Buonasera, dolce Bianca.
Tu sei la conclusione perfetta delle mie giornate. Con i tuoi scritti, sei un dessert: il migliore. Purtroppo ci hai tenuto un po' a dieta in quest'ultimo periodo, ma rieccoti carica di idee, arguta, frizzante, spumeggiante! Che onore rileggerti.
Il viola è un colore che, tra l'altro, ho notato ritornerà abbastanza nella collezione autunno inverno di moda – con mio leggero dispiacere, in quanto non amo questo colore, se non nelle sue sfumature più particolari, come il prugna, un delicato lilla o un vinaccia. Ma per il resto è una tonalità che mi infastidisce – un po' come te con il giallo ahahhaahah
Eppure, nonostante la "non-simpatia" per questo colore, sei riuscita a farmi adorare questa ff, sempre ordinata e pulita come ogni tuo scritto, soprattutto i più recenti, ma non solo.
Nel frattempo, mi viene in mente la canzone "Purple rain" di Prince, che amo alla follia.
Mi piace immaginare che anche l'ultimo, ombroso buio che oscura gli occhi della ragazza sia purpureo, cosicché possa riposare veramente in pace. Un leggero ed inspiegabile affetto mi lega a questo personaggio dalla pelle pallidissima e i capelli di fiamme: così riservata e intelligente, mi sembra assurdo che la sua morte sia stata tanto crudele. I morsi della notte hanno placato i suoi morsi della fame, ma per sempre.
Molto carino il titolo in tinta, che aiuta a far sentire il lettore più coinvolto nella storia, perché mentre legge del viola, lo vede davanti ai suoi occhi.
Bravissima, come sempre. Non posso che desiderare di leggerti ancora, ancora, ancora e ancora. Le tue idee sono sempre fra le più originali! ;)
Un bacio grandissimo
S.
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