Recensioni per
La vita quotidiana di Aldo Gorini
di yonoi

Questa storia ha ottenuto 51 recensioni.
Positive : 51
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
08/06/18, ore 17:37

Credo che questa qui sia la storia più triste che abbia mai letto su questo sito. Non che non sia bella, intendiamoci. Anzi, è magnifica. Però è pervasa da un'atmosfera malinconica, anzi decisamente cupa. Mi sa tanto che più tardi dovrò andare a guardarmi un pò di video divertenti su Youtube per tirarmi su il morale.

Ma torniamo a noi. Dunque, dicevo che questa storia è intrisa di malinconia. Tanto per cominciare, l'ambientazione: un bel cimitero di quelli antichi, con tanto di allegri fantasmi che passeggiano di qua e di la. Poi, il personaggio principale, il buon Aldo Gorini, che ha perso l'amata moglie Emily anni prima e che ormai vive praticamente accanto alla sua tomba. Poi, il Suicida per la vergogna, ex attore che si è tolto la vita appunto per la vergogna di quello che aveva fatto (anzi, secondo me la vergogna derivava più dal fatto di essere stato scoperto). E infine, il giovane soldato tedesco della seconda guerra mondiale, Ruhe detto Husky, partito per la guerra con le migliori intenzioni e che alla fine l'ha preso in quel posto (nel vero senso della parola). Tutte storie individuali apparentemente slegate tra di loro, che però finiscono per intrecciarsi grazie al cimitero, che più che un luogo di riposo per i defunti diventa un luogo di incontro per questi ultimi e per i vivi. Ogni storia si porta appresso il suo carico di angoscia, eppure alla fine ognuno dei personaggi riesce a trovare un pò di pace. Aldo la trova nella morte, perchè finalmente potrà ricongiungersi alla sua Emily. E anche il Suicida e Husky in un certo senso, perchè se non fossero morti in quel modo probabilmente non sarebbero stati seppelliti lì, e quindi non si sarebbero mai incontrati e non sarebbero mai diventati amici (o almeno così io ho interpretato la scena finale). Tutto sommato un lieto fine, azzeccatissimo all'atmosfera generale della storia.

La storia, nel suo complesso, è stata molto piacevole da leggere. Anche perchè è contornata da una scrittura molto elegante e soprattutto senza errori. Non posso fare altro che ringraziarti per averla scritta.

Alla prossima!

Recensore Master
03/06/18, ore 23:14

La materia dei sogni: caro Yonoi, la materia dei sogni è costituita dalle tue parole meravigliose. Io sono proprio senza parole... questa storia mi ha completamente afferrato, con il suo modo delicatissimo di raccontare dei suicidi, delle rinunce, delle vite gettate al vento. Aldo Gorini, il violoncellista con la disciplina di un militare ma la passione nel sangue; l'attore mandato in rovina per oscuri motivi; il giovane e inadatto alla realtà del suo tempo soldato Ruhe, morto per la disperazione provata nel vedere la crudeltà della morte: e poi Linder, e l'idea che ho su di lui... non commento.
Complimenti, tantissimi complimenti, grazie alle tue storie mi sembra quasi di volare, come in un sogno, ma di vedere anche la durezza della realtà. Forse sono le migliori che io abbia mai letto, davvero, mi sto emozionano tantissimo... Emily, Emily Olsen, quando la vedremo ritornare con il suo amato e suonare insieme per l'eternità?
Sono senza parole, ti posso solo dire che anch'io ho l'orecchio assoluto e amo la musica, seppur ad altri livelli...^^
Alla prossima, a prestissimo!
mystery_koopa

Recensore Master
31/05/18, ore 04:00

Ho appena finito di leggere, e di nuovo mi inchino di fronte alla tua maestria. Una storia meravigliosa, struggente e ricca di suggestioni poetiche... Potrei stare ore a commentare questo ultimo capitolo, ma non credo di essere in grado, a quest'ora di notte, di dire qualcosa che gli renda sufficientemente giustizia^^
Sappi soltanto che sono commossa. È stato bellissimo vedere Emily che con le sue note struggenti richiamava l'amato, stuzzicando l'ingenuità del giovane Ruhe e la disillusione quasi cinica del Suicida per la vergogna... è stato forse questo a spingerli a confidarsi, ed è emblematico il fatto che le loro ferite abbiano ripreso a sanguinare proprio in quel momento, come testimoni della colpa dell'uno e della disgrazia dell'altro.
Aldo arriva finalmente al cimitero: salutato da un corteo dimesso ma a suo modo solenne, una tomba negletta che ai nostri occhi diventa un mausoleo.
E il capitolo si conclude come una splendida sinfonia orchestrale, con Aldo ed Emily finalmente riuniti che suonano insieme, come quella prima volta al Conservatorio... finalmente riuniti in quell'eternità fatta di luce. Un primo passo verso l'immortalità.
Io non so davvero che dire... davvero, tanto di cappello!
Adesso ti saluto, che si è fatto tardi, ma spero di tornare presto. Gute Nacht!^^

Recensore Master
31/05/18, ore 03:25

Ciao^^
Dopo eoni, rieccomi a leggere questa bellissima storia (non mi sono dimenticata, eheh).
Davvero toccante l'interazione tra Ruhe e il Suicida per la vergogna. Scopriamo così cos'è successo al povero ragazzo in una notte di follia del maggiore Linder, che in un sol colpo gli ha fatto perdere l'innocenza e il suo fedele mentore, il veterano Santifaller. Due figure quasi contrapposte, i due soldati più anziani: Linder, uomo di città e di cultura, inesorabilmente piombato in un baratro di perdizione, e Santifaller, schietto montanaro, avvezzo alle difficoltà della vita e sempre pronto ad accorrere in aiuto del prossimo (e io già vagheggio la sua patria tra le montagne, sappilo...).
Ma nonostante il dolore esperito nel corso della sua breve vita, Ruhe conserva un'innocenza e una delicatezza disarmanti.
La storia di Aldo ed Emily, poi, che fa da cornice all'intera vicenda, è una splendida fiaba, la storia di un amore che va oltre la morte e che con essa si intreccia indissolubilmente.
I complimenti non sono mai abbastanza. Passo a leggere l'ultimo!^^

Recensore Master
13/05/18, ore 18:59

Ciao^^
Eccomi giunta alla fine di questo meraviglioso racconto. Un finale stupendo, dolce e malinconico, ma anche pieno d'amore e speranza.
Così Aldo Gorini alla fine ha potuto ricongiungersi con la sua amata. Finalmente incontriamo anche noi Emily alla Rupe, in effetti mi ero chiesta perché non fosse comparsa tra gli abitanti. E' molto bella l'immagine di lei che suona attendendo il marito, e ho amato particolarmente la scena del piccolo Ruhe che ascoltando la sua musica riesce a comprendere i suoi sentimenti. E' davvero adorabile, e le sue considerazioni sull'amore eterno mostrano la sua sensibilità, ma anche la sua ingenua fragilità. Ho apprezzato anche il riferimento al fatto che nonostante sia passato così tanto tempo egli sia ancora attaccato alla realtà del suo tempo, con il riferimento ai concetti ariani che aveva imparato a scuola.
Molto significativo anche il fatto che il dolore provato in vita debba essere superato anche nella morte, cosa che per il povero Ruhe è stata particolarmente difficile, e ancora soffre per il suo orribile passato.
Qui scopriamo anche i peccati del Suicida, che sono davvero pesanti e ci fanno comprendere le ragioni della profonda vergogna che l'ha spinto a compiere l'estremo gesto. Così egli ha trovato il coraggio di confidarsi con il soldato Ruhe. I due hanno trovato conforto e sostegno l'uno nell'altro, ma temo che per entrambi il percorso verso l'accettazione e la redenzione sia ancora lungo e faticoso, anche dopo la morte.
Complimenti, è stato un piacere immenso leggere la tua storia, che oltre ad essere bellissima tratta temi forti e profondi. Una favola sull'eternità e sull'umanità veramente ben costruita, scritta con uno stile ricercato e una prosa che scorre come musica (tanto per restare in tema^^).
Mi sono davvero commossa, ancora tantissimi complimenti e alla prossima! :)

Recensore Master
10/05/18, ore 09:41

Che bello, ho finito di leggere questa storia e mi sento come se mi fossi appena risvegliata dopo un bel sogno. E, devo ammetterlo con tutta onestà, è il capitolo più bello. La parte che più ho apprezzato è quando lo spirito di lei comincia a suonare il violino e il giovane soldato Ruhe dice che in quel modo sta chiamando il suo amato. Poi mi è piaciuto il fatto che i due suicidi siano sinceri l'uno con l'altro: tra di loro poteva rovinarsi tutto e sarebbero tornati a sentirsi soli anche in quel luogo di pace , invece la sincerità premia entrambi (conoscendo il punto di vista dell'altro comprendono cose che prima avrebbero inteso e giudicato diversamente). Loro due possono finalmente perdonare la vita.

Però sappi che tutti questi sanguinamenti e l'idea orrorifica del braccio che sanguina "in fondo i morti più vecchi è normale che inizino a perdere pezzi"... insomma ha fatto venire l'ansia anche al Suicida per la vergogna. :P Ti sembra strano che possa piacermi Linder che almeno si è sempre dato alla pazza gioia, tu però quanto hai maltrattato il povero Ruhe! Anche se - nonostante tutto - l'idea che i morti sanguinano quando soffrono l'ho trovata "romantica" di quel romanticismo decadente.

Ma dopo aver letto del braccio del ragazzo, quando hai scritto che all'altro sanguinavano i segni attorno al collo, ho seriamente temuto che gli si potesse staccare la testa.
*Per fortuna* nessuno ha perso pezzi, né gli affetti trovati e quelli recuperati, e l'amore di Aldo e della sua Emily è talmente raggiante e puro da ringiovanirli. ^^

La burocrazia anche qui ha fatto il suo dovere di complicare le cose, e i loro corpi non staranno insieme fisicamente ma le loro anime saranno insieme per sempre!

Recensore Master
08/05/18, ore 12:22

***Commissionò per Emily quel sarcofago straordinario, realizzato dall’anonimo che si diceva in grado di trasformare gli esseri viventi in sculture di pietra: il che era una leggenda, perché all’interno di quel raffinato contenitore, che di Emily riproduceva le sembianze, il corpo era ordinariamente piombato dentro a una cassa, con i sigilli apposti il giorno del funerale.
         In ogni caso l’opera, realizzata su una serie di vecchie foto sbiadite e neanche bene a fuoco, mostrava un realismo davvero impressionante: persino le ciglia posate sulle guance e il perfetto ovale delle palpebre chiuse, persino l’attaccatura crespa dei capelli di Emily erano riprodotti con la massima precisione. Aldo Gorini trovò del tutto naturale scambiare quella forma per Emily stessa, nelle nuove sembianze assunte dopo la morte.***

Ricorda quasi l'attaccamento di Ed Gein alla madre, unicamente nel disperato tentativo di ricomporla e di creare vestiti da indossare per immaginare di ricongiungersi a lei. Il tuo Gorini è ossessionato dall'amore per la moglia, ma lo è in senso buono: il suo turbamento ha solo intensificato quel desiderio di prendersi cura di lei.

***C’era da dire che il Gorini, malgrado l’età avanzata, continuava a serbarsi dritto come un fuscello, unendo la finezza del musicista al portamento austero di un ufficiale: molte si misero in testa di dissuaderlo dal dare ulteriore seguito ai suoi voti matrimoniali, visto che ormai la sposa era morta da un pezzo. ***
Lo dicevo io! Che nessuna donna se lo sarebbe lasciato sfuggire. Provo a immaginare come doveva essere da giovane. ^^
Devo trovarti un attore che potrebbe essere perfetto per lui. Un paio d'anni fa vidi una puntata di un vecchio poliziesco e c'era un attore anziano ma con una tale eleganza, una bellezza ancora evidente e anche quello dritto come un fuscello. I lineamenti del viso erano qualcosa di straordinario, da giovane era sicuramente di una bellezza angelica. Feci appena in tempo per dire "wow, dovrebbero fargli un ritratto" che cambiarono l'inquadratura, e appeso al muro c'era davvero un suo ritratto! 

E Santifaller, santo subito! Quanto mi è paiciuto il suo personaggio! Rude e forte ma premuroso. Ce ne vorrebbero di più così (nella realtà e nella narrativa) ehhh *sospiro*
Ma quindi Linder era ubriaco marcio. Non è una scusante, non voglio dire questo, solo che avrebbe potutto provarci in altri modi, da ubriaco chissà quanto dev'essere stato stronzo, più del normale. Però mi hai già spoilerato che nell'ultimo capitolo Linder non c'è. E ci lasci così? Buono o cattivo, vogliamo saperne di più! Che compimento è se lasci la questione incompiuta (anche se sappiamo bene come va a finire). Sono curiosa di leggere il seguito e lo farò quanto prima, adesso non farei in tempo. Grazie per questa bella storia.

Un'ultima cosa: quando hai descritto gli occhi di Ruhe e hai detto che erano stati proprio quelli a catturare l'attenzione di Linder, mi hai ricordato il protagonista di "Banana Fish", Ash, era un ragazzino che per accudire il fratello - tornato dal Vietnam col cervello spappolato dalla droga sintetica del titolo - non esita a prostituirsi pur di mantenerlo, e il suo pappone era un farabutto schifoso (a livello del mio JB però brutto e più schifoso) che non solo pretendeva di essere il suo amante ma come gesto "gentile" (nonché per sottolineare anche agli estranei che quel bocconcino era solo suo) gli aveva regalato degli orecchini con due acquemarine uguali ai suoi occhi. 

 

Recensore Master
08/05/18, ore 10:04

Ciao, che bello leggere questo capitolo all'alba, quando si sente solo il verso degli uccellini, unici svegli. L'amore di Aldo per la moglie è così tenero che veramente guardandoli insieme quello che trasmettono è pace. Adoro la parola "compimento", specie qua.do è riferita all'amore. https://www.metalgermania.it/traduzioni/unheilig/vollendung/ Intanto apprendiamo qualcosa in più sui due giovani della Rupe, mi ha colpita il fatto che il Suicida per la vergogna pur essendo più "grande" semba sapere poco su molte cose; il giovane soldato Ruhe sembra aver capito meglio come vanno la vita e la morte. Forse ha solo avuto più tempo per riflettere o la sua consapevolezza è frutto del suo animo sensibile, o è figlio di un'epoca in cui si aveva una visione delle cose più contemplativa. Avrei altro fa dire. Eventualmente aggiorno il commento. ^^ Ah, manca l'unico bellimbusto arrogante. Fai un capitolo si e uno no? Dai che "protegge" Ruhe dovresti bruschi. Ps: ***tutto uso e getta”-*** ...usa... - è l'unica svista trovata. ;)

Recensore Master
07/05/18, ore 16:55

Buonasera carissimo!
Che storia meravigliosa! La vita di Aldo Gorini non poteva avere finale migliore!
Tra l'altro, mentre iniziavo a leggere il capitolo, mi sono appunto chiesta come mai Emily non fosse mai apparsa tra le anime della rupe mentre il suo amato suonava il violoncello, e ho pensato che fosse andata oltre, che non fosse rimasta aggrappata a quella parvenza di vita che hanno gli altri. Poi, invece, eccola apparire col suo violino, come a richiamare a sé lo spirito del suo amato Aldo.
L'immagine dei morti che escono dai loro loculi, mi ha fatto pensare al cimitero dove riposa mia nonna. Sai, vicino a dove si trova lei ci sono due suoi vicini di casa, e mentre leggevo ho immaginato lei e gli altri due - che sono marito e moglie, per inciso - che ogni tanto si ritrovano a chiacchierare sulla massicciata. E poi, chissà, magari ogni tanto scende anche le scale e va a trovare mio nonno, che riposa dall'altra parte del vialetto :-). Inutile dire che questa storia mi ha commosso e fatto riflettere molto.
Venendo alla parte dei due suicidi, mi è piaciuta molto l'immagine delle ferite che riprendono a sanguinare quando i morti sono particolarmente turbati. Un po' meno quella dei morti più "vecchi" che perdono pezzi: scusami, ma mi ha fatto venire in mente gli zombie :-).
Comunque, alla fine i due si sono trovati molto affini, e ho trovato che il suicida per la vergogna si sia ben riscattato dal suo passato.
E ora che i due musicisti innamorati sono di nuovo insieme, gli abitanti della rupe possono godere dei loro concerti.
Bella, bella e ancora bella. Una storia che mi ha commosso e segnato tantissimo! Grazie per averla scritta e condivisa!

Recensore Master
06/05/18, ore 21:36

Ciao^^
Rieccomi qui.
Sono ancora un po' scossa per l'intensità e la drammaticità di questo capitolo, ma farò del mio meglio per scrivere una recensione sensata.
Nella prima parte ci descrivi in modo ancora più approfondito e dettagliato il rapporto di Aldo con la moglie defunta. Gorini amava così profondamente la donna da preferire il mondo dei morti a quello dei vivi. Ha allontanato tutti e si è dedicato esclusivamente a prendersi cura della tomba dell'amata, in attesa di potersi ricongiungere a lei. Ho trovato molto significativa la parte in cui vende la casa per potersi permettere la cappella e il monumento...segno che ormai la Rupe è diventata la sua nuova dimora.
Trovo sempre interessante il legame che hai creato tra le anime dei vivi e quelle dei defunti, in un modo o nell'altro possono percepirsi e comunicare, la vita e la morte diventano parti della stessa realtà.
Nella seconda parte del capitolo invece ci sveli il triste passato del soldato Ruhe, ancora segnato dalle drammatiche vicende della sua morte e dalle atroci violenze subite. Purtroppo il mondo è stato crudele con un giovane così fragile e sensibile.
Nonostante tutto il piccolo Ruhe dimostra di avere una gran forza d'animo, seppur distrutto dalla terribile esperienza.
Il rapporto che si è creato tra lui e il Suicida potrebbe diventare una salvezza per entrambi, per accettare il passato e tornare a credere nella speranza...anche dopo la morte.
Complimenti, un racconto veramente meraviglioso, hai trasmesso tantissimo attraverso le vicende dei tuoi personaggi e grazie al tuo stile quasi poetico.
Ne approfitto per dirti che ti ammiro anche per la tua professione, che di certo necessità di moltissima competenza e soprattutto tanta umanità.
Spero di poter ripassare presto per l'ultimo capitolo.
Alla prossima! :)

Recensore Master
06/05/18, ore 21:29

Ero preparata, per fortuna. Perché se avessi letto tutto oggi mi sarei sentita male.
Vedere così da vicino la morte di Aldo - la parte medica, diciamo così - è stato molto difficile per me, che ho fobia di queste cose, mentre non ce l'ho dell'idea generale che tutti finiamo.
Il bello è che sono i morti quelli che si animano! è come una festa, è un comitato di accoglienza, per ringraziare del bene che la bellezza della musica ha portato in quel cimitero
Emily che gli va incontro, bella come sempre, eterna, trasparente e leggera è una visione meravigliosa, e mi rasserena, devo dire. Capisco e partecipo a questa parte, mentre il triste funerale mostra la reazione della maggior parte delle persone quando un capitolo si è chiuso
Però quando sei arrivato al cane magro e affamato mi ha dato una coltellata nel cuore, giuro. Ho pianto calde lacrime - e ci sta - ma anche alla seconda lettura!
quella è la manifestazione di un affetto sconfinato che solo quelle creature degli anmaletti che dividono la vita con noi offrono in modo così puro e assoluto. seguiva la bara, piccino : (
Il soldato Rhue si prende cura del Suicida? perchè no?
che vale più la convenzione sociale dell'adulto che cura il piccolo?
anzi, si sente perdonare, e qui torno a dire che il fondo di tutto deve essere una tua grande (meglio immensa) generosità d'animo. Io non sarei riuscita a scrivere la stessa cosa, per niente
Così resto a rimugunare, ringraziarti di aver scritto, e prometterti pubblicità per questo capolavoro
ora dimmi ti prego, però:
1) che qualcuno porterà da mangiare al cane
2) Game of Thrones, eh? non è che ....^____^
baci, baci,
tua, Setsy


Recensore Master
06/05/18, ore 20:08

Ed eccomi qui a commentarti puntuale.
Innanzitutto, complimenti per questa bellissima storia malinconica, struggente, ricca al tempo stesso di morte e di vita, al punto che non si sa più dove cominci l'una e dove finisca l'altra.
Perchè questa è una storia di morti, di emozioni eterne, cristallizzate per sempre nella gabbia angusta dell'isola dei morti, unico rifugio delle anime, confinate dal mondo dei vivi, costrette ad assistere alla vita da lontano, fantasticando di vittorie calcistiche cje possono solo immaginare e fumando mozziconi fantasma che non si consumano mai.
Nella tua storia coesistono i due aspetti della morte: la non-vita orrenda, la perdita di tutto, il confino in un non-luogo popolato solo da morti, e il suo aspetto di pace, di calma, di appianamento di qualsiasi cosa. Un luogo dove anche un pedofilo può trovare uan sua dimensione. Non parliamo di un "perdono", qui non siamo preti, ma un suo modo d'essere al di là della condanna sociale.
La morte come grande consolatrice, che alla fine in un certo senso livera dagli affanni terreni e regala una grande calma, una grande capacità di comprensione per tutte le cose.

Però avrei voluto rivedere Linder!^^

Ancora complimenti, una storia stupenda!

Recensore Master
03/05/18, ore 14:19

Ciao^^
Cominciamo con il professor Gorini che in un certo senso elegge a sua nuova dimora l'isola dei morti. La fa sua, la abbellisce, la cura come un'abitazione, si scambia consigli con gli altri scarsi visitatori, e in generale ne fa un luogo man mano più piacevole, ordinato e lindo. Quella che in chiunque altro sarebbe un'ossessione ai limiti della morbosità, nel cortese e gentile professore diventa un vezzo un po' eccentrico, qualcosa che invece di suscitare compatimento o preoccupazione suscita affetto ed empatia.
Subito dopo scopriamo cos'è successo al povero soldato Ruhe. Tutta la vicenda è descritta con un crescendo di drammaticità, e man mano ci si scopre sempre più ansiosi sulla sua sorte, al tempo stesso curiosi di dare finalmente un significato a tante cose che prima non lo avevano, e inorriditi di fronte alla crudezza e all'orrore dell'accaduto.
Comunque a me Linder continua ad essere simpatico.
Complimenti come sempre, leggerti è un grande piacere.

Recensore Master
01/05/18, ore 20:46

Yonoi... davvero, mi hai lasciato senza parole. Questo racconto è di una delicatezza unica, un tenue soffio di vento che ti avvolge e che, come un velo, si posa sul cuore di chi legge. La storia di Aldo, anima viva tra quelle del passato, colui che portava in quel luogo dimenticato da tutti una musica lieve come il respiro, è spirato: ora continuerà a riposare, non sulla sedia a dondolo ma a fianco di Emily, la sua amata. Veramente, una storia che ti porta lì con gli "abitanti" del cimitero e che ti fa percepire delle emozioni forti... La continuerò a leggere, so che mi lascerà qualcosa. A presto,
mystery_koopa

Recensore Master
29/04/18, ore 08:30

Ciao^^
e così veniamo a sapere della moglie di Gorini. Quella che a un occhio esterno potrebbe apparire un'ossessione malata, come quella dell'uomo che "incluse" il corpo della moglie morta in una specie di involucro di cartapesta e se lo tenne per anni sdraiato sul letto, vestendolo ogni giorno e parlandogli, tu la rendi una cosa dolce, poetica, struggente. Un rifiuto di allontanarsi dalla persona amata, una serena attesa di ricongiungersi a lei. Non c'è niente di morboso o perverso nella tua descrizione, solo un pacato dolore, che si stempera intanti piccoli gesti quotidiani.
Dall'altra parte vediamo l'avvicinamento del Suicida per la vergogna al giovane soldato Ruhe, dal nome così evocativo. Seppure accennati con delicatezza, scopriamo elementi drammatici delle loro vite precedenti, che da un lato li accomunano, ma dall'altra li tengono a distanza. Per la prima volta, il Suicida per la vergogna pensa a un altro prima che a se stesso.
Curioso questo mondo di morti alla Tim Burton, che da una parte sembrano più vivi della gente ancora calda, mentre dall'altra hanno un distacco e un'atarassia che forse sono in grado di mostrare loro le cose sotto una luce diversa e più reale di quella che i vivi, con i loro affanni quotidiani, riescono a cogliere.
Come sempre, un capitolo scritto magnificamente, complimenti!