Recensioni per
Tre volte diecimila stagioni (Saga di Gemini)
di Deliquium

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
23/06/19, ore 09:48

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Superbo lo stile, profondo il significato. Per le è un lavoro perfetto

Recensore Master
23/06/19, ore 09:46

Non so più cogliere la miriade di rimandi e significati profondi della tua fic ma sono ancora in grado di vedere la bellezza. Qui ce n'è tanta. Potente la descrizione notturna, ancora più l'introspezione dei protagonisti. Mi mancano, per il fandom, lavori di questo rilievo. Detto ciò, a quando il prossimo? Buona giornata

Recensore Veterano
24/09/18, ore 00:46

Vabbè, ma se tu mi propini Flaiano ed Empedocle, mi hai in pugno, senza se e senza ma, senza scampo, già da titolo ed epigrafe. Abbiamo tutti le nostre debolezze. Io sono debole al cospetto di tante cose, prima tra tutte la purezza di pensiero. Ed il rigore, il nitore, del tuo pensiero si traducono sempre in una prosa meravigliosamente lapidaria, con un caleidoscopio di immagini, di dettagli scolpiti – cesellati – che colpiscono ed affondano, puntualmente.
Questa notte che ci hai raccontato sembra essere viva a sua volta (viva più della dea bambina, viva quanto quello che finge d'essere un morto), ma ha una vita distante, spietata senza essere in sé crudele – che sia questa la durezza della fattualità, della necessità? E cos'altro è la necessità, se non l'unico futuro possibile che resta quando si sono esaminati e scartati tutti gli altri? Forse è questa la follia, ma è una follia lucida, argomentata, col rigore e – ancora una volta – la necessità del logos. E, quello di Saga, o qualunque dei suoi molteplici nomi gli si addica maggiormente in quest'occasione, è un logos che mi ha sempre convinta.

Standing ovation per il piccolo Shura che sa – senza scuse, da prima stesura, senza il retconning d'imbuonimento e martirio che il Cialtronissimo & co. hanno messo in atto già in corso d'opera – e conquista la chiusura.