Recensioni per
A Family Man
di Vanya Imyarek

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
17/12/18, ore 17:45

Ed eccomi qua con quest'ultimo capitolo!
Che dire, riassumo velocemente anche cosa è stata la raccolta per me, una bellissima storia alla scoperta di un personaggio che avevo già adorato in l'Impero della Vita e che ho imparato ad apprezzare ancora di più, ma ti dirò, forse ho apprezzato di più ETAHUEPA (il tizio di cui copio e incollo il nome xD), non so, mi è troppo piaciuto il suo modo agire, ragionare, interrogarsi, cercare di fare la cosa giusta secondo i suoi principi e la difficoltà di educare come meglio credesse Simay, soprattutto con un carattere imprevedibile come il suo.
Ecco, Simay è stato soprattutto imprevedibile, con la sua intelligenza precoce, che mischiandosi alla sua assoluta e pura ingenuità rendeva davvero difficile riuscire a crescerlo e educarlo.
Già l'adozione, per quanto amore venga messo dentro, spesso è difficile, soprattutto per le dinamiche che vengono a crearsi.
Ma mi è piaciuta troppa la dolcezza e l'innocenza di Simay, anche quando nasce Coya, non si smentisce. E' così animato dalla sua voglia di comportarsi bene e fare la cosa giusta e non deludere le persone che ama (tutte cose che si sono imparate molto bene in questi quattro capitoli) da fare tenerezza, è un pulcino bagnato e spesso lo avrei voluto abbracciare!
Quindi brava tu, interessante Etahuepa e fantastico Simay.
Uno spin-off piacevole per le emozioni e i personaggi e comunque ricco di riflessioni, riferimenti politici e tutte quelle cose che mi avevano già convinto in l'Impero della Vita sulle tue capacità e la tua validità come scrittrice seria!
Bravissima, un bacio,
Karen.

Recensore Master

Questa "raccolta" di storie è geniale, o meglio, le singole storie sono geniali, davvero, mi piace troppo e mi affascina il modo dei due di rapporti, le difficoltà di Etahuepa a educare Simay, il suo bizzarro modo di reagire... E' davvero tutto perfetto e interessante.
" “Non gli ho ancora trovato un nome” sì, perché era quello il problema." Qua mi hai fatto morire dal ridere, ahah.
Non so, Simay ha una bella testa ed è intelligente, allo stesso modo è curioso il suo singolare modo di reagire agli insegnamenti di Etahuepa risultando a volte quasi..."tonto", anche se forse non è il termine corretto.
Fatto sta che è sempre stato una personalità singolare, nel passato forse anche più che nel presente di "L'Impero della Vita" e col senno di poi devo dire che apprezzo ancora di più la sua costruzione.
" “Ma sono schiavi” osservò suo figlio. “Ci devono obbedire, quindi controlliamo già le loro azioni … no?” " indirettamente, il piccolo Simay mette in dubbio o meglio potrebbe far riflettere sui meccanismi del sistema, il fatto che si stanno già comportando male con gli schiavi nel momento in cui li trattatano da "schiavi", anche se poi Etahuepa si giostra abbastanza bene le risposte. Certo però che ha avuto un lavoraccio nella crescita e educazione di Simay.

"rami della calotta di spostarono" qui c'è un errorino di battitura, il "di" al posto del "si".
Per il resto tutto magico, come ogni cosa che tocchi e che scrivi, bravissima e diversa da tutti come sempre!
Un bacio,
Karen.

Ma buongiorno! Eccomi di ritorno!
Questo capitolo devo dire che mi è piaciuto tantissimo, pur nella sua malinconia: mi spiace vedere come, oggi come allora, Simay debba sempre essere messo dentro ordini, restrizioni più grandi di lui, e non riesco ad immaginare niente di peggio che privare ad un bambino di giocare e dunque avere la giusta infanzia fatta di spensieratezza con gli altri bambini, specie per questioni sociali.
Non critico neanche troppo il personaggio di Etahuepa, diciamo che anche lui è vittima del suo tempo, quindi non mi sento nella posizione di giudicarlo aspramente per la pessima educazione che ha dato a suo figlio.
Il piccolo Simay, invece, brilla sempre di una bontà e ingenuità indescrivibili e fa tanta tenerezza, specie perché poverino si annoia con quei bambocci.
Bellissimo aneddoto quello del bambino del consigliere che poco ci mancava che si strozzasse con una biglia xD E bellissimo il titolo, adoro sempre la tua ironia fuori dalle righe e il dare lo stesso filone ai titoli (prima era un "dove..." adesso abbiamo il "poco mancava", splendido!).
Brava, precisa, matura come sempre!
Un bacio,
Karen.

Recensore Master

Well, eccomi anche qui - beh, ho finito l'Impero della Vita e vedendo che le altre tue storie sono tutte fandom che non conosco, ho deciso di scagliarmi sullo spin-off :D
La nascita di Simay!!!!! Amore mio bello, però mi ha fatto ridere questa gag della serva che quasi si ammazza e poi ha pure il coraggio di guardare male il piccolino "come ad accusarlo di averla intenzionalmente fatta cadere".
Penso che l'Imepro della Vita sia una di quelle saghe alla GoT che si potrebbero fare mille spinoff per approfondire il suo mondo.
Capitolo corto, non so abituata a così tanta brevità da parte tua ahah.
Ci vediamo presto al prox capitolo!
Un bacio,
Karen.

Recensore Master

Salve.
Come già m'è capitato di specificare, non ho letto la narrazione principale -per ragioni di cui già si è parlato in altra sede- se non, svariato tempo fa, il primo paio di capitoli, quindi non ho idea/non ricordo se i personaggi qui presentati facciano parte o compaiano anche nella vicenda madre. Per come questo capitolo si presenta, è sufficiente conoscere anche solo vagamente il sapore del lore in cui il tutto si inserisce per comprendere, se non il legame con la storia principale, gli avvenimenti senza restarne disorientati.
La ragione per cui non sono riuscita a trattenermi dal leggere il primo capitolo di uno spinoff di cui non conosco la storia d'origine? Il suo titolo è lo stesso -a eccezione forse dell'articolo indeterminativo- di quello d'un film natalizio degli anni 2000 che ha per protagonista Nicholas Cage. "Per l'amor di Dio, dici davvero? Prendi per il c**o?". No, gente: se c'è Nicholas Cage di mezzo non riesco a trattenermi ahahahahah.
Direi che prima di subito comprendiamo le ragioni di detto titolo e, assieme a tali ragioni, si dispiega il contesto d'un mondo fantasy esattamente così com'è amato dalla moderna tradizione fantasy: arcaico, scolpito, in cui la tradizione e l'etica comune sono tanto formalizzate da assumere una sembianza addirittura burocratica.
Formalmente sappiamo già che non ci siano troppe perplessità su cui soffermarsi. Che altro dire? Buon proseguimento!

Au revoir.