1 - “Medusa” di Mitsuki91.
Totale: 47.9/50.
1) Grammatica e ortografia: 4.4/5.
La grammatica va bene, ma ci sono alcune sviste.
“E’ un giorno come un altro, lui di nuovo vittima inerme.”: la “È” ha l'accento, non l'apostrofo (- 0.20).
Stessa cosa qua: “E’ morto per me.” (- 0.20).
Stessa cosa qua: “E’ un coniglio nel fango, mangiato dai vermi.” (- 0.20).
2) Stile (lessico, figure retoriche, uso di aggettivi e avverbi): 10/10.
Il tuo stile è uno di quelli che preferisco perché, pur essendo pieno di immagini incisive che lasciano letteralmente senza fiato, resta semplice, diretto, arriva senza fronzoli al lettore, e l'impatto emotivo è decisamente invadente.
Il maggior pregio di questa storia è che utilizzi tutta una serie di metafore, immagini ed espressioni che, torcendosi e mutando e evolvendosi, accompagnano i personaggi e la loro crescita, l'evoluzione della trama. Le immagini che hai utilizzato sono sublimi, davvero incisive: Lily che, quando è furente, diventa Medusa, una “Regina nata sbagliata”, con i serpenti che le cantano nel sangue, non con “vermi nelle sue vene”, e Regulus che non riesce a resistere a questa sua “furia gelida”; e poi, quando torna “una comune mortale sopraffatta dalla pietà” lui la detesta e desidera risvegliare Medusa – sebbene al tempo stesso la tema! -, ma tutto ciò che ottiene è un “coniglio spaurito” che “fugge via, a scavare una tana lontano./A nutrirsi di vermi.”; e sul finale la metafora evolve ancora, quando Regulus decide di non voler più vedere Medusa che infierisce su suo fratello perché è troppo pericoloso, e “si illude” che lei non sia altro che “un coniglio nel fango, mangiato dai vermi”. Ho trovato davvero vincente la scelta di portare avanti poche immagini mirate per tutta la storia, attraverso una scelta di serie estremamente taglienti hai sviluppato benissimo la trama e i personaggi che vi danzano dentro.
Il lessico che hai scelto è un altro elemento che coglie veramente nel segno. Utilizzi dei termini semplici, ma decisamente non banali: è un testo lineare, chiaro, ma allo stesso tempo che dona ricercatezza e una certa cura nella scelta dei termini più appropriati a veicolare il messaggio emotivo.
Mi sono piaciuti – sebbene solitamente li detesti – anche i riferimenti alla mitologia classica: la figura di Medusa associata a Lily, “un supplice ai piedi di un banchetto divino”, “una comune mortale sopraffatta dalla pietà”, “la sua Regina nata sbagliata”, “statue spezzate da cui esce tanfo di morte” - statue rimanda a un tempio in cui si venera una divinità, mi è piaciuto davvero moltissimo!
Ho solo qualche appunto da farti.
“E’ un giorno come un altro, lui di nuovo vittima inerme”: in questa frase l'uso di “di nuovo” non mi sembra vincente, più che altro perché è la frase di apertura della storia e provoca un effetto di confusione nel lettore. Forse un “ancora”, pur veicolando lo stesso messaggio, sarebbe stato più delicato e più appropriato.
“Lily arriva a grandi falcate - i suoi capelli si gonfiano, fiamme d’orgoglio, e non ci sono vermi nelle sue vene, ma dolci serpenti che cantano morte./Regulus la osserva paralizzato – lei, dolce Medusa che lo tramuta in pietra senza nemmeno guardarlo.”: in questi periodi non avrei utilizzato due volte il termine “dolce” a distanza così ravvicinata. Una buona alternativa, secondo me, avrebbe potuto essere “soavi serpenti”, mentre lascerei intatto “dolce Medusa”, perché mi piace il contrasto che crea a livello concettuale – Medusa è una creatura mitologica che trasforma in pietra chi la guarda negli occhi (un mostro vendicativo, tra l'altro!) e accostata all'aggettivo “dolce” crea un bell'ossimoro.
“Finché le sue mani non scorrono, trovando il suo petto, e lei lo allontana con un singulto, sconvolta.”: allora, se vogliamo riferirci al “seno” lo chiamiamo “seno” (perché il “petto” ce l'hanno gli uomini, non lo voglio vedere accostato a una donna!), se vogliamo un'immagine più innocente – ma non credo sia questo il caso – scriviamo “fianchi” che l'effetto è più gradevole – e il povero giudice non sente rumore di unghie su una lavagna leggendo “petto”!
3) Titolo: 5/5.
Di solito non amo affatto i riferimenti alla cultura greca nell’universo potteriano, soprattutto se messi in bocca a personaggi purosangue – mi viene sempre da chiedermi “Ma com’è possibile, dove vuoi che li abbia sentiti?!” – eppure in questo caso trovo che il titolo, e anche l’immagine annessa che sviluppi nel testo, siano estremamente riusciti. Sarà che comunque Medusa è un mostro mitologico e non la classica Dea, e che altri mostri mitologici greci come le Chimere o le Sirene sono conosciute nell’universo potteriano – quindi perché non anche una Gorgone? – ma ho trovato questa scelta proprio avvincente, intrigante, incisiva. Chiunque, anche chi non ha una cultura classica, ha una vaga idea di chi fosse Medusa, della sua storia – se non quella di mortale, almeno di quella di mostro –, cos’era in grado di fare soltanto con uno sguardo, perciò è immediato, perfetto.
Inoltre, ho adorato che tu abbia associato la figura di una creatura tanto letale e pericolosa, piena di rabbia, a un personaggio come Lily, che invece viene sempre descritta come una donna angelica – in un modo per altro ridicolo.
4) Caratterizzazione dei personaggi, sviluppo della coppia e attinenza ai contenuti del bando: 15/15.
Devo dire che, nonostante la storia sia troppo incentrata sul punto di vista di Regulus e sacrifichi quello di Lily, ho amato come hai caratterizzato i personaggi.
Lily, nonostante si intraveda appena – nel senso che non ha una voce, è “muta”, narrativamente parlando – e sempre e solo filtrata dallo sguardo di Regulus, mi è piaciuta molto. Ho adorato il fatto che tu non sia caduta nei soliti cliché – non che mi aspettassi il contrario, da te! - e che non l'abbia rappresentata né come un angelo né come una santa, ma che, anzi, hai reso il fatto che sappiamo fosse una ragazza desiderabile un fatto quasi negativo, perché è legato ai suoi istinti peggiori, ai momenti in cui attacca e ferisce, in cui diventa Medusa. L'ho trovato un ribaltamento delizioso, e mi è sembrata IC per tutta la storia – persino quando si fa baciare da Regulus, perché comunque è solo un bacio e poi torna subito in sé.
Un altro aspetto che mi è piaciuto particolarmente di lei è l'averla accostata alla figura di Medusa, un riferimento tutt'altro che positivo. Hai ribaltato tutti i valori e i pregi che la Lily del canon ha in questa storia, sostituendoli con qualcosa di più affascinante ma altrettanto verosimile.
Ho amato, poi, vederla filtrata dallo sguardo di Regulus, riesce a descriverla in maniera unica: dalla “bellezza disperata” e la “furia gelida” di quando è al massimo della rabbia, alla pietà che le sporca il viso rendendola detestabile, fino alla trasformazione definitiva in un “coniglio codardo” con “vermi nelle sue vene”, che disgusta Regulus.
Per quanto riguarda Regulus, l'ho amato. Soprassediamo sul fatto che conosca certi riferimenti mitologici pur essendo purosangue – visto che comunque nell'universo potteriano ci sono alcuni elementi della mitologia, non lo trovo del tutto non plausibile -, perché per il resto l'ho trovato perfetto.
Ho amato in particolar modo questa frase: “e Regulus sente la presenza rabbiosa di lei lasciargli i polmoni – distogliendolo dalla morsa del suo potere./Fugge come il codardo che non è mai stato.”. Non solo racchiude alla grande il rapporto di coppia – quest'attrazione malsana che è scatenata inconsapevolmente dalla rabbia di Lily -, ma ho adorato quel “come il codardo che non è mai stato”, perché è proprio vero, Regulus non è mai stato un codardo, anzi, dev'essere stato ben coraggioso per tradire Tu-Sai-Chi prima della sua caduta.
Hai descritto davvero bene il mix di sentimenti ambivalenti che Regulus prova nei confronti di Lily, attraverso le splendide immagini di cui abbiamo già parlato: il desiderio scatenato dal vederla regale, pura, “la sua Regina nata sbagliata”, e la consapevolezza che in realtà non lo è. È qualcosa che va oltre il sangue marcio, è qualcosa di più profondo, di legato alla personalità di Lily: quando lei prova pietà o quando è spaventata, Regulus ne è disgustato. È quando lei gli sembra una Gorgone vendicativa, capace di trasmutarlo in pietra con i suoi occhi gelidi, che lui ne subisce il fascino. A questo proposito, ho trovato straordinariamente azzeccato che lui minacci Sirius perché lo lasci in pace, in modo da non far mai più riemergere Medusa. Lo immagino proprio così Regulus: che non sopporta le proprie debolezze – mentre di Sirius mi piace pensare che ami sguazzarci dentro! All'inizio credevo che il dialogo con Sirius in Infermeria togliesse spazio alla coppia, ma poi rileggendo ho notato questo aspetto e ne sono rimasta deliziata.
5) Attinenza ai contenuti del pacchetto: 3.5/5.
Il pacchetto era: “11) Coppia: Regulus Black/Lily Evans.
Indicazione: Lily ha sempre sentito di avere qualcosa in comune con Regulus – entrambi secondogeniti, benvoluti dalla famiglia e ripudiati dai fratelli maggiori. Ogni volta che Sirius, spalleggiato da James, schernisce o ignora Regulus, Lily rivede Petunia e le sue normalissime amiche, e la rabbia monta prepotente. A Regulus il sangue di Lily non è mai piaciuto, ma la ama follemente ogni volta che tratta suo fratello e Potter come feccia – in quei momenti, lei diviene regale e sembra pura.”
Allora, nella realizzazione del pacchetto ti sei lasciata un po' prendere la mano e sei scivolata altrove, anche se tutto sommato non mi è dispiaciuto come hai gestito la situazione.
Ho trovato molto presente la seconda parte del pacchetto: per tutta la storia, non si fa che parlare di quanto Regulus disprezzi il sangue di Lily (“vermi nelle sue vene” mi sembra dica tutto!) e di quanto la sua trasformazione in Medusa lo faccia sentire attratto da lei. Hai sviluppato sicuramente bene tutti questi spunti attraverso svariate immagini: i “dolci serpenti che cantano morte” fa intuire quando lei diventi “regale” e sembri “pura” ai suoi occhi nei suoi massimi momenti di rabbia.
Tuttavia, tutta la prima parte è solo abbozzata. Manca soprattutto il punto di vista di Lily e questo toglie molto alla storia, soprattutto il bellissimo spunto del parallelismo tra lei e Regulus (“entrambi secondogeniti, benvoluti dalla famiglia e ripudiati dai fratelli maggiori”): questo decisamente manca, ed è un peccato perché era ciò che doveva spiegare l'attrazione che prova Lily per Regulus – mentre nella tua storia si lascia baciare apparentemente per attrazione, da cui comunque “rinsavisce” quando lui inizia ad allungare le mani.
Un altro aspetto molto interessante che purtroppo è solo accennato è la questione dei rapporti coi fratelli maggiori: se quello tra Regulus e Sirius è sviluppato molto bene – addirittura leva spazio alla coppia! -, quello tra Lily e Petunia è relegato a queste due battute “E’ morto per me.”/“Come io dovrei essere per Petunia?”. Era un buon accenno, ma purtroppo è rimasto soltanto un accenno.
Insomma, sulla parte di Regulus te la sei cavata alla grande, ma hai trascurato un po' troppo il punto di vista di Lily, creando delle lacune.
6) Gradimento personale: 10/10.
La tua storia è senz'altro la mia preferita, non ci sono dubbi a riguardo. Devo dire che ho scoperto da poco questa coppia e mi ha subito affascinata, e la tua realizzazione le ha reso notevole giustizia: mi è piaciuto davvero tantissimo come hai fatto interagire i personaggi, perché l'ho trovato verosimile e convincente, anche a livello di canon! Inoltre, lo stile con cui hai scritto la storia e le immagini sublimi che la pervadono hanno stuzzicato e soddisfatto il mio lato da esteta: non c'è nulla da fare, non so resistere a un bello stile!
Davvero complimenti.
Giudizio dell’Autrice del pacchetto, RosmaryEFP: 18/30.
Credo di non essere riuscita ad apprezzare completamente questa storia, che forse è stata penalizzata più del dovuto dall’esigenza di sintesi imposta dal contest (ho letto le tue note dove hai affermato che la prima versione era lunghissima). Dico questo perché ho avuto la sensazione di avere dinanzi un puzzle cui mancavano dei tasselli – in particolare, non sono riuscita a comprendere pienamente la passione di Regulus e i sentimenti di Lily, il che non mi ha permesso di vivere i due protagonisti insieme, come coppia. Come hai anticipato anche tu nelle note, la parte del pacchetto che riguardava Lily è poco presente, più che altro ho ritrovato un accenno non sviluppato. Per quanto riguarda Regulus, molto bella l’immagine mitologica che Lily suscita in lui; sicuramente hai messo in scena l’attrazione che prova per Lily quando lei arde di rabbia, peccato che l’introspezione propriamente intesa del personaggio ceda il passo alla descrizione minuziosa e piena dell’immagine di Medusa, una metafora interessante (molto bella, come ho detto in precedenza), ma che si ripropone in maniera troppo invasiva, a mio avviso, togliendo spazio all’interazione tra i personaggi e alla loro introspezione. Un dettaglio che mi ha stranita è stato lo spazio dedicato all’interazione tra Regulus e Sirius, in fondo ciò che è rilevante ai fini di trama è più ciò che ne consegue che lo scontro in sé; in più, non credo di aver capito del tutto quella scena, mi sfugge il motivo per cui sottolinei con il corsivo il termine “impaurito” riferito a Sirius e non ho capito se Regulus abbia reagito alle beffe per fratello esclusivamente per non dare a Lily l’occasione di “tramutarsi in Medusa” o anche per se stesso. È una storia interessante, forse non adatta a uno spazio di sole cinquecento parole, perché troppo incentrata su immagini metaforiche che necessitano di molte parole per svilupparsi senza penalizzare gli altri elementi del racconto. È stato comunque bello leggere di Regulus e Lily, per cui ti ringrazio di aver sviluppato il mio pacchetto!
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