la sintassi semplice e rapida. Abbiamo un susseguirsi di frasi brevi e brevi discorsi diretti, e il tutto contribuisce ad una narrazione estremamente rapida che tuttavia non lesina sull’introspezione.
Anche il lessico l’ho trovato adeguato alla storia e in linea con il protagonista, e questo è fondamentale in una narrazione in prima persona.
Nella storia, la visione di questa festa viene distorta dalla “lente pessimista” con cui il protagonista guarda il mondo attorno a sé: non è dato sapere se quel rave fosse davvero così squallido o se è lui che sta esagerando, ma in fondo è giusto così perché è la <i>sua</i> visione della realtà, ed è a quella che noi come lettori dobbiamo attenerci.
L’unico dubbio che mi è venuto in quanto lettrice è perché – anche se magari ci si è trovato invischiato controvoglia – non se ne sia andato subito… dubbio che si risolve proprio nelle ultime battute. Perché magari il rave non era niente di che, ma “la biondina agghindata da vampiro” credo che, alla fine, gli abbia fatto cambiare idea sulla serata. Almeno per un po’.
 

Gradimento personale:
Uno spaccato di vita ben poco lusinghiero, che però mi ha coinvolta con la sua fredda schiettezza: nessun falso buonismo né sentimentalismi, “la vita è una merda” e il protagonista non ha paura di ammetterlo ad alta voce.


A presto!
rhys89

Recensore Junior
10/12/18, ore 13:17

Seconda classificata
Stile, trama e originalità:
 Stile semplice, diretto, senza fronzoli. Non credo ne avessi nemmeno lo spazio per descrivere altro ma non serve. È tutto già limpido, chiaro al primo impatto. Vediamo attraverso gli occhi di un fratello invidioso, succube e passivo alla vita fino al momento in cui non decide che per lui non è ancora il momento di lasciarci. Immagino abbia sempre vissuto all’ombra del fratello che magari ha sempre dato soddisfazione e orgoglio portando a casa dei risultati. Immagino che questo suo senso di inferiorità si sia riversato sull’uso di droghe che lo hanno portato alla situazione di cui ci racconti. Tutto questo me lo immagino io dopo aver letto poche righe ed è una capacità rara quella che di creare un intera storia attraverso poche parole. 
Decisamente politicamente scorretto perché diamine… sei tu che ti sei ridotto in quel modo, non è colpa di tuo fratello, ma a noi piace quando i personaggi non si prendono le loro responsabilità. 
La trama di tutta la storia viene intesa dal lettore, tu ci dai il capolinea infame di due gemelli che probabilmente non si sono mai amati abbastanza. 
Riguardo all’originalità ti dico che ho apprezzato più il gesto che fanno che le vite dei due in generale. Il fatto che uno sia quello casa chiesa e famiglia e l’altro lo scapestrato è una situazione già affrontata parecchie volte, ma l’infamia di rubare gli organi l’ho apprezzata parecchio. 
14/20 

Attinenza alla citazione: Sinceramente ti ha salvato un po’ la spiegazione, anche se non mi hai convinta al 100%. Partendo dal presupposto che la citazione non per forza doveva comparire nella storia ma che ad essa ci si poteva anche solo ispirare, io ne avrei scelta un’ altra per rendere il tutto con più senso. 
È vero che la frase da te scelta può essere interpretata in vari modi, ma il senso comune è che ovunque uno può essere ci sarà sempre qualcosa che lo può mettere a disagio o lo può uccidere o lo può infamare, insomma ognuno di noi è sempre nel posto sbagliato. Qui si parla di due gemelli, se mi avessi detto che la frase l’hai intesa per il protagonista perché in tutta la sua vita si è sentito nel posto sbagliato in confronto al fratello lo avrei trovato più logico. 
Quindi magari avrebbe avuto più senso indirizzare la frase verso il protagonista e non verso la sua vittima interpretandola che ovunque uno sia o qualunque cosa faccia può morire (che comunque è una possibile interpretazione, ma secondo me non ci calza a pennello, la vedo un po’ forzata.) La tua interpretazione la vedo più per un qualcosa di improvviso e inaspettato (es. mi sto mangiando un gelato mi colpisce un meteorite.) invece qui abbiamo qualcosa di premeditato. Qualcosa di studiato dal gemello dal momento in cui sa che morirà senza quel trapianto, ed è vero che per l’altro avviene tutto all’improvviso ma dall’altro lato c’è premeditazione, c’è un rapimento e c’è un sentimento di odio profondo che avrebbe comunque portato a qualcosa di orribile. Ti do un sei perché comunque ognuno interpreta a proprio modo e io non sono nessuno per dirti che è sbagliata o giusta la tua visione, semplicemente per come ho interpretato io la storia non mi convince tanto. 
6/10 

Caratterizzazione personaggi: Mi concentro sul protagonista, il gemello “cattivo”, perché infondo dell’altro importa poco. Non è necessaria una sua introspezione, basta che esista e basta che si capisca il sentimento di disgusto del protagonista nei suoi confronti. Ci troviamo catapultati nella sua mente, nella mente di un cocainomane che si è bruciato la vita a furia di vizi che gli hanno lobotomizzato il cervello, forse lo ha fatto proprio per arrivare un giorno a non dover più pensare e a non doversi più preoccupare di niente. È più facile vivere felici se ci si frigge il cervello, ed è anche palese che questo protagonista non sia in pace con se stesso. Deve aver passato una vita completamente nell’anonimato, quello della famiglia a cui tutti guardano senza che abbiano aspettative per non rimanere delusi. Che poi tutto ciò sono mie libere interpretazioni, magari invece nessuno sapeva niente dei suoi vizi ed aveva fondato una multinazionale. Non so poi se provi davvero invidia per la situazione del fratello, perché ad un certo punto dice: “tu che sorridi a quella troietta di tua moglie... Scommetto che nemmeno se lo fa mettere nel culo, cazzo.” L’ho interpretata come frase di compassione. Magari non lo invidia davvero, magari gli sta semplicemente dando fastidio il fatto che si sia buttato in una vita così scontata e semplice che pensa di non aver mai provato cos’è la felicità, il godimento. Magari pensa semplicemente che il fratello, proprio perché conduce una vita così banale non meriti di vivere al contrario suo che invece se la vive a tuttotondo. 
Reso alla perfezione, con tutte le sfumature e gli angoli smussati da una vita frenetica. Delirante nella sua convinzione di meritare di vivere al posto del fratello. 
Decisamente scorretto. 
10/10 

Godimento personale: La storia mi è decisamente piaciuta. Decisamente scorretta, lui è decisamente un componente del lato oscuro del mondo. Tossico, infame, delirante, autoproclamatosi meritevole di vita a discapito di un’altra, ha giocato a fare Dio. 
8/10 

Totale 38/50