Recensioni per
Siberia
di _Lightning_

Questa storia ha ottenuto 67 recensioni.
Positive : 67
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
10/08/20, ore 12:38
Cap. 11:

Arrivata fin qui, trattandosi di una drabble, ho deciso di leggerla subito.
Credo tu abbia ragione e davvero in queste poche parole ci sia l'essenza di Tony.
Fa male pensare a quanto poco tempo sia durata la tranquillità, la pace ritrovata, prima che il suo mondo impazzisca di nuovo e lui perda, di nuovo, qualcuno a cui tiene, qualcuno che lo aveva fatto aprire di nuovo a un'amicizia, e questa volta in modo apparentemente irreversibile.
Ma tutto quello che si può fare, nella vita, è andare avanti, e Tony ha imparato questa lezione da tempo, quindi lo fa.
Mi è piaciuta questa raccolta di momenti che hanno raccontato un periodo limitato, forse, ma importante nella vita del personaggio e che ha colmato i buchi narrativi tra i film Marvel con ragionevolezza oltre che con amore per il personaggio, tanto da avere il sapore di qualcosa di veramente canon.
Alla prossima. ^^

Recensore Master
10/08/20, ore 12:25
Cap. 10:

Ci ho messo un po', ma rieccomi!
Il tempo, si dice, guarisce ogni dolore, e forse per Tony ne è passato abbastanza per non avere più il ricordo fisico del male che Steve gli ha fatto, ma quello emotivo rimane ancora. Alleviato, ma non dimenticato.
Il fatto che, però, si adegui ad avere lo scudo praticamente sotto gli occhi è un grande passo avanti. Per quanto sia lo scudo fatto da suo padre (e mi piace l'idea che sia 'targato' Stark Industries), è comunque lo scudo di Steve. Non può escluderlo dal ricordo.
Mi è piaciuta anche la scelta di chiamarlo e chiudere la chiamata prima che il telefono si collegasse davvero. È un'esitazione molto umana, che mette in luce le sfaccettature dell'animo di Tony.
In fondo erano "amici", è ovvio che ne senta la mancanza.
Mi chiedo come avrebbe reagito se fosse stato Steve a tentare di chiamarlo.
In ogni caso, la quotidianità ritrovata, i dettagli come il pianoforte, i quadri da far scegliere a Pepper, persino gli scatoloni del trasloco che paiono infiniti, parlano di un nuovo equilibrio che mi piace. Peccato sia destinato a durare poco.
A presto. ^^

Recensore Master
23/07/20, ore 14:04

Tony e Peter hanno una chimica tutta loro per funzionare. Anche se di mio li vedo più come padre e figlio, funzionano in ogni forma.
Mi piace molto come hai realizzato il loro dialogo perché è molto realistico: l'eccitazione costante (bella l'espressione sugli zuccheri in eccesso XD) di Peter e l'egocentrismo di Tony, assieme, sono esplosivi.
Potenzialmente potrebbero odiarsi, ma no, loro funzionano, si capiscono, e quando penso alla morte di Tony, al fatto che non abbia potuto crescere Morgan, mi dico che "almeno" ha potuto crescere Peter. Più o meno.
Peter è il riscatto di Tony sotto diversi aspetti, non è solo una sua responsabilità, è la sua occasione di capire suo padre e di essere meglio di lui, di riacquistare fiducia negli altri... Anche se non sono mai stata una fan di Spiderman, "questo" Peter è indubbiamente un'esplosione di positività, nonostante le sue insicurezze.
Leggere di un Tony sereno, poi, è sempre bello, e un po' ora mi preoccupo per i prossimi due capitoli.
A presto. ^^

Recensore Master
15/07/20, ore 16:32
Cap. 8:

Ma questo capitolo è meraviglioso! *_*
Nemmeno a me era andata proprio giù la proposta di matrimonio in mondovisione per ovviare al contrattempo causato da Spiderman.
Penso che, al posto di Pepper, gli avrei rifatto i connotati.
Insomma, questa nuova proposta ci voleva assolutamente per rimediare ed è... wow! È bellissima!
Per tutto il tempo ho "sentito" le loro voci. È un perfetto equilibrio di romanticismo e ironia, perché ci vuole l'ironia per stemperare l'imbarazzo da troppa melassa ed è così da Tony che non serve nemmeno dire che l'IC è perfetto.
Mi ha sorpresa il ciondolo... non è canon, vero? Se lo è mi sono persa qualcosa, ma in ogni caso è un'idea molto bella, ed è perfetto il tempismo di Pepper nell'indossarlo proprio in questa occasione.
Sto ancora sorridendo per quanto mi è piaciuta ♥ non credo di poter aggiungere altro, perché è davvero perfetta, e sono felice di sapere che anche il prossimo sarà un capitolo felice per Tony.
Ogni tanto se lo merita anche lui. ^^'
Alla prossima. ^^

Recensore Master
10/07/20, ore 22:36
Cap. 7:

Il viaggio di Tony in India... è qualcosa che fatico sempre a contestualizzare (tipo 'scena messa lì'), ma nell'ottica della ricerca di Banner ci sta, anzi, mi sa che ora riuscirò anche ad agganciarlo cronologicamente, dato che non ricordo mai in quale film sta, perché ci sta e via dicendo.
Mi piace che Tony lo cerchi, che Nat abbia creduto di poterlo trovare (mi piaceva tanto l'aggancio tra Nat e Banner! >.<).
Così come mi è piaciuto il ragionamento di Tony sulla fiducia, sul suo ruolo rispetto a Peter. Il modo in cui ancora gli bruci il tradimento di Steve... e come si porti dietro quel telefono. Del resto lo vediamo anche nel penultimo film che se lo porta ancora dietro.
Ha senso il riferimento, di nuovo, all'Afghanistan. Quel passaggio è l'equivalente del siero di Cap, è il momento in cui è 'venuto al mondo' come uomo nuovo. Poi Tony è sempre bravissimo a raccontarsi quello che vuole.
Diciamo che, in generale, a parte le elucubrazioni su Tony, il capitolo in sé mi ha colpita poco, se non per questi dettagli. Mi ha dato l'idea di un Tony "scazzato" e troppo di fretta, ma suppongo che ben si adatti alla sua personalità, almeno in alcuni momenti.
Tra l'altro, dopo un commento ad un tuo capitolo precedente, in cui ti avevo detto di non essere ancora riuscita, dopo tanto tempo, a decidere se parteggiare per Cap e Tony, credo di aver preso la mia decisione, e sono decisamente team Cap. ^^''
Il motivo sta proprio in quella fiducia che Tony ora fatica a riporre in altri... ma mia sa che non è il momento di dilungarmi in pipponi filosofici. ^^
Al prossimo capitolo! ^^

Recensore Master
02/07/20, ore 13:40
Cap. 6:

Ecco, io invece non amo molto questa tecnica, ma... ed è un 'ma' grande come una casa, in questo brano non ho avuto nessuna difficoltà: le voci di Tony e Pepper sono così riconoscibili che non ho perso la bussola di 'chi dice cosa' nemmeno una volta.
Inoltre, nonostante manchi completamente di descrizioni, non ho avuto nessun problema ad immaginare i personaggi, i loro gesti, il contesto in cui si trovano.
Sicuramente è grazie al supporto visivo dei film, ma anche perché hai costruito bene i capitoli precedenti e questa parte si inserisce perfettamente come seguito del capitolo 5, quindi va davvero davvero bene anche così.
Inoltre la rapidità del dialogo sarebbe andata perduta con l'introduzione di descrizioni, rovinando il senso di complicità tra i personaggi.
Anche questa volta, quindi, trovo tu abbia fatto un buon lavoro e che sia riuscita a portare avanti la storia in modo efficace.
Tra l'altro trovo bellissima la frase "Ho qualche malfunzionamento del driver emotivo, tutto qua" messa in bocca a Tony. Fa sorridere che in un momento di 'scompenso emotivo' e di imbarazzo si nasconda dietro la maschera della macchina, come se lui stesso fosse un computer. Gli dà un insolito aspetto timido e tenero che tutto sommato immagino Tony possa avere e che mostri solo di rado e solo a Pepper.
Alla prossima.

Recensore Master
24/06/20, ore 22:03
Cap. 5:

Che stretta al cuore questo capitolo.
Quando Tony si è fermato davanti alla spianata che un tempo era la sua casa, mi si è stretto lo stomaco.
Sarà che tante volte, da ragazzina, ho immaginato di liberarmi di questa casa che ho odiato con tutte le mie forze e che, alla fine, è diventata casa mia comunque. E ora non posso che chiedermi che fine farà "dopo". Quindi non ho faticato a immaginare come si è sentito Tony.
Che la ami o che la odi, "casa" non è solo un insieme di mattoni e cemento, e per lui era il posto giusto per indulgere ancora una volta nel ricordo, forse per recuperare frammenti di sé e andare avanti.
Nel mentre, con quel riferimento a come sarebbe stato dieci anni prima, l'immagine che Tony rimanda di sé è ancora quella di un uomo sconfitto, fragile.
Immagino che la sua ripresa comincerà col ritorno di Pepper, stella polare della sua esistenza alla sbando.
Al prossimo capitolo. ^^

Recensore Master
16/06/20, ore 18:11

Non lo so, questo capitolo mi ha confusa.
Tony ha perso la sua bussola, vaga da un punto all'altro e da un tempo all'altro. Segue il flusso dei ricordi e si sposta di conseguenza e... mi sa che mi sono persa strada facendo.
Non dico che sia un male, perché in un certo senso è come trovarsi nella testa di Tony, smarrirsi con lui, ma non sono sicura che fosse il tuo obiettivo. (E magari è solo colpa mia che con la geografia ci ho sempre fatto a pugni).
Comunque sia, a una settimana dallo scontro in Siberia, Tony sta ancora soffrendo, sta cercando di venirne a capo, ma è proprio della sofferenza andare invece sempre più indietro, più giù, scavare sino alle origini dell'infelicità che ci tiriamo dietro, e in questo hai fatto un ottimo lavoro.
Tony non può che odiare Steve, accusarlo di ogni suo male, di avergli ribato l'affetto del padre, e lo capisco.
Razionalmente, però, mi chiedo cosa sarebbe cambiato se Steve avesse volontariamente riaperto quella ferita. "Sai, Tony, ho scoperto che i tuoi genitori sono stati eliminati dall'Hydra. Non è stato un incidente"... "Ah, dimenticavo, li ha uccisi il mio migliore amico che è stato manipolato... non so nemmeno se sia vivo o morto, a questo punto, ma mi pareva giusto dirtelo"... A cosa sarebbe servito?
Se Zemo non avesse mai tirato fuori quel video, Tony avrebbe continuato a pensare a un incidente, Steve avrebbe potuto recuperare Bucky e forse sarebbe stato proprio Tony ad aiutarlo, anziché dover ricorrere a Shury...
Non me la sendo di condannare Steve per aver protetto Tony da una verità che sarebbe dovuta rimanere sepolta.
Detto questo, il ricordo fasullo in cui Tony indulge è una stilettata al cuore perché rende palese alla vista il desiderio di Tony, la mancanza di quel padre per cui non si è mai sentito abbastanza, la nostalgia di quella madre che ha retto una famiglia di certo non facile. È una sofferenza covata per anni, che non andrà mai via, e mi dispiace un po' che abbia rinunciato a quegli occhiali, a un progetto che aveva enormi potenzialità terapeutiche... ed era anche potenzialmente pericoloso, nelle mani sbagliate, ma la stessa cosa si potrebbe dire praticamente di quasi tutto.
Il tuo è sempre un Tony sfaccettato e umano, ed è sempre una piavolissima scoperta.
A presto. ^^

Recensore Master
11/06/20, ore 23:50
Cap. 3:

Che bello questo missing moment. È intenso e doloroso, ma di quel tipo di dolore che ti impedisce di pensare e ti lascia attonito. Trovo perfetta la scelta di far parlare i gesti e non approfondire l'introspezione perché è così che il lettore può percepire al meglio Tony in questo frangente.
L'armatura appesa, con la testa pendente ciondoloni sul testo è un'immagine molto efficace: è un oggetto inanimato ma la fai sembrare un corpo morto "dopo" essere stato vivo.
Nelle ferite, perché non sono solo danni, nel corpo di ferro, che si riflettono su quello di Tony c'è la storia di un tradimento così grande che la rabbia può essere l'unica risposta. È necessaria, per andare avanti.
Mi è piaciuto come, di nuovo, Tony si definisca solo un meccanico, e mi ha davvero toccata la riflessione sul padre, su quella preferenza verso Steve, che poche ore prima l'ha quasi ucciso.
Fa doppiamente male, e a poco serve che per una volta Howard gli abbia riconosciuto un affetto che non gli ha mai dimostrato.
In questo momento è facile immaginare come Tony possa odiare Steve come non ha mai odiato nessuno. :(
Dal magone che mi hai fatto venire, direi che hai fatto un ottimo lavoro. ^^
A presto.

Recensore Master
02/06/20, ore 19:21
Cap. 2:

Eccomi di nuovo qui.
Mi sono sempre chiesta 'come' Tony sia tornato in America. Ha mandato un SOS e qualcuno è venuto a recuperarlo? È riuscito a tornare da solo?
Direi quest'ultima, stando alla tua storia. Nonostante le ferite, fisiche e soprattutto emotive, è tornato a casa e 'per fortuna' è con Peter.
Peter è come un balsamo sulla natura tormentata di Tony. È un ragazzino ancora ingenuo, nonostante tutto, ed è comprensibile che Tony desideri proteggerlo. È paterno nel volergli evitare una sua "Siberia" che, inevitabilmente, arriverà.
Il nodo in gola è prima, però, alla risposta-non-risposta su Capitan America. Il tradimento di Steve lo ferisce, ma credo fosse inevitabile: col tempo sono certa che Tony si renderebbe conto che Bucky non ha realmente colpa (quel 'Manchurian Candidate' è già un'assoluzione), ma nella rabbia del momento avrebbe potuto finire male, e Steve ha dovuto schierarsi. Tacendo aveva cercato di proteggere entrambi, ma non ha dato a Tony il tempo di elaborare.
Questa storia mi sa che si rivelerà interessante nel traghettare il personaggio da CW al film successivo, colmando le solite, fastidiose lacune dei film.
Alla prossima. ^^

Recensore Master
31/05/20, ore 20:44
Cap. 1:

Volevo andare avanti con questa serie e non mi aspettavo proprio di trovare una drable, ma... considerando che non le so proprio scrivere, mi affascina sempre scoprire come altri autori riescano a raccontare storie intere con così poche parole.
Ebbene, siamo arrivati allo scontro tra Tony e Steve. Cap se n'è andato col suo Bucky, lasciando un Tony ferito nel corpo e nello spirito.
Lo scontro tra loro è potente visivamente ed emotivamente, ma quando finisce lascia la solitudine della neve, il silenzio macchiato di sangue.
Tony e i suoi demoni, il dolore che credeva ormai alle spalle che torna prepotente quando scopre "chi" ha materialmente ucciso i suoi genitori. Per non parlare del tradimento di Cap, che sapeva e non ha detto nulla.
Questo Tony, sconfitto, ferito, solo, nella neve, mi ricorda un po' il Tony dell'inizio: ferito, solo nel deserto, ma più battagliero che mai. Non credo si sia voluto fare un vero parallelismo, ma mi ci fa pensare.
Tornerò appena possibile per continuare questa nuova avventura. ^^

Recensore Veterano
06/06/19, ore 17:29
Cap. 11:

Ciao di nuovo!
Sorpresa è a dir poco un eufemismo. Mi aspettavo di trovare tutt'altro e invece BAM! Hai giocato la tua carta migliore proprio alla fine e con un gran tocco di classe. Complimenti.
Poiché noto che la maggior parte delle considerazioni che avevo intenzione di lasciarti in questa recensione sono già state fatte dalle mie colleghe in precedenza, mi limiterò soltanto a qualche commento puramente personale. Spero non ti dispiaccia.
Ciò che mi ha colpita maggiormente in questa raccolta è stato il tuo accurato lavoro di introspezione nei confronti di Tony. La tua non è una storia mirata a "stravolgere" la visione che i lettori hanno del suo personaggio, ma di approfondirla e aiutare gli appassionati a riflettere su alcune questioni che, a mio avviso, sono fondamentali. Personalmente, prima di leggere la tua raccolta non mi ero mai soffermata con la dovuta attenzione sui sentimenti che Tony deve aver provato dal giorno del suo rapimento. Penso non mi sia davvero mai passato realmente per la testa di mettermi nei suoi panni, ma grazie al tuo lavoro posso finalmente dire di averlo fatto e perciò mi sento molto più vicina a Tony di quanto non sia mai stata prima.
Ho letto i tuoi capitoli molto volentieri, dal primo all'ultimo, e ognuno di loro mi è piaciuto per la sua semplicità e per il suo realismo. Sono rimasta molto soddisfatta e spero che tu sia fiera di questo bellissimo progetto. Non vedo l'ora di iniziare a leggere qualche tuo altro lavoro e ormai non mi resta altro che ringraziarti per la fantastica opportunità.
A presto e ancora complimenti,
Emma.

Recensore Veterano
06/06/19, ore 16:53
Cap. 10:

Ciao, rieccomi tornata!
Trovo che la tua interpretazione dei sentimenti di Tony riguardo il ruolo di Steve nelle vicende in Siberia sia particolarmente azzeccata. Ogni cosa combacia con Infinity War e si adatta anche molto bene al profilo dei personaggi delineato dalla Marvel in film e fumetti. Inoltre, è comprensibile che Tony abbia reagito così, si sente ferito e il suo cuore deve ancora accettare il "tradimento". Se devo essere sincera, io mi sarei comportata peggio, ma dopotutto è lui l' eroe ;)
Per quanto riguarda l'aspetto tecnico, non ho nessuna critica da farti. Il capitolo come al solito è scritto davvero bene, in modo scorrevole e adatto al suo scopo (introspezione), con un ottimo uso della punteggiatura e una buona dose di personalità. Non manca poi qualche nota di ironia sparsa qua e là, ma questa credo sia colpa del nostro Tony.
Corro subito a leggere il gran finale!
Emma.

Recensore Veterano
05/06/19, ore 16:17
Cap. 5:

"Nel petto avvertiva ancora la morsa onnipresente del gelo, ma era come se quel ghiacciaio avesse infine smesso di espandersi e fosse ora immobile, in attesa del disgelo."

E' una bellissima metafora. Mi fa capire come in questo capitolo Tony abbia finalmente toccato il fondo di tutto il dolore e di tutto il trauma che Civil War gli ha provocato. Adesso può solo risalire.
L'immagine finale è perfetta: il passaggio da notte e a giorno, da buio a luce, è stato come vedere Tony incamminarsi su una nuova strada, una lungo la quale potrà finalmente iniziare a guarire. Il fatto che questo accada dopo il ritorno di Pepper l'ho trovato più che azzeccato, perchè in fondo Pepper è sempre stata di fondamentale importanza per lui, una costante che gli è sempre stata vicina, che lo ha sempre aiutato nei momenti peggiori, una persona che Tony ama con tutto se stesso al punto che perderla per sempre significherebbe perdere anche una parte fondamentale di sè. 
E' straordinario come con ogni capitolo, con ogni storia, tu riesca a trasmettere sempre così tanto con solo le azioni dei personaggi e anche solo con immagini semplici come, ad esempio, il passaggio da notte a mattina descritto in questo capitolo. Davvero tanti tanti complimenti per questo! Alla prossima! Baci.   
(Recensione modificata il 05/06/2019 - 04:18 pm)

Recensore Veterano
01/06/19, ore 22:41

L'immagine di un Tony sulla cima della Tower ricurvo su se stesso e con le ginocchia al petto è molto particolare e non la definirei OOC, perché credo davvero che con l'abbandono, prima di Pepper, poi degli Avengers, e con il trauma per la morte dei suoi genitori che si riapre come una vecchia ferita, una che aveva appena iniziato a chiudere, tra Civil War e Inifnity War Tony abbia passato davvero un brutto periodo e il viaggio per riprendersi deve essere stato lungo e per niente facile. Ho apprezzato l'immagine anche perché Tony sembra esser tornato di dieci passi indietro rispetto a dove era alla fine di Iron Man 3 e allo stesso tempo cerca di non ricadere nella brutta "abitudine" di nascondersi dietro all'armatura, indi per cui la indossa, si accovaccia con essa, ma allo stesso tempo si toglie l'elmo e si rifiuta di indossarlo anche quando sente l'aria gelida sul viso.
Bello anche questo suo muoversi continuo tra il Compaund, la Tower e Malibu; lo descrive come un uomo a cui è stato tolto il pavimento da sotto i piedi e stia cercando di nuovo un posto dove appartenere, senza però riuscirci, perché non è mai stato il posto fisico a fargli da casa. Quindi decide di rifugiarsi, anche solo per un momento, nei propri ricordi, anche se sono falsi perchè anche i suoi ricordi, quelli veri, sono troppo difficili da abitare. Però come dicevo lo fa solo per un momento e ha anche buttato via gli occhiali perché alla fine il crearsi dei falsi ricordi è solo un modo per cercare di rattoppare la ferita senza mai davvero riuscirci, dal momento che si resta comunque consapevoli che i ricordi non sono veri. In effetti ho parecchi dubbi sull'invenzione che Tony mostra agli studenti del MIT a inizio di CACW, perché non mi è mai sembrato un modo particolarmente adatto a superare certi traumi, anzi, penso che potrebbe addirittura peggiorare le cose quando uno invece di affrontare il trauma vero e proprio cerca di nasconderlo dietro falsi ricordi. Almeno credo, ma non avendo una laurea in psicologia non posso affermarlo con certezza.
Comunque, tornando a noi. Un altro bellissimo capitolo, l'ho apprezzato davvero tanto, quindi di nuovo tanti complimenti! Ci vediamo al prossimo! Baci.

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