Ciao,
Attratto dal tuo nickname sono passato sul tuo profilo e ho trovato questa breve storia. L'ho letta con grande piacere e quindi mi sembra opportuno lasciarti un commento.
La prima cosa che mi ha colpito, al di là dell'evento tragico che si intuisce da subito, è la tua capacità di usare diversi registri uno dopo l'altro, senza che nessuno stoni o risulti artefatto. La voce narrante passa da una distaccata esposizione dei fatti a momenti di cinismo, che si mescolano con momenti di struggimento, di tenerezza e ovviamente di autentico dolore.
Chi parla è un padre che ha perso la figlia e si trova attonito, forse ancora incapace di accettare completamente la realtà dei fatti, a gestire la fiumana di gente che si presenta per le condoglianze. Vediamo facce di circostanza assieme a tentativi di sostegno, vediamo colleghi compunti e un gruppetto di ragazzini imbarazzati, gli ex studenti del protagonista, un po' già adulti e un po' ancora bambini, con le facce di circostanza, indecisi su cosa dire o fare.
E fuori, a fare da contrappunto a un dolore che il protagonista stesso fatica a comprendere nella sua immensità, c'è una giornata splendida, sole magnifico, refoli gentili di vento. Come a dire che al resto del mondo non importa di noi, del nostro dolore e di quello che ci succede. C'è solo una manciata di gente, più o meno sincera, più o meno affezionata, che passa per un saluto, e poi rimane solo la realtà di quella bambina che non c'è più, e che come tutto nei ricordi è struggente e bellissima.
Complimenti davvero, una storia veramente stupenda e scritta benissimo. |