Ciao Martina. Mi chiamo Giulia e sono una ragazza non vedente.
Sono capitata qui sulla tua pagina perché anche tu recensisci le storie di Ciuffettina, che è anche una mia amica, e poi ho letto e recensito il primo capitolo della collaborazione che avete fatto insieme. E così, ero curiosa di vedere cos'avevi scritto. Non conoscendo i fandom dei quali tratti, ho deciso di leggere questa storia originale.
NOn hai idea... questa storia mi ha letteralmente tolto il respiro. E te lo dico mentre ti giuro, sto piangendo. Tu non hai idea di quanto io mi ritrovi nella maggior parte delle tue parole! NOn sono d'accordo sul fatto che morire sia da vigliacchi, ma non importa, ognuno è libero di avere le proprie idee anche perché questi tra l'altro sono temi molto delicati... Ma a parte questo... Dio, è difficile scrivere questa recnsione senza crollare, per me. Mia mamma sta male. Ha un brutto male. E anche se ora sta abbastanza bene, sono quattordici mesi che ce l'ha e io la vedo avere alti e bassi e soffro tantissimo, perché se soffre lei soffro di più anche io, che già sonoin cura per ansia e una profonda depressione da anni. Non so che cosa sia successo esattamente a tua madre, e se ci conosceremo tramite messaggio e vorrai parlarmene sappi che ti ascolterò. Ma dal punto di vista dei sentimenti che hai provato, penso di poterti capire. In questo scritto hai buttato fuori tutti i tuoi sentimenti, in particolare la tristezza e la disperazione e la paura di perderla, e allo stesso tmepo quel voler lottare con e per lei, quel non volerla perdere a tutti i costi perché la mamma è un punto di riferimento fondamentale, e se perdiamo lei... come faremmo ad andare avanti? Quindi ti capisco, sotto questo punto di vista. Perché è la stessa cosa che ho provato io nei mesi precedenti mentre stava male, mentre subiva un intervento di otto ore che poi non è che sia servito a tanto... e anche adesso ho paura che possa stare di nuovo peggio, come prima, perché la sua battaglia contro quel male forse non finirà mai. Vedere la propria mamma soffrire è, per una figlia, una delle cose più strazianti e difficili al mondo. Tu ne hai parlato benissimo in questo scritto, e sei anche stata molto coraggiosa a pubblicarlo. Non è facile condividere cose tanto personali. Mi dispiace per quello che è successo, ma sono felice che ora tua mamma stia meglio.
Di solito, mentre recensisco cito sempre un passaggio che mi è piaciuto in particolare, ma qui non saprei proprio quale scegliere. La tua storia mi ha catturata dall'inizio alla fine, mi è piaciuta tutta ugualmente quindi non mi so decidere.
Hai uno stile molto scorrevole, non ho trovato nessun errore, e soprattutto sai descrivere le emozioni in maniera molto intensa in modo da catturare il lettore. Sarà che sento alcune parti di questo scritto anche un po' mie dato che ho provato e provo le stesse cose, ma mi sono messa a piangere. Anche se credo che, ipersensibile come sono, l'avrei fatto comunque.
Ti rinnovo i miei più sinceri complimenti, auguro a tua mamma di sentirsi sempre meglio, e a presto!
Giulia |
