Recensioni per
Il velo
di Old Fashioned

Questa storia ha ottenuto 46 recensioni.
Positive : 46
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
08/12/19, ore 17:32
Cap. 3:

Carissimo!

Il finale, qui, mi è piaciuto proprio. Molto in linea con il carattere dei due personaggi, tra l'altro.

Insomma: tutto questo casino e potevano comperare il fazzoletto si E-bay.

Ormai è deciso: prenderò ispirazione da questo e ogni volta che una certa persona si arrabbierà mi metterò a cantare come Orange.

Come al solito le descrizioni sono perfette, così come la caratterizzazione dei personaggi etc. etc.

Siccome oggi sono anche dell'umore, un altro vaffanculo alla mia vecchia prof, che ho incrociato l'altro giorno e tra un po' mi mettevo a vomitare bile. Scrivi magnificamente, vecchio mio.

Beh, alla prossima!^^

Recensore Veterano
06/12/19, ore 18:26

Carissimo!

I miei poveri marines, che li vogliono farcire come il tacchino del Thanksgiving!

Devo essere sincera, ho passato tutto il capitolo a sperare che Clem non facesse qualche cazzata. Apparentemente non è servito a nulla.
Divertentissima comunque la preghiera di Orange (Devo ancora capire perché si chiama così.)

Dopo un capitolo di tale perfezione, non posso che mandare un caloroso vaffanculo alla mia professoressa di lettere del biennio/ginnasio/primi due anni di liceo, la quale sosteneva che i ragazzi - e gli uomini più in generale--non sono abbastanza intelligenti da poter scrivere bene (sinceramente non so come abbia potuto partorire questo pensiero).

Comunque il capitolo mi è piaciuto tantissimo.

Alla prossima^^

Recensore Veterano
03/12/19, ore 17:16
Cap. 1:

Salve, Carissimo!

Qui vorrei riportare un mio pensiero ricorrente, anche se magari l'ho già scritto: le tue storie con militari come protagonisti sono per la maggior parte delle volte le migliori. Sembrerà una domanda stupida alla quale non sei tenuto a rispondere, ma per caso hai esperienza diretta?

Anche le descrizioni dei suq sono perfette (ma tu viaggi molto da quello che ho capito...).

Che ti dico a fare che i personaggi sono perfettamente caratterizzati e sfaccettati? Clem, ad esempio, che sembra lo stereotipo della macchina da guerra, ha quelli che si possono chiamare rudimenti di un codice morale (non si picchiano le donne, ad esempio).

Il mio """"infallibile intuito femminile (???)""""" , che tanto infallibile non è, mi dice che creperanno male anche questi due. (Adesso che ci penso, mi chiedo chi si sia inventato questa cosa dell'intuito femminile.)

Ma prima di divagare troppo e mettermi a parlare dei massimi sistemi peggio di Grosvenor con il gin tonic, ti saluto.
Alla prossima, non vedo l'ora di continuare! ^^

Recensore Veterano
10/06/19, ore 13:14
Cap. 3:

Non ci posso credere, sono entrambi vivi! :D
Leggere questa storia è stato uno spasso dall'inizio alla fine, soprattutto grazie ai due simpaticissimi protagonisti. Boyle ha espresso il mio esatto parere: tutto sto casino per un foulard acquistabile su eBay :D
Quando Orange alias succo-alcolico-di-carota è stato colpito alla schiena ho temuto per il peggio, per fortuna stavolta sei stato clemente, mi sarebbe dispiaciuto se fosse morto. Se è ancora vivo, lo deve al gigantesco Maori.
Riconfermo, un Boyle dovrebbe essere dato in dotazione ad ogni buon soldato che si rispetti. Ne prenderei volentieri uno anche io per altre ragioni :P :D
Leggerti è sempre un piacere Vecchio mio! Non ne sbagli mai una. :)
A presto!

Recensore Veterano
06/06/19, ore 08:37

Ogni soldato dovrebbe avere in dotazione un Clem Boyle che gli para il culo in casi di pericolo estremo. Un Clem Boyle è in grado di uccidere fotticammelli, abbattere porte, spezzare manette, trovare vie di fuga, ecc ecc. E' indistruttibile e non si disattiva mai. Unico difetto: produce un rumore assordante. :D
Caro Orange, ti è andata bene. Se a comprare il foulard per la nonna ci portavi qualcun altro, a quest'ora avresti avuto il pancino pieno di esplosivo e il culetto allargato.
Questa storia è uno spasso, Vecchio mio. Divertente e adrenalinica. L'accoppiata Boyle-Orange (Peldicarota non ha ancora specificato il perché del suo soprannome. Azz, spero lo faccia presto, manca un solo altro capitolo al boom finale) funziona alla grande, proprio grazie alle evidenti differenze tra loro.
Ho gradito l'accenno alle armi in mano agli arabi di fattura americana. Ai giorni nostri questo è un argomento che non desta più scalpore, ma è sempre giusto ricordarlo: la guerra è un business per tutti. E per tutti, ovviamente, intendo le personcine che sono ai vertici del potere, non i poveracci in fondo alla piramide che di quel business ci crepano.
Ma quanto vorrei trovare una pecca nelle storie che scrivi, Vecchio mio. Eccheppalle, Vecchio mio, scrivila anche tu una storia che faccia cagare, no? :D
A presto carissimo!

Recensore Veterano
04/06/19, ore 09:49
Cap. 1:

Ed eccomi catapultata in Iraq, tra marine sempre pronti a venire alle mani, professorine tettone alzaminareti e fiumi di birra.
Clem Boyle è ovviamente il mio preferito. Mi ricorda The Rock, anche se non sono del tutto convinta che il wrestler sia un Maori. Vabbeh, comunque siamo lì. Clem mi piace non solo per la sua mole (adoro i tipi che per dargli un bacetto ti devi arrampicare sulla scala ;) ), ma anche perché ha l'incazzatura facile ed è "paranoico". Magari un pelino troppo paranoico, ma se pel-di-carota Orange, che prima di schiattare male (come è inevitabile che sia) spero ci fornirà la spiegazione del suo soprannome, avesse avuto la metà del disturbo paranoico del suo commilitone, non si sarebbe cacciato nei guai trascinandosi dietro anche la montagna di muscoli vivente dalla carnagione scura e gli occhietti a mandorla, e chissà se c'ha pure i tatuaggi e chissà dove ce li ha ecc ecc (si è capito vero che Clem Boyle mi piace?).
Bellissima e molto accurata (come al solito) la descrizione del mercato arabo. Non sto nemmeno a chiederti se ci sei stato personalmente, tanto la risposta la conosco già.
Tutto ciò che scrivi è interessante, Vecchio mio, ma i tuoi racconti di vita militare hanno una marcia in più. Sembra che tu abbia una conoscenza diretta dell'argomento, ti viene naturale parlarne come ti viene naturale descrivere certe ambientazioni.
In ultimo: domandina curiosa e apparentemente fuori contesto: hai mai letto niente di Oriana Fallaci?
Alla prossima Vecchio mio!

Recensore Veterano
15/04/19, ore 13:22
Cap. 3:

Una cosa voglio sapere, una sola: chi sano di mente miscelerebbe il succo di carota alla vodka? Chi?
Ah già, esiste anche una cosa chiamata "Bloody Mary". Bleah.

Esaurite le lamentazioni alcolemiche, passiamo alla parte semiseria per poi approdare a quella seria.
Ho trovato simpaticissimo Orange nelle sue minchiate: sia quando sballonzola nel tunnel omaggiando Bob Marley sia quando si mette il fazzoletto in testa per disinnescare l'ira funesta - e del tutto legittima - di Clementino. Spiega anche perchè questa accoppiata del tutto improbabile funzioni: ognuno smussa gli estremi dell'altro.
Leggendo, non ho potuto non associarli ai protagonisti di "Arma Letale" perchè le dinamiche tra loro mi ricordano un po' quelle tra Riggs e Murtaugh, anche se Orange ha pure un po' di Deadpool (se non conosci "il mercenario chiaccherone" ti consiglio di approfondirlo).

Quanto alla parte seria, ho trattenuto il fiato quando Orange è stato ferito. Nonostante il tono ""leggero"" della storia in quel momento mi ha fatto tanta pena.
Quando diceva di non sentire dolore ho temuto che il proiettile avesse danneggiato le connessioni neurali o il midollo spinale. Per fortuna si è rivelato essere solo una conseguenza dello shock.

Stupendo il finale con il velo acquistabile comodamente su EBay!
Ma a questo punto sorge spontanea un' ulteriore domanda: hai più scritto altro su di loro?
Se così fosse lo leggerei molto volentieri.

Complimenti vivissimi, per questa storia ricca di divertimento, azione, veli funesti ed incazzature Maori ^^

Alla prossima!

Recensore Veterano
15/04/19, ore 13:07

Eccomi di nuovo, infatti.
Mi è piaciuto molto come tu sia riuscito a calibrare ironia e drammaticità in questo capitolo.

Già è divertente la dimostrazione di buon senso di Orange (che chissà poi come mai si chiama così?) davanti ai carcerieri, contrapposta all'esilarante incazzatura perenne di Clementino (mi viene spontaneo chiamarlo così, scusa) che prende il controllo della base talebana praticamente da solo.

Ecco che i due si ritrovano nei tunnel, molto probabilmente quelli segnalati da Miss Tette nel primo capitolo, dato che i due ne ignoravano l'esistenza prima di ritrovarcisi dentro, e vengono proiettati in un' oscurità claustorfobica per poi essere intrappolati dal crollo del muro.

Plaudo, come sempre, alla resa credibilissima dell'ambientazione e della logistica militare. Mi ha colpito soprattutto il particolare dei cadaveri esplosivi, in tutto il suo crudo realismo.
Giusto perché l'Islam è amore, eh!

Recensore Veterano
15/04/19, ore 12:55
Cap. 1:

Carissimo, mi permetto di invadere il tuo spazio vitale per lasciare qualche commento a questa storia che ho trovato molto simpatica e divertente.

Quelli che ci presenti come protagonisti sembrano - per citare il sommo Tarantino - "un paio di cazzoni" che meglio accoppiati non si potrebbe: allo scanzonato ed apparentemente sprovveduto Orange si affianca il perennemente incazzato e piantagrane Clement (che di clemente non ha proprio nulla ma va beh).
Fa tenerezza l'idea di Andrej di comprare un velo alla nonna ma è risaputo che il viola ed il nero - già funesti di per sè- costituiscano un' accoppiata nefasta imprescindibile, ed infatti ecco che vengono sequestrati dai talebani (non del tutto a torto comunque, dato che praticamente si sono consegnati da soli).

Mi ha fatto molto ridere la superficialità della Professoressa Tettona ma ancora di più la scena in cui Clement attacca il tale al muro solo per essere picchiato a sua volta dalla moglie.

Il capitolo però si conclude su una nota drammatica e lascia tanto in sospeso che devo tuffarmi sul seguito ^^

Recensore Master
15/06/18, ore 22:03
Cap. 3:

Eccomi divino, commento pure qui dopo sommessa e silente lettura, i marines e la guerra in Afganistan, la fuga e la salvezza .. La teatcher è insopportabile, rispettare una cultura. lslam come amore .. Che solluchero! Diabetica. In alcuni passaggi mi ricorda Oriana Fallaci, la rabbia e l'orgoglio, la tua ironia stempera, the orange cocktail is a great challenge. Jane Queen Ps recensione di pancia, non articolatissima ma ci tenevo a lasciarla, scrivi benissimo, sei una garanzia in ogni ambito narrativo

Recensore Master
25/05/18, ore 15:16
Cap. 3:

Ed eccomi al capitolo finale!
I dialoghi tra Clem e Orange mi hanno fatta morire dalle risate. Si vede che sono in confidenza e che si fidano, nonostante le frecciatine e i modi per infastidirsi a vicenda (che tra l'altro è una cosa che molti amici fanno). Mi piace molto come tratti l'amicizia nelle tue storie.
Se nella prima parte stavo ridendo come una scema, nella seconda avevo il fiato sospeso perché entrambi erano feriti e circondati. Il fatto che Orange all'inizio del capitolo non stesse zitto un istante fa notare ancora di più quanto sia grave la sua situazione al momento: la sua assenza si nota, così come si nota quanto sia preoccupato per lui Clem (anche dal modo in cui continua a rassicurarlo).
È stato bellissimo vedere avvicinarsi i carri armati americani, la tensione che saliva, Orange a terra, e poi Clem che esce e urla mi avete scambiato per un fotticammelli?. Una scena fantastica.
Mi è piaciuta molto anche la storia del soprannome Orange, anche perché credo che lo rispecchi: anche lui ha una parte di vodka (russa), in fondo, no? XD
La scena della consegna del pacco è divertentissima. Appena ho letto cosa conteneva ho pensato: "oddio, ora Clem lo ammazza". Considerando il casino in cui erano capitati, come dargli torto?
Mi è piaciuto molto anche il finale, con Clem che nonostante tutto non ce la fa ad arrabbiarsi e Orange con un velo in testa che canta Bob Marley.
Ho trovato anche questa storia molto bella e molto ben scritta: sicuramente, tempo permettendo, ne leggerò ancora. Intanto, i miei complimenti!

Recensore Master
25/05/18, ore 15:03

Eccomi di nuovo!
Ancora una volta, vediamo la differenza tra i due marine: Orange segue il protocollo, resta lucido (per quanto la situazione lo consenta, chiaramente) e fa il Gray Man, come gli è stato insegnato, mentre Clem le tenta tutte per liberarsi.
Alla fine hanno ragione entrambi: mentre Orange ha scoperto cosa volevano fare i terroristi dei loro corpi, Clem si è liberato e ha sfondato la porta della cella. Il fatto che questo marine grande e grosso e arrabbiato si chiami Clement l'ho trovato un tocco in più e un bel contrasto con la sua personalità.
Sono rimasta a bocca aperta sul finale, sia perché si sono liberati e stanno scappando (e, considerando la piega realistica della storia e tutti i calci che si è preso Clem, non ci speravo più) sia perché ho trovato fantastico il fatto che nulla in questa storia accada per caso: c'è un collegamento con il seminario della Simmons.
Un altro tocco di realismo è stato il discorso dell'uomo di mezza età a Orange: ha studiato la cultura americana e partendo da quella ha ideato il suo piano. In più, dal suo punto di vista, sono gli americani che hanno occupato il Paese. Senza entrare nel merito del dibattito, mi è piaciuto che tu abbia mostrato entrambi i punti di vista.
Corro a leggere l'ultimo capitolo!

Recensore Master
25/05/18, ore 14:47
Cap. 1:

Ciao!
Eccomi qui! Da amante delle storie di guerra, non potevo non leggerla!
La storia è ben calata nel contesto della Seconda Guerra del Golfo e della vita dei marines in particolare: le atmosfere arabeggianti del suq, il tipico linguaggio militare, missioni di pattugliamento e seminari sulla cultura locale che scatenano l'inferno. In un contesto come quello che hai descritto, è praticamente normale che la presenza di una bella donna scateni commenti non proprio da lord (che poi a me il mio minareto pensa di sì ha fatto ridere); così come è normale che chi combatte i terroristi ogni giorno di tolleranza non ne voglia sapere.
Mi è piaciuta molto questa accoppiata: il tranquillo e ragionevole Orange e Clem, che, invece, è sempre sull'attenti, scatta al minimo rumore e incarna perfettamente l'idea di soldato che non si fa trovare con i pantaloni calati.
Hai reso molto bene il cambiamento di atteggiamento del venditore, che diventa sospetto (tranne che agli occhi di Orange).
Mi è piaciuto molto anche il finale del capitolo, che lascia chi legge con il fiato sospeso (e infatti io mi vado a leggere gli altri capitoli, perché muoio di curiosità).
Complimenti!

Recensore Master
17/05/18, ore 19:58
Cap. 3:

E che cosa posso dire, se non che la parte migliore te la sei tenuta per la fine? Che non avevo visto ancora niente? Che tutto doveva ancora succedere?
E tutto è successo, accidenti se è successo!
I nostri eroi sono davvero pieni di risorse, non c'è che dire. Anche se a dirla tutta ha fatto tutto Clem, tirando bombe a destra e a sinistra, pure a casaccio, assurdamente prendendoci sempre, però.
La sfida tra carrarmato e lanciamissili non la dimenticherò facilmente. Sembrava di stare nell'arena o forse sul set di un film western, ma tutto era esagerato all'inverosimile proprio come piace a me! Davvero bellissimo!

E soprattutto sono contenta che in questa storia i due personaggi riescono a uscirne vivi. Mi verrebbe da dire che la scampano per pura fantascienza, ma a dire il vero non saprei, credo che nemmeno i talebani riuscirebbero a tenere testa a un pazzo del genere.

Il compagno più calmo ha reso tutto ancora più comico. Non so come facesse a mantenere il sangue freddo in una situazione del genere, ma è proprio questo che ha reso tutto divertente e mai banale.

Sono astemia e non mi piacciono le carote, non credo che berrò mai quel cocktail. Ma è davvero così disgustoso?

In ospedale scopriamo che il velo poteva essere tranquillamente essere comprato usando internet, ma sarebbe stato, come, ' noioso ' prenderlo in quella maniera, quindi perché non rischiare invece di diventare tacchini esplosivi e tutto il resto?
L'acquisto sì che sarebbe stato etnico!

Questa storia ha impresso il tuo marchio di fabbrica, tecnica, competente, spassosissima e soprattutto geniale!
Grande Old, bravissimo!

E come dicevo sono stata contenta di vedere che si sono salvati tutti e due.
Forse devo leggere più spesso storie arancioni per vedere la gente scamparsela?

Può anche darsi, ma la prossima che leggerò sarà rossa.

Con calma, però, perché sto recuperando anche con altre persone e ho ripreso a scrivere. Se tutto va bene riuscirò a seguirti e a occuparmi del mio lavoro, questa volta.

A prestissimo!

Recensore Master
14/05/18, ore 21:31

Dio, questo capitolo è folle! Tanta e tanta azione tutta accavallata come piace a me!
Adoro i ritmi alti che non ti danno tempo per pensare, ma devi solo correre dietro al testo perché non vedi l'ora di sapere.

Ma sono io o c'è veramente una nota comica, in tutto ciò?
Voglio dire, non c'è niente di comico nell'idea che hanno questi di ammazzarli per poi svuotarli e riempirli di esplosivo, ma nel momento in cui il soldato afferma che si vedrebbero le cuciture non ho potuto fare a meno di scoppiare a ridere.
Invece no, perché intendono infilare loro la roba su per c... !
Ok.

E quell'altro matto ( Clem? ) che cerca in tutti i modi di farsi ammazzare più veloce?
Quando salta giù dal furgone e si sente tutto quel rumore ero convinta che veramente ce l'avesse fatta e invece finisce peggio di come aveva cominciato.
Eppure la situazione è comica, anzi, tragicomica. Mi piace moltissimo.

Uh, Gray Man. Interessante. Un po' come fare il finto morto o giù di lì. Tenere un profilo basso. In effetti, FORSE ne prendi di meno.

BOOM! Il capitolo finisce così.

E ora cosa altro accadrà?

Stiamo per scoprirlo!

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