Recensioni per
L'irreparabile
di Mitsuki91

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
06/05/18, ore 00:17

4 - “L’irreparabile” di Mitsuki91. 
Totale: 46/55. 

1) Grammatica e ortografia: 8/10.
 
La grammatica è buona, ma ci sono troppe imperfezioni per un testo così breve. 
“Tom viene accolto dal Generale senza conoscere il significato del lieve sorriso che gli illumina gli occhi quando lui sente il suo nome.”: qui il “lui” è ridondante, si capisce perfettamente che ti riferisci a Gellert anche senza inserirlo (- 0.20). 
Sono della stessa idea anche qui: “Tom rimane stranito dal tocco casuale di Gellert sulla pelle, mentre lui gli insegna come vincere una guerra- non ci è abituato, deve stare zitto, deve essere obbediente. Un buon soldato.” (- 0.20), inoltre non mi piace il punto fermo in un inciso, quindi avrei messo o i due punti dopo “obbediente” oppure sarei proprio andata a capo, per sottolineare ancora di più l’importanza di questo concetto (- 0.20). 
Stessa cosa qui, il “lui” è di troppo: “Non sa che Gellert può vedere la sua anima sgretolarsi e che lui ride” (- 0.20). 
“Gellert ha occhi e orecchie in ogni dove, persino ad Hogwarts”: la “d” eufonica davanti alle parole che cominciano per “h” non va (- 0.20). 
“Oh Albus, come ti sentirai?”: la virgola va sia prima che dopo il vocativo, “Oh, Albus” (- 0.20). 
“L’abbadono è una ferita che brucia e che chiede uno sfogo, una vittima, la creazione di un suo euguale”: “abbandono” e “eguale” (- 0.40). 
“scappa lontano, con un grido un gola e un gioiello in mano”: “in gola” (- 0.20). 
“a purificarsi dell’ignominia che l’ha corroso.”: “purificarsi dall’ignominia” (- 0.20). 

2) Stile (lessico, figure retoriche, uso di aggettivi e avverbi): 8.5/10. 
Il tuo stile solitamente lo amo, così graffiante e incisivo, pieno di immagini affascinanti che lasciano il lettore stordito, così coinvolgente. In questa storia, sebbene mi sia piaciuto molto, l’ho trovato meno efficace del solito, più semplice e lineare – una scelta che, con personaggi del genere, non mi è sembrata saggia fino in fondo. 
Mi è piaciuta molto la struttura del testo, diviso in paragrafi e allineato a sinistra, tranne poche frasi taglienti allineate a destra e sottolineate dal corsivo – che, casualmente, erano sempre pensieri di Gellert diretti ad Albus, senza filtri. 
Anche l’uso che hai fatto del corsivo lo apprezzo in pieno, riesci ad evidenziare sempre i concetti giusti. Ecco, forse per mio gusto personale, avrei messo in corsivo anche l’inciso finale in questa frase: “Tom avverte un brivido mentre l’alito di miele gli sfiora il respiro - parecchio tempo dopo si rende conto che Gellert offre solo a lui questo privilegio.”, per amor di simmetria, visto che è rimasto l’unico inciso non in corsivo di tutta la storia. 
Un altro degli aspetti che ho gradito di più è un blando uso di lessico militare, che ha dato alla storia quel tocco in più in quanto a ricercatezza – d’altronde, siamo in ambito di guerra! Termini come “stratega di guerra”, “sul campo”, “Generale”, “soldato” hanno reso l’atmosfera più viva ai miei occhi di lettrice: pur non dilungandoti su spiegazioni che avrebbero portato via troppe parole, sei riuscita ad inquadrare bene il contesto. 
Ho amato molto anche tutti i riferimenti al rapporto di allievo-maestro che intercorre tra i due: “l’allievo impara dal maestro per poi sconfiggerlo”, “mancato pupillo”, “suo maestro”. Rendono benissimo l’idea del rapporto che Tom e Gellert hanno avuto, così difficile e pieno di ombre, un rapporto di sudditanza in cui gli equilibri non sono affatto scontati. 
Per quanto riguarda il lessico, ho amato anche le scelte che hai fatto per descrivere l’intesa sessuale tra i due, dandogli quasi un tocco “abusive”: “dev’essere obbediente”, “offre solo a lui questo privilegio”, “prezzo troppo alto da pagare”, “(pensa che) uscirà indenne dal desiderio del suo maestro”, “brividi involontari” in contrapposizione con “occhi (che) rimangono spenti, morti”, “risvegliare un appassito” (bellissima immagine, tra l’altro!), “a purificarsi dell’ignominia che l’ha corroso”. Sono tutte espressioni splendide, che fanno intuire bene molto più di quel che c’è scritto: il desiderio e il divertimento di Gellert nell’annullare Tom, nel sedurlo e sottometterlo, nel farlo suo nel senso più distruttivo del termine; e Tom che subisce impassibile, Tom che ha capito da tanto tempo che la seduzione è il modo migliore per ottenere ciò che vuole e che, con arroganza, pensa che ne “uscirà indenne”, ma che alla fine cede – cede, cede e scappa con “un urlo in gola”, “a togliersi la parte umana rimasta di se stesso”. A questo proposito, trovo che “togliersi” sia un po’ debole come termine per il gesto che stai descrivendo – una mutilazione atroce: forse sarebbe stato meglio “strappare”, “estirpare”, qualcosa di feroce. 
Anche in questa frase (“parecchio tempo dopo si rende conto che Gellert offre solo a lui questo privilegio.”), penso che “offre” non renda adeguatamente, io avrei usato “riserva” che è meno malizioso, ma dà più l’idea di un imperativo, sebbene non lo sia. 
Come ti dicevo all’inizio, sebbene abbia adorato questo testo, l’ho trovato un po’ privo delle tue solite immagini così seduttive. È un testo pieno di espressioni efficaci, ma a livello strettamente “visivo” ed evocativo manca un po’, secondo me, e questo condiziona anche la resa emotiva – che comunque è sempre molto alta. 

3) Titolo: 4/5. 
Il senso del titolo mi piace – irreparabile come l’umanità di Tom spezzata per sempre, irreparabile come ciò che è successo ad Ariana, irreparabile come tutti gli errori di Gellert –, ma penso che, lasciato così da solo, perda un po’ del senso “pieno” che invece assume nella storia – il che capita spesso con certe immagini che nel testo sono assolute e, ridotte a titolo, non rendono, ma sembrano persino un po’ vuote. 
Avrei scelto qualcosa di più incisivo e graffiante. 

4) Caratterizzazione dei personaggi e attinenza ai contenuti del bando: 8/10. 
Sei stata molto brava in questo parametro, e sai quanto sono pignola sui miei personaggi preferiti! 
Per quanto riguarda Gellert, l’ho adorato – puoi anche svenire, non penso di averlo mai detto a nessuno se non a me stessa mentre scrivevo di lui! Veramente, mi è piaciuto tantissimo. Ho adorato il fatto che tenga con sé Tom perché viene da Hogwarts – l’ho proprio visto il sorrisetto sornione che gli ha attraversato il volto in quel momento! - e che decida di spezzare sotto le dita il “mancato pupillo di Albus”, in spregio al suo vecchio amore – soprattutto pensando all’ “irreparabile” che ne è scaturito, viene da pensare che Albus e Gellert insieme creino solo tragedie! Non ci posso fare niente perché è la mia OTP, ma, quando vedo Gellert ancora innamorato dopo cinquant’anni, io faccio le fusa! Ho trovato davvero appropriato questo suo desiderio di vendicarsi, perché l’idea che sia ancora arrabbiato per come sono andate le cose con Albus mi convince in pieno. Poi ho sempre immaginato che Albus avesse delle riserve nei confronti di Tom proprio perché gli ricordava un po’ Gellert, e quindi Gellert che decide di portarselo a letto e scuotere la sua impassibilità per ferire Albus mi ha fatto impazzire. Soprattutto perché è così vero come atteggiamento: quando sei così arrabbiato con una persona che ami e che ti ha abbandonato, faresti qualunque cosa per farle male allo stesso modo, e sei soddisfatto anche se non lo scoprirà mai, e in cuor tuo non vuoi che ti scopra, perché in fondo la ami! Ah, io questi drammi interiori li conosco meglio di quanto mi piaccia ammettere, e li trovo perfetti in abbinamento a un personaggio complesso come Gellert. 
Con la parte finale, mi hai stesa definitivamente. Mi è piaciuto molto che tu abbia mantenuto Albus “muto”, che tu l’abbia fatto vedere solo attraverso il punto di vista di Gellert, perché altrimenti i feels avrebbero distrutto completamente la coppia protagonista. La frase finale, poi, è un tocco di classe, con l’allusione al segreto inconfessabile sulla morte di Ariana. Una storia inquadrata nel canon in tutto e per tutto. 
Il motivo per cui non ti ho assegnato il punteggio pieno è Tom. Mi ha convinto, ma non del tutto né bene come Gellert. 
Ho trovato verosimile che andasse da Gellert per imparare come si vince una guerra – spunto che non avevo mai preso in considerazione, ma sensato! - e mi è piaciuto vederlo “sottomesso”, nel senso che sa di dover sopportare per ottenere ciò che vuole. Non mi è sembrato nemmeno tanto scandalizzato dalle seduzioni di Gellert – che poteva anche essere, visto che siamo negli anni Quaranta e sono due uomini – e questo mi è piaciuto, perché immagino Tom amorale su tutta la linea: figurarsi se svendere il proprio corpo può essere ritenuto “troppo”. 
Mi è piaciuta tanto anche la parte in cui si rende conto di essere coinvolto, anche se avrei voluto qualche motivazione in più: è per il sesso? L’amore? Cosa lo sconvolge tanto di Gellert? Purtroppo la storia è corta e hai dovuto fare delle scelte, me ne rendo conto, ma con due personaggi così ogni svista è fatale. 
Mi ha convinto meno, invece, questa parte: “Soffoca la sua disperazione dietro un paio di occhi chiusi, l’espressione impassibile e la sete di sangue sempre più forte, sempre più delirante.”, non ho capito il riferimento alla “sete di sangue”. Non ho capito se volesse far fuori Gellert o se è un riferimento al delirio estatico che prova uccidendo – in questo caso, sarebbe inserito un po’ a sproposito. Sembra un dettaglio, ma una flash dev’essere immediata e non ci devono essere problemi di interpretazione. 
Anche il dolore che prova quando si lasciano l’ho trovato un po’ estremo – soprattutto definirla “disperazione” -, considerando Tom, ma per il resto la tua interpretazione mi è piaciuta e mi ha convinto. 

5) Sviluppo della coppia e del sentimento amoroso: 8.5/10. 
Mi è piaciuto come hai gestito l’interazione di coppia. Emergono chiaramente i motivi che spingono due persone come Tom e Gellert a condividere il loro tempo e i loro corpi: Gellert ha da saldare un debito col passato, Tom ha qualcosa da ottenere in cambio. Per due personaggi così non è mai solo sesso o amore, ci deve sempre essere quell’inpiù, e tu ce l’hai messo! 
Mi è piaciuta moltissimo anche la parte di “seduzione” di Gellert: come lo sfiora, come lo accarezza col respiro, e il vago brivido di avvertimento che scorre lungo la schiena di Tom. Gellert mi ha ricordato un elegante predatore dal manto dorato, e Tom un’oscura bestiolina che si nasconde vanamente sotto il sole della savana. 
La coppia, tuttavia, non si sente “in pieno”, perché ci sono molti elementi che distraggono dal rapporto tra Tom e Gellert: la futile vendetta di Gellert, le aspettative di Tom, e tutta la parte finale – non indifferente, in quanto a lunghezza – sul duello tra Albus e Gellert. A livello di trama, la storia è più affascinante così, però mina lo sviluppo della coppia, anche solo per mere questioni di spazio. 
Anche a livello di coinvolgimento emotivo ho trovato la storia non all’altezza del tuo solito, forse a causa della coppia inusuale, forse per lo stile più lineare. 

6) Gradimento personale: 9/10. 
Ho adorato la tua storia, così piena di ombre e mistero, così studiata in ogni particolare. Tom e Gellert mi sono sembrati abbastanza convincenti – sebbene certe scelte non le abbia condivise, e sai che quando si tratta di questi personaggi sono fiscale! 
Peccato anche per lo stile, che ho trovato meno “eclatante” del solito e un po’ troppo semplice, soprattutto in abbinamento a una coppia del genere, che ha bisogno di grandiosità. Anche lo sviluppo amoroso non mi ha soddisfatta in pieno, sebbene mi renda conto che, con una coppia come questa che è tutto tranne che convenzionale ed è molto complessa, non sia facile fare meglio di così! 

 

Recensore Master
27/04/18, ore 23:19

Ciao, Mit! Ti lascio la mia recensione (e ancora complimenti per l'iniziativa)!
La sfida era veramente molto ardua, perché strizzare Tom, Gellert e Albus in cinquecento parole è una vera e propria impresa – infatti, nonostante la coppia protagonista fosse Tom/Gellert, trovo che la presenza di Albus sia opprimente sin dalla primissima apparizione di Gellert; il che da un lato mi è piaciuto (perché mi piace sondare il tipo di rapporto che intercorre tra Gellert e Albus), mentre dall’altro mi è parso che Tom fosse un po’ in ombra.
È una storia che non mi è dispiaciuta, ma che nella sua totalità non mi ha convinta del tutto. Il capoverso iniziale fa uso di una sintassi poco incisiva, a mio avviso, perché è il punto del testo dove il ritmo mi sembra più lento – il che rende la frase di apertura meno efficace di quanto potrebbe essere. A parte questo momento, lo stile procede in maniera abbastanza gradevole e diretta. La trama mi è parsa molto evocativa e immagino che non potesse essere altrimenti vista la brevità del racconto; questo è un aspetto che mi è piaciuto, anche perché trovo che il tono evocativo sia perfetto per i personaggi del tuo racconto; inoltre, mi è piaciuta la dinamica descritta, con Tom che si improvvisa soldato per poter carpire i segreti di Gellert. Ciò che mi ha convinta meno sono le caratterizzazioni, in particolare Tom nel suo lasciarsi distruggere mi è parso più debole di quanto io lo immagini (non sono riuscita a capire perché cede); per quanto riguarda Gellert, l’ho trovato un po’ “folle” nel suo proposito vendicativo, che a tratti sembra sfociare nella dissociazione dalla realtà quando tenta di rivivere l’abbandono di Albus attraverso Tom, laddove io lo immagino più razionale e imperscrutabile. In tutto questo, non ho rintracciato né amore né ossessione tra i due protagonisti, ma solo una sete di supremazia che culmina nella “sconfitta emotiva” di Tom – personaggio assente in conclusione, costretto a lasciare il passo ad Albus, la cui ombra lo ha fagocitato sin dalle prime righe.
È stata una lettura interessante, non mi ha convinta del tutto per i fattori soggettivi che ti ho indicato; forse avendo a disposizione più parole avresti potuto definire meglio la “coppia”, e virgolo il termine perché parliamo di un rapporto molto particolare. Ad ogni modo, complimenti per esserti cimentata in una sfida così difficile!

Rosmary

Recensore Master
27/04/18, ore 14:56

Ciao Mitsuki, ti lascio la valutazione!
6/10
Purtroppo questa flash mi ha annoiata, mi è sembrata arida, priva di pathos. Mi sa di già letto sia a livello stilistico (anche se lieve) che a livello di contenuti, ma non è per un'impressione soggettiva che ho abbassato il punteggio. Una delle poche cose che ho apprezzato è questa frase di Gellert: "Avresti potuto salvarlo - avevi paura di essere di nuovo contaminato? Oh Albus, come ti sentirai?". Ho sempre pensato che Albus rivedesse parte del giovane Gellert in Tom Riddle, quindi il sottinteso implicato in queste parole dà alla coppia un pretesto d'interazione interessante, è intrigante immaginare che Gellert faccia restare Tom proprio per questo. Il problema secondo me è la gestione complessiva di tutto: lo stile è fin troppo semplice, non lo trovo incisivo, le uniche immagini che mi sono piaciute mi sanno di già visto, idem per il finale, che non è stato gestito con originalità e pathos. Il rimando al duello tra Albus e Gellert non mi ha lasciato nulla, sarà perché ho già letto tante storie in cui sembra che appunto Gellert pensi d'essere sia condannato che salvato da Albus perdendo il duello, in ogni caso non ci sono punti del testo che mi hanno fatto sentire coinvolta.
Mi è invece piaciuta questa resa oscura di Gellert che lo vede esaltarsi all'idea di spezzare sotto le sue dita il pupillo di Albus e di poter allo stesso tempo risvegliare un "appasito". L'immagine di questo Tom ignaro nelle mani del temibile Gellert è molto intrigante ed è qualcosa di cui non avevo ancora letto. In sintesi credo servisse uno stile più complesso, più allusivo ed evocativo per poter coinvolgere, dato che parlare di coppia con questi personaggi è sempre molto complesso.
(Recensione modificata il 27/04/2018 - 02:57 pm)

Recensore Junior
27/04/18, ore 10:25

Ciao Mitsuki91!
Stavolta ne ho indovinata una... alè! Ti lascio la mia recensione, e ovviamente in caso di dubbio, o se mi son espressa male puoi sfraccassarmi la posta di mail.
Come tutte le altre storie, ho dovuto rileggere più volte questa per poter capire a pieno la caratterizzazione dei personaggi, che risulta essere sfaccettata e molto curata. Personalmente non amo Tom Riddle così "emotivo", visto che l'ho sempre immaginato come un
essere che non riesce a provare alcuna forma d'amore se non per il potere (ed è per questo che lo preferisco in storie con bad ending in cui si ha anche una Bellatrix o un Albus); tuttavia ho apprezzato il fatto che ci sia un'evoluzione in lui, una lotta di sentimenti distruttivi e quel residuo di "coscienza" che lo riporta all'origine: Tom, per quanto cosciente della pericolosità di Gellert, si lascia contaminare, tanto da vedere la creazione dell'Horcrux anche come atto di purificazione. Ho stra-amato (si può dire così?) Gellert, che ho trovato perfetto nelle sue vesti di seduttore, ammaliatore: Tom è solo uno strumento e, a differenza di quest'ultimo, non si lascia coinvolgere o contaminare (o almeno non del tutto), ancorato ancora al fantasma di Albus, che rimbomba forte tra le pareti della storia. La presenza di Albus si sente e contagia ogni azione di Gellert, che sembra quasi (o forse senza "quasi") richiamare l'attenzione dell'altro, in un grido muto che chiede vendetta e richiesta. Un personaggio perfetto, tridimensionale e dai mille volti.
Lo stile è magico, curato e rende la lettura così piacevole da riuscire a estraniare dalla realtà e a far vivere la sofferenza e il turbamento di Tom, sentire il fiato seducente di Gellert sul collo. In una parola: wow!
La frase conclusiva, invece, non l'ho molto apprezzata ma più che altro perché non riesco a comprenderla o non riesco a capire a quale domanda debba rispondere; magari, parlando con l'autrice, mi risulterà più chiaro.  
Il titolo è interessante e attraente: riuscirebbe a convincermi a leggere la storia a scatola chiusa.
Ti mando un bacione,
M.P. 

 

Recensore Veterano
26/04/18, ore 23:44

Ciao!
Lascio anche a te la valutazione alla storia:

voto 9
Come dicevo anche nel commento dell’altra autrice, ho sempre problemi nel giudicare storia con protagonisti Albus e Gellert o Tom e Gellert, pertanto non so essere molto obbiettiva e analitica sulle caratterizzazioni. Questi Tom e Gellert, comunque, mi sono sembrati molto IC e forti di una caratterizzazione ben studiata e adeguata al loro grado di complessità: Tom emerge soprattutto per la sua freddezza, il suo essere calcolatore e sottilmente arrogante fino alla fine, il suo non fermarsi davanti a nulla pur di ottenere quello che vuole (“Essere razionali significa che Tom sa che non può improvvisarsi stratega di guerra senza averne studiata una sul campo” è in assoluto una frase perfetta per descriverlo, e mi ha colpito tantissimo, tanto che in questi giorni, mentre pensavo alle storie del contest, mi tornava in mente continuamente xD). Gellert, d’altro canto, se nella parte iniziale può quasi essere accostato a Tom, è verso la fine che mostra ciò che lo differenzia maggiormente dal futuro Signore Oscuro, bensì la presenza di quel briciolo di umanità che in quegli anni aveva sepolto sotto il desiderio di spadroneggiare e di acquisire potere, umanità che Tom forse non ha mai avuto e che ora, certamente, ha perduto per sempre.
E c’è un’altra cosa che ho apprezzato tanto in relazione ai personaggi: ho notato spesso nelle Albus/Gellert e nelle Tom/Gellert (in particolar modo in storie brevi) che si tende sempre a far emergere troppo un personaggio a discapito dell’altro, cosa che credo sia un po’ giustificata dal fatto che si ha a che fare con personaggi di un certo peso e non facilissimi da gestire. Non è stato assolutamente il caso di questa storia… anzi, è stata una bella sorpresa vedere/leggere come tu sia riuscita a dare a entrambi il giusto spazio, riuscendo inoltre in così poche parole anche ad amalgamare delle caratterizzazioni così particolareggiate con uno stile attento e ricercato, ma mai eccessivo, e attuando delle scelte lessicali che ho trovato molto adeguate al contesto e ai personaggi (in particolar modo, ho trovato molto interessanti i richiami al lessico militare e il modo in cui la lettura scorra lo stesso appassionata nonostante la presenza di questi termini più “tecnici”).
L’unica pecca di questa storia è che ho notato la presenza di errori di battitura/distrazione qua e là (ora mi vengono in mente “abbadono”, “euguale” e delle virgole mancanti). Si tratta di piccolezze, lo so, ma in una storia così corta si notano maggiormente… e, appunto, trattandosi di una flash, si poteva prestare un po’ più di attenzione anche a questi dettagli.
Detto ciò, la storia mi è piaciuta moltissimo e rientra di diritto nella mia “top 3”.
 

Recensore Master
26/04/18, ore 22:02

Indubbiamente una flash davvero ben scritta. Lo stile è perfetto, scandito e ti rende partecipe delle vicende, questo aspetto mi è piaciuto moltissimo. Ho gradito l’inserimento finale di Albus e il fatto che Gellert lo ricordasse appena vede Tom, questi riferimenti a Silente sono stati sublimi secondo me. Gellert in generale è il personaggio che più mi ha convinto, spietato… vendicativo, ma debole appena rivede Albus. Tom, ecco, un po’ meno… mi è sembrato quasi debole, che spariva in confronto a Gellert e questo non mi ha convinto molto. Me lo immagino cattivo, maligno fin da bambino e qui la sua perfidia non mi è arrivata, anche se l’immagine che si smaterializza con il gioiello in mano è terrificante, poetica e realistica! In generale, però, la coppia non mi ha emozionato moltissimo… non l’ho sentita così tanto. Ma indubbiamente è una flash ben scritta, davvero complimenti.
Alla.prossima!