Recensioni per
A Monster
di Cress Morlet

Questa storia ha ottenuto 45 recensioni.
Positive : 45
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
26/07/23, ore 21:36

Ciao! Eccomi qui per lo Scambio Libero del Giardino di EFP! In attesa degli aggiornamenti, quantomeno finisco di recensire questa ThorxLoki attualmente inconclusa. Mi dispiace per tutti i sensi di colpa e le insicurezze che hai riguardo alla loro resa, sappi che a prescindere io credo tu abbia grandi capacità di scrittura quindi non ti abbattere troppo, sono fra i tuoi sostenitori!
Esempio concreto: l'intero paragrafo sul ghiaccio e le metafore e la sua descrizione. Complimenti. Mi ha letteralmente... agghiacciato. Comicità spicciola a parte, dico sul serio, è stata spaventosamente cruda e ansiogena!
Se proprio dovessi giudicare in che maniera hai interpretato Thor e Loki, be', anzitutto ti chiederei se hai tratto quelli dell'MCU o del Marvel Comics, e se questo è il primo caso, non so quanto posso giudicarti perché come personaggi nei film li ho trovati un po' blandi, perciò semmai tu gli dai una personalità e delle sfaccettature ruolandoli.
Mi piace che Loki sia così rancoroso, aggressivo e cinico, velenoso come un serpente sempre pronto a colpire, che respinge tutto e tutti, soprattutto Thor e i suoi sentimenti, ma Thor rimane sempre lì, fermo come una roccia, gli lascia i suoi spazi ma non rinuncia, se non al bene per suo fratello - ehm, direi piuttosto amante, in questo caso! Cara grazia che è adottato, per questa volta!
Lo ammetto, tutto questo struggersi, tutto questo parlarsi e ferirsi a parole... anche se non li shippo, mi ha conquistato perché io amo questo genere di coppie e il modo in cui vengono scritte. Amo quando si tormentano, quando trovano un punto di contatto... niente, ci sono proprio cascata. Mi dispiace quando le cose vengono interrotte per cui mi limito ad augurarti di terminarla se vorrai e riuscirai.
Alla prossima!
Rory

Recensore Master
21/07/23, ore 11:52
Cap. 1:

Ciao! Eccomi qui per lo Scambio Libero del Giardino di EFP!
Mi sono trovata un po' spaesata perché avevo già recensito moltissime delle tue opere e non ho visto aggiornamenti, quindi sono tornata indietro e ho voluto provare questa mini-long. Per me è stato un po' un salto nel buio perché non shippo Thor e Loki, quindi francamente non sapevo esattamente cosa aspettarmi. Tuttavia ho visto _Infinity War_ , e della scena in cui Loki muore non avevo un'opinione rosea per il semplice fatto che secondo me è morto da coglione, il vero Loki da quella sono più che sicura sarebbe uscito in maniera totalmente diversa, quindi a questo punto leggere un rifacimento di quella roba non può che farmi piacere, GRAZIE!
Tuttavia, in un capitolo come questo niente è scontato, ciò che si comprende è che Loki è misteriosamente ancora vivo, non sembra esserci traccia di Thanos, e Thor insiste che ha fatto tutto questo per lui, in un crescendo di disperazione e romanticismo che incatena i due fratelli che in qualche modo sono sempre stati incatenati sin dall'infanzia. Crescere insieme inevitabilmente porta a legami e a legare, ma chissà perché "legare" a volte può essere un verbo negativo, se stringi troppo i lacci ti ferisci. Wow, ke poesya, visto? Be', mi sento sempre un po' TANTO poetica quando leggo qualcosa di tuo, perché tu lo sei per prima. Ad esempio, tutta la parentesi sul sole e sull'oro... wow, semplicemente wow.
Si vede quanto Thor fosse incredibilmente disperato, ma personalmente i dubbi di Loki sono legittimi, il fratello deve aver pagato un prezzo indicibile per fare questo... non saprei nemmeno se chiamarlo prodigio o maleficio perché non so ancora cos'ha davvero fatto. La disperazione più totale scaturita da un affetto profondo come quello di questi due porta alla perdita del buonsenso, e quando non c'è buonsenso, be', è scontato dire che le cazzate sono inevitabilmente dietro l'angolo!
Ma adesso la curiosità mi ammorba, voglio assolutamente sapere che cos'ha combinato, perché inevitabilmente aggiungerà ancora più drama e ormai si sa, a noi il drama ci piace, ci piace, orpo se ci piace.
Alla prossima!
Rory

Recensore Master
23/02/19, ore 19:10

Ciao cara ^^
Eccomi finalmente di nuovo da te. Mi scuso infinitamente per il ritardo, ma davvero riuscire a trovare il tempo per riservarti la necessaria attenzione è stata niente di meno che un’impresa. Anche perché non posso leggerti mentre, per dire, pulisco la verdura per la minestra del Piccolo Sith: ho bisogno della giusta calma e tranquillità per gustarmi ed elaborare qualsiasi cosa sia stata scritta da te, e il secondo capitolo di questa bellissima storia non fa certo eccezione.
C’è così tanto da dire in proposito che non so nemmeno da che parte cominciare: Loki è fantastico, così cupo e furioso nella sua rabbia contro il fratello, che l’ha strappato dalla morte per motivi che nessuno dei due – ancora – comprendono appieno. Fatto sta che il dio dell’Inganno è sfuggito alla signora con la falce ancora una volta, ma il prezzo da pagare in questo caso è davvero altissimo. Loki porta ora sul viso e sul corpo i segni di una diversità che gli è sempre appartenuta nel fondo dell’animo, ma che ora spicca evidente e gli ricorda in ogni istante chi in verità egli sia – uno Jotùn, la stirpe maledetta e nemica degli Asi – e chi, invece, non sarà mai – un “vero” figlio di Odino, un principe – Re – di Asgard. Mi è piaciuto moltissimo il modo con cui hai giocato con la dicotomia luce\ombra, incarnando la prima nello splendente Thor e la seconda invece nel fuggevole Loki, che si rifugia sempre negli angoli più bui – di una stanza, o di sé stesso. Non sopporta la compagnia del fratello – che in fondo all’anima brama di poter considerare davvero tale, a dispetto delle loro origini e dell’inganno perpetrato da Odino –, in realtà perché non capisce, non riesce ad accettare che Thor lo abbia riportato in vita solo… per cosa? Per un capriccio? Perché gli mancava? Ma in cosa consiste effettivamente questa mancanza? Per tutto il tempo Loki non fa che girare attorno ad un unico punto, e più cerca di allontanare Thor più lui gli si avvinghia stretto intorno al cuore, fino a quando i due finalmente s’incontrano, e la situazione comincia a chiarirsi – e, allo stesso tempo, a farsi ancora più disperata. Perché è desiderio quello che serpeggia fra i due, un anelito di cui entrambi sono consapevoli a livello inconscio ma che rifiutano su un piano razionale. Un’attrazione, un sentimento di questo tipo non può che portare al dolore – ancora, altro dolore, come se i due non avessero già sofferto abbastanza – ed è per questo, credo, che sia Loki che, in misura minore. Thor, cercano di combatterlo, facendosi in sostanza la guerra l’un l’altro. Fino al momento in cui anche le ultime maschere cadono, ed è un bacio a sancire che lì, in quelle stanze oscure fra le torri di Asgard (pardon, della Nuova Asgard) per un attimo Thor e Loki hanno intravisto la verità. Qual è la vera natura del legame che li unisce (qualcosa che, come Thor ha già intuito, non può essere spezzato, nemmeno dalla morte). Ora bisogna solo capire se i due l’accetteranno, o la seppelliranno sotto un ulteriore strato di rabbia, rancore, rifiuto, sofferenza.
Complimenti davvero per questa storia, a me Thor e Loki piacciono tantissimo insieme e tu hai un modo unico di raccontarli, delicato ma allo stesso tempo impetuoso. Non si può rimanere indifferenti a ciò che scrivi.
Un bacione e a presto!

padme

Recensore Master
13/01/19, ore 16:52
Cap. 1:

Ed eccomi finalmente da te, perdona il ritardo T.T
Non sono espertissima dell’universo Marvel, ma negli ultimi mesi ho letto talmente tante cose in proposito, tra te, Shilyss e Miryel, che ormai mi sembra di conoscere tutto alla perfezione, e certi personaggi sono diventati talmente famigliari che è come se ci avessi avuto a che fare da sempre XD In particolare, oltre che per Tony e Peter, ho scoperto di avere un debole anche per Thor e Loki, ragion per cui… non potevo certo lasciarmi scappare questa storia!
L’inizio è il gelo: ci troviamo in un momento successivo a Infinity War e Loki è, a tutti gli effetti, morto. La sua anima vaga in un limbo ghiacciato dove non c’è più spazio per il dolore e la paura, ma solo, forse, per il rimpianto. Tuttavia, pare che sia proprio il destino del dio degli Inganni non riuscire a trovare pace, perché qualcuno sta cercando di strapparlo a quella quiete sospesa, qualcuno che non può sopportare di vivere senza di lui al suo fianco…
Ho amato moltissimo la parte in cui ti soffermi ad analizzare l’odio che Loki nutre nei confronti dell’oro, che è il colore che domina ogni angolo della patria che in più di un’occasione lo ha rinnegato, o lo ha fatto sentire un estraneo, reietto e solo. Ma l’oro è anche e soprattutto il colore dei capelli di Thor, quel fratello amato ed odiato sopra ogni altra cosa, perno attorno al quale ruota la sua intera esistenza.
Ritornare dal regno dei morti non è mai un’impresa semplice, e Loki rimane sospeso tra l’incoscienza e il delirio a lungo, ma a stringerlo con inaspettata dolcezza ci sono le braccia di Thor, che lo cullano, lo sorreggono, lo confortano, promettendogli che andrà tutto bene… ho trovato di una dolcezza disarmante l’idea di loro due abbracciati e avvolti dalla luce di un tramonto infuocato, mentre Loki, in preda alle allucinazioni (o forse no?), implora il fratello, ai suoi occhi invincibile, di non far spegnere il Sole… e con quanta tenerezza Thor lo asseconda. Quel dio che sembra sempre avere la grazia di un elefante dentro ad una cristalleria, è capace in realtà di manifestare la più sommessa delicatezza nei confronti del fratello minore che lotta per ritornare alla vita.
Il finale è straziante: Loki realizza di essere davvero vivo, ma allo stesso tempo è investito dall’orribile consapevolezza che Thor deve essersi spinto oltre l’immaginabile per essere riuscito a compiere un atto tanto contro natura come riportarlo indietro dalla morte. Credo che Loki, dentro di sé, sia convinto di non valere affatto un prezzo così alto. Thor, invece, sarebbe disposto a pagarlo non una ma cento, mille volte se necessario.
Anche in questo caso ti devo fare i miei complimenti, leggerti è sempre un immenso piacere, e mi regala ogni volta emozioni fortissime!
Alla prossima!
Un bacio :*

padme

Recensore Veterano
10/09/18, ore 18:15
Cap. 1:

Eccomi qui per lo scambio. Come premessa ammetto di non aver visto Infinity War, ma questo non mi ha impedito di leggere la tua altra storia su Wanda e non mi impedirà di recensire questa. Questo solo per dire che eviterò di entrare nei dettagli dei fatti in quanto non posso analizzarli facendo paragoni, non per altro ecco.
La storia in sostanza è costruita sulla non-morte di Loki. Mi è piaciuta la parte iniziale, rendi molto bene l’idea di qualcuno che cerca di riemergere da uno stato di incoscienza. Le immagini di gelo sono associate alla morte e ho trovato molto suggestivo il modo in cui hai descritto la neve. Ho qualche dubbio sulle prime frasi, ho intuito che idea volessi dare ma ho dovuto rileggere un paio di volte per capire. Intendo queste frasi:

No. No, sto bene. 
Tra l’intricato velo nero e il buio più profondo dell’esistenza umana, nella disperazione più dolce dei sentimenti freddi. 
Al ghiaccio, solo, con la pelle livida e tesa fino a non poter più tremare.


Tecnicamente le ultime due sembrano incompiute. Si tratta di Loki che descrive le sue sensazioni e quindi si riferiscono alla prima frase, dove dice di stare bene, però leggendo non mi è stato subito così evidente. Forse le legherei meglio alla prima, ma magari è solo una questione di gusto personale perché di fatto poi ho capito cosa volessi dire.
Mi è piaciuta molto l’opposizione tra l’oro e il gelo che invece descrivi nelle prime righe: un po’ come il contrasto tra Loki e Thor. Ho trovato molto dolce il ricordo di Thor di quando Loki fingeva di dormire ed è in pieno stile del dio dell’inganno un trucchetto simile.  E la luce dell’oro in qualche modo continua anche in quella del sole che Loki vuole salvare: si tratta sempre di immagini positive che combattono e contrastano quelle negative dell’inizio. È come se avessi descritto un crescendo di luce e vita a partire dall’immagine iniziale della morte; o almeno ho letto così la storia. Questo aspetto è anche un po’ tutta l’opposizione che c’è tra vivo e morto nella storia: utilizzi diverse frasi per renderlo evidente come i morti non hanno bisogno di respirare, i morti non hanno tempo e simili. Ho apprezzato molto come questa contraddizione si rifletta anche nel rapporto trai due fratelli, quell’amore-odio per cui alla fine si cercano sempre tornando l’uno dall’altro.
In generale, mi è piaciuta la tua storia, mi spiace solo non poter entrare nei dettagli sui personaggi perché non ho più seguito i film. Spero comunque di esserti stata utile! Alla prossima!
endoftheknownworld 

Recensore Master
03/09/18, ore 19:18
Cap. 1:

Ciao cara!
Eccomi qui per lo scambio libero del Giardino, e dando un'occhiata al tuo profilo ho notato subito questa storia, e quindi mi sono buttata subito alla lettura. 
Anche se lo apprezzo non sono una grande fan del mondo della Marvel, lo ammetto, però lo conosco abbastanza, e devo ammettere che il rapporto che c'è fra Thor e Loki a me è sempre piaciuto tantissimo, e anche la storia che li unisce. Infatti trovo che la citazione iniziale di Tom sia più che azzeccata, "There is no Thor without Loki", e trovo che sia verissimo, perché credo che sia nel bene e nel male, Thor non sarebbe quello che è senza aver avuto Loki nella sua vita. In passato avevo già letto qualcosa di tuo, e ho sempre apprezzato il tuo modo di scrivere, e con questo inizio hai solo confermato ciò che già pensavo di te, oltre al fatto che non ho notato alcun tipo di errore grammaticale mi piace quanta importanza metti all'introspezione dei personaggi, riesci ad immergere il lettore completamente nella storia e il tuo stile mi piace molto. Loki non è un personaggio facile, ma in questo capitolo ho percepito ogni sensazione che ha provato, mi sono anche emozionata e il modo in cui Thor ama profondamente il proprio fratello è così forte, viscerale... Tu l'hai reso molto bene. Detto questo non posso che farti i miei più sentiti complimenti, ti lascio volentieri una recensione positiva!

Alla prossima!
Shakana

Recensore Veterano
28/08/18, ore 22:41

Eccomi per lo scambio del Giardino,
sono felice di aver proseguito nella lettura di questa storia, che si conferma una certezza.
La grammatica è praticamente perfetta e lo stile della storia è incalzante, scorrevole e sicuramente piacevole; ho letto la storia tutto d'un fiato e ne ho amato i contenuti.
Nel capitolo precedente, Thor salva suo fratello, scendendo fino all'inferno pur di riportarlo sano e salvo; in questo capitolo, vediamo invece la lenta e dolorosa ripresa di un Loki perfettamente IC. Ho adorato la parte della sua descrizione ed il richiamo al titolo della storia: un mostro, forse questa è stata la mia parte preferita di tutta la storia.
Poi, sicuramente ciò che ho amato di più è stata la vicinanza di Thor, la preoccupazione per il fratello, la paura di poter perderlo e poi il sollievo... L'amore... perchè lui respirava.
Ogni capitolo è più bello dell'altro, complimenti. Un abbraccio.

Nuovo recensore
21/08/18, ore 19:37

Ciao, tesoro!
Eccomi qui, finalmente recensisco questo capitolo.
Ti giuro che ci ho provato, ci ho provato tantissimo a lasciare una recensione in un tempo decisamente migliore, ma proprio non ce l'ho fatta: ci sono talmente tante cose da dire, che leggere il capitolo una volta non mi è bastato, così ho deciso di recensire pezzo per pezzo perché davvero, con questo capitolo hai tirato fuori un vero e proprio mondo.
Bene, direi che possiamo cominciare ~

Già la prima parte mi è bastata per capire che qui si entrerà ancora di più nell'animo di Loki.
Un animo spezzato, tagliato in due, che forse non tornerà più come prima.
Mi è piaciuta molto la contrapposizione tra il caldo - i bambini sotto le coperte che ascoltano incantati la favola della buonanotte raccontata dalla mamma -, e il freddo, ovvero la storia dei Giganti di Ghiaccio, descritti come creature orrende e malefiche che portano solo orrore e distruzione.
Molto intenso - e siamo solo all'inizio!

Nel paragrafo successivo ci ritroviamo nella stanza di Loki, il quale si osserva allo specchio.
Anzi, in un certo senso è costretto ad osservarsi allo specchio, sotto lo sguardo viscido del Guaritore, il quale sì, sta svolgendo le sue mansioni, ma in un modo altamente irritante agli occhi di Loki.
Bellissima la contrapposizione, la spaccatura a metà tra il suo volto divino - quello di Asgard, la bugia che lo ha accompagnato una vita intera - e il volto vero, quello di ghiaccio, come i Giganti.

Sempre molto gentile, con gli altri. 
[…]
Cosa credi? Pensi io sia diverso, che la morte mi abbia cambiato? ---> questi due pezzi li ho trovati non solo bellissimi, ma anche importanti - essenziali - per comprendere ancora di più ciò che prova Loki. Si sente solo, circondato dal ghiaccio. E non è solo il ghiaccio sul suo volto, quello al quale mi riferisco.
Si tratta anche della distanza emotiva che prova nei confronti del mondo e, in particolare, di Thor. I pensieri sarcastici che prova nei confronti dei gesti amorevoli del fratello lo portano ad allontanarsi sempre di più, ad estraniarsi e rimanere intrappolato nelle sue convinzioni. Non ha hai ritenuto "vera" quella gentilezza da parte del Re, o almeno, non nei suoi confronti.

L'introspezione di Loki che ne è seguita è stata pungente, proprio come il ghiaccio.
Perché Loki vuole rimanere da solo per riflettere e nella solitudine illusoria - perché Thor è ancora lì -, comprende il fatto che lui, a differenza degli altri, ha sempre dovuto fare quel "qualcosa in più" per essere considerato. Non era una cosa normale, come accadeva agli altri. Nel suo caso, era più una cosa meccanica: io faccio qualcosa, gli altri mi notano. Non faccio niente, e passo inosservato.
Nonostante ciò, Thor non se ne va. Resta lì, con lui, e ciò non fa altro che alimentare la rabbia in Loki.
Il loro scambio di battute è deciso, senza fronzoli di alcun tipo e vanno dritti al punto, un po' come se fossero in competizione, mentre Loki già compete contro il proprio corpo che rischia di crollare da un momento all'altro.
Poi arriva, dolce ma al contempo spietata, la dichiarazione di Thor: "Io volevo aiutarti". Ed è qui che Loki, a modo proprio, esplode. Anche perché è proprio attorno a questo desiderio che è incentrata la storia: Thor ha salvato Loki, lo ha riportato in vita chissà come e ha dovuto sacrificare chissà che cosa. E questo Loki non lo accetta, perché tornare in vita significa rivivere tutto.
Essere tornato in vita non lo ha cambiato - resta sempre un Gigante di Ghiaccio, non è diventato un paladino della giustizia e sicuramente non ha abbandonato nulla di ciò che è stato prima di tornare -, ma gli ha aperto gli occhi su nuove consapevolezze. E sono proprio queste nuove consapevolezze a non dargli pace, a tormentarlo giorno e notte - di giorno soprattutto, dato che non sopporta la luce.

Il breve paragrafo scritto in corsivo e alternato dal botta e risposta tra le richieste dei sudditi e le risposte secche di Loki, mi è piaciuto tantissimo.
Mi ha dato proprio l'impressione che il tempo passasse troppo lentamente e che, al contempo, avesse una costante: nel suo non scorrere c'è la richiesta implicita di Thor di vedere Loki, di parlare con lui, di accertarsi della sua condizione. Contemporaneamente, vi è anche la ferma decisione di Loki di rigettare qualunque sua richiesta. Un ottimo paragrafo, l'ho adorato.

Del nuovo paragrafo mi ha colpito molto il pensiero che Loki fa di Thor riguardo il suo essere Re: che è Re con il cuore, non con la mente.
Di conseguenza, Thor tende ad agire sì come un Re, ma al contempo gli manca qualcosa per essere completo.
A Thor manca ciò che ha Loki: la visione d'insieme, la mente. Mentre a Loki manca, in un certo senso, il cuore di Thor. Sono incompleti, due animi che insieme si completano a vicenda [perdona il gioco di parole].
Nonostante tutto, però, e come Loki ha sottolineato, il popolo ama Thor.
Molto profondo il paragone che hai fatto tra il sapore pungente e agrodolce delle bacche e l'aria che si respira in prigione. È proprio mentre assapora le bacche, che Loki rimembra il tempo trascorso in prigionia. Un bellissimo - e al contempo triste - paragone.

Vogliamo parlare dei pensieri di Loki mentre osserva Thor dialogare in giardino e mentre il cortigiano gli domanda, per l'ennesima volta, di concedere al Re di fargli visita? Poesia in prosa. Davvero, è stato un momento molto intenso e i pensieri di Loki erano netti, fluidi e decisi. Inizialmente pensavo che avrebbe riflettuto in maniera molto più sconnessa, invece ha espresso mentalmente dei concetti talmente precisi che mi hanno fatto venire i brividi.
Freddo. Loki mentre pensa è freddo.
Proprio come il ghiaccio.

Quindi mi hai salvato per questo? 
Perché hanno rotto il collo che tanto amavi? ---> questo pezzo. QUESTO PEZZO, MAMMA MIA. Lo scambio di sguardi che Loki e Thor si sono lanciati dopo che quest'ultimo ha ascoltato l'ennesima riposta negativa da parte del fratello è stato carico di tensione. Inoltre, in quel momento Loki ha anche pensato: "Mi toccavi sempre il collo" per poi arrivare alla conclusione che fosse stato salvato solo per quello. E qui si ricollega alla visione che ha Loki della sua nuova vita: che è tornato tra i vivi solo per un capriccio.
Io… davvero, sono senza parole. È tutto così intenso e struggente che non so se arriverò sana e salva fino a fine capitolo.
Ma devo resistere, perché la mia scena preferita deve ancora arrivare.

“Perché non dormi?”
Perché dormire è come morire. ---> prima di parlare dell'intero pezzo, vorrei soffermarmi su queste frasi. È stata una sensazione… fredda. Una freddezza che, per un attimo, mi ha tolto il respiro. Perché Loki sa, sa bene cosa si prova a morire. Perché già una volta se ne è andato. Ed ha potuto constatare che la morte è nera, è fredda, è ghiaccio. Coricarsi a letto a dormire, anche se setto le calde coperte, ti fa chiudere gli occhi. E ad occhi chiusi, l'unica cosa che vedi è il nero della morte.

Torno un attimo a inizio paragrafo, con Loki che vaga, durante la notte, per i corridoi e le stanze inesplorate del castello. Il suo ritornare, senza rendersene conto, alla sua camera, pare quasi una condanna. Una condanna che lui associa ad uno spreco.
Una volta rientrato in camera, si ritrova Thor intento a bere… e ad attenderlo.
Quando Thor gli ha detto "Mi manchi" mi sono letteralmente sciolta.
Il dialogo che hanno avuto è l'inizio di qualcosa. Perché alla fine Loki riesce a porgli la domanda, quella che si teneva dentro da tanto, troppo tempo.
Ed ora vuole sapere, giustamente pretende risposte.
Perché vuole capire il motivo per il quale, quel sentimentale di suo fratello, lo ha riportato in vita.
Ci stiamo sempre più avvicinando alla parte che mi ha fatto esplodere il cuore in petto quando la lessi in anteprima.
Perché qui, Thor e Loki iniziano a discutere: da una parte, il Re continua a ripetergli - a correggerlo, addirittura - che sentiva troppo la sua mancanza, annebbiato dall'alcol e dalle parole impastate a causa di esso - ciò però non significa che stia mentendo, anzi -; dall'altra abbiamo Loki, il quale insiste, non si arrende, non accetta questa verità ma anzi, pensa che sia solo una grandissima bugia e continua a domandargli il vero motivo - secondo lui -, per il quale lo ha riportato in vita.

“Perché sei mio fratello.” ---> ed eccola, la fatidica risposta. Quella che ha portato ad uno tra i momenti più intensi che io abbia mai letto.

Ed eccolo, Loki, intento a tagliarsi con la bacca. O almeno, pensava fosse una bacca e per questo non se ne è curato. Solo il sangue, quello vero, non il succo, quando è colato sul pavimento lo ha ridestato sul serio anche se, al contempo, stava perdendo i sensi.
E il freddo si fa risentire, reincarnato nella neve che scende.
Che dire… sai bene che questo è ufficialmente il mio pezzo preferito del capitolo e che lo rileggerei altre mille volte senza mai stancarmi. In realtà mi piace tutto, dalla prima all'ultima parola, ma quel pezzo che quel "non so che" che mi ha fatta innamorare… e soffrire.
Ah, quanto sono masochista.

La parte finale è stata una miscela perfetta tra il desiderio, la distruzione e la disperazione.
Il bacio è stato inaspettato, così come il discorso che lo ha preceduto. E proprio perché è stato tutto così inaspettato, ho apprezzato ancora di più l'ultimo pezzo, il quale interrompe la storia in un momento cruciale.
Ottima scelta, hai creato molta aspettativa per il capitolo successivo.

Dal punto di vista tecnico, nulla da ridire: grammatica e lessico impeccabili e l'intero capitolo è stato tremendamente coinvolgente.
Dieci e lode sia dal punto di vista tecnico che emotivo.
Ancora una volta, ho notato una grande crescita stilistica e, per il momento, considero questo capitolo il tuo lavoro migliore, senza però nulla togliere ai tuoi lavori precedenti.
Insomma, se non si fosse capito, mi hai emozionata tantissimo e leggere questo capitolo è stato un immenso piacere. ❤
Non vedo l'ora di leggere il numero tre. ❤
Ancora tantissimi complimenti e alla prossima,

Jill ~

Recensore Veterano
21/08/18, ore 18:39

Eccomi qui!
Devo dire che questo capitolo mi ha colpito molto, forse anche più del primo.
È un capitolo bello corposo eppure la lettura scorre e tutte le scene sono funzionali, non ci sono momenti di troppo.
Forse te l'ho già detto quando ho letto il primo capitolo, ma credo che il tuo Loki sia uno dei migliori di cui io abbia mai letto. All'inizio ti scusi perché credi di aver stravolto i personaggi: beh, io invece credo che tu abbia mantenuto intatti i loro tratti salienti però poi aggiungendo qualcosa di tuo, e questa non è affatto una brutta cosa, anzi!
Il tuo Loki è sfaccettato, complicato e ferito senza risultare troppo lamentoso. Anche con Thor penso che tu abbia fatto un ottimo lavoro.
In questo capitolo ho percepito una climax, una tensione che cresce man mano che si prosegue con la lettura e che sfocia in un bacio agognato e rinnegato.
Forse Loki è stanco di combattere, o forse no, sono curiosa di vedere come proseguirai.
Un complimento per il grande lavoro di introspezione che hai fatto su Loki, si vede che tieni al personaggio.
Anche le tue descrizioni sono molto belle, ben costruite e non pesanti, spesso metafora o espediente per l'introspezione, l'ho apprezzato.
A livello di stile non ho trovato refusi, il testo è preciso e curato.
Davvero un ottimo capitolo, brava!

Recensore Junior
12/08/18, ore 01:23

Ciao!
Sono imperdonabilmente in ritardo nel lasciare questa recensione, ma come vedi non mi ero affatto scordata di dover passare a recensire: purtroppo non sono proprio riuscita a finire prima di leggere il capitolo e ho preferito impiegare più tempo per lasciare un commento degno – si spera –  di questo nome, piuttosto che adempiere al mio dovere subito pur di togliermi il pensiero, lasciandoti magari una recensione incompleta.
Punto primo, doveroso punto primo prima di proseguire: quanto mi piace il tuo stile. Lo trovo molto musicale, evocativo. La tua storia mi fa sembrare in qualche modo di star leggendo uno di quei racconti antichi, quelle fiabe, di cui si fa menzione nel capitolo stesso. Ci tenevo a sottolinearlo perché oltre ad essere una buona base per qualsiasi racconto, trovo fondamentale che lo stile con cui viene scritta una storia si sposi con il suo contenuto, ciò di cui parla, l’ambientazione e tutti gli altri elementi che la compongono.
Fatti questi doverosi complimenti di premessa, vorrei partire da un discorso più generale su Loki e Thor fino ad arrivare agli avvenimenti più specifici del capitolo.
Ho rivisto Thor Ragnarok giusto questa sera e pur non essendo fra tutti i film del MCU che coinvolgono Loki e Thor il più profondo e complesso, le interazioni dei due figli di Odino mi hanno comunque fatta riflettere. Tutte le volte che guardo Loki e Thor uno accanto all’altro mi domando se fra di loro ci sia davvero affetto, se Loki tornerebbe sui passi di qualche scelta che ha compiuto, se si rimangerebbe alcune parole dette. Mi interrogo più su di lui che non su Thor perché beh, Thor compensa positivamente tutto ciò che Loki fa di negativo e agisce laddove Loki invece rimane inerte. Conclusione a cui sono giunta scrivendo questo ragionamento: si compensano inevitabilmente a vicenda, raggiungono un certo equilibrio insieme perché singolarmente, all’interno della coppia (che sia romance o bromance), sono su lunghezze d’onda diverse. Questo può essere ovviamente un ragionamento che per te non sta né in cielo né in terra, ma ho ritrovato queste mie considerazioni nella tua storia, nel senso che il tuo modo di gestire Loki e Thor è venuto incontro ai miei gusti.
E per me è tutto dire, perché come penso di averti accennato quando ci siamo accordate per lo scambio nel gruppo, non shippo affatto Loki e Thor. Non li ho mai presi troppo in considerazione e quando l’ho fatto non c’è stato quel click, quello scatto che me li ha fatti amare. Nel tuo racconto però riesco ad apprezzarli, hanno il loro perché e hai proposto una dinamica – quella del bacio a cui si accenna a fine capitolo – per me molto valida. Ci tengo a dirlo perché non credo sia affatto scontato che solo perché un racconto vuole essere su una coppia, sia in automatico efficace: sai quante volte le persone snaturano i personaggi pur di condurli in una certa direzione? Ecco, tu non l’hai fatto. E penso che il mio parere da scettica per quanto riguarda la coppia sia molto obiettivo in questo senso!
Altro punto che ho apprezzato molto del rapporto che hai messo in luce è l’idea che sia quasi un’ossessione. Che logora Thor, nello specifico, che vorrebbe tornare sui propri passi invece di provare quei sentimenti, ma che allo stesso tempo non li rinnega sapendo che solo lui potrebbe amare Loki come in effetti fa. Tra i due penso sia Loki quello che più si adatterebbe ad una situazione simile, che meno si farebbe scrupoli, ma tocca a Thor prendere le redini di fronte alla ritrosia – e all’orgoglio – del fratello, motivata dagli avvenimenti più recenti e perché no, dal suo modo di fare spesso e volentieri contraddittorio.
Non si può dimenticare infatti che nonostante Thor abbia le migliori intenzioni del mondo, quello che ha compiuto nei confronti di Loki salvandolo è un torto che il dio degli inganni non può di certo lasciar correre facilmente: mi è piaciuto molto anche il pezzo iniziale, dove appunto racconti della leggenda dei giganti di ghiaccio. I mostri che Loki ha imparato a dover temere da bambino, quelli contro cui lui stesso ha combattuto e che sono sulla bocca di tutti come simbolo di malvagità, sono la stessa cosa che vede riflettersi nello specchio ogni volta che si guarda. Il prezzo da pagare per essere tornato in vita.
Le righe dove si legge il suo tormento sono permeate di solitudine e le ho trovate molto efficaci.
Quindi sì, non lo si può biasimare per lo scarso desiderio di vedere Thor, pur essendo nell’MCU – perché nella vita vera è un’altra storia, dato che Loki probabilmente ha più fan di Thor AHAH – l’unico disposto ad amarlo.
Mentre scrivo la recensione ho sotto mano il testo del racconto e mi è capitato di rileggere il passaggio in cui Thor dichiara di voler solo aiutare Loki, ma lui afferma di non aver bisogno di lui. Mi domando se questo cambierà, nel corso del racconto. Se Loki abbandonerà questa visione e perdonerà Thor.
A tal proposito, colgo l’occasione anche per dirti che trovo azzeccatissima la caratterizzazione di Loki: è un personaggio molto complicato e credo tu lo stia rendendo davvero bene. Hai dato prova di saperti destreggiare nei suoi pensieri e introspezioni molto abilmente, permeando queste l’intero capitolo. Senza contare che leggere le sue frasi mi dava l’impressione di star ascoltando delle battute del film, e non credo affatto si tratti solo di una mia innata capacità di immaginare!
Spero di essermi fatta perdonare un po’ il ritardo con questa recensione.
Mi raccomando, continua così che stai facendo un ottimo lavoro ;)
Alla prossima!

Recensore Master
09/08/18, ore 02:36

Mamma mia complimenti! Questa storia mi piace tantissimo. L'ho letta tutta d'un fiato!
Loki che non riesce ad accettare né d'essere vivo, né di essere diventato cosí. Cerca di allontanare il fratello sempre di più, ma alla fine non ce la fa più e finalmente scatta il bacio e che bacio 😍😍😍😍😍
Che crudeltà interrompere così il capitolo però 😭😭😭
(Recensione modificata il 09/08/2018 - 02:37 am)

Recensore Master
06/08/18, ore 21:24

...woh.
Questa conclusione davvero non me l'aspettavo, wow!
Ma, perdonami, andiamo con ordine.
Intanto, buonasera cara! Non mi aspettavo il ringraziamento iniziale, ovviamente ricambio l'abbraccio *__*
Allora, a l l o r a.
Quante cose.
Dunque, partiamo dallo stile? E sia; metaforico e lirico come sempre, continua a essere un unicum per me, porta decisamente la tua impronta, e questo è bellissimo!
Le metafore, tra l'altro, ritornano; ecco di nuovo l'oro del primo capitolo, che qui si incarna nel principe dorato, baciato dal Sole: Thor. [Ho trovato bellissimo che tu a un certo punto definisca la Luna indifferente, perché voluto o meno, la Luna si configura così come Loki. **]
Sai, mi sento molto sciocca. Avevo dato per scontato che 'A Monster' si riferisse al fatto che Loki, tecnicamente morto, non lo è, e che l'appellativo di mostro si riferisse solo a questo: c'è molto di più!
Loki non è diventato un mostro ora, lo è sempre stato, è un Gigante di Ghiaccio. "A morte!".
Non so davvero come ho fatto a non pensarci prima :/ Un doppio mostro dunque, il che rende il titolo doppiamente calzante.
Ma parliamo di Loki.
Ho amato la sua caratterizzazione, così controversa, così ingannevole.
Così sagace, alle volte, cosa che non guasta mai.
"Lei desidera ardentemente essere trucidato. Un Guaritore masochista non l’avevo mai incontrato, di solito sono sadici." Questa è solo una delle tante sue battute che mi ha stesa, l'ho amata.
Quei "Bacio così bene?" finali sono a dir poco stupendi.
Loki è lui, cerca di evitare Thor, sebbene non sia ciò che vuole realmente- non è certo un caso che finisca sempre per tornare alla stanza.
Dubito che il dio degli inganni abbia i miei stessi problemi con  il senso dell'orientamento, persino in queste condizioni.
Thor, Thor: inizialmente cerca di assecondarlo, poi non regge più. Va nelle sue stanze non invitato, non accettato- ma profondamente bramato, nonostante tutto.
E davvero, questa rivelazione finale del bacio mi ha colta totalmente alla sprovvista.
A dir poco stuzzicante, come idea.
Continuamente stuzzicato da Loki -l'ho già detto che amo quei 'Bacio così bene?'? Mi vedo Loki che ride davanti, aiuto-, Thor perde totalmente il controllo e lo 'assale'.
Il dio degli inganni protesta, ma... si arrende.
Il tutto condito dal tuo stile così interiore (?), non mi vengono modi migliori d'esprimermi >.<
Il distico [passami il termine, anche se non si tratta di versi] finale poi è una chiusa memorabile.
Se non ricordo male, lo scorso capitolo finiva con Loki che ha problemi a respirare- qui è il contrario, il dio ora respira, respira attraverso un bacio.
Wow.
Complimenti per questo capitolo, curatissimo fin nel più minimo dettaglio e poetico come solo i tuoi capitoli sanno essere!
In conclusione ti segnalo qualche svista -niente di che, e su un capitolo così lungo è praticamente impossibile che non sfugga qualcosa!-:
- "da un [mai irrisolto] desiderio di appartenenza." o mai risolto o irrisolto e basta, immagino;
-“[È] questo invece sarebbe l’assurdo metodo che hai scelto per darmi delle risposte? Libri?” 
-"Ma in [un] quel dolore c’era una differenza sottile."
-"[Trattene] a stento una risata di gola," (manca una 'n')
A costo di ripetermi, ben fatto!
Ci sentiamo presto ^^, [a parte che ci stiamo sentendo in chat... oh be' xD]
Mari

Recensore Master
06/08/18, ore 08:58

Ciao, recensisco per lo scambio libero de Il giardino di Efp. Dunque, inizio questa recensione dicendoti quella che è la prima cosa di cui mi sono resa conto mentre leggevo. Mi ricordo bene la long sul castello errante di Howl e una cosa che ricordo bene è proprio il modo in cui gestivi lo stile, adattandolo alla caratterizzazione del personaggio. Qui è un po' la stessa cosa, me ne sono resa conto in questo capitolo perché il primo è servito un po' da adattamento. Per guardarsi attorno e capire cosa succede, ma ora invece è molto più chiaro. Lo stile è perfettamente cucito su Loki. Un Loki perfettamente IC, in un modo strabiliante... è lui in tutto e per tutto, la maniera di parlare, quella di atteggiarsi. Mi pareva di vedere Tom Hiddleston in tutta la sua figaggine. Questo Loki è esattamente come quello che conosciamo, teatrale, capriccioso, orgoglioso, dannatamente ostinato... a tratti è infantile nel modo che ha di parlare, mentre in altre occasioni riesce a essere incredibilmente saggio. Molto ambiguo, anche. In tutti i tratti tipici del suo personaggio. Ragion per cui, anche lo stile si adegua al personaggio. Molto teatrale, esibizionista quasi. Calato perfettamente sul carattere in questione e adattato alla perfezione. In questo ti faccio sempre i complimenti, perché è una caratteristica che ammiro sempre in un autore, la capacità di adattarsi è sempre molto importante per me.

Per quel che riguarda l'evolversi della trama, alcuni scelte sono dettate dalla caratterizzazione del personaggio. Come quella di chiudersi in camera per un mese e rifiutarsi di vedere Thor, solo per un impuntarsi infantile, è perfettamente da Loki questo va detto. Ciò che sembra ovvio, e fin dal capitolo primo, è che c'è qualcosa di pesantemente non-detto tra di loro. Qualcosa che rende infelice Thor, al punto che la sua tristezza, il suo rammarico, diventano evidenti anche guardandolo da lontano. Loki è un osservatore attento, scrupoloso. Conosce tutto del fratello e questi sa bene come colpirlo, come attirarlo a sé. Il loro è un balletto, una sorta di danza nella quale si ricorrono a vicenda. Da una parte abbiamo Loki che è sì sconvolto per esser tornato tra i vivi, ma che si impunta per conoscere quella che è tutta la verità, non accontentandosi delle spiegazioni di Thor. Non gli basta il "perché sei mio fratello" perché fratelli non lo sono affatto, anche se si sono considerati come tali per tutta la vita. No, Loki vuole sapere tutto. Forse già sapendo dove andrà a parare la confessione di Thor. Ho avuto l'impressione che, da perfetta donnetta capricciosa qual è Loki certe volte, volesse più che altro sentirselo dire. E quando Thor non lo fa, allora ecco che arriva il rifiuto, il tormento, l'inseguirsi con lo sguardo... il capitolo in questo è molto dettagliato, hai descritto ogni passaggio e ogni loro azione o parola, in una maniera molto scrupolosa. Hai fatto un lavoro eccellente sui entrambi i personaggi, regalandoci persino i movimenti o le espressioni facciali. Davvero un ottimo lavoro.

In tutto questo va premiata l'introspezione, approfondita e dettagliata a sviscerare ogni sentimento o emozione. Dove leggo io di solito non si trovano spesso storie così tanto introspettive, spero che un giorno deciderai di scrivere anche su Sherlock, perché sarebbe bellissimo!

Ultima nota, devo dirlo. La lunghezza è davvero tanta, all'inizio mi è quasi sembrata esagerata. Ma il bello è che la lettura scivola via, soffermandosi e rallentando dove è necessario che rallenti e accelerano dove invece occorre più ritmo e sveltezza. Anche in questo senso, ne sono rimasta molto ammirata. Complimenti di nuovo.
Koa

Recensore Master
05/08/18, ore 17:23

Ciao! **
Eccomi - finalmente! - per lo scambio libero de "il Giardino di EFP".
Scusami per l'estremo ritardo, ma ho lavorato fino a venrdì e ieri mi sono dedicata un po' alla scrittura e alla lettura (tra le varie cose lette c'era anche il primo capitolo dell'altra tua long **)! Ma ci sono!
Parto col dirti che questo capitolo mi è paiciuto parecchio! Alcuni scheletri sono stati tolti dall'armadio e le prime 'maschere' sono cadute! 
Una cosa che apprezzo molto del modo in cui ci presenti i personaggi è la costante e approfondita introspezione. Attraverso le loro azioni - grandi o piccole che siano -, le loro parole, i loro pensieri e i loro dolori, riesci a farmi entrare 'dentro la loro mente' e finisco sempre per guardare il mondo che li circonda all'interno della storia un po' come lo vedono loro. Questo è ottimo, perché permette a me, lettrice, d'immedesimarmi appiano dentro al loro dolore e ai loro sentimenti. Bravissima! 
Thor mi ha fatto a tratti 'tenerezza'. Sembra strano dirlo così, ma tra i sensi di colpa che nutre nei confronti del 'fratello' e le suppliche di perdono che oramai non si contanto più... ha mostrato quelli che sono realmente i suoi sentimenti! *cuore*
Sappi che ho amato la scena finale! Quel bacio così ben delineato, quel tormento interiore dei due protagonisti così magistralmente descritto... anche qui ho 'sentito' tutto quello che volevi dirci su questo prezioso momento vissuto da Thor e Loki.
Loki. Me lo stai facendo letterlamente adorare! La sua rabbia, la sua frustrazione, il suo senso d'inferiorità. Ogni suo più piccolo aspetto personale è stato narrato in maniera notevole e ti rinnovo i miei più sentiti complimenti per questo. 
Quando all'inizio della recensione parlavo di 'maschere che cadono', mi riferivo soprattutto a come davvero Loki abbia vissuto interiormente il bacio scambiato con suo 'fratello'. Ha sentito di essere tornato a respirare, ha sentito di essere vivo. Non è più morto come vorrebbe far credere a tutti specie a Thor! La rinascita è iniziata! :)
Questo aspetto della tua caratterizzazione di Loki l'ho rilevato anche quando i due 'fratelli' condividono dei ricordi della loro infanzia, in particolare le citazioni della loro madre. La rabbia (insieme alla 'sete' di vendetta) è sempre uno dei 'muri' più utilizzati per nascondere quella che in realtà è sofferenza causata dalle numerose mancanze affettive. E aggiungiamoci anche il palese senso d'inferiorità nei confronti di Thor, il re di Asgard al quale tutto è stato concesso dal padre.
Come tu ben sai, non sono assolutamente in grado di dire se i tuoi persoanggi siano iC o meno, ma a me sono piaciuti e li hai caratterizzati in maniera davvero vivida e realistica. La tua introspezione è di alto livello. Bravissima!
Dal punto di vista della grammatica e della sintassi non ho rilevato errori particolari. :)
Recensione sicuramente positiva! Continua così!
A presto,
Mahlerlucia
 

Recensore Master
03/08/18, ore 09:23
Cap. 1:

Ciao, passo per lo scambio libero del gruppo "Il giardino di Efp". Dunque, come ti dicevo nel post, conosco molto bene l'MCU (anche se - come te - soltanto dai film e non dai fumetti) e shippo abbastanza Thor e Loki, ma non vengo praticamente mai a leggere fan fiction da queste parti. Se capita però le leggo volentieri, come in questo caso.

Premetto che personalmente non sono molto convinta che Loki sia morto, Loki è troppo furbo e troppo intelligente per morire in un modo così stupido. E in questo sono certa che la seconda parte ci rivelerà delle belle sorprese, perché non posso pensare che il Dio dell'inganno si sia lasciato uccidere per uno scatto di rabbia. Detto questo, tu hai costruito la tua storia attorno a quello che abbiamo visto e naturalmente hai fatto benissimo. Altrettanto credibile è l'idea che Thor possa aver fatto qualcosa per riportare Loki in vita, io me lo vedo perfettamente a fare una pazzia del genere. Quindi ciò da cui nasce questa storia mi pare essere verosimile, per quanto si può capire dal primo capitolo. Detto questo, il primo capitolo parla di altro secondo me. Ciò che è successo viene svelato gradualmente, perché a essere al centro dell'attenzione sono i sentimenti di Thor. Li hai descritti in maniera molto approfondita, sviscerando ogni più piccolo sentimento ed emozione, andando a fondo nella sua mente e nel suo cuore, dilaniato dal dolore. La sofferenza e il dolore ci sono tutti, e arrivano davvero come fossero l'onda di un maremoto. In questo hai fatto un ottimo lavoro.

Mi ha fatto piacere ritrovare il tuo stile dopo la storia sul castello errante di Howl. Ho notato che qui, rispetto a quella storia, è ancora diverso. Questo ha slanci anche più poetici e passaggi di uno stile più raffinato. A tratti suona quasi enfatico. Non so come la gestirai da questo punto di vista, ma per ora è stato interessante leggerla.
Koa

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