Ok, mi va bene anche come frammento. Se leggo le note è un peccato lasciare la storia incompiuta, ma se fingo di non averle lette, questo stralcio sembra un bellissimo sogno. E quante volte capita di fare sogni così! Cioè... li facciamo noi che fantastichiamo ancora di cavalier, arme, amori, cortesie e audaci imprese.

Insomma, un cavaliere che fugge a cavallo affidandosi totalmente all'animale, si ritrova in un luogo sconosciuto e dei motivi si percepisce qualcosa anche se non si hanno certezze.

L'ho immaginato bello, fiero, virile, anche se fugge non è per viltà. Avrà avuto i suoi motivi. Mia cara, voglio sapere il seguito!!

Edit: dovevo correggere gli errori. :P
(Recensione modificata il 28/03/2020 - 12:42 pm)

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Ciao! ^^
Complici le vacanze natalizie riesco anche io a passare da queste parti per lasciarti un saluto e un commentino ^_^
Ho scorso l'elenco delle storie pubblicate e questo frammento ha attirato subito la mia attenzione; lo definisci come un lavoro compiuto, ma in realtà funziona benissimo anche come opera finita, soprattutto per il valore che hanno le riflessioni del protagonista.
Il cavaliere (?) fugge, provando a lasciarsi alle spalle un passato in rovina, però la mia impressione è che non riesca mai ad allontanarsi davvero; il suo vagabondare nella foresta lo vedo come un tentativo di trovare una soluzione, una via d'uscita, che si conclude ogni volta sull'orlo dell'abisso.
È un'anima inquieta, tormentata dai sensi di colpa e dal rammarico, forse la vera soluzione ai suoi tormenti si trova tra le macerie del castello, se avesse il coraggio di tornarci, o almeno io la immagino così^^

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Ciao. :) Molto interessante questo frammento,come lo definisci,che devo dire penetra aguzzo la mia fantasia di lettrice. Mentre leggevo avevo le fiamme in testa,come lo sventurato protagonista che assiste a quella rovina inesorabile. Belli i richiami a Nietzsche,un filosofo che adoro e la ripetizione delle parole oblio,vuoto, abisso,molto suggestive. Il titolo mi ha del tutto affascinata,amo la fenice,figura mitologica,che dona speranza in questo quadro di totale distruzione. Ho immaginato davvero bene la corsa folle verso un regno al collasso,di questo misterioso Re o Principe,oppure chissà. Mi ha colpita molto la citazione pertinente del filosofo,che è davvero bellissima,la clessidra dell'esistenza dove,dopo aver toccato il fondo,riparte tutto da quel granello. Un saluto. :)
(Recensione modificata il 27/12/2019 - 10:51 am)
(Recensione modificata il 27/12/2019 - 10:52 am)

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Ciao cara^^
Lo so, sono una persona orribile...manco ormai da tempo immemore dai tuoi racconti, ma non mi sono dimenticata di te xD
Preferisco lasciare recensioni ben strutturate piuttosto che veloci commenti, quindi alla fine non trovo mai il tempo per fare tutto come si deve...

Ma passiamo alle cose importanti. Questo racconto è davvero magnifico, un breve frammento per descrivere la fine di un regno e la morte di un sogno.
Affascinante e terribile l'immagine del castello infuocato che collassa nel vuoto, mentre è potente la figura del protagonista che assiste inerme alla distruzione, analogamente ogni sua certezza è svanita nel fumo.
Molto bella anche la rappresentazione dell'oblio (altra rappresentazione Nietzschiana), un burrone senza fine che ti attira sul fondo, ma alla fine il giovane (dotato senz'altro di un animo forte, fiero e determinato) sembra destinato a risalire.
Ma poi come si dice: più in altro si arriva e più in basso si cade...chissà cosa potrebbe raggiungere un animo profondamente ferito e accecato dal desiderio di vendetta, forse altra morte e distruzione...e di nuovo il ciclo ricomincerebbe.
Be', che altro dire? Un racconto incompiuto, ma che racchiude perfettamente il proprio significato.
Il tuo stile impeccabile trattiene il lettore incollato alla pagina dall'inizio alla fine^^
Complimenti, sempre bravissima! :)
Alla prossima (spero non troppo tardi)

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Ciao, carissima, perdonami se disturbo. Oggi ero in vena di letture e questo frammento ha catturato la mia attenzione. Se sia incompleto o meno lo puoi giudicare solo tu ma ti dico subito che l'ho trovato davvero stupendo. Il contesto non ben specificato attribuisce al racconto un' atmosfera sospesa, onirica mi verrebbe da dire. Il tuo protagonista mi ricorda "Il viandante sul mare di nebbia": immobile sull' orlo del precipizio osserva silenzioso il crepuscolo del passato e chiama a raccolta le proprie forze, perché come la fenice un giorno tornerà e riconquistera ciò che gli appartiene. È davvero una scena splendida, e c'è molto di Nietzsche dietro, è vero. La trovo veramente meravigliosa. Sei sempre bravissima! Ancora complimenti, mia cara, a presto! ^^

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Salve, confesso che dopo essere passata in un fiato cumulativo dalla tua long, mi sto dedicando ai tuoi vari frammenti, cercando di lasciare due parole che non siano "wow, splendido", che in effetti sono le prime che giungono in mente, quanto un discorso più approfondito. Il baratro, la vertigine, un senso di vuoto che si ritrova in ogni tempo e in ogni luogo, la fine di un mondo. Apprezzo che ci lasci la libertà di scegliere l'ambiente. Adoro l'immagine della phoenix, l'immaginifico uccello! Grammatica perfetta, sintassi ad hoc.. In sintesi, un pezzo stupendo. A presto JQ

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Sciao~ ^^
Te lo devo dire, con questo frammento mi hai fatto viaggiare con la fantasia. Mi piacciono i toni cupi, la tenebrosità dell'ambiente, la fuga tragica, insomma, tutto lo scenario.
Il tuo stile aiuta molto l'immaginazione, ricco di sfumature e termini evocativi, mi ha davvero coinvolto e rapito.
La curiosità nasce spontanea per questo giovane protagonista, lui è il tipo di personaggio di cui ci leggerei volentieri un'enciclopedia e non mi stancherei mai. Mi piazzi lì talmente tanti elementi succosi che se non è un invito a cena questo xD
Non posso che capirti quando parli di storie incompiute destinate a rimanere lì, credo di averci maturato un master nel campo, ma se mai dovessi tornarci su e costruirci un altro piccolo frammento, un sequel, o chenneso, io sarei moolto contenta di leggere ancora di questo fanciullo. Un fischio e corro **
Davvero una storia meravigliosa.
A presto~♥

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Ma cosa mi sono perso!? Questa cosa fantastica^^
L'hai detto tu stessa che questo frammento, da solo, è qualcosa di mezzo campato in aria, ma io l'ho adorato alla follia e lo metto tra i preferiti immantinemente.
Non c'è un vero contesto, solo sensazioni: la morte della vita precedente, travolta dalle fiamme del tradimento che disintegrano il tempo; cosa ci sarà ora per lui, resterà un mistero, qualcosa che possiamo solo immaginare. Leggendo questo frammento viene voglia di scriverci e leggerci tutto il contorno, ma hai fatto benissimo a pubblicarlo così, se resterà tale.
Bravissima, come sempre del resto. Alla prossima!

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Ciao!
Mi piace molto questo tuo brano! Oltre a essere decisamente ben scritto, contiene un elemento importante, cui accenni solo verso la fine: le rovine romane che spuntano dal nulla. Così in effetti era, spuntavano dal nulla. Al rigore e alla suggestione, si unisce una buona introspezione del personaggio. Fiero nobile, dato che ha una spada e parla di vendetta e di ideali. Ma potrebbe anche non essere così, chissà.
Il tuo stile è molto ricco e interessante, perché sembra di leggere un romanzo del XIX secolo anziché del XX o XXI. Questo dettaglio aggiunge qualcosa alla storia: precipita il lettore, se non direttamente in un contesto medievale, in un passato già con l'uso della lingua scritta, che da solo è un mezzo decisamente potente.
Chiudo con soddisfazione questa recensione dicendoti che è stato un piacere averti letta. A presto, spero :)
S.

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E visto che è un po’ che mancavo, ho deciso di fare una doppia recensione.
Dunque, leggere questo racconto mentre il mio pc dava strani segnali di autodistruzione mi ha fatto provare in prima persona gli stati del lutto che questo misterioso guerriero, o guerriera, ha attraversato fino al climax finale.
L’idea che mi son fatto? La fine. Il buio, l’abisso, simboleggiano la fine di qualcosa; una fine che associa alla morte degli ideali, al dolore, all’oblio. Il fuoco. Simbolo di una forza divoratrice e autodistruttiva, che brucerà il mondo e sé stesso. Simbolo di tradimento, e verso la fine di rinascita. 
La selva oscura che trova all’inizio del racconto, nel bel mezzo del cammin della sua vita, che la dritta via era smarrita. Simbolo del dubbio, di riflessione, di amarezza e conflitto. Paura, timore di aver smarrito il senno, o, meglio, di aver smarrito il suo scopo. 
L’alba. Nuova luce, nuova speranza. Fuoco arancio bellezza, potenza, vendetta. Le sfumatura della fenice, un nuovo scopo.
In sintesi. Il cavaliere misterioso era un vassallo fedele a un lord, o un re. Entità che è stata tradita, da un essere che porterà alla morte di tutto ciò che di bello e onorevole c’è nel mondo, portando caos e disparità, carestia, rovina. Ha perso i suoi affetti, la sua via non è più chiara. Finché non raggiunge l’epifania: avrebbe atteso paziente il momento della rivincita, magari piazzando sull’eventuale trono il figlio di questo re/lord che è stato verosimilmente ucciso.
Troppo letterale? XD Spero di aver azzeccato qualcosa.
A presto!
Spettro94

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Ciao^^
beh, dico, non puoi ingolosirci con il frammento e poi dirci che è destinato a rimanere tale. Non si fa. O scrivi qualcosa di brutto, e allora noi tutti ci rallegriamo del fatto che rimarrà lettera morta, oppure ti metti di buzzo buono e finisci la vicenda a cui appartiene questo qui.
Mi è piaciuto il tono epico che hai dato all'episodio, hai reso molto bene la disperazione della fuga e la ritrovata volontà di lottare. Quando arriva il resto?^^

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