Ho mille cose da dire, mille pensieri che combattono tra loro con il magone alla gola perché risalire dal baratro non è mai facile.
Mentre leggevo mi premeva sapere (stranamente) in che tempo io avrei dovuto collocare 'imparare' perché, mentre credevo di stare ad ottobre di 'genesi', poi credevo di ritrovarmi a dicembre... e poi scopro che è passato un anno dagli eventi e mi dispiace sempre di più per la protagonista che, se anche si era data una possibilità nel rimanere amica della sua amata, non ce l'ha fatta e ha continuato ad amarla silenziosamente. In più lei si è pure fidanzata con un altro.
In questo pezzo, sebbene anche in altri due mi sia capitato, ho odiato la collega perché diventa quasi palese l'aver utilizzato l'amore della protagonista per i momenti di noia (vedi il mandare messaggi nei momenti di pausa da lavoro, i vari torna). Leggere che la protagonista si è dovuta sorbire un 'non ti sopporto più' è difficile da mandare giù. Comparare i due amori diversi... cavolo, cavolo, cavolo.
L'ultimo pezzo mi spaventa perché non ho chiara una cosa. Questo imparare ad amare: questa nuova lezione... da chi è impartita? Chi le ha fatto venire voglia di non buttarsi giù? Ancora la piccola, bassa ma piena di vita gelataia o a una nuova persona? Io, conoscendo tutta la storia, spero tanto nella seconda soluzione.
Quando ho visto che c'era un'altra one-shot legata a 'una ragazza che ne amava un'altra' mi chiedevo cosa mai potesse aggiungere alla storia che conoscevamo. Ti rivelo, veramente, che sapere di queste nuove situazioni a distanza di un anno mi hanno destato un dispiacere ampio, rimuovendo il finale ovviamente. Perché amare da lontano qualcuno (come spiegatoci alla fine in genesi mentre le due continuano a mantenere un rapporto di amicizia dopo l'amaro no ricevuto), esserle vicino mentre altri rubano il tuo posto non è una cosa da niente. Spero, davvero, (come ho scritto nell'altra recensione) in giorni estivi migliori.
Grazie per le parole.
Un abbraccio, forte.
-Alessandro |