Recensioni per
Anche senza peccati
di PervincaViola
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Valutazione del contest Sfida alle 100 parole – V edizione (vincitrice del Premio Giuria)
Il motivo per cui il punteggio non è superiore a 9.5/10, malgrado gli evidenti pregi di questa drabble, è legato a una minuzia, ma io mi sono ripromessa di essere obiettiva e di dare peso a ogni dettaglio e quindi ecco che te la riporto:
Titolo: 5/5 “Anche senza peccati” è il tuo titolo, cuore della conclusione della drabble e finestra sul futuro del tuo protagonista. Sirius lo percepisce, ma noi lo sappiamo con certezza, che James e Lily moriranno lo stesso pur senza peccati. È un titolo amaro, come amara è la conclusione della tua drabble. Ed è aperto perché non dà risposte, così come aperto è il finale della tua storia – che resta cristallizzata in un divenire che non diviene mai nello spazio del racconto. Ha inoltre il pregio di evocare l’atmosfera del testo, fatta di sospensione, aspettativa e drammatica amarezza; credo poi possa incuriosire il lettore dato che non rivela il contesto entro cui vada immersa questa considerazione tronca. Non ho proprio nessun appunto da fare sul titolo, che si rivela coerente e coeso rispetto al testo cui si riferisce. 5/5! Utilizzo del prompt: 7/10 Ho riletto più volte la tua drabble e riflettuto sul punteggio da assegnarle in questo parametro. Il tuo titolo, “Un peccato”, era veramente ostico, soprattutto se associato a un personaggio come James Potter, che ha sì commesso degli errori, ma resta un personaggio della schiera dei buoni. È indubbio che il prompt sia presente: lo è sia “fisicamente” che a livello concettuale, dato che la narrazione evolve assieme a questo peccato che sporca e tormenta James. Tuttavia, a renderlo meno fondamentale ai fini del significato del testo è la presenza pressante del concetto di “colpa”, che si rivela essere un secondo filo conduttore della storia, forse anche più presente del prompt in sé. Avendo tu scelto un peccato morale (James si pente, sia pure per un istante, di aver messo al mondo suo figlio), era quasi inevitabile che il senso di colpa – che è fattore scatenante e conseguenza del peccato commesso – dominasse il testo, ma resta il fatto che a lettura ultimata è più la colpa che il peccato a restare impressa, come se la drabble fosse stata costruita sul primo elemento. Per questo motivo, ho reputato giusto assegnarti 7/10. Il punteggio non è inferiore per i fattori detti a inizio commento e per altri due motivi: il concetto di peccato torna in conclusione, imponendosi sulla storia e sul lettore; colpa e peccato, nella storia, sono tra loro dipendenti – la colpa conduce al peccato che a sua volta conduce alla colpa. Concludendo, quindi, l’utilizzo del prompt è indubbiamente buono, difatti il punteggio resta alto, ma vi è il fattore spiegato che ne indebolisce un po’ l’impatto complessivo sulla storia. Caratterizzazione e IC dei personaggi: 10/10 Inizierò da Sirius, così da concentrarmi in seguito sul tuo protagonista. Sirius è l’unico personaggio presente oltre James, e davvero non c’è traccia di altre presenze nelle tue cento parole, tutte incatenate ai due attori che si muovono nello spazio del racconto. Di Sirius brilla il bene che nutre nei confronti di James, l’amicizia indissolubile capace di intravedere “un drappo bianco” nel silenzio. Ho trovato molto IC il fatto che Sirius non recrimini a James il terribile pensiero esternato, ma che anzi riesca a capire lo stato d’animo dell’amico e agisca in fretta, portando via entrambi, allontanandoli da sensi di colpa e brutture. Il tuo Sirius conosce così bene James che non ha bisogno di spiegazioni e parole, ed è così protettivo da aspettare che rincasi per sussurrare al nulla il proprio terrore. Un’ottima caratterizzazione! Arrivando a James, il prompt ti ha sfidata a darne una visione inedita, che lo ritraesse in un momento di grande debolezza. Non era semplice gestirne la caratterizzazione, ma tu sei stata molto brava! Ho trovato molto originale che il peccato in questione non riguardasse la sfera amorosa, bensì quella privata e più intima. Il tuo James è un protagonista umano, fatto di rabbia, colpe e debolezze, un James che per un folle istante si è pentito di aver voluto costruire una famiglia, che per un istante ha creduto di essere la causa della follia di Voldemort e della morte dei propri compagni – come se fosse stato lui a condannare tutti mettendo al mondo il Prescelto, e non Voldemort con la sua folle ambizione. È una caratterizzazione che richiama la controparte cartacea e la rispetta: da quel poco che sappiamo, James era un amico e un alleato leale, disposto a tutto per difendere i propri cari, dunque la tua visione che lo ritrae in un momento di debolezza alla vista dei cadaveri degli alleati è solida e verosimile. Inoltre, è coerente al James della Rowling il fatto che lui si avveda immediatamente di aver formulato un pensiero terribile, lasciando che a calare su di sé sia un rinnovato senso di colpa. In ultimo, anche nel caso di James rintracciamo la profonda amicizia con Sirius: a Sirius non nega neanche il più infimo pensiero ed è da Sirius che si lascia portare via. Anche il protagonista, quindi, è caratterizzato benissimo! 10/10. Totale: 41.5/45 |
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