Recensioni per
Contraddizioni.
di Afaneia

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
17/04/21, ore 17:24
Cap. 2:

Questa recensione è in ritardo di un billione e cinque miliardi di anni e spero varrà l'attesa. Mi spiace per tutto il tempo impiegato. Spero tu stia bene.
I primi paragrafi mi hanno colpito per le descrizioni bellissime. Da quella della via più corta, con la discesa aerea di Link mentre guarda il lago spumeggiare e brillare sotto il Sole morente, lo stesso riflesso ora dal metallo delle sue armi, al minuzioso lavoro di Mipha mentre gli chiude pian piano le ferite, al tremolio di cui non conosce l'origine mentre impugna l'arco... Sono tutte piccole cose, ma aiutano moltissimo dipingendo le scene che scrivi con piccoli gradevolissimi particolari.
Lo sgattaiolare furtivo di Link e la sua entrata via finestra mi hanno fatto sorridere, così come la 'trasformazione' di Miceda: lo stesso identico ometto silenzioso, laborioso, serio che Link conosce e che forse gli ricorda un po' una figura quasi paterna, solo un poco più presentabile del solito grazie all'influenza di Pauda. E a proposito di loro due, il modo in cui li scrivi mi piace un sacco. Sono perfettamente in sintonia: uno l'opposto dell'altra eppure entrambi svegli, attenti, comprensivi, subito preoccupati per il nostro eroe (e chi non lo è, giustamente) seppur lasciandogli comunque il suo spazio.
I pensieri di Link... mi hanno colpita, davvero. Il modo in cui lui vede il mondo e le sue stesse azioni. La vittoria che ha salvato Hyrule non ha nulla di glorioso, anzi, lo riempie di imbarazzo e disgusto: solo lui può sapere che è stata tutt'altro che uno scontro tra titani, perché solo lui era lì mentre tentava di non lasciarci la pelle. L'entusiasmo e la fiducia cieca di Sidon nei suoi confronti lo mettono a disagio, lo turbano, perché le sente come altre (nuove) aspettative che si sommano a quelle che la persona che è stato gli ha lasciato sulle spalle.
E' strana eppure comprensibile anche la sua nostalgia per il Nulla, per quel periodo della sua vita in cui non era nessuno e non sapeva niente mentre viveva alla giornata, quando non era che un bambino nato dalla terra in una grotta come in una strana favola - quel Nulla che aveva ritrovato quando Daccapo aveva cominciato a nascere e che adesso non può più sperare di ritrovare in un mondo che va ricostruendosi lentamente. Sa che questo ritorno della civiltà è la cosa giusta: ne trova conferma nello scalpitare frenetico di Zelda e Sidon, ansiosi di ridare al mondo la libertà pacifica che si merita. Non rende però meno dolorosa la perdita del Nulla.
Sidon è sempre una gioia da sentire. Il suo entusiasmo guizza fuori dalle parole insieme al suo sdegno, alla sua rabbia, alla sua paura, ma riesci anche a far trapelare i suoi sentimenti più silenziosi. Il modo le loro visioni di come la faccenda del lynel sia andata - entrambi accusano loro stessi, e non l'altro, di essere stati codardi - mi piace un sacco, e la loro decisione di fargli il culo a stelle e strisce insieme porta ad un'ottimo scontro, scritto benissimo! Mi ha fatto venire l'ansia come se fossi stata a pochi metri da loro.
E il finale. Il finale è... davvero bellissimo. Tratti un tipo di dolore legato alla morte che non credo sia toccato molto, e lo presenti in un modo davvero magnifico. Cosa si può fare quando viene a mancare qualcuno che dovrebbe avere molta importanza per te, sennonché... non ricordi nulla di quella persona? Osservi come reagiscono i tuoi cari, il loro dolore, le loro lacrime, li ascolti rimembrare momenti felici di una vita che semplicemente non conosci, e devi sedere lì, in mezzo a lacrime che non capisci e aneddoti riguardanti un estraneo. Come devi comportarti? Cosa devi fare? Qual è il tuo posto in un mondo che piange senza mai fermarsi quel qualcuno così vicino a te, che però non puoi dire di aver conosciuto davvero? Riuscirai un giorno a ritrovare, nel vacuo del tuo teschio, anche solo l'immagine di un ricordo, e se ci riuscirai, farà una qualche differenza, ti aiutera a vivere tutto questo in modo migliore?
Non lo sa Link e non lo sa nemmeno Sidon, che lo ha vissuto per così tanto.
Sa solo che fa male, e che farà sempre male.
E in qualche modo ti abituerai.
Mi scuso di nuovo per il ritardo e ora anche per questo muro di testo infinito, ahah
E' davvero un capitolo bellissimo, che mi ha colpito tanto, e per rifarmi non volevo tralasciare nessun particolare, perché ogni riga è davvero un capolavoro in sé.
Spero di riuscire a recensire l'ultimo capitolo nel futuro quanto più prossimo possibile, se il mio corpo non si squaglia
Un grosso, grosso abbraccio,
An13Uta

Recensore Junior
26/03/20, ore 15:57
Cap. 3:

Come anticipato, il capitolo mi è piaciuto, soprattutto quel suo tono lievemente malinconico ma allo stesso tempo sereno e realizzato. Al prossimo betaggio!!!

Recensore Junior
29/12/18, ore 20:20
Cap. 2:

Cons!!! Eccomi. Allora come ti avevo già un po’ anticipato, ho apprezzato molto questo capitolo dal tono melanconico. Abituata al tuo angst è stata una piacevole sorpresa trovare invece un tono più sommesso e nostalgico con un Link che anche se sollevato che la guerra sia finita, si ritrova a pensare con nostalgico affetto ad un passato di cui, per quanto ho capito non conoscendo molto bene la storia, rimpiange alcune cose e sente la mancanza di altre. È stato bello poi vederlo avviarsi verso un percorso di accettazione della sua storia, trovando nel suo amico una solida spalla su cui appoggiarsi. Al prossimo betaggi, Fiulopis.

Recensore Veterano
10/08/18, ore 13:21
Cap. 1:

Tralasciando il fatto che sono stata dolcemente assassinata dalla nota ed il mio cuore si è sciolto nelle arterie peggio di un gelato a Ferragosto, questa recensione sarà, già lo so, indegna.
Perché non è concepibile che io, semplice mortale, riesca ad incanalare le emozioni che hanno preso d'assalto la mia anima inghiottendomela in un piacevole tormento come tu sei riuscita a fare in questo singolo capitolo il quale posso orgogliosamente riferirti (con la tua immersione in Link prima terrorizzato all'idea che Zelda muoia, poi stanco e coperto di tutte queste attenzioni che lo aiutano a malapena a calmare il suo dolore, infine confuso e terribilmente perso nella valanga di ricordi sfumati ed emozioni che riesce a capire solo a tratti) mi ha fatto fare salti mortali a furia di rodermi il fegato per quanto tu sia brava.
Nel senso che se tu poi mi fai le recensioni complimentandomi, ho paura tu abbia bisogno urgente di un ottico perché quello che riesco a fare io non ha neanche di striscio l'abilità e qualità che tu mi presenti e con cui mi distruggi (in modo positivo).
Ma veniamo al sodo.
Io, molto tranquillamente, lo adoro alla follia.
Mi tremano le mani all'idea che tu, sempre molto tranquillamente, pubblichi un ALTRO capitolo, che avrà sicuramente la stessa forza emotiva di questo e mi ri-trascinerà nel gorgo vuoto che è il delirio del leggere un capolavoro di fanfiction.
Non vedo l'ora che succeda.
Ti mando tanti di quei baci che la metà avanza nel frattempo, e magari mi tolgo anche di torno adesso che sto sclerando assai indecentemente.
Un abbraccio gigante,
An13Uta

Recensore Master
06/08/18, ore 02:02
Cap. 1:

Ciao Ciccia,
Ho visto che hai pubblicato una nuova storia su Zelda e non potevo non recensirla, soprattutto scoprendo poi che alla fine c'è anche il mio nome... e sono rimasta piacevolemente sorpresa nel trovarlo ç////ç
Ho adorato le tue shot su questo Fandom, a dir poco, per la loro magia che riescono a trasmettere facendo sì che il lettore si immedesimi nel mondo si Zelda, con i suoi personaggi così diversi e per questo amabili ma soprattutto per il tuo stile scorrevole e poetico, ordinato, compatto. Non c'è mai il rischio di perdersi e questo, secondo me, è un fattore importantissimo.

Riuscire a catalizzare l'attenzione come ci riesci tu, non è da tutti. Davvero, non lo è.
Ma cominciamo con ordine, okay? o comincio a sclerare come sempre e dico cose senza un senso logico XD

Cominciamo con Link che porta in salvo Zelda, dopo aver sigillato Ganon ma... non è accaduto ciò che ci si aspetterebbe da una magia come quella. Zelda sta pagando le conseguenze delle sue azioni con le proprie forze, che pian piano la abbandonano.
E' molto bella la parte inziale, con questa introspezione su cosa sia giusto fare e cosa no, da parte di Link. prende in cosiderazione ogni tipo di possibilità; persino portarla all'Altopiano delle Origini, ma il rischio è troppo grande e questi calcoli che fa, questo suo modo di tentare in tutti i modi di rischiare il meno possibile, è molto umano.

Ha tra le braccia la principessa, come la definsci tu, la vera eroina, e non può permettersi che il mondo la perda. ecco, trovo questa immagine dannatamente poetica.
Persino immaginare Zelda coperta da Link da molti abiti mi coinvolge a tal punto da farmi dimenticare che, in camera mia, ci sono tipo 35 gradi...

la preoccupazione di Link per Zelda è talmente grande che quando arrivano al villaggio di Calbarico, non si rende nemmeno conto di essere ferito. O meglio, non è la sua priorità.
Tipico di Link, no? Dimenticare se stesso per salvare chiunque altro, specie Zelda e questo tratto, descritto in un punto dove quasi potrebbe rilassarsi sapendo che si stanno prendendo cura della principessa ma non lo fa, lo trovo affascinante. Un eroe che non si riposa, Link. Ed è così che tu lo rappresenti, ed è per questo che me lo rendi così affascinante.

Ho trovato molto "luminosa" la descrizione di Zelda sul letto, con questi capelli sciolti, dorati, che la circondano. Pulita,profumata, che dorme beata. Sovrapponi poi tutto questo al ricordo di lei tra le braccia di Link, tre giorni prima, trasandata forse, infreddolita, e vicina, tremendamente vicina e Link sembra quasi che non riesca ad avvicinarla quando torna ad essere la Principessa e non la guerriera.
Come se i loro mondi si separassero, in qualche modo. Come se non la vedesse più come un suo pari.

Il sollievo poi, quando lei risponde al suo richiamo, mi ha sciolto. Quella voce "dolce e malinconica" è come un cuscino. Un cuscino che circonda questa scena tranquilla, dopo quel lungo viaggio dove Link ha davvero temuto di perderla, di vederla spegnersi tra le sue braccia.
Questo loro rassicurarsi, mettere a nudo anche le paure, mi ha davvero catturata. I tuoi dialoghi sono sempre molto profondi, e qui si vede ancora la differenza sostanziale tra le due personalità di Link e Zelda; lei, posata e riflessiva, lui più impulsivo.

Poi lo nomina... Revali.
Io e te abbiamo parlato delle ship di questo fandom giusto in una recensione della storia precedente e ho scoperto che tu shippi Link con Revali e la cosa mi ha abbastanza fatto piacere; shippo prevalentemente Link con Sidon ma anche con Revali ma... insomma sto dilagando, in sostanza pure non li avessi shippati avrei comunque apprezzato questa storia perché è impossibile non farlo.

Link è confuso. Confuso dal fatto che Revali gli manchi tanto. Anzi che sia l'unico a mancargli e questa introspezione, dove il ricordo degli altri sembra quasi una mera leggenda lontana di cui potrebbe addirittura non credere, Revali sa che c'è stato. E' esistito e il suo ricordo è vivido tanto quanto quello di Zelda, viva di fronte a lui. Ecco, immagino che questo sia il vero amore attraverso il tempo, che forse amore non è o non è ancora consapevole che lo sia.

«E ci siamo amati in quelle vite, credi?»
[...]
«Di certo... di certo non in tutte, non è vero?» di certo non in questa.

Sembra quasi che stiano parlando della loro ultima vita, come se questa che stanno vivendo sia l'ultima e non ce ne saranno altre. Una sorta di resoconto, per capire quanto il cerchio torni sempre sulle stesse cose, le stesse esprienze e Link sa che non è così. Almeno nell'ultima.

«Ti ho detto che sentivo il tuo cuore quando era più vicino al mio, ma la verità è che non lo è stato quasi mai. Il tuo cuore non era con me: era nel respiro delle terre selvagge, era in questo villaggio che stai aiutando a costruire...»

Daccapo...
I dubbi di Link tornando, e la mia mente torna alla tua vecchia One Shot e tutto si ricollega. I pensieri di Link, le sue paure, la sua voglia di fuggire. Torna tutto e Link sembra quasi pentito di non averlo fatto. Questo Link che inizia ad avere dubbi, sul passato, su ciò che ha fatto e ciò che non ha fatto... è sempre più... maturo? Sembra quasi stia crescendo, che questi anni, moltissimi anni, abbiano finalmente aperto nella sua testa una qualche consapevolezza. O almeno io ci vedo una sorta di maturità, spero di non sbagliarmi; magari non era ciò che volevi trasmettere.

«Lo rifaresti ancora, certo» lo interrompe Zelda. La dolcezza della sua voce non ha la minima esitazione.«Lo rifaresti ancora oggi, e lo faresti per chiunque, perché tu sei fatto così e non ti tirerai indietro mai. Ma tutto ciò che hai fatto da quando ti sei svegliato lassù, sull'Altopiano, lo hai fatto perché ti è stato chiesto e dunque dovevi. Io non posso impedirti di sacrificare la tua vita per tutto ciò che desideri, ma posso scioglierti da ogni dovere che tu abbia verso di me e lasciarti libero di scegliere..»

E qui confermi la mia idea di un Link che pensa sempre prima agli altri che a se stesso ed è per questo che Zelda lo invita ad andare a Daccapo o dovunque lui voglia, per non perdere la sua occasione. Ha salvato la Principessa, di nuovo. E' salva, fuori pericolo ed ora deve pensare un po' a se stesso.
E' una gran bella consapevolezza, per lui e per un lettore, forse anche per te che l'hai scritta: l'eroe che si ritrova "libero" e non sa che fare della sua libertà, perché sarà sempre un po' prigioniero del suo ruolo, no?

E Link di nuovo non riesce a pensare solo a lui; vuole che Zelda vada a Daccapo con lui, e si prenda anch'essa una pausa dal suo ruolo di salvatrice, di principessa di Hyrule... perché come dice anche lei - come le fai dire tu, in realtà - "siamo stati schiavi del destino".

E lui vuole che entrambi tornino ad essere Link e Zelda e basta.
Trovo tutto ciò giusto. Mi sono resa sempre più conto, andando avanti con la lettura, che questi due personaggi hanno dovuto sopportare il peso di milioni di vite, per milioni di anni, in contesti diversi, in vite diverse ed ora sembra davvero che sia l'ultima e la vogliono vivere in totale libertà e questo... questo è commovente. Molto.
C'è questo strascico di malinconia che ti porti dietro dall'inizio della shot che ti scioglie, ti fa sospirare di tanto in tanto ed è grande ad uno stile che ci riesce e basta, perchè non è solo impegno il tuo, è anche talento e un sapere profondo e la voglia soprattutto di entrare nella psiche dei personaggi e farla tua per poi muoverli.
tanto che alla fine c'è solo bisogno di leggere tra le righe, specie per Zelda. Sa com'è fatto Link, sa che non le dirà mai quali sono i suoi bisogni, così tanto che è costretta a darglo l'ordine di andarsene, di fare ciò che è giusto e questa scena:

Chinandosi sul bordo del letto, Link posa le labbra sulla sua fronte e si riempie le dita dei suoi capelli. Zelda si è irrigidita e trema, ma Link percepisce egualmente tutto il suo calore.

«Sono contento che tu abbia trovato il tuo posto nel mondo.»
Un tocco fresco lo farebbe sobbalzare se solo non provenisse da lei: Zelda ha sollevato le mani per toccarlo, e ora la punta delle sue dita rosate sfiora appena le sue guance. «Spero che lo trovi anche tu. Link...»

Questo augurio, e questa carezza. Sono tutto ciò che serviva. sembrano quasi due anime più leggere, sebbene tristi nel doversi separare ma leggere. Volano quasi.
E la lettera finale, dove Link si rende conto che quell'ordine ricevuto è tutto ciò di cui aveva bisogno, va a chiudere una storia. una vera storia che ha tutte le ragioni di continuare, ma non in questa vita.
Questa vita è conclusa.
E i ringraziamenti di Link, per avegli ricordato il nome, sono molto dolci (il che è anche molto carino, perché è un personaggio a cui puoi camvbiare nome nel giorno quindi mi sono un attimo triggherata, volevo lo sapessi XDDD).

Insomma, il finale mi ha lasciato un grosso senso di soddisfazione; un sorriso sulle labbra. E' un'altra storia che ti rimane dentro, come le precedenti ma ha qualcosa in più. Sarà questa differenza tra Link e Zelda, tra Caos e Calma, tra Bianco e Grigio.
Non so, ma mi ha trasmesso candore, malinconia, amore e felicità.

Ti volevo inoltre ringraziare ancora per avermi citata; a me fa sempre piacere leggere qualcosa di così profondo e ti chiedo scusa se magari sono lenta a recensire ma odio lasciare recensioni che non siano soddisfacenti e che non vengano dal cuore e dall'anima. Soprattutto con storie che si insinuano nella pelle così.
Poi volevo anche ringraziarti per le recensioni che mi lasci che non devi assolutamente chiedermi scusa per i ritardi, anzi... io sono pessima e non rispondo mai ed è qui che ne approfitto per ringraziarti di cuore per le correzioni che mi fai, perché a volte sono davvero un disastro e non mi accorgo di ciò che combino e tu sei la mia salvezza... e il fatto che tu perda tempo a trascrivere le correzioni per poi farmele presente per me è una grande cosa; non posso che ammirarti e dirti ancora grazie (penso che se ti dico un altro grazie mi vieni a cercare e mi picchi XD).
Tesoro che dire... non vorrei finire mai di scrivere questa recensione, so che ho omesso un sacco di cose da dire, ma spero di averne dette la maggior parte.
Spero davvero di leggerti presto,
un abbraccio, e un bacione.
Miry


p.s. è tardi e mi son resa conto solo ora che è una storia a capitoli quindi ovvio che ci sentiamo presto, santo cielo! (scusa la vecchiaia è brutta...)
(Recensione modificata il 06/08/2018 - 02:04 am)