Ciao! Che magnifico stralcio.
Ho notato che ti sei scusato a fine capitolo per aver reso la storia "implicita". Penso proprio che questo sia uno dei suoi punti di forza, invece! Aiuta maggiormente il lettore a percepire l'atmosfera onirica in cui l'episodio che narri è immerso, in quanto di atmosfera onirica si tratta, visto che ci troviamo in un momento postumo alla morte di Erwin.
Inoltre, sono rimasta colpita dal tuo modo di scrivere. Vocaboli ricercati e periodi elaborati, complimenti! L'ho apprezzato moltissimo.
E poi, veniamo a noi... o meglio, ad Erwin. Qui lo hai descritto come "l'incarnazione di un sogno". Non avresti potuto trovare metafora migliore.
Levi dice: "senza la forza di Erwin, l'umanità non potrà mai sconfiggere i giganti", e Hanji dice: "se il comandante muore, la razza umana perderà il simbolo della lotta per la salvezza". Attraverso il tuo racconto, tu... hai concretizzato i concetti che questi due personaggi esprimono a parole.
Erwin è una statua, un'ancora, è costituito dal diamante, unico materiale che non può essere scalfito se non dal diamante stesso. Sì, me l'hai fatto vedere così, attraverso le tue parole. E ti ringrazio, perché Erwin è proprio così.
Egoista, disumano, demonio... Gliene dicono di ogni, eppure, a me sembra il più puro. Tutti gli altri hanno parecchio marciume al loro interno, in quanto sono corrosi dal desiderio di vendetta verso i giganti, Eren e Levi in particolar modo, ma anche gli altri, che quando uccidono un titano si sentono soddisfatti, si sentono soldati migliori, sono contenti di ucciderli.
Erwin non è mai stato contento di far morire nessuno. Né uomini né giganti. A lui non interessa vendicarsi, lui vuole solo scoprire ciò che da sempre è stato celato all'umanità. Solo così riuscirà a soddisfare la sua essenza. E penso che, proprio per questo, il suo desiderio sia l'incarnazione della purezza. Vedo Erwin limpido, cristallino. Ed io lo ammiro moltissimo, per questo. Chi segue un sogno con così tanta tenacia, penso sia da considerarsi un eroe.
"Non ha scrupoli nel sacrificare i suoi uomini", be', Erwin non costringe nessuno a seguirlo. Paradossalmente, coloro che Erwin "sacrifica" sono onorati di dare la vita per tale causa, perché animati dallo stesso sogno di Erwin.
Loro non danno la vita per Erwin, ma per la loro stessa libertà, come fa lui.
E questo lo fai capire perfettamente attraverso il personaggio di Mike, amico fidato di Erwin e da sempre suo braccio destro.
Mike ha letto l'animo di Erwin, l'ha visto veramente. Dentro vi ha trovato un sogno simile al suo, ma vi ha anche trovato questa irrefrenabile energia che avrebbe consentito a lui, e a tutti gli altri che condividevano tale aspirazione, di raggiungerla.
Bella, davvero molto bella. Ecco qui, questo è tutto ciò che la tua storia mi ha lasciato e che mi ha fatto tirare fuori.
Ancora complimenti, alla prossima! |