Dopo una prima indecisione, ho scelto di optare per questa drabble. Le ho dato un primo sguardo fugace, infatti, e di primo acchito mi è parsa dare al suo percorso una conclusione ben più dolce di quella della serie - e visto che quella che le darà Martin chissà quando e se mai arriverà, mi sembrava carino commentare la tua.
Dunque, ti confesso che io ho sempre un problema tattico con le drabble perché le trovo un ottimo e affascinante metodo per creare con sole poche parole immagini molto evocative, oltreché di varia interpretazione. Questa, però, per me in qualità di lettrice, è anche un'arma a doppio taglio, poiché mi dà sempre l'impressione e il dubbio di non riuscire a cogliere fino in fondo i messaggi dell'autore - cosa che contribuisce, però, ad incrementarne il fascino.
Entrando nel merito del tuo scritto, fin dalla prima frase hanno preso concretezza, nella mia mente, immagini duplici: il vento che le smuove capelli che è sì il soffio, ma è anche una lama e, come scrivi subito dopo... Qualora il vento si ritrovi in prossimità di una fiamma forte - e Daenerys nata dalla tempesta, avente il fuoco del drago dentro non può che essere una fiamma dalla potenza quasi inscalfibile - aizza, ma non estingue. Il vento, perciò può solo darle ulteriore forza senza essere mai davvero capace di abbatterla.
Non potevi trovare frasi più adatte per aprire questa drabble: le ho trovate proprio belle, sia da un punto di vista del componimento e della sua sonorità, sia per l'immagine che crea.
Così Dany, osservando il cielo, prosegue il suo cammino che può essere il cammino verso quella terra dalla quale è stata allontanata, terra che era anche la sua casa e quella dei suoi avi regnanti - che la riporterà sul trono-, sia un cammino successivo alla vita, come sottolinei anche nelle tue note.
Colgo numerosi piani di lettura qua, al di là di quelli letterali. Dany, "sulle spalle" di Drogon che cavalca il cielo lasciandosi alle spalle terre e mari che diventano una macchia, di colore rosso, su una tela. Al contempo abbiamo Drogon, le cui ali e la cui figura, per mano della volontà di Daenerys, diviene un pennello che cancella i colori trasformandoli in una tenebra dal riflesso rosso. Questo può significare che nel corso del suo cammino la giovane ha lasciato dietro sè, oltre mari e terre, anche popoli e persone, portando con sè tenebre (morte) color rosso (sangue). Tant'è che molti sono i defunti suoi quali, tendendo verso il trono, ha seminato. Però, al contempo, le ali di Drogon sono anche quelle ali che dipingono quella tela che tanto rischia di sfuggirle - l'interpretata come una metafora della "serenità" o quella pace che nel procedere nel suo percorso (quello letterale e quello che ha compiuto come personaggio) ha a lungo ricercato per se stessa e per il suo popolo. Pace che prende concretezza nel suo tentativo, almeno nella maggior parte delle stagioni (faccio riferimento alla serie perché mi è comodo confrontare le diverse stagioni con l'ultima in particolare), di allontanarsi dalla pazzia che a lungo aveva caratterizzato la famiglia Targaryen.
Forse però anche lei, come i suoi predecessori, "ha lacerato il suo cuore" in quel tentativo di essere migliore, lo ha ceduto ai cari che ha incontrato e che ha poi abbandonato (sia in senso figurato - con la sua morte - che in senso letterale - per tutti coloro che nel corso della sua conquista del trono ha scelto di disperdere dietro sé).
Malgrado tutto, però, la conclusione ha un sapore che non è solo amaro: le hai restituito un po' si quella serenità che questo personaggio si merita. "Vola verso casa", che già di per sé è un'immagine che evoca atarassia e calma, come se finalmente si sia liberata di ciò che nella vita le ha provocato dolore, oltreché del dolore che lei stessa ha inflitto.
Nella morte o nella rinascita, Dany è libera e niente desidera se non un luogo che possa definire casa.
Quindi, per concludere, confermo le mie impressioni: credo che le drabble diano numerose chiavi di lettura, variabili al variare del lettore. Io, nel mio piccolo, spero di non aver tirato troppi sfondoni rispetto al messaggio che tu effettivamente volevi trasmettere, e non posso che farti i miei complimenti perché il tuo testo, per tutte le ragioni suddette e tutte le immagini che ha creato nella mia testa, mi è piaciuto davvero molto.
A presto,
Bongi! |