Recensioni per
Volubile, Uguale Luna
di Manto

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
11/08/18, ore 18:36

Carissima Manto,
Aspirante archeologa? Piacere, medievista. ^^

Se ti conoscevo come GiudiciA devo dire che con vero piacere ti leggo come Autrice. Premetto che, avendo letto una storia breve, tornerò sicuramente per sbirciare ancora tra le tue storie (perché lo sai, io il dono della sintesi non ce l’ho). Una certa mia appartenenza geografica e il titolo francamente bellissimo mi ha spinta a leggere questo momento ambientato in un momento particolare della storia romana. Bello il modo in cui ti agganci alla tradizione elegiaca che da Properzio arriva alle Heroides di Ovidio, bella la motivazione dell’amore che lega Tarpea e Tazio, classicheggiante l’eco del fantasma tradito che appare all’amante traditore. Mi è piaciuta davvero moltissimo questa romantica storia che risponde alla domanda di come e perché, duemila e rotti anni dopo, parliamo ancora della ragazza che fu gettata dalla rupe che da lei prese il nome. Le costruzioni classiche tipiche di chi si scorna con il latino sono ben visibili nei periodi ipotetici e nell’uso maturo e adulto del congiuntivo; forbito ed elegante, coinvolge il lettore in una ridda di emozioni. A piacermi, ovviamente, sono anche i richiami – molti – alla cultura romana coeva: non solo il riferimento alle Vestali, ma anche le varie frasi che indicano gli usi e i costumi dei romani. Ecco, questi sono i dettagli che rendono un racconto tale: i particolari che immergono nella vita di persone vissute secoli prima di noi, il tentativo di entrare nelle loro teste e scavare in un modo di pensare che non sempre si basa su valori condivisi. Stavolta sì: c’è l’amore che giustifica il tradimento di Tarpea, vissuto con una fierezza che è sempre appartenuta al personaggio; c’è anche la vendetta verso Tazio, che riequilibra – seppure di poco – la vicenda narrata. La scelta del titolo, come ti ho già scritto, è azzeccata per un milione di motivi: oltre che per il riferimento ai Carmina Burana (lovvo troppo), associare la luna alla donna in una storia di tradimenti è qualcosa di semplice e arcaico di mio gusto. Mi fa venire in mente l’onirica canzone “Figlio della Luna” (anche quella parla di un tradimento) e si associa, ovviamente, ai 28 giorni del ciclo femminile e lunare.
In conclusione, bravissima <3. Che “In direzione…” e altre mie storie ti siano piaciute mi rende ancora più contenta.
Un caro saluto e a presto,
Shilyss ^^

Recensore Master
05/05/18, ore 13:06

Ciao carissima!
passo qui da te per puro caso, e scopro questa piccola perla, questo frammento di antica storia romana che, ammetto, ignoravo completamente.
inutile dirti che da sempre adoro il modo in cui descrivi le vicende, aulico, poetico, ma sempre molto molto intenso.
Trovo che tu abbia reso alla perfezione il "sentire" se così si può dire di una defunta che parla, di Trapea.
dev'essere un dolore grande essere tradite così da chi si ama e perdere tutto, amore, patria, religione...
quindi comprendo perfettamente il perché dell'astio di lei nei confronti dell'amato che è stato traditore.
come sempre leggerti è come immergersi in un viaggio a ritroso nella storia, nelle passioni e negli amori antichi, ed è bello, grazie per la piacevole lettura.
A presto!
ladyhawke83

"questa recensione partecipa all'iniziativa della pagina Facebook del giardino di efp,10000 recensioni in un anno";

Recensore Master
26/04/18, ore 18:27

Aww, Tarpea, che ricordi <3 sinceramente anche io ho sempre preferito la versione di Properzio, decisamente più romantica e che mi ha sempre trasmesso tanti di quei feels XD.
Mi piace l'idea di Tazio che sente le recriminazioni di Tarpea in punto di morte, assolutamente sensato e in linea con il sentire classico, e adoro la voce accorata della tua Tarpea, assolutamente vera e credibile e beh, non posso che concordare con ogni sua singola parola, quanta amarezza... E solo ora (wow, scopro l'acqua calda :P) mi rendo conto di quanto questa versione della storia abbia forti rimandi a Giasone e Medea, solo per dirne una, quante splendide donne del mito umiliate e sconfitte, e mi fermo per non aprire un rant infinito XD.
Contentissima di essere finita su questa storia, gironzolando a caso qua e là XD.

Mel